Stranizza d’amuri: nuovo trailer, clip e anticipazioni dell’esordio alla regia di Giuseppe Fiorello (Al cinema dal 23 marzo)
Tutto quello che c’è da sapere su Stranizza d’amuri, esordio alla regia di Beppe Fiorello basato sul Delitto di Giarre in uscita al cinema dal 23 marzo con BIM Distribuzione.
Dal 23 marzo arriva al cinema con BIM Distribuzione Stranizza d’amuri, il primo lungometraggio da regista di Giuseppe Fiorello. Attore, sceneggiatore, produttore, Giuseppe Fiorello porta sul grande schermo una storia di un’amicizia e di un amore senza tempo, mai consumato e per sempre ricordato.Il film èliberamente ispirato ad un fatto di cronaca accaduto in Sicilia alla fine degli anni 70.
- Stranizza d’amuri – Trama e cast
- Stranizza d’amuri – Trailer e video
- Curiosità sul film
- Note del regista
- Giuseppe Fiorello – Note biografiche
- Gabriele Pizzurro (Nino) – Note biografiche
- Samuele Segreto (Gianni) – Note biografiche
- Il delitto di Giarre – La storia vera dietro il film
- Stranizza d’amuri – Foto e poster
- Stranizza d’amuri – Trama e cast
- Stranizza d’amuri – Trailer e video
- Curiosità sul film
- Note del regista
- Giuseppe Fiorello – Note biografiche
- Gabriele Pizzurro (Nino) – Note biografiche
- Samuele Segreto (Gianni) – Note biografiche
- Il delitto di Giarre – La storia vera dietro il film
- Stranizza d’amuri – Foto e poster
Stranizza d’amuri – Trama e cast
La trama ufficiale: Sicilia 1982. Mentre le televisioni trasmettono i Mondiali di calcio e gli italiani sperano nella Coppa del mondo, due adolescenti sognano di vivere il loro amore senza paura. Gianni e Nino si incontrano per caso e poi si amano per scelta. Il loro amore sarà puro e sincero, ma non può sottrarsi al pregiudizio del paese che non comprende e non accetta. Il loro amore non sarà compreso nemmeno dalle rispettive famiglie, generando così un conflitto interno forte e doloroso. Stranizza d’amuri racconta il sogno di amarsi senza paura.
Il film è interpretato da Gabriele Pizzurro e Samuele Segreto. Al loro fianco Fabrizia Sacchi e Simona Malato nei ruoli delle rispettive madri. Il cast include anche Enrico Roccaforte, Antonio De Matteo, Roberto Salemi, Giuseppe Spata, Anita Pomario, Alessio Simonetti, Raffaele Cordiano, Giuditta Vasile.
Stranizza d’amuri – Trailer e video
Secondo trailer ufficiale e prima clip pubblicati il 9 marzo 2023
Curiosità sul film
Curiosità sul film
- Il film liberamente ispirato ad un fatto di cronaca accaduto in Sicilia alla fine degli anni 70 è dedicato a Giorgio e Antonio, vittime del delitto di Giarre, avvenuto nel 1980 in provincia di Catania.
- Giuseppe Fiorello dirige “Stranizza d’amuri” da una sua sceneggiatura scritta con Andrea Cedrola (Una famiglia), Carlo Salsa 8Guida romantica a posti perduti) in collaborazione con Josella Porto (Il padre d’Italia).
- Il team che ha supportato Giuseppe Fiorello dietro le quinta ha incluso il direttore della fotografia Ramiro Civita (Chi m’ha visto), la montatrice Federica Forces, la scenografa Paola Peraro (Favolacce) e la costumista Nicoletta Taranta (Piove).
- Le musiche originali del film sono di Giovanni Caccamo & Leonardo Milani (Where are You).
- Il film è ambientato tra Noto, Marzamemi, Ferla, Buscemi, Priolo e Pachino.
- “Stranizza d’amuri” è anche una canzone di Franco Battiato, il titolo del film è un omaggio al Maestro siciliano la cui musica è grande protagonista del film.
- Il film è prodotto da Iblafilm, Pepito Produzioni con Rai Cinema.
Note del regista
Ho aspettato molti anni prima di decidere, ho sempre avuto rispetto e timore per un mestiere così complicato, difficile e sono molto emozionato soprattutto per la storia che ho deciso di raccontare. Da anni seguo con interesse un delitto accaduto in provincia di Catania alla fine degli anni 70 e per anni ho pensato che quella storia di un amore senza tempo, mai consumato e per sempre ricordato dovesse diventare un racconto. Mi sono affidato alla mia immaginazione per restituire al pubblico la memoria di quei due ragazzi che hanno pagato un prezzo troppo alto per essersi amati. Attualmente sono in fase di pre-produzione, scelta delle location definitive e del cast. [Giuseppe Fiorello]
Giuseppe Fiorello – Note biografiche
Giuseppe Fiorello è un attore, regista e produttore. Debutta alla fine negli anni ‘90 prima al cinema con il film “L’ultimo capodanno di Marco Risi” e poi in televisione con “Salvo D’Acquisto” regia di Alberto Sironi. Da quel momento una serie di progetti prevalentemente per la TV e ideati da lui, lo consacrano un volto importante della rete ammiraglia Rai1. La sua passione principale è sempre stata la narrazione popolare fatta di storie vere ed impegno civile. Il grande successo arriva prima con “Giuseppe Moscati” regia di Giacomo Campiotti e poi con la miniserie “Volare”, la grande storia di Domenico Modugno che ha toccato livelli di ascolto oltre il 40% di share. Da sempre in Fiorello c’è voglia di scrivere e interpretare storie anche per il teatro e, dopo “delitto per delitto” per la regia di Alessandro Benvenuti nasce “Penso che un sogno così…” per la regia campione di incassi dal 2013: un viaggio intenso e profondo, un racconto che parte dal sud e attraversa l’Italia intera, che vola sulla sua infanzia e le origini, un emozionante gioco di specchi tra lui e il padre. Si susseguono anche importanti collaborazioni cinematografiche, da Emanuele Crialese, Giuseppe Tornatore, Roberta Torre, Eduardo Wenspear e molti altri… A Gennaio 2021, trasforma il suo spettacolo teatrale in un racconto popolare/televisivo inedito e senza precedenti di quel genere per Rai1 per la Regia di Duccio Forzano. Ad ottobre 2020, porta sul piccolo schermo (continuando la sua personale scia narrativa fatta di storie vere e personaggi comuni), “Gli orologi del Diavolo”, serie di 8 episodi diretta da Alessandro Angelini per una co-produzione Italia-Spagna. A novembre 2021 esce al cinema “L’Afide e la Formica”, opera prima di Mario Vitale, mentre prossimamente uscirà il film “Ragazzaccio” regia di Paolo Ruffini.
Gabriele Pizzurro (Nino) – Note biografiche
Gabriele Pizzurro nasce nel 2004 a Roma e dal terzo anno di età, grazie al padre Luca scopre la magia del palcoscenico. A 5 anni debutta al teatro del Torrino, per poi continuare la sua esperienza attoriale in altri teatri d’Italia, sviluppando capacità canore e di movimento che lo avvicineranno al Musical. Nel 2018 incuriosito dal mondo del cinema e della TV decide di partecipare ad una masterclass diretta da Francesco Montanari e da subito si innamora di questo nuovo linguaggio. In poco tempo entra far parte di un’agenzia cinematografica, avendo così l’opportunità di competere per ruoli importanti fino ad ottenere la parte di uno dei due protagonisti di Stranizza d’amuri. Attualmente è in tournée con uno spettacolo tratto da L’amico ritrovato.
Samuele Segreto (Gianni) – Note biografiche
Samuele Segreto nasce a Palermo nel 2004. Tra i suoi primi lavori artistici ci sono: nel 2015 ”In guerra per amore” diretto da Pif dove interpreta il ruolo di Sebastiano e nel 2017 il film per la tv “Mario Francese” per la regia di Michele Alhaique dove Samuele interpreta il piccolo Giuseppe. Nel 2018 partecipa al lungometraggio “Il mio corpo vi seppellirà” per la regia di Giovanni La Parola nel ruolo di Tur e l’anno seguente è Dino nella serie tv “L’Ora” per la regia di Pietro Messina. Attualmente è nel cast della trasmissione “Amici di Maria De FIlippi”
Il delitto di Giarre – La storia vera dietro il film
Il 31 ottobre 1980 il Delitto di Giarre, sconvolse il paese: due ragazzi di 25 e 15 anni furono trovati morti, mano nella mano, a una settimana dalla loro scomparsa. Si ipotizza che fossero stati uccisi da un familiare, su incarico delle famiglie e, parrebbe, anche per richiesta stessa dei due ragazzi, convinti che non avrebbero potuto mai avere una vita serena insieme.
La sinossi ufficiale del libro: Quasi abbracciati e mano nella mano, uccisi entrambi da un colpo di pistola alla testa. Furono trovati così, il 31 ottobre 1980, sotto un enorme pino marittimo nella Vigna del Principe a Giarre, i corpi del venticinquenne Giorgio Agatino Giammona e del quindicenne Antonio Galatola, detto Toni. I due erano scomparsi quattordici giorni prima. Subito, nella cittadina del catanese, si inizia a vociferare di doppio suicidio, o di omicidio-suicidio. Per tutti, in paese, le vittime erano i ziti – «i fidanzati» – e Giorgio veniva ormai da tempo additato quale puppu cu bullu: un «fr**io patentato», insomma, accusato di aver traviato un giovane innocente. A rendere inaccettabile quella relazione è, in realtà, solo l’orientamento sessuale dei due: a quella stessa società sembra assolutamente normale che una sorella di Toni sia andata via di casa a dodici anni, e a quindici sia già madre. Intanto, mentre i parenti delle vittime si affannano a negarne l’omosessualità, le indagini si infrangono contro un muro di silenzio e i punti da chiarire restano tanti. Com’è possibile che i cadaveri siano stati rinvenuti in una zona battuta, a poche centinaia di metri dalla caserma dei carabinieri? E come conciliare la posizione dei corpi e la traiettoria dei proiettili con l’ipotesi di suicidio-omicidio? Infatti, di lì a pochi giorni, il tredicenne Francesco Messina – nipote di Toni – confessa: i due l’hanno supplicato di ucciderli, e sono arrivati persino a minacciarlo di morte se non li avesse aiutati. Poi, però, il ragazzino ritratta, sostenendo di aver confessato dietro pressione delle forze dell’ordine. Quello che è certo è che Giorgio e Toni sono morti del pregiudizio di una intera comunità nei loro riguardi. La vicenda scosse fortemente l’opinione pubblica, che fu portata per la prima volta a riconoscere l’esistenza dell’effettiva discriminazione verso le persone omosessuali. Come diretta conseguenza nacque il Fuori! di Catania. E, il 9 dicembre 1980, a poco più di un mese dal ritrovamento dei corpi dei due ragazzi fu costituito a Palermo su organizzazione didon Marco Bisceglia il primo nucleo di Arcigay, la più importante associazione LGBT+ italiana. Attraverso l’attenta ricostruzione del delitto (alla luce degli articoli coevi, di testimonianze provenienti dall’ambiente familiare degli ziti, da quello civico giarrese e da quello degli attivisti/e) Francesco Lepore racconta quattro decenni di battaglie e rivendicazioni del movimento LGBT+ italiano.
Il libro “Il delitto di Giarre. 1980: un «caso insoluto» e le battaglie del movimento LGBT+ in Italia” di francesco Lepore è disponibile su Amazon.