Passione Cinema: trailer con anteprima di cinque minuti del documentario a Venezia 79
Guarda un trailer esteso con anteprima di cinque minuti di “Passione Cinema”, il documentario di Francesco Ranieri Martinotti a Venezia 79.
Disponibile un trailer esteso con un’anteprima di cinque minuti di Passione Cinema, il nuovo documentario di Francesco Ranieri Martinotti che sarà presentato in prima italiana in occasione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Storia di una passione irrefrenabile tra il cinema italiano e francese, vista dagli occhi dei protagonisti di ieri e di oggi e attraverso le immagini di indimenticabili capolavori. “Passione cinema” e, nella versione francese, Passion Cinéma: questo intreccio tra le due parole del titolo evoca l’ordito, appassionante e duraturo, tra le due cinematografie, nel contesto della relazione millenaria tra arte e cultura francese e italiana, riconosciuta anche a livello politico e premessa imprescindibile del recente trattato per una cooperazione bilaterale rafforzata tra Francia e Italia, firmato al Quirinale il 26 novembre 2021. Il documentario narra come le due principali cinematografie europee si siano storicamente attratte e influenzate, specialmente dal dopoguerra ad oggi, attraverso il fil rouge di memorabili sequenze filmiche, immagini d’archivio e straordinarie testimonianze. Negli ultimi anni, grazie a un vero e proprio “rinascimento” del cinema in Italia, e al successo internazionale riscosso da una nuova generazione di registi, sceneggiatori e attori, si assiste a un risveglio creativo e a una ripresa vigorosa delle coproduzioni tra i due Paesi. Il regista si è affidato alla voce, ai ricordi, alle emozioni di attori, registi, scenografi, produttori, critici cinematografici dei due Paesi. Tra gli altri, Fanny Ardant rammenta i suoi primi tournages a Roma e gli incontri con Gassman e Mastroianni; Valeria Golino la sua “scoperta” della sensuale bellezza di Alain Delon; Louis Garrel il suo profondo rapporto con Bertolucci; Monica Bellucci il suo arrivo a Parigi in un momento di nuove e audaci tendenze del cinema francese; Toni Servillo l’influenza dei “dioscuri” del cinema d’oltralpe; Mathieu Amalric il rapporto ossessionante con il protagonista di 8½; Valeria Bruni Tedeschi il suo percorso tra le culture di Italia e Francia.