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Io sono Ingrid: 100 anni di Bergman, dal cinema a Roma 2015

100 anni di Ingrid Bergman tra set e grandi amori, documentari, omaggi, tributi e restauri, al cinema, da Cannes a Roma 2015

di cuttv
pubblicato 29 Settembre 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 12:22

L’immaginario sedotto da star e icone continua a ricordare Ingrid Bergman e festeggiare il centenario della sua nascita, con un viaggio nell’universo pubblico e privato della grande attrice svedese che ha conquistato ben più di tre premi Oscar, due Emmy e un Tony.

La grande interprete di personaggi e pellicole indimenticabili, da Ilsa di Casablanca (1942) al fianco di Bogart, alla Greta da Oscar di Assassinio sull’Orient Express (1974) di Sidney Lumet, passando per Alicia al fianco di Cary Grant nel Notorious (1945) di Alfred Hitchcock, oltre alla Karin di un classico neorealista come Stromboli (Terra di Dio) che nel 1950 segna l’incontro professionale e lo scandaloso grande amore con Roberto Rossellini, entrambi sposati e all’apice della popolarità, dopo una lettera della quale conosciamo già gli effetti e i tre figli (Robertino e le gemelle Isabella e Isotta).

[quote layout=”big”]« Caro Signor Rossellini,
ho visto i suoi film Roma città aperta e Paisà e li ho apprezzati moltissimo. Se ha bisogno di un’attrice svedese che parla inglese molto bene, che non ha dimenticato il suo tedesco, non si fa quasi capire in francese, e in italiano sa dire solo ‘ti amo’, sono pronta a venire in Italia per lavorare con lei. Ingrid Bergman »[/quote]

La grande attrice internazionale amata dal grande e piccolo schermo, con vita, carriera, grandi amori e dolori, protagonisti di Io sono ingrid (Jag är Ingrid, Ingrid Bergman – In Her Own Words), il documentario nato da un desiderio di Isabella Rossellini, con il materiale dell’archivio di famiglia messo a disposizione del regista Stig Björkman.

Filmati inediti girati dall’attrice in Svezia, in Europa e in America, insieme ad appunti, lettere e brani di diario provenienti dalla ricchissima Collezione Ingrid Bergman conservata negli archivi cinematografici della Weyslean University nel Connecticut, integrati con interviste recenti dei figli e di colleghi come Liv Ullmann e Debra Winger.

Un documentario presente alla 68a edizione del Festival di Cannes che ha scelto di ricordare la Bergman rendendola protagonista del suo poster ufficiale che arriva nelle sale distribuito da Cinema, il 19 e il 20 ottobre 2015.

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[quote layout=”big” cite=”Ingrid Bergman, 1929]“Terrò stretto questo diario e lo nasconderò per sempre. Ho 14 anni, due mesi e 3 giorni. Sono nata il ventinove agosto 1915. Fui battezzata Ingrid. Ero vivace, irritante, testarda e selvaggia” [/quote]

Anche la CSC – Cineteca Nazionale alla 10 Festa del Cinema di Roma, celebra Ingrid Bergma con la riscoperta dell’episodio che porta il suo nome del film collettivo “Siamo donne” di Roberto Rossellini, con la diva alle prese con l’impertinente gallina di una vicina di casa, decisa a rovinarle l’amato giardino. Il restauro di INGRID BERGMAN è a cura di CSC – CINETECA NAZIONALE, RIPLEY’S FILM Srl e VIGGO Srl in collaborazione con MARZI Srl.

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Ingrid Bergman: omaggi e ricordi

La rosa Ingrid Bergman, tra le più vendute e apprezzate del mondo, è un ibrido Tea, dai fiori doppi color rosso intenso che porta il nome della grande attrice.

Nel 1950 il musicista folk americano Woody Guthrie le dedicò una canzone omonima sorprendendo pubblico e critica con una vera e propria dichiarazione d’amore, immaginando di andare con Ingrid fin sulla cima del vulcano di Stromboli. Purtroppo della registrazione non resta traccia, come della cover realizzata da Billy Bragg insieme alla band Wilco per l’album Mermaid Avenue (1998).

A festeggiare il centenario della Bergman è anche il MoMa di New York con la retrospettiva a cura di Dave Kehr e Sophie Cavoulacos, mentre la sua storia, ispirata al libro scritto insieme ad Alan Burgess, arriva a teatro con una lettura con video proiezione, creato e scritto da Ludovica Damiani e Guido Torlonia, in collaborazione con Isabella Rossellini, voce narrante con Christian De Sica, nella tappa romana che conclude il The Ingrid Bergman Tribute, alle ore 21.00 di domenica 11 ottobre 2015 nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica.

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Ingrid Bergman in 11 film

INTERMEZZO
(1939)
Dopo 8 pellicole in patria, Ingrid sbarca a Hollywood e gira il suo primo film in lingua inglese. Casi del destino e del cinema, è lo stesso ruolo che le aveva regalato notorietà nel 1936 in Svezia. Diretta stavolta da Gregory Ratoff, interpreta nuovamente una giovane insegnante di pianoforte, travolta dalla passione per un uomo sposato (il sempre languido Leslie Howard).

CASABLANCA
(1942)
Il più amato, il più citato, il più ricordato dei melodrammi sentimentali girati della grande fabbrica dei sogni. Con il rude Humphrey Bogart per la prima volta alle prese con un ruolo romantico e una Bergman più straordinaria che mai. Un film su cui il tempo non sembra avere nessuna presa, premiato con 3 oscar (film, regia e sceneggiatura).

PER CHI SUONA LA CAMPANA
(1943)
Fu lo stesso Ernest Hemingway a raccomandarla come protagonista del film tratto dal suo celebre romanzo, una pellicola che consacrò Ingrid come diva senza obbligo di trucco, stavolta in coppia con Gary Cooper. Altro straordinario successo, tanto che il taglio corto della Bergman divenne subito moda.

ANGOSCIA
(1944)
Diretta dal maestro George Cukor, Ingrid conquista il suo primo premio oscar come miglior attrice protagonista. Angoscioso melodramma con un’esordiente Angela Lansbury, all’epoca appena diciottenne.

IO TI SALVERÒ
(1945)
La passione di Hitchcock per le bionde dalla bellezza algida è cosa nota. Questo fu il primo dei 3 film girati con la Bergman (l’ultimo fu “Il peccato di Lady Considine” del 1949, un fiasco totale) , qui in compagnia di Gregory Peck.

NOTORIUS – L’AMANTE PERDUTA
(1946)
Uno dei capolavori del maestro del brivido, qui alle prese col suo film di spionaggio più riuscito, che consegnò alla storia la coppia Bergman-Grant. Raccontando ancora oggi una passione di struggente intensità.

GIOVANNA D’ARCO
(1948)
Victor Fleming dirige l’attrice in un solenne dramma storico-religioso. La Bergman vestirà nuovamente i panni della Pulzella d’Orléans per il marito Rossellini in “Giovanna d’Arco al rogo” nel 1954.

EUROPA ’51
(1951)
La pellicola più riuscita della coppia Rossellini-Bergman, secondo capitolo della cosiddetta “trilogia della solitudine”. Uno dei ritratti di donna più intensi realizzati dal padre del neorealismo.

ANASTASIA
(1956)
Storia romanzata della presunta figlia dello zar Nicola II. Secondo oscar come miglior attrice protagonista, con cui Hollywood perdonò la Bergman del suo amore fedifrago per il regista Rossellini.

ASSASSINIO SULL’ORIENT EXPRESS
(1974)
Cast stellare per la riuscitissima trasposizione del famoso giallo di Agatha Christie. Col volto segnato dalle rughe e fare dimesso, Ingrid interpreta uno dei ruoli più belli della sua maturità.

SINFONIA D’AUTUNNO
(1978)
Bergman VS Bergman. L’omonimo regista -nonché suo illustre connazionale- le regala l’occasione più alta della sua vita, dirigendola in quello che sarà il suo penultimo film. Il giusto coronamento di una carriera costellata di successi.

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Via | Io sono IngridBIMIngrid Bergman
Foto | Wikipedia

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