30 anni in un giorno: trailer e poster del film concerto di Ligabue in anteprima solo al cinema 20, 21, 22 marzo
Arriva in sala per tre giornate, 20, 21 e 22 marzo, l’evento speciale “30 anni in un giorno” dedicato al ritorno alla musica live del Ligabue con il concerto di Campovolo 2022.
Dopo l’evento di Campovolo dello scorso giugno, che ha visto Ligabue tornare sul palco a distanza di due anni dall’ultimo concerto a causa dell’emergenza sanitaria, l’incredibile esperienza di quella serata arriva al cinema con 30 anni in un giorno, Evento speciale di tre giornate esclusive al cinema il 20, 21, 22 marzo 2023 distribuito da Vision Distribution.
30 in un giorno – L’evento al cinema
Ligabue. 30 anni in un giorno porta sul grande schermo tutte le emozioni del live del 4 giugno 2022 alla presenza di oltre 100.000 fan. Non un semplice film del concerto, ma il racconto di una vera e propria festa a Campovolo, nella nuova RCF Arena di Reggio Emilia, che celebra i 30 anni di carriera del Liga. I momenti di live, la sua preparazione, i retroscena di quella incredibile giornata si alternano alle parole di Ligabue che ripercorre la sua vita professionale, dagli esordi fino ad oggi, e dei tanti amici che lo hanno accompagnato in questo percorso. Non mancano alcuni dei momenti salienti della serata che hanno visto sul palco, accanto al cantautore di Correggio, alcuni degli amici che hanno segnato la sua vita su e giù da un palco: Elisa, Francesco De Gregori, Eugenio Finardi, Loredana Bertè, Gazzelle, Mauro Pagani.
Il film è prodotto da Marco Belardi per Bamboo Production in collaborazione con Claudio Maioli per Riservarossa e Ferdinando Salzano per Friends & Partners, realizzato da Eventidigitali con Crossmediafilms e diretto da Marco Salom.
30 in un giorno – Trailer e video
Trailer ufficiale pubblicato il 1° marzo 2023
Marco Salom – Note biografiche
Director, Executive Producer mi sono formato negli anni 90 nel gruppo FILMMASTER occupandomi di produzione di spot pubblicitari, videoclip musicali, ideazione e produzione di trasmissioni televisive, produzione eventi musicali, sponsorizzazioni di artisti internazionali. Sono stato anche responsabile del progetto di special marketing Heineken Music Club, un progetto nato per associare il marchio Heineken con il mondo della musica. Negli anni precedenti il mio debutto alla regia ho collaborato con moltissimi registi producendo, tra gli altri, Ago panini, Luca Lucini, Federico Brugia, Gabriele Muccino, Matteo Pellegrini, Laura Chiossone, Cosimo Alema’, Norman Watson, Francesco Fei, Romana Meggiolaro Daniele Persica e molti altri Ho realizzato music videos per i più importanti artisti quali Luciano Ligabue, Elisa, Jovanotti,Tiziano Ferro, Skin, Eros Ramazzotti, Negramaro,Paolo Conte, Andrea Bocelli, Laura Pausini, Nek, Club Dogo,Emma Marrone e moltissimi altri, ricevendo diversi riconoscimenti. Regista e produttore di molti commercials , tra i tanti clienti: Fiat, Breil, Nestle’, Smemoranda, Banca Popolare di Bari Tra gli attori con i quali ho avuto il piacere di lavorare ci sono Claudia Gerini, Carolina Crescentini, Giulia Bevilacqua, Isabella Ragonese, Sylvester Stallone, Francesco Montanari, Alessandro Roja, Sarah Felberbaum, Luca Argentero, Caterina Shulha, Silvio Muccino, Checco Zalone, Stefano Fresi, Martina Codecasa, Giulio Beranek, Marco Cocci, Edoardo Natoli, Antonia Liskova, Alessia Barela, Fabio Troiano, Giovanni Vernia, Francesca Valtorta. Nel 2011 ho diretto il DocuFilm LIGABUE CAMPOVOLO IL FILM 3D,distribuito da Medusa ha realizzato il più’ alto incasso di sempre per un film musicale in italia.
Live
Laura Pausini – Live Milano Forum Assago
Ligabue – Campovolo (2005)
Documentari
Elisa – Ivy the Film (2010)
Ligabue Campovolo il film 3D (2011) Medusa/Netflix
Club Dogo – Dogo in LA (2014)
Haiti (Taormina Film Festival, Riviera Film Festival, Visioni dal mondo)
Cracco Confidential (2018) Discovery Europe
“E’ questa la vita che sognavo da bambino” (2022) Amazon Prime Video
Luciano Ligabue – Note biografiche
20 album, 5 libri, 3 film, oltre 700 concerti tra teatri, club, palasport, stadi e grandi spazi all’aperto. Cantante, autore, regista, scrittore, padre di due figli. Luciano Ligabue rappresenta la più autorevole e credibile incarnazione del rock in Italia nell’ultimo quarto di secolo. Nato a Correggio nel 1960, ha cominciato a frequentare la musica attraverso l’esperienza giovanile nelle radio locali della provincia emiliana (da Radio Attiva a Mondoradio Rock Station) per approdare alla sua prima band, gli Orazero, nella seconda metà degli anni ’80. Fin dai suoi primi passi nel mondo della musica, Luciano Ligabue ha al suo fianco Claudio Maioli, collega ai tempi della radio e primo manager: è lui il responsabile del primo concerto del gruppo. Dopo l’esaltante militanza sui palchi dei piccoli festival ‘di base’, Ligabue vive il suo primo momento di gloria con la pubblicazione, nel 1988, del primo 45 giri in vinile: 1000 copie contenenti i due brani “Anime in plexiglass” e “Bar Mario” pubblicate dall’ARCI di Modena come premio per aver vinto il Terremoto Rock. Occorre attendere due anni per il debutto ufficiale che arriva nel 1990 con l’album “Ligabue”, registrato con una band completamente nuova (che assumerà la denominazione ClanDestino) e un sound sorprendentemente maturo. L’album, anticipato dal singolo “Balliamo Sul Mondo”, diventa uno degli esordi di
maggior successo nella storia della discografia italiana, domina l’airplay delle radio italiane e si aggiudica il Disco Verde del Festivalbar come miglior emergente dell’anno.
Fin dal suo primo lavoro Ligabue mette in luce una formula originale, in grado di unire un’attitudine schiettamente rock a una finezza narrativa di scuola cantautorale. Al primo album segue un tour che dura quasi ininterrottamente per tre anni, con 250 concerti in giro per l’Italia nel periodo compreso tra il 1990 e il 1993 per quello che verrà ribattezzato il Neverending Tour. La sua presenza nella scena musicale italiana, con una crescente popolarità che si alimenta nell’esperienza del live, si consolida con altri due album che confermano le premesse e le promesse: “Lambrusco, Coltelli Rose & Popcorn” (1991) e “Sopravvissuti e Sopravviventi” (1993). I brani scritti da Ligabue assomigliano a racconti brevi, d’impronta fortemente descrittiva, animati da personaggi letterari protagonisti di storie di resistenza umana ambientate in una piccola città eterna, tra bar e stazioni ferroviarie, tra il sogno della fuga e il bisogno di rimanere radicati nella propria terra. Con la fine del Neverending Tour, giunge la prima pausa di riflessione. Ligabue pubblica un album composto prevalentemente da collaborazioni e brani già editi, “A che ora è la fine del mondo?” (1994), chiudendo l’esperienza con i ClanDestino.
Il 1995 coincide col più clamoroso exploit della carriera di Ligabue che cambia completamente l’assetto della
sua band (il cui nome per tutti sarà La Banda), e dà vita a un album destinato a lasciare una traccia profonda nella cultura popolare: “Buon Compleanno Elvis”. Il disco supera il milione di copie, rimane stabilmente nella classifica degli album più venduti per 15 mesi e tutti i suoi brani entrano nella programmazione delle radio italiane. “Certe Notti”, primo singolo estratto dall’album, permette a Ligabue di aggiudicarsi la Targa Tenco (canzone dell’anno) e di esibirsi in un singolare duetto con Luciano Pavarotti sul palco del Pavarotti & Friends. L’attività in concerto di Ligabue non conosce pause e viene immortalata nella raccolta “Su e giù da un palco” (1997), che diventa l’album live più venduto di sempre in Italia con oltre un milione di copie. A suggello di questo periodo straordinario vi è un’altra ‘prima volta’ dal vivo, nel tempio del calcio (e del rock) di San Siro, nell’estate del 1997: il concerto nello stadio milanese lo consacra come performer di categoria superiore e stabilisce un primato con i suoi 110.000 spettatori in due date. Quasi contemporaneamente Ligabue debutta – con altrettanto successo – nella scrittura: la raccolta di racconti “Fuori e Dentro il Borgo”, ambientati nello stesso microcosmo di provincia in cui nascono le ispirazioni di molti dei suoi brani, gli consente di ampliare il suo spettro narrativo e di dare maggiore respiro ai luoghi, ai personaggi, alle descrizioni, secondo la lezione di Pier Vittorio Tondelli.