Home Horror Alien Nights – Alien e Aliens tornano al cinema: nuovo poster “Aliens”, elenco sale e disponibile il saggio “Alle radici di un nuovo immaginario”

Alien Nights – Alien e Aliens tornano al cinema: nuovo poster “Aliens”, elenco sale e disponibile il saggio “Alle radici di un nuovo immaginario”

Alien e Aliens tornano al cinema il 29, 30 e 31 maggio con Lucky Red e disponibile il saggio “Alle radici di un nuovo immaginario: Alien, Blade Runner, La Cosa, Videodrome”.

29 Maggio 2023 13:47

Dopo l’orrore strisciante della possessione demoniaca del cult horror L’esorcista (1973), nel 1979 Alien porta nei cinema un nuova forma di inquietudine veicolata da un parassita alieno. Il film di Ridley Scott ibrida la fantascienza con il thriller-horror trasformando una labirintica astronave in viaggio nello spazio profondo in una casa infestata da un mostro/serial-killer alieno, in grado di trasformare le sue vittime in ospiti per la sua letale prole.

Il film di Scott lancia l’eroina Ripley di Sigourney Weaver che a sette anni dall’originale tornerà in Aliens – Scontro finale (1986) del regista James Cameron  reduce dal successo di Terminator. Ripley unica sopravvissuta al letale Xenomorfo torna sul pianeta che ha dato origine al contagio, ma  stavolta è accompagnata da un team di Marines Coloniali armati fino ai denti e pronti a  dare battaglia; purtroppo il planetoide nel frattempo colonizzato è diventato un enorme nido dove la Regina Aliena e i suoi letali alien guerrieri proteggono migliaia di uova pronte a schiudersi e a scatenare l’inferno.

Alien Nights (29-30-31 maggio)

Lucky Red è lieta di annunciare il ritorno in sala, dal 29 al 31 maggio, dei primi due capitoli di una delle saghe cinematografiche di maggior successo: Alien di Ridley Scott e il suo sequel Aliens – Scontro finale di James Cameron.

ELENCO SALE

Tutto ha inizio con il capolavoro di Ridley Scott, “Alien”, vero e proprio caposaldo nella storia di due generi cinematografici da sempre affini, la fantascienza e l’horror. Uscito per la prima volta nel 1979, con una giovane Sigourney Weaver nel suo primo ruolo da protagonista, il film ha ottenuto molti riconoscimenti tra cui l’Oscar per i Migliori Effetti Speciali, realizzati anche da Carlo Rambaldi.

Reduce dal successo di Terminator, James Cameron dirige nel 1986 il sequel “Aliens – Scontro finale”, aggiungendo toni action e dando di fatto il via alla saga, che diventa una delle più fortunate di sempre al box office.

A distanza di quasi mezzo secolo dal suo esordio, “Alien” è diventato uno dei mostri più iconici della storia del cinema e continua ad appassionare milioni di fan che ogni anno.

Quest’anno l’appuntamento al cinema è per il 29, 30 e 31 maggio: tre giorni per rivedere o scoprire per la prima volta sul grande schermo, una delle opere di cultura popolare più amate di tutti i tempi, ancora in grado di terrorizzare nel modo più profondo e spettacolare possibile.

 

Alle radici di un nuovo immaginario – Introduzione

Per chi volesse approfondire sul mondo di “Alien” e più in generale sul cinema di fantascienza di fine anni settanta e l’inizio degli anni ottanta contaminato da horror, thriller e noir vi segnaliamo il saggio Alle radici di un nuovo immaginario. Alien, Blade Runner, La Cosa, Videodrome di Paolo Lago e Gioacchino Toni. Il saggio parte della collana “La Sensibilità Vitale” dedicata a Scienze dei media e Sociologia della cultura diretta da Alfonso Amendola.

Le trasformazioni di tipo industriale e politico sono poco profonde: dipendono dalle idee, dalle preferenze morali ed estetiche di coloro che sono contemporanei ad esse. Però, a loro volta, ideologia, gusto e moralità non sono altro che conseguenze e specificazioni della sensazione radicale nei confronti della vita, di come viene sentita l’esistenza, di quella che chiameremo «sensibilità vitale», che è il fenomeno primario nella storia, la prima cosa da definire se si vuole essere in grado di comprendere un’epoca (José Ortega y Gasset, Il Tema del nostro tempo, 1923)

“Alle radici di un nuovo immaginario” rivisita i cult di Scott, Carpenter e Cronenberg da un nuova prospettiva, i film che abbiamo visto e rivisto, le scene entrate nell’immaginario collettivo vengono analizzate attraverso l’Alterità, una chiave di lettura che è una forma di alienazione e paura del diverso, ma anche metafora della società e della sua evoluzione/ involuzione che il cinema ha sempre esplorato ed esplicato attraverso una lente deformante che è anche inevitabile e fisiologico specchio della realtà.

Alien nasce nel momento in cui, abbandonato il progetto portato avanti insieme ad Alejandro Jodorowsky di un’impegnativa trasposizione cinematografica del romanzo Dune (1965) di Frank Herbert – da cui trarranno gli omonimi film David Lynch nel 1984 e Denis Villeneuve nel 2021 –, lo sceneggiatore Dan O’Bannon riprende a collaborare con Ronald Shusett a una vecchia idea per una pellicola a basso costo intitolata Memory incentrata su un gruppo di astronauti prematuramente svegliati dallo stato di sonno in cui vengono mantenuti durante il viaggio nello spazio a causa di un improvviso segnale di soccorso proveniente da un pianeta ignoto ove finiranno per venire a contatto con una creatura spaziale spaventosa. È da questa storia di base, ripresa e completata dai due, che la 20th Century Fox, sperando di bissare il successo al botteghino ottenuto con Guerre stellari di George Lucas, ricava il film dopo che Walter Hill, assecondando la volontà di Alan Laddaver della casa di produzione, opera una serie di rimaneggiamenti tra cui la sostituzione del protagonista maschile previsto dal duo O’Bannon-Jodorowsky con una donna sull’onda del recente successo della principessa Leila Organa di Guerre stellari. L’idea di affidare il ruolo di protagonista a un’attrice (Sigourney Weaver) andrà in porto ma le caratteristiche del personaggio da questa interpretato saranno ben diverse da quelle immaginate originariamente dalla produzione…

Il libro “Alien, Blade Runner, La Cosa, Videodrome”

 

La sinossi ufficiale del libro: Consapevoli che lo sguardo sull’alterità è inevitabilmente anche uno sguardo su sé stessi, sulla propria identità, alcune opere cinematografiche uscite a ridosso dei primi anni Ottanta del Novecento – Alien (1979) e Blade Runner (1982), entrambe di Ridley Scott, La Cosa (1982) di John Carpenter e Videodrome (1983) di David Cronenberg – hanno affrontato in maniera del tutto nuova le montanti paure identitarie del periodo costringendole al confronto con alterità sempre più spaventose. In film come questi, di cui vengono qua indagati i concetti di identità, alterità e spazio, si possono cogliere le premesse alla nostra contemporaneità, le radici di un nuovo immaginario.

Il saggio “Alle radici di un nuovo immaginario: Alien, Blade Runner, La Cosa, Videodrome” è disponibile formato Kindle su Amazon e in formato cartaceo sul sito ufficiale di Rogas Edizioni.

Gli autori

Gioacchino Toni è studioso dei fenomeni artistici e audiovisivi contemporanei; è autore di Pratiche e immaginari di sorveglianza digitale (Il Galeone 2022) e coautore di Guida agli stili nell’arte e nel costume (L’età moderna, Odoya 2019 e L’età contemporanea, Odoya 2020), Immaginari alterati (Mimesis 2018) e Storie di sport e politica (Mimesis 2018). Suoi scritti sono stati pubblicati nei volumi Guerra civile globale. Fratture sociali del terzo millennio (Il Galeone 2021) e L’epidemia delle emergenze (Il Galeone 2020). Docente di Storia dell’arte, è redattore della rivista «Carmilla» e collaboratore di altre testate.

Paolo Lago è dottore di ricerca in Letterature e Scienze della Letteratura all’Università di Verona e in Scienze linguistiche, filologiche e letterarie presso l’Università di Padova. Si occupa di ricezione dell’antico, estetica del romanzo, letteratura e cinema, teoria e critica del cinema. Fra le monografie: La natura ostile. Visioni e prospettive nella narrativa contemporanea (Terracqua 2022); Lo spazio e il deserto nel cinema di Pasolini. Edipo re, Teorema, Porcile, Medea (Mimesis 2020); Il vampiro, il mostro il folle. Tre incontri con l’Altro in Herzog, Lynch, Tarkovskij (Clinamen 2019); La nave, lo spazio e l’Altro. L’eterotopia della nave nella letteratura e nel cinema (Mimesis 2016). Docente di materie letterarie, è redattore della rivista «Carmilla» e collaboratore di altre testate.

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