District 10: Sharlto Copley aggiorna sul sequel di District 9
Sharlto Copley annuncia riprese entro il 2024 per District 10, sequel dell’acclamato District 9 con il ritorno di Neill Blomkamp alla regia.
District 10, il tanto atteso sequel dell’acclamato District 9 del regista Neill Blomkamp, dopo una lunga fase di sviluppo ora sembra quasi pronto per la produzione, ad annunciarlo Sharlto Copley, l’attore protagonista del film originale, pronto a siglare la sua terza collaborazione con Blomkamp a nove anni da Elysium.
Copley ha parlato di riprese entro il 2024 per “District 10” in un’intervista con il sito BroBible in cui ha parlato anche della sua recente collaborazione con Idris Elba per il survival-thriller Beast che arriverà nei cinema italiani il 22 settembre.
Sì, amico, abbiamo lavorato. Ho fatto una bozza, l’ho rispedita a lui. Lui ha fatto una bozza. È solo stancante trovare la storia giusta. C’erano alcune cose che stavano accadendo socio-politicamente che [Blomkamp] sentiva che forse dal punto di vista del tempismo non voleva affrontare immediatamente. Quindi forse tra un anno, un anno e mezzo [cominceremo le riprese]. Vuole avere qualcosa da dire.
Quando durante l’intervista si è accennato al fatto che Christopher, l’alieno della specie dei Prawn che guida la fuga dalla Terra, aveva promesso che sarebbe tornato entro tre anni per aiutare il personaggio di Copley, accidentalmente infettato da un liquido alieno, a tornare in forma umana, l’attore sudafricano ha risposto con un enfatico “Lo ha fatto, fratello.”
Uscito nel 2009, “District 9” di Blomkamp rielaborava alcuni elementi del poliziesco fantascientifico anni ottanta Alien Nation, trattando come accadeva nel film con James Caan l’elemento alieno alla stregua di immigrato / profugo toccando elementi come segregazione, mancata integrazione e la creazione di ghetti, nel caso di “District 9” vere e proprie baraccopoli, dove venivano ammassati e separati dalla società “umana” i profughi alieni. Il film ambientato nel 1982 a Johannesburg, in Sudafrica e girato con un budget di soli 30 milioni di dollari, ha avuto un enorme successo con 210 milioni di dollari incassati nel mondo.
Per quanto riguarda ciò che possiamo aspettarci dal film, Blomkamp aveva precedentemente dichiarato in un’intervista con The Hollywood Reporter: “Ci sto ancora lavorando” e che il film sarebbe stato realizzato “a breve”. In una precedente intervista Blomkamp aveva detto che era solo una “questione di sceneggiatura”.
Penso che l’approccio del primo film sia corretto; è davvero solo una questione di sceneggiatura. Se ci sono un po’ più cose che accadono nella sceneggiatura, allora hai bisogno di un po’ più di soldi. Ma penso che se si riuscisse a renderlo più essenziale e minimale potremmo farcela. Diventa più agile e più creativo e, personalmente, la cosa mi piace.
Blomkamp parlando della storia del sequel ha rivelato che prenderà spunto da “un argomento della storia americana”.
Quella sceneggiatura è in fase di stesura. Sembra buona. C’è voluto un decennio per capirlo, per trovare un motivo per fare il film che volevo invece di fare un semplice sequel. C’era un argomento nella storia americana che nel momento in cui mi sono reso conto che si adattava al mondo del District 9, mi è sembrato un modo fantastico per fare un sequel. Quindi sì, continua ad essere sviluppato ed è sempre più vicino.
Neill Blomkamp che nasce come animatore 3D lavorando a serie tv come Stargate SG-1, Dark Angel e Aftershock – Terremoto a New York ha esordito col botto nel 2009 con l’acclamato “District 9” prodotto da Peter Jackson e basato su un cortometraggio di Blomkamp, Alive in Joburg del 2006. Il corto in questione aveva talmente impressionato Jackson che in origine il regista volle affidare a Blomkamp l’adattamento live-action del videogioco Halo, il progetto purtroppo non decollò e Jackson non volle sprecare cotanto talento e così decise di produrre “District 9”, film che lanciò Blomkamp e che purtroppo il regista non riuscirà ad eguagliare nei suoi due lavori successivi: il discreto “Elysium” con Matt Damon e Jodie Foster e il mediocre Humandroid, in cui “Robocop incontra Pinocchio” e finisce per generare una sorta di Jar Jar Binks. Blomkamp è stato anche coinvolto in una serie di progetti accantonati, tra questi il famigerato Alien 5, sequel diretto dell’Aliens di James Cameron, accantonato da 20th Century Fox per far spazio al deludente Alien: Covenant di Ridley Scott; altro progetto stavolta abbandonato da Blomkamp è l’atteso sequel Robocop Returns che avrebbe ignorato il remake del 2014. Blomkamp dopo aver diretto l’horror a basso costo Demonic (2019), si è dedicato al mondo dei videogiochi sviluppando con Gunzilla il gioco Off the Grid, in cui il giocatore viene calato al centro di una guerra aziendale segreta su un’isola tropicale distopica. OTG è uno uno sparatutto multiplayer in terza persona con un’ambientazione cyberpunk e uno stile di gioco descritto come Battle Royale 2.0 in cui il giocatore forma alla storia e al gameplay. OTG invia il giocatore in missioni di assassinio e sabotaggio da capogiro verso la maggiore gloria e quota di mercato della fazione prescelta. “Off The Grid” è atteso per il 2023 su PS5, Xbox Series X|S e PC.
Sharlto Copley oltre a recitare nel survival-thriller Beast in arrivo a settembre, è attualmente impegnato sul set del film d’azione Desert Warrior di Rupert Wyatt su “una onesta e misteriosa canaglia, noto come Hanzala, che si rende nemico dell’imperatore Kisra (Ben Kingsley) dopo aver aiutato nel deserto un re e una principessa fuggitivi”. Inoltre Copley è nel cast di altri due film in post-produzione: Monkey Man, dove Copley recita con Dev Patel, che fa il suo esordio alla regia, con un thriller d’azione su un ex criminale rilasciato di recente che vive in India che lotta per adattarsi a un mondo di avidità aziendale e valori spirituali in erosione e Boy Kills World con Bill Skarsgård e Famke Janssen, film descritto come un “un action distopico delirante e onirico che segue Boy, un sordomuto con una vibrante immaginazione che viene addestrato da un misterioso sciamano a reprimere la sua immaginazione infantile e diventare uno strumento di morte per vendicare la sua famiglia uccisa.”