Anche gli attori vengono licenziati!
Otto casi di licenziamenti famosi
Il licenziamento è un brutto momento nella vita ma non capita solo a noi “comuni mortali”. Anche gli attori vengono licenziati. E rimpiazzati. I motivi? Possono essere diversi: divergenze creative, problemi sul set, comportamenti intollerabili. Ecco otto casi direttamente da Hollywood.
Megan Fox – Transformers 3 (2011)
Megan Fox non ha recitato nel terzo “Transformers: Dark of the Moon” perché licenziata dopo aver paragonato, in un’intervista, il regista Michael Bay ad Adolf Hitler. Il produttore Steven Spielberg ha ordinato a Bay di lasciar andare Megan Fox.
Judy Garland – La valle delle bambole (1967)
Judy Garland era stata ingaggiata per interpretare Helen Lawson in “La valle delle bambole” di Mark Robson tratto dal romanzo omonimo di Jacqueline Susann. La vita dell’attrice era complicata, spesso si presentava ubriaca alle riprese o non si presentava affatto. La produzione la licenziò. Judy Garland morì due anni dopo, a 47 anni, per “morte accidentale dovuta ad un’assunzione eccessiva di barbiturici in un lungo raggio di tempo”.
Richard Gere – Happy Days La banda dei fiori di pesco (1974)
Richard Gere avrebbe dovuto avere un ruolo da protagonista, ma una faida con Sylvester Stallone (nel cast) ha bloccato tutto.
Harvey Keitel – Apocalypse Now (1979)
Harvey Keitel era stato inizialmente ingaggiato per interpretare il ruolo di Benjamin L. Willard nel film di Francis Ford Coppola. Coppola l’aveva scelto perché era rimasto colpito dal lavoro di Keitel nel film “Mean Streets” di Martin Scorsese, ma dopo poche settimane di riprese, il regista decise di licenziarlo, perché sentiva che Keitel “aveva trovato difficoltà ad interpretare il ruolo”. Subentrò così Martin Sheen.
Anthony Michael Hall – Full Metal Jacket (1987)
Anthony Michael Hall era stato scelto originariamente per interpretare il marine “Joker”. L’attore ha trascorso otto mesi per prepararsi per il ruolo, ma non è riuscito a raggiungere un accordo con Stanley Kubrick sul contratto e il salario. Il regista ha perso la pazienza e l’ha sostituito con Matthew Modine.
Stuart Townsend – Il Signore degli Anelli (2001)
Stuart Townsend doveva interpretare Aragon ma venne sostituito da Viggo Mortensen, dopo quattro giorni di riprese, perché Peter Jackson si rese conto che era troppo giovane per la parte.
James Remar – Aliens (1986)
James Remar doveva interpretare l’eroico caporale Dwayne Hicks, ma è stato licenziato dopo alcuni scontri sul set con il regista James Cameron. Fu sostituito da Michael Biehn, che aveva già lavorato con Cameron in “Terminator” (1984). In seguito Remar affermò che era stato licenziato dalla produzione perché era arrestato per possesso di droga.
Eric Stoltz – Ritorno al futuro (1985)
Probabilmente il licenziamento più famoso della storia del cinema. Eric Stoltz è stato licenziato dal ruolo di Marty McFly in “Ritorno al futuro”. Per quale motivo? Eric aveva girato buona parte del film ma quando i produttori (Steven Spielberg compreso) videro i filmati si resero conto che Stoltz non era divertente nella parte e fu chiesto di licenziarlo e di sostituirlo con Michael J. Fox.
Fonte: Goliath