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The Offering: trailer italiano e colonna sonora del film horror al cinema dal 23 febbraio

Tutto quello che c’è da sapere su “The Offering”, il film horror sovrannaturale di Oliver Park con Nick Blood al cinema dal 23 febbraio 2023.

9 Febbraio 2023 17:52

Dal 23 febbraio al cinema con Vertice360 arriva The Offering, esordio alla regia di Oliver Park su sceneggiatura di Hank Hoffman, Mescolando l’autentica demonologia ebraica e i profondi segreti della Cabala con le convenzioni classiche dell’horror, The Offering è descritto come “un film che fa restare attaccati alla poltrona, un susseguirsi di emozioni che culmina in un finale indimenticabile a cui il pubblico ripenserà per anni”.

The Offering – Trama e cast

La trama ufficiale: Nella speranza di riconciliarsi con il padre ebreo ortodosso, il figlio di un impresario funebre torna a casa insieme alla moglie in dolce attesa. Ma le sue intenzioni vengono messe alla prova quando l’obitorio di famiglia riceve il corpo di un misterioso cadavere posseduto da un’antica entità che ha in serbo un terribile e infausto piano per il bambino in arrivo…

Mescolando l’autentica demonologia ebraica e i profondi segreti della Cabala con le convenzioni classiche dell’horror, “The Offering” è un film che fa restare attaccati alla poltrona, un susseguirsi di emozioni che culmina in un finale indimenticabile a cui il pubblico ripenserà per anni. Il film è interpretato da Nick Blood (Agents of S.H.I.E.L.D.), Emm Wiseman
(Celeste), Allan Corduner (Defiance), Paul Kaye (The Stranger), Jodie Jacobs (Drop Zone) e Daniel Ben Zenou (Skins).

The Offering – Trailer e video

Curiosità sul film

  • Il titolo originale del film era “Abyzou”, che è il demone del film già antagonista in precedenza del film horror The Possession (2012) in cui infesta sotto forma di Dybbuk una scatola.
  • Abyzou e demoni femminili similari sono spesso collegati alla storia del mare primordiale, Abzu, nell’antica religione mesopotamica. Il mare primordiale era in origine un androgino o asessuato, che in seguito si divise nel maschio Abzu (acqua dolce) e nella femmina Tiamat (acqua di mare, che appare come Tehom nel Libro della Genesi). Si dice spesso che i demoni femminili, tra i quali Lilith è il più noto, provenissero dal mare primordiale. Nell’antica religione greca, anche i mostri marini femminili che combinano fascino e mortalità possono derivare da questa tradizione, comprese le Gorgoni (che erano figlie dell’antico dio del mare Forco), sirene, arpie e persino ninfe acquatiche e Nereidi.
  • In “The Sisters Mills”, un episodio della serie tv della Fox Sleepy Hollow, Abyzou è l’antagonista principale e viene presentato come l’origine del mito della fatina dei denti. Nel film horror del 2018 Slender Man, Abyzou viene visto brevemente nella ricerca di Wren (Joey King) su internet. Nel film horror Il settimo giorno (2021), Abyzou è la signora che aiuta a nutrire i meno fortunati.

Note di produzione – Un viaggio in una filosofia perduta

La storia di The Offering è nata nei cuori e nelle menti di Jonathan Yunger e Hank Hoffman, due amici che hanno iniziato a scrivere la sceneggiatura 6-7 anni fa. “Sia io che Hank amiamo i film horror e non ci spaventavamo più abbastanza” – racconta il produttore Jonathan Yunger. Entrambi amano studiare la Kabbalah e ne discutono continuamente. Durante una di queste conversazioni è emersa la domanda su quanto sarebbe stata interessante una storia che tocca molte di queste idee e che contemporaneamente esplorasse l’esoterismo. Un altro obiettivo era quello di mostrare le cose belle della comunità ebraica, come tutto sia radicato nell’amore, in principi forti tesi a vivere una buona vita – cos’è un uomo senza sua moglie, come può essere bello lo Shabbat, cosa significa l’accettazione nella comunità e così via. Da qui la decisione di ambientare l’intera storia nella comunità ebraica chassidica ortodossa di Brooklyn, New York. Hank Hoffman spiega che The Offering è essenzialmente una storia horror classica che si immerge nel genere esplorando la cultura chassidica in un modo che non è mai stato fatto prima, e allo stesso tempo abbracciando i temi classici dell’horror con un tocco di novità. La sfida per Jonathan e Hank è stata quella di creare un demone più intelligente di qualsiasi altro demone visto prima. “Il demone Abyzou può confondere il tuo senso della realtà e rielaborare quelli dello spazio e del tempo. Grazie a questi poteri, le opzioni narrative diventano molto eccitanti. Si ha a che fare con un antico dio che le culture venerano” spiega Hoffman. Jonathan Yunger racconta che volevano invertire un po’ il genere horror e dire che sono gli esseri umani a controllare quanto o quanto poco male c’è nel mondo. “Siamo noi a decidere se prendere la pillola blu o la pillola rossa” commenta Yunger e aggiunge che la mitologia del demone è complessa. Non vuole solo prendere il corpo di qualcuno, ma vuole che la gente faccia cose cattive per lui. E vuole essere nutrito. “Questo demone vuole che le persone scelgano di fare il male per procurarsi piacere fisico” Yunger osserva. Hank Hoffman racconta che hanno cercato di mostrare agli spettatori in modo autentico cosa significa confrontarsi con il male, che deve essere qualcosa di più che scappare da porte che si chiudono e sentire voci. Si tratta di sfuggire alle proprie paure, ai propri sensi di colpa, ai propri traumi e di cercare di dare un senso alla domanda: Cosa succede quando il mio cuore smette di battere e l’aria lascia i polmoni? “Abyzou è un travaglio d’amore. Arriva da tutti questi luoghi multidimensionali che sono dentro Jonathan e me” aggiunge Hoffman. Secondo Hoffman, The Offering è un film da vedere più volte perché è costellato di messaggi nascosti e segreti frammenti di conoscenza che svelano una filosofia molto più profonda, una storia sotto la storia. Hoffman spiega che sono stati compiuti sforzi minuziosi per inserire in ogni singolo fotogramma misteri, idee ed elementi mistici che dovrebbero essere nascosti e che abbiamo rivelato in maniera molto sottile. “Anche a livello subliminale, il film è estremamente ricco nella quantità di contenuti che stiamo cercando di fornire e dare. ” – nota Hoffman. Hank spiega anche che durante le ricerche per la loro storia si sono rivolti cabalisti, sensitivi, medium – un’intera varietà di mistici di incredibile talento per garantire l’autenticità del film. “Lo metteremo in giro per il mondo e vedremo cosa succederà. Se siete intrigati da storie intrise di implicazioni mistiche, il film vi piacerà. Se non ne siete appassionati, vi piacerà comunque perché vi spaventerà a morte” aggiunge Jonathan Yunger.

Note di produzione – La scelta del regista


La ricerca della persona giusta per dirigere il film ha richiesto tempo, i produttori hanno visionato centinaia di cortometraggi e parlato con molti registi. Il cortometraggio Viscious di Oliver Park ha risaltato più degli altri. “Oliver vive l’orrore, sogna l’orrore, è ossessionato dall’orrore” dice lo sceneggiatore Hank Hoffman che continua raccontando di una sua vecchia occupazione: “Una delle mie precedenti professioni è stata di leggere preghiere per i defunti in un obitorio ebraico, da mezzanotte alle sei del mattino, da solo. Quindi ho molta esperienza in questo campo. Per il tempo che ho trascorso in quell’obitorio, posso dire che esiste un’energia. Una presenza”. Quando il regista Oliver Park ha letto per la prima volta la sceneggiatura, ha notato la sua incredibile profondità e il fatto che ogni personaggio avesse una propria storia. “Stavo leggendo un horror classico, mi mancano quei film con cui sono cresciuto e dove il dramma viene prima di tutto e c’è ricchezza nella storia” – racconta Park. Un altro aspetto che lo ha interessato è stato il tema di come le diverse religioni affrontano la possessione demoniaca. Oliver afferma che per lui è stato affascinante immergersi nell’ebraismo. Secondo lui, la natura ebraica del film lo caratterizza fortemente e la familiarità dell’entità demoniaca permette al pubblico di entrare davvero nel film, di comprendere dove si trovano e goderselo. Anche se non erano necessariamente interessati a essere calati in una comunità che non hanno mai visto prima o che non capiscono. Il produttore Jonathan Yunger ricorda che con Oliver Park condividevano la stessa visione di superare il limite del genere. Tutti volevano mantenere le cose autentiche e vere. Il co-produttore Sam Schulte aggiunge: “Abbiamo capito quasi all’istante che Oliver era la persona giusta. È un maestro del genere. Vive per mostrare al pubblico cose che non ha mai visto prima”. Quando il regista Oliver Park ha letto per la prima volta la sceneggiatura di The Offering, ha notato la sua incredibile profondità e il fatto che ogni personaggio avesse una propria storia.”Mi sembra che essere ebrei, più di ogni altra cosa, significhi essere una famiglia. E puoi lasciare quella famiglia se vuoi, ma sarai sempre accolto di nuovo” aggiunge Park. The Offerong è il primo lungometraggio per Oliver Park e voleva essere molto preparato per le riprese. Avendo una formazione da architetto, la prima cosa che ha fatto è stata costruire il set in 3D nel suo computer, in modo da poterci camminare dentro e girare il film in anticipo. “Ho disegnato esattamente quello che avevo in mente e ho messo in scena il film, fotogramma per fotogramma, bit per bit”. – Ricorda Oliver Park.

The Offering – La colonna sonora

  • Le musiche originali del film sono del compositore Christopher Young (Specie mortale, The Exorcism of Emily Rose, The Grudge 2, Ghost Rider, Spider-Man 3, Liberaci del male, La stanza delle meraviglie di Guillermo del Toro).

1. Abyzou 15:25
2. The Thief of Unborn 10:50
3. Horrid Screams of Hell 8:06
4. Hear the Souls Who Weep 4:30

La colonna sonora di “The Offering” è disponibile su Amazon.

The Offering – Foto e poster

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