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Coronavirus: Hong Kong chiude di nuovo i cinema causa nuova ondata

Hong Kong affronta una terza ondata di Covid-19 con un nuovo lockdown delle sale cinematografiche.

pubblicato 13 Luglio 2020 aggiornato 29 Luglio 2020 09:57

A seguito del diffondersi di una terza ondata di Coronavirus, a Hong Kong i cinema della città andranno incontro ad un nuovo lockdown a partire da mercoledì 15 luglio. Dopo un periodo di relativa calma, Hong Kong si è ritrovata ad affrontare casi non individuati che arrivano dall’esterno della città, con 52 nuovi casi di COVID-19 segnalati, 11 dei quali importati.

La notizia arriva mentre i cinema di tutto il mondo lottano con gli effetti della pandemia, con gli Stati Uniti tra i luoghi più colpiti e con l’Italia che sta cautamente cercando di tornare ad un minimo sindacale di normalità con le sale che stanno effettuando una sorta di rodaggio, con cinema all’aperto e drive-in che diventano soluzioni alternative.

Carrie Lam, attuale capo esecutivo di Hong Kong, ha ripristinato ed inasprito le norme di sicurezza come il distanziamento sociale e l’obbligo indossare le mascherine diventerà sui trasporti pubblici; vietati inoltre i pasti nei ristoranti nelle ore di punta e l’assembramento torna a limitarsi ad un massimo di quattro persone dalle 50 a cui si era arrivati dopo l’allentamento delle norme.

Oltre ai cinema dal 15 luglio chiuderà di nuovo anche il parco Disneyland di Hong Kong.

“Come richiesto dal governo e dalle autorità sanitarie in linea con gli sforzi di prevenzione in atto a Hong Kong, il parco Disneyland di Hong Kong chiuderà temporaneamente dal 15 luglio”, ha dichiarato un portavoce della Disney in una nota. “Gli hotel Disneyland Resort di Hong Kong rimarranno aperti con livelli adeguati di servizi. Hanno messo in atto misure rafforzate di salute e sicurezza che riflettono la guida delle autorità sanitarie e governative, come misure di allontanamento sociale e maggiore pulizia e sanificazione.”

Nel frattempo il Fondo per lo sviluppo cinematografico del governo ha annunciato un piano di investimento di 34 milioni di dollari a supporto di varie iniziative tra cui una che vedrà registi affermati come Wong Kar-wai siglare partnership con giovani cineasti per realizzare film con budget ridotti.

 

Fonte: Deadline