Stasera in tv: “The Reckoning” di Neil Marshall su Rai 4
Rai 4 stasera propone “The Reckoning”, film horror del 2020 di Neil Marshall (The Descent) con Charlotte Kirk, Sean Pertwee, Steven Waddington, Joe Anderson e Suzanne Magowan.
The Reckoning, su Rai 4 il film horror britannico sulla stregoneria diretto da Neil Marshall (The Descent) con protagonista Charlotte Kirk nei panni di una giovane vedova ossessionata dal recente suicidio del marito Joseph, che dopo aver rifiutato le avances del suo padrone di casa, viene ingiustamente accusata di essere una strega.
The Reckoning – Trama e cast
Charlotte Kirk: Grace Haverstock
Sean Pertwee: John Moorcroft
Steven Waddington: Squire Pendleton
Joe Anderson: Joseph Haverstock
Suzanne Magowan: Ursula
Ian Whyte: Lucifero
Callum Goulden: Edwin Oswald
Sarah Lambie: Kate Tobias
Leon Ockenden: Morton Tobias
Emma Campbell-Jones; Jane Hawthorne
Mark Ryan: Peck
Bill Fellows: Sutter
Oliver Trevena: Crowley
Tomas Engström: Smith
Indianna Ryan: Astrid
Emma Holzer: Leonora
Cal MacAninch: Ben Tuttle
Rick Warden: Rev. Malcolm
Jordan Long: Watkins
Dávid Hajmási: Simon
Maya Chityll: Giovane Grace
Balázs Szitás: Prigioniero malato
Géza Takács: Uomo malato
Margit Bárdos: Sorella Agatha
The Reckoning – Trailer e video
La paura si diffonde come la peste – Inghilterra, 1665: il Paese è dilaniato dalla grande pestilenza della peste: Grace Haverstock (Charlotte Kirk – Ocean’s 8), è una giovane vedova con una neonata al seguito che ha perso di recente il marito Joseph (Joe Anderson), impiccatosi ad un albero al confine della sua proprietà dopo aver scoperto di aver contratto la peste. Per aver rifiutato le avances del padrone di casa Pendleton (Steven Waddington The Imitation Game) viene falsamente accusata di essere una strega e conseguentemente rinchiusa in cella per un crimine che non ha commesso. Grace dovrà sopportare la persecuzione fisica per mano del più feroce cacciatore di streghe dell’Inghilterra, il giudice Moorcroft (Sean Pertwee – Gotham), e affrontare i suoi stessi demoni interiori quando il Diavolo in persona inizierà a farsi strada nella sua testa.
Curiosità sul film
- Neil Marshall ha diretto anche gli horror The Descent, Doomsday, Dog Soldiers, il dramma d’azione storico Centurion e il reboot Hellboy oltre a episodi de Il trono di spade, Constantine, Westworld e Lost in Space.
- Neil Marshall dirige “The Reckoning” da una sua sceneggiatura scritta con Charlotte Kirk, compagna di Marshall nonché protagonista del film e in collaborazione con Edward Evers-Swindell
- Questo film è ambientato nel 1665, ma vengono usati due termini non ancora in uso all’epoca: “deficiente”, il primo uso registrato di questa parola risale al 1910 e “ridotto in mille pezzi”, il primo uso di questa parola/espressione non sarà in uso fino alla fine del 1800.
- Un intertitolo afferma che 500.000 donne sono state giustiziate con l’accusa di essere streghe, ma si ritiene che il numero a livello mondiale sia compreso tra 40.000 e 45.000.
- Grace scappa scendendo da un pozzo e poi riemergendo in un fiume vicino. I pozzi non funzionano così.
10 streghe da film horror
1. Elena Markos in “Suspiria”
Il cult Suspiria di Dario Argento ci regala una delle digressioni horror su magia e stregoneria più suggestive e inquietanti di sempre grazie anche alla disturbante colonna sonora dei Goblin. La strega del film è Elena Markos alias Mater Suspiriorum conosciuta anche come La regina nera. La Markos è la più anziana delle Tre Madri, una triade di antiche e malvagie streghe che operano da diversi punti del globo. Elena Markos è la fondatrice e direttrice dell’Accademia di Friburgo, una scuola di danza e di scienze occulte situata nella Foresta Nera, la donna ormai anziana e quasi priva di poteri viene uccisa dalla protagonista del film Susy Benner (Jessica Harper).
2. Asa in “La maschera del demonio”
La maschera del demonio segna l’esordio nel 1960 del regista Mario Bava considerato il maestro del cinema horror italiano. Bava confeziona un suggestivo horror gotico che racconta di due incauti viaggiatori che resuscitano involontariamente la strega Asa Vajda (Barbara Steele), giustiziata dall’Inquisizione due secoli prima e che ora cerca un corpo da occupare tra i suoi consanguinei. L’ispirazione per il film arriva dal racconto “Il Vij” di Gogol’ in cui si tratteggiava in maniera inconsueta e alternativa la figura del vampiro. Nel 1989 il figlio del regista, Lamberto Bava, ha girato un remake del film con Giovanni Guidelli e Debora Caprioglio.
3. Thomasin in “The Witch”
The Witch è un horror di grande atmosfera, che può contare su un’immersiva ambientazione (New England primi del ‘600) e sulla bravura della protagonista Anya Taylor-Joy che interpreta l’adolescente Thomasin. La ragazza dopo essere stata testimone della sparizione del fratellino neonato viene in seguito accusata di stregoneria dalla sua stessa famiglia e solo alla fine del film la vedremo unirsi ad un sabba rispondendo alla chiamata del diavolo. Il film che segna l’esordio del regista Robert Eggers premiato al Sundance,è un horror in stile “Babadook” e “It Follows” che punta tutto sulla costruzione ansiogena di una persecuzione che sfocerà nel sovrannaturale.
4. Sylvia Ganush in “Drag Me to Hell”
Drag Me to Hell segna il ritorno di Sam Raimi all’horror dopo il successo della trilogia Spider-Man ed è sempre un piacere ritrovare un regista di culto che ci ha regalato la memorabile trilogia Evil Dead. Il film racconta della Signora Sylvia Ganush, un’anziana zingara che dopo essersi vista rifiutare un prestito dall’impiegata di banca Christine Brown (Alison Lohman) si vendicherà lanciando una terrificante maledizione sulla ragazza, scatenandogli contro un demone che dopo averla terrorizzata per 3 giorni la trascinerà all’inferno. Lo stile grottesco di Raimi non ha perso smalto e il film ci riporta a piè pari negli anni ’80 con un gusto per il macabro ed un irresistibile humour nero davvero impareggiabili.
5. La strega di Blair in “The Blair Witch Project”
L’abbiamo intravista fugacemente nel recente sequel Blair Witch, ma la Strega di Blair è una presenza invisibile che infesta le foreste del Maryland dal 1785, anno in cui un’anziana donna di nome Elly Kedward, dopo la scomparsa di alcuni bambini, venne accusata di stregoneria e bandita dal villaggio di Blair, attuale Burkittsville. Da allora non si seppe più nulla di lei, ma episodi di violenza, misteriose sparizioni e inquietanti apparizioni hanno segnato nei decenni successivi i boschi della zona fino alla misteriosa sparizione nel 1994 di tre studenti universitari giunti a Burkittsville per realizzare un documentario sulla leggenda della strega di Blair. La scomparsa dei tre giovani è narrata nel found footage di culto The Blair Witch Project (1999).
6. La strega Muriel in “Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe”
La spietata Muriel di Famke Jennsen è la leader di una congrega di terrificanti streghe mangia-bambini intente ad organizzare un sabba molto speciale in cui, grazie ad un ingrediente segreto, potranno lanciare un sortilegio che consentirà a tutte loro di essere immuni al fuoco dei roghi. Sulle loro tracce però ci sono i fratelli Hansel & Gretel (Jeremy Renner e Gemma Arterton), una coppia di letali cacciatori di streghe che, scampati da ragazzini dal forno di una strega, hanno fatto della caccia e dell’eliminazione di queste terrificanti creature uno scopo di vita. Questo divertente horror di Tommy Wirkola meriterebbe la visione solo per la strepitosa e grottesca galleria di streghe che Wirkola sfodera nel pirotecnico finale.
7. Margaret Morgan in “Le streghe di Salem”
Margaret Morgan (Meg Foster) era la leader di una setta composta da sette donne accusate di stregoneria e messe al rogo dal reverendo Jonathan Hawthorne nel 1629. La Morgan prima di perire tra le fiamme lanciò una maledizione sugli eredi del reverendo: una donna tra i suoi eredi avrebbe dato alla luce il figlio di Satana. Così la DJ Heidi Laroque alias Adelheid Helizabeth Hawthorne (Sheri Moon Zombie) si ritrova secoli dopo attirata in un rito in quel di Salem che la vedrà partorire nientemeno che l’Anticristo. Rob Zombie con Le streghe di Salem si inoltra nel territorio del sovrannaturale a tutto tondo allestendo un “trip” sorprendente e ricco di trovate, una vera propria partitura satanica all’insegna del visionario andante che tra stregoneria e messaggi subliminali segnerà una delle migliori performance di Zombie dal cult d’esordio La casa dei 1000 corpi.
8. Le streghe di Zugarramurdi in “Le streghe son tornate”
Il film, un irresistibile mix di commedia e horror con virate nel grottesco, è ispirato alle Streghe di Zugarramurdi, un evento storicamente documentato che vide lo svolgersi di un processo per stregoneria che nel 1610 coinvolse l’Inquisizione e gli abitanti del villaggio spagnolo di Zugarramurdi, in Navarra con 6 persone messe al rogo. Il regista spagnolo Álex de la Iglesia con Le streghe son tornate (Las brujas de Zugarramurdi) strizza l’occhio al cinema anni ’80 con violenza e gore intrise di sguaiata e compiaciuta teatralità al servizio di una messa in scena votata all’eccesso, e proprio per questo visivamente trascinante con tanto di sabba finale che diventa un orgiastico e atavico banchetto a cui è davvero impossibile resistere.
9. La Regina delle Streghe in “The Last Witch Hunter – L’ultimo cacciatore di streghe”
Il divo action Vin Diesel (Fast & Furious, Riddick, xXx) tenta di lanciare un nuovo franchise sconfinando nel territorio del sovrannaturale impersonando Kaulder, un guerriero immortale in stile “Highlander” la cui missione è combattere di epoca in epoca orde di streghe. L’immortalità di Kaulder è il risultato di una maledizione lanciatagli dalla Regina delle streghe prima di essere sconfitta, ma la strega il cui cuore non è stato distrutto sta per tornare in vita e Kaulder si troverà ancora una volta a fronteggiare il male supremo da cui tutto ha avuto inizio. The Last Witch Hunter – L’ultimo cacciatore di streghe è uno di quei film che si lasciano guardare, ma che alla fine non lasciano nulla di tangibile a livello di coinvolgimento; il problema di fondo è che volendo strizzare l’occhio ad una platea troppo vasta alla fine si resta troppo indecisi tra fantasy e horror scontentando alla fine un po’ tutti.
10. Violet Devereaux in “The Skeleton Key”
Le streghe in qualche caso si celano dietro a donne all’apparenza ordinarie e insospettabili, è il caso della Violet Devereaux di Gena Rowlands che architetta un piano per attirare l’infermiera Caroline (Kate hudson) nella sua isolata tenuta nei pressi di New Orleans con la scusa di fornire assistenza al marito colpito da un ictus. Caroline scoprirà ben presto di essere la vittima designata di un rituale hoodoo che permetterà a Violet di prendere possesso del corpo di Caroline riacquistando la giovinezza perduta. The Skeleton Key è uno di quei film capaci di sorprendere per l’abilità nel costruire tensione e aspettativa e per il coraggio di non preferire scorciatoie come un finale ambiguo o troppo accomodante.
The Reckoning – La colonna sonora
- Le musiche originali del film sono del compositore Christopher Drake che ha musicato anche gli horror Tusk, Harbinger Down e Yoga Hosers, i film d’animazione Hellboy Animated: Blood and Iron, Batman: Year One, Batman: The Dark Knight Returns, Batman: Death in the Family e i videogiochi Injustice: Gods Among Us, Batman: Arkham Origins, Hellboy: The Science of Evil e Injustice 2.
1. Maleficia – Main Titles (2:37)
2. Mourning (8:34)
3. Tending the Land (1:03)
4. Squire Wants a Word (3:44)
5. Riding Into Town (2:02)
6. Joseph Drank from the Wrong Cup (1:40)
7. Rope to Grave (2:42)
8. The Proposition (5:44)
9. Abduction & Imprisonment (7:10)
10. Apparitions (1:27)
11. Day I – Whipping Post (1:09)
12. Judgement is Coming (3:39)
13. Moorcroft Arrives
14. The Devil (1:13)
15. DAY II – The Inquisition (2:29)
16. The Devil’s Lust (2:06)
17. DAY III – Witch Knife Torture (2:47)
18. DAY III – Aftermath (1:25)
19. Ursula and The Devil (7:33)
20. DAY IV – My Will is Greater Than Yours (6:01)
21. I Sentence You to Death (0:37)
22. Ain’t Takin Yer Shit/The Bargain (9:38)
23. The Reckoning (6:34)
24. Free Yourself (7:02)
25. Well Escape and DAY V – The End (3:27)
26. The Reckoning End Titles (4:32)
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