Home Sigourney Weaver Call Jane: trailer e anticipazioni del dramma con Elizabeth Banks e Sigourney Weaver

Call Jane: trailer e anticipazioni del dramma con Elizabeth Banks e Sigourney Weaver

Tutto quello che c’è da sapere su “Call Jane”, il dramma sull’aborto come reato negli Stati Uniti degli anni ’60 con Elizabeth Banks e Sigourney Weaver.

pubblicato 19 Agosto 2022 aggiornato 22 Maggio 2024 09:44

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Dal 28 ottobre debutta nei cinema americani Call Jane, un dramma statunitense basato su una storia vera, che arriva in un momento ben preciso, in cui in alcuni stati americani viene messa in dubbio la capacità di esercitare legalmente il diritto di interrompere una gravidanza. Il film presentato in anteprima al Sundance Film Festival 2022 è una versione romanzata della storia di “The Janes”, una rete che tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70 gestiva aborti clandestini a Chicago.

Trama e cast

La trama ufficiale: Chicago, 1968. Mentre la città e la nazione sono sull’orlo di sconvolgimenti politici, la casalinga di periferia Joy (Elizabeth Banks) conduce una vita normale con suo marito e sua figlia. Quando la gravidanza di Joy porta ad una condizione cardiaca pericolosa per la vita, deve navigare in un’istituzione medica di soli uomini che non vuole interrompere la gravidanza per salvarle la vita. Il suo viaggio per trovare una soluzione la porta a Virginia (Sigourney Weaver), una visionaria indipendente fortemente impegnata per la salute delle donne, e Gwen (Wunmi Mosaku), un’attivista che sogna un giorno in cui tutte le donne avranno accesso all’aborto, indipendentemente dal loro capacità di pagare. Joy è così ispirata dal loro lavoro che decide di unire le forze con le due donne, mettendo a rischio ogni aspetto della sua vita.

Il cast di “Call Jane” include anche Chris Messina, Kate Mara, Cory Michael Smith, Grace Edwards, Evangeline Young, Kristina Harrison, Rebecca Henderson, Aida Turturro, Alison Jaye, Bianca D’Ambrosio, Geoffrey Cantor, Brett Bartholomew, John Rothman, Bruce MacVittie, Beau Baxter, Joel Brady, Maia Scalia, Neal Mayer, Kayla Foster, John Magaro, Kim Blanck, Eleanor Koski, Rachel Rosenbloom.

Trailer e video

Curiosità

  • “Call Jane” è diretto dalla regista newyorchese Phyllis Nagy al suo terzo lungometraggio dopo il film per la tv Mrs. Harris (2005) con Annette Bening e Ben Kingsley e il lungometraggio Carol, un dramma candidato a 6 premi Oscar con Cate Blanchett e Rooney Mara che racconta una relazione amorosa tra due donne negli anni ’50.
  • La sceneggiatura di “Call Jane” è stata scritta da Hayley Schore e Roshan Sethi creatori della serie tv The Resident e scrittori per la serie tv Code Black.
  • La vera storia dell’organizzazione “The Janes” è raccontata nell’omonimo documentario di HBO Max diretto da Tia Lessin e Emma Pildes.
  • Elisabeth Moss e Susan Sarandon erano associate ad una precedente versione del film, con Sian Heder alla regia.
  • La regista Phyllis Nagy e gli attori Cory Michael Smith e John Magaro hanno già lavorato insieme in “Carol”, di cui Nagy ha scritto anche la sceneggiatura.

Chi sono “Le Jane”?

“The Janes” erano un gruppo di attiviste di Chicago che fornivano aborti sicuri ma illegali dalla fine degli anni ’60 fino al caso “Roe contro Wade”, una sentenza della Corte suprema degli Stati Uniti d’America del 1973, considerata una pietra miliare nella giurisprudenza statunitense sull’Interruzione Volontaria di Gravidanza (IVG), in seguito annullata da “Dobbs contro l’Organizzazione per la Salute delle Donne di Jackson” del 2022 e confermata dalla Corte Suprema che ha ritenuto che il diritto all’aborto non sia protetto dalla Costituzione degli Stati Uniti d’America, tornando così al passato in cui la competenza a legiferare in materia di aborto torna agli Stati federati. All’epoca di “The Janes” la sopravvivenza del gruppo dipendeva dall’essere clandestini e, sebbene i membri abbiano ormai 70 anni, molti non si sono mai rivelati pubblicamente. Tutto aprtiva da un annuncio: “Incinta? Chiama Jane” — pubblicato ovunque si conoscessero le donne e un numero nell’elenco telefonico corrispondente allo pseudonimo. Sebbene i membri del collettivo inizialmente fungessero da collegamento tra clienti e fornitori di servizi, alla fine sono stati addestrati a praticare aborti sicuri e sono stati in grado di fornire servizi a un costo inferiore. Quattro delle tante donne del collettivo erano Laura Kaplan, autrice di “The Story of Jane: The Legendary Underground Feminist Abortion Service”, l’attivista per i diritti civili Heather Booth, l’attivista per i diritti riproduttivi Abby Pariser e Sheila Avruch, assistente direttrice in pensione del Government Accountability Office. Tutte queste donne sono state determinanti nell’esecuzione di circa 11.000 aborti sicuri nell’area di Chicago e in seguito hanno prestato servizio come operatrici sanitarie all’interno della comunità e del governo. “Donne ordinarie che salvano la vita delle donne” è il modo in cui i membri del Collettivo Jane vedevano se stesse. Nuove lotte per i diritti riproduttivi delle donne e il debutto del documentario “The Janes” che le ha viste protagoniste hanno incoraggiato i membri a farsi avanti ed emergere pubblicamente. [fonte Oprahdaily]

Le leggi sullInterruzione Volontaria di Gravidanza (IVG) si diversificano e variano in modo significativo tra le nazioni e tra i vari stati degli Stati Uniti. Nel 2021 erano ventiquattro i paesi in cui l’aborto è illegale in qualsiasi circostanza. Tuttavia la maggior parte dei paesi ha adottato un approccio più sfumato. Anche la salute della madre è un fattore nell’equazione. In 37 paesi, l’aborto è illegale a meno che non salvi la vita della madre. In altri paesi è illegale a meno che non venga utilizzato per salvare la vita della madre o preservarne la salute durante la gravidanza.

I paesi in cui l’Interruzione Volontaria di Gravidanza (IVG) è completamente illegale sono 23 [fonte ELLE]: Andorra, Aruba, Congo (Brazzaville), Curaçao, Repubblica Dominicana, Egitto, El Salvador, Haiti, Honduras, Iraq, Jamaica, Laos, Madagascar, Malta, Mauritania, Nicaragua, Filippine, Palau, Senegal, Sierra Leone, Suriname, Tonga, Striscia di Gaza. In Nicaragua, addirittura, il divieto è stato inasprito nel 2008 eliminando anche le poche eccezioni in caso di stupro o pericolo di vita per la donna. Andorra e Malta rimangono gli unici Paesi in Europa che ancora proibiscono l’IVG e tanto che il mese scorso 135 medici maltesi hanno presentato ricorso legale contro questo divieto. Fino al 27 settembre 2021 l’IVG era reato anche nella Repubblica di San Marino, la legge è stata poi cambiata grazie ad un referendum.

La colonna sonora

  • Le musiche originali del film sono della compositrice londinese Isabella Summers al suo primo lungometraggio dopo aver musicato episodi di svariate serie tv (Tanti piccoli fuochi, Panic, Physical).
Sigourney Weaver