Faces of Death: Dacre Montgomery e Barbie Ferreira protagonisti del remake Le facce della morte
Dacre Montgomery e Barbie Ferreira protagonisti del remake del controverso Faces of Death aka Le facce della morte prodotto da Legendary.
Legendary Pictures un paio di anni fa annunciava lo sviluppo di una rivisitazione del franchise Le facce della morte aka Faces of Death con Isa Mazzei e Daniel Goldhaber ingaggiati per scrivere e dirigere un nuovo lungometraggio. Si tratta del duo di filmmaker dietro il thriller psicologico Cam del 2019, a sua volta ispirato dall’esperienza di Mazzei come camgirl.
Ora il sito The Hollywood Reporter riferisce che il progetto ha fatto un passo avanti con l’annuncio di due casting, sono a bordo come protagonisti il Dacre Montgomery di Stranger Things e la Barbie Ferreira di Euphoria.
“Faces of Death”, macabro franchise di documentari contenente immagini violente e scioccanti, lanciato nel 1978 era un mix di autentici e disturbanti filmati di repertorio e una serie di sequenze ricreate con l’ausilio di effetti speciali, creando una furba e spiazzante commistione tra reale e artefatto che è diventato il marchio di fabbrica del franchise.
Il nuovo film di Legendary ruoterà attorno ad “una moderatrice di un sito web simile a YouTube, il cui compito è eliminare contenuti offensivi e violenti e che si sta riprendendo da un grave trauma, che si imbatte in un gruppo che sta ricreando gli omicidi del film originale. Ma nella storia preparata per l’era digitale e l’era della disinformazione online, la domanda affrontata è: gli omicidi sono reali o falsi?”.
Mazzei e Goldhaber hanno commentato il nuovo progetto: “Faces of Death è stata una delle prime videocassette virali, e siamo così fortunati a poterla utilizzare come punto di partenza per questa esplorazione dei cicli di violenza e del modo in cui perpetuano se stessi online”.
Il film originale del 1978 era un documentario contenente immagini di morti violente spacciate per reali, ma in realtà realizzate in in gran parte con l’ausilio di effetti speciali miscelati a filmati reali Per girare il film il regista John Alan Schwartz scomparso nel 2019 utilizzò lo pseudonimo di Conan le Cilaire. Il film originale fu stroncato dalla critica, ma fu un enorme successo al botteghino incassando oltre 35 milioni di dollari in tutto il mondo, creandosi un seguito di culto e generando diversi sequel: Faces of Death II (1981), Faces of Death III (1985), The Worst of Faces of Death (1987), Faces of Death IV (1990), Faces of Death V (1995) e Faces of Death VI (1996).
Inoltre il film originale fu anche al centro negli anni ottanta di una causa legale e di un brutale fatto di cronaca. Nel giugno del 1985 un insegnante di matematica ebbe l’idea di mostrare il film alla sua classe delle superiori in California. Due delle sue studentesse rimasero traumatizzate e svilupparono una paura innaturale di morire e angoscia emotiva. Le famiglie delle due ragazze fecero causa al distretto scolastico ottenendo un risarcimento di 100.000$, con Schwarz che venne sospeso ma non licenziato. L’anno successivo un quattordicenne colpì a morte un suo compagno di classe con una mazza da baseball. A quanto pare l’idea di scoprire cosa si prova ad uccidere venne all’adolescente dopo aver visto “Le facce della morte”.
Se avete lo stomaco forte online esiste un trailer esteso che rende bene l’idea su cosa puntavano questi film, su schermo violenza su animali, cannibalismo, decapitazioni, autopsie, interventi a cuore aperto, esecuzioni capitali e nonostante le scene siano in gran parte o totalmente simulate con l’ausilio di effetti speciali, l’effetto resta piuttosto disturbante.