Another End: il nuovo film di Piero Messina ha terminato le riprese
Annuncio di fine riprese per “Another End”, il dramma sci-fi di Piero Messina (L’attesa) con Gael García Bernal, Renate Reinsve e Bérénice Bejo.
Sono terminate le riprese di Another End, il nuovo film di Piero Messina, un dramma fantascientifico girato tra Roma e Parigi con un cast internazionale che ha incluso Gael García Bernal (Neruda), Renate Reinsve (La donna peggiore del mondo) e Bérénice Bejo (Il colibrì).
Another End – La trama ufficiale
In un futuro prossimo esiste la possibilità di salutare le persone che non ci sono più, cercando un modo per alleviare il dolore del distacco, un tempo in più per imparare a dirsi addio. Cosa resta di tutto l’amore che i corpi si promettono quando il loro tempo finisce?
Another End – Note di regia
Per me prima che un film di fantascienza Another End è un storia d’amore. Sull’ amore che vive nelle parole, tra i pensieri, nei ricordi, ma che soprattutto vive e cresce in silenzio nei corpi. Di nascosto. Come un segreto del corpo. [Piero Messina]
Another End – Curiosità sul film
- “Another End” è il secondo lungometraggio di Piero Messina dopo l’opera prima L’attesa con protagonista Juliette Binoche e liberamente ispirata a La vita che ti diedi di Luigi Pirandello. È stato presentato in concorso alla 72ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
- Il team che ha supportato il regista Piero Messina dietro le quinte ha incluso il direttore della fotografia Fabrizio La Palombara (Across the River), la scenografa Eugenia F. Di Napoli (Il ladro di giorni) e il costumista Mariano Tufano (E’ Stata la mano di dio) e il supervisore degli effetti visivi Pasquale Catalano (Io sono Babbo Natale).
- Il film è una produzione Indigo Film con Rai Cinema. Le vendite internazionali di “Another End” saranno a cura di Newen Connect, società del gruppo TF1.
Piero Messina – Note biografiche
Piero Messina nasce a Caltagirone (Sicilia) nel 1981. Si è diplomato in regia cinematografica al Centro Sperimentale di Cinematografia. Realizza diversi cortometraggi e documentari. Le sue opere partecipano ad importanti festival cinematografici internazionali, come Terra (65° Festival de Cannes – Cinéfondation, miglior attore Gjion Int. Film Festival), La prima Legge di Newton (Menzione Speciale della Giuria al Festival Internazionale del Film di Roma), La porta (Rotterdam International Film Festival), Pirrera (Premio Libero Bizzari, Festa del Cinema di Roma e Festival dei Popoli), So far So close (Zebra film Poetry – Berlino), Un’altra volta (Milano Film Festival), Stidda ca curri (vincitore al Festival del Cinema di Taormina). Ha inoltre realizzato diversi documentari in onda sui canali Rai. È stato assistente di Paolo Sorrentino nel film This Must be the Place e ha lavorato con Sorrentino anche per La Grande Bellezza. Come musicista ha composto diverse colonne sonore: ha scritto la colonna sonora per La tarda estate (Festival del Cinema di Venezia) e per il documentario La minaccia (candidato ai David di Donatello).
Gael García Bernal – Note biografiche
Gael García Bernal è uno dei grandi attori di oggi, ha ottenuto il plauso della critica e il Golden Globe per il miglior attore in una serie comica per il suo ruolo in Mozart In The Jungle nel 2016. La serie web di successo di Amazon ha anche vinto un Golden Globe per la miglior serie comica. Nel 2017, Bernal ha ricevuto un’altra nomination ai Golden Globe come miglior attore in una serie comica per il suo ruolo nella seconda stagione. Dopo aver lavorato come attore fin dall’infanzia in Messico, Bernal ha fatto il suo debutto cinematografico nel film di Alejandro Gonzalez Iñarritu, nominato agli Oscar, Amores perros, che gli è valso un Silver Ariel Award (l’equivalente messicano dell’Oscar) e un Silver Hugo Award al Chicago International Film Festival, entrambi come miglior attore. Bernal ha recitato in moltissimi film, tra cui l’acclamato a livello mondiale Y Tu Mama Tambien di Alfonso Cuaron e I diari della motocicletta, per cui ha ricevuto una nomination ai BAFTA e ai Satellite Award nel 2005 come miglior attore. Nel 2006 Bernal è stato nuovamente riconosciuto dal BAFTA con una nomination nella categoria Rising Star. Bernal è stato premiato come miglior attore in un film in lingua straniera per il suo ruolo in Neruda di Pablo Larraín al Palm Springs Film Festival. Il Film è stato anche nominato per il Golden Globe 2017 come Miglior film in lingua straniera. Gael García Bernal ha inoltre prestato la sua voce al film d’animazione Pixar Coco, ha diretto il suo secondo lungometraggio, Chicuarotes (2019), e ha recitato anche in Wasp Network di Olivier Assayas (2019) basato sul libro “Os últimos soldados da Guerra Fría” del giornalista Fernando Morais, in Il paradiso probabilmente di Elia Suleiman (2019) pellicola candidata per la Palma d’Oro al Festival di Cannes 2019 dove ah ricevuto una menzione speciale e il Premio FIPRESCI come miglior film in concorso e ha anche ricevuto una menzione speciale. Prima di “Another End”, Bernal è stato diretto da M. Night Shyamalan nel thriller Old (2021), adattamento cinematografico della graphic novel “Castello di sabbia” (Château de sable), scritta da Pierre-Oscar Levy e disegnata da Frederik Peeters, edita in Italia da Coconino Press.
Renate Reinsve – Note biografiche
Diplomata all’Accademia nazionale delle belle arti di Oslo, ha esordito nel 2010 recitando in Peer Gynt di Ibsen al Trøndelag Teater. Nel 2014 riceve il premio Hedda per la sua interpretazione nell’adattamento de La visita della vecchia signora di Dürrenmatt, mentre nel 2016 entra a far parte della compagnia del Det Norske Teatret. Al cinema, il suo primo ruolo è stato in Oslo, 31. august (2011) di Joachim Trier, dove pronuncia una sola battuta. Dopo altre piccole parti in Kompani Orheim, di Arild Andresen (2012) e nell’horror Villmark Asylum – La clinica dell’orrore di Pål Øie (2015), lavora per la Tv norvegese in serie come Unge lovende o nelle sitcom di successo Nesten voksen e Hvite gutter, mentre nel 2016 è nel cast della commedia Welcome to Norway. Nel 2021 Joachim Trier la dirige di nuovo ne La persona peggiore del mondo, che scrive pensando proprio a Reinsve. Il film offre finalmente all’attrice il primo ruolo da protagonista della sua carriera, facendole ottenere da subito un enorme successo personale e il premio per la Migliore interpretazione femminile al Festival di Cannes.
Bérénice Bejo – Note biografiche
Bérénice Bejo ha ottenuto il successo internazionale nel 2011 come protagonista del film premio Oscar The Artist, diretto da Michel Hazanavicius. Per questo ruolo è stata premiata con il César come migliore attrice e ha ricevuto riconoscimenti in tutto il mondo, tra cui una nomination ai BAFTA come migliore attrice protagonista e nomination ai Golden Globe e agli Oscar come migliore attrice non protagonista. Con Michel Hazanavicius ha recitato anche nel film del 2006 Agente speciale 117 al servizio della Repubblica – Missione Cairo e nei film The Search (2014), Il mio Godard (2017) e Coupez! (2022), tutti e tre i film sono presentati al Festival di Cannes. Un altro grande riconoscimento nella sua carriera di attrice è stato il successo ottenuto a Cannes dal Il Passato di Asghar Farhadi del quale è protagonista e per il quale ha vinto la Palma D’oro come migliore attrice. Nata in Argentina, Bérénice Bejo arriva in Francia all’età di tre anni. Suo padre, il regista Miguel Bejo, e sua madre, avvocato, la introducono al cinema, e inizia la sua carriera nel 1998 con Les Souers Hamlet di Abdelkrim Bahlo. Nel 2000 Gérard Jugnot le offre la prima parte in Meilleur Espoir Feminin. In seguito ha recitato nella produzione americana Il destino di un cavaliere con protagonista Heath Ledger. Al suo ritorno in Francia Bejo ha lavorato con registi come Laurent Bouhnik e Marie-France Pisier. Altri ruoli recenti comprendono film come The Last Diamond di Eric Barbier, The Childhood Of A Leader di Brady Corbet, Dopo l’amore di Joachim Lafosse, Éternite di Tran-Anh Hung, Fai Bei Sogni di Marco Bellocchio, L’incredibile viaggio del fachiro di Ken Scott, il segreto di una famiglia di Pablo Trapero e The Game di Fred Cavayé, Shake Your Cares Away di Tom Shoval e Il materiale emotivo di Sergio Castellitto.
Foto: Kimberley Ross / Mario Spada