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E’ morto Harry Belafonte, attore in “Strategia di una rapina” e “Il rovescio della medaglia”

Blogo ricorda Harry Belafonte, cantante e attore scomparso a 96 anni noto per aver recitato in Carmen Jones, Strategia di una rapina e Il rovescio della medaglia.

pubblicato 25 Aprile 2023 aggiornato 26 Aprile 2023 06:52

E’ morto a 96 anni Harry Belafonte, cantante e attore noto per il suo impegno nei diritti civili, aver scritto pezzi intramontabili come come “Matilda” e “Banana Boat Song” (il brano della cena in “Beetlejuice”), e per aver recitato nel musical Carmen Jones di Otto Preminger (1954), nel noir Strategia di una rapina di Robert Wise (1959) e nel western Non predicare… spara! (1972) diretto dal collega e amico di lunga data Sidney Poitier.

Belafonte nato Harold George Bellanfanti Jr. nasce il 1° marzo 1927, ad Harlem, New York, figlio dei genitori di origine giamaicana Harold George Bellanfanti Sr., che lavorava come chef, e Melvine, una governante. Dal 1932 al 1940, Belafonte viene cresciuto da una delle sue nonne nel suo paese natale, la Giamaica. Al suo ritorno a New York, frequenta la George Washington High School, dopodiché entra nella Marina degli Stati Uniti e presta servizio durante la seconda guerra mondiale.

(Photo by Mark Davis)

Negli anni ’40 lavora come assistente di un custode quando un inquilino gli diede, come mancia, due biglietti per vedere l’American Negro Theatre. Si innamorò della forma d’arte e i quel periodo divenne anche amico di Sidney Poitier. La coppia in difficoltà finanziarie acquistava regolarmente un posto singolo per le rappresentazioni locali, scambiandosi di posto tra un atto e l’altro. Alla fine degli anni ’40 prende lezioni di recitazione al Dramatic Workshop of The New School di New York City con l’influente regista tedesco Erwin Piscator insieme a Marlon Brando, Tony Curtis, Walter Matthau, Bea Arthur e Poitier, mentre al contempo si esibiva con l’American Negro Theatre. Successivamente riceve un Tony Award per la sua partecipazione alla rivista di Broadway John Murray Anderson’s Almanac (1954).

Harry Belafonte ha recitato in film e serie tv. Il suo primo ruolo cinematografico è stato di un preside di scuola elementare in Bright Road (1953) al fianco della protagonista femminile Dorothy Dandridge che interpretava un’insegnante idealista che cerca di aiutare uno studente problematico. Successivamente i due reciteranno nel musical di successo di Otto Preminger Carmen Jones (1954). Ironia della sorte, il canto di Belafonte nel film è stato doppiato da un cantante d’opera, così come quello di Dandridge, entrambe le voci vennero ritenute inadatte ai ruoli. Usando il suo potere da star, Belafonte è stato successivamente in grado di realizzare diversi ruoli cinematografici allora controversi. Ad esempio nel dramma sentimentale L’isola nel sole del 1957, ci sono accenni a una relazione tra il personaggio di Belafonte e il personaggio interpretato da Joan Fontaine.

Nel 1959, ha recitato e prodotto, attraverso la sua società HarBel Productions, Strategia di una rapina (Odds Against Tomorrow) di Robert Wise, un noir in cui interpreta un rapinatore di banche a disagio in coppia con un partner razzista (Robert Ryan). Lo stesso anno Belafonte recita con Inger Stevens in La fine del mondo (The World, the Flesh and the Devil, 1959), pellicola fantascientifica post-apocalittica incentrata sugli effetti di una guerra atomica, e all’attore viene offerto il ruolo di Porgy in Porgy and Bess di Preminger, versione cinematografica della omonima celebre opera jazz di George Gershwin, dove avrebbe recitato ancora una volta al fianco di Dandridge; Belafonte però rifiuta il ruolo poiché incentrato su stereotipi razziali, così viene rimpiazzato dall’amico Sidney Poitier.

Insoddisfatto della maggior parte dei ruoli cinematografici che gli venivano offerti negli anni ’60, Belafonte si concentra per l’intero decennio sulla musica. All’inizio degli anni ’70, Belafonte torna a recitare in The Angel Levine (1970) dramma diretto da Ján Kadár e basato su un racconto di Bernard Malamud. Il film narra le vicissitudini di un sarto anziano e impoverito di New York City che diventa incapace di lavorare a causa di problemi di salute. Anche sua moglie è gravemente malata da due anni e la loro situazione è ormai disperata. La fede ebraica del sarto, o la mancanza di essa, viene messa in discussione quando un uomo che si fa chiamare Alexander Levine (Belafonte) entra nella sua vita, affermando di essere il suo angelo custode. Levine dice che deve far credere al sarto nella sua missione, o non riuscirà a guadagnarsi le sue ali angeliche.

Nel 1972 e nel 1974 Harry Belafonte viene diretto dall’amico Poitier prima in Non predicare… spara! (Buck and the Preacher) e successivamente in Uptown Saturday Night. Il primo è un western che segna l’esordio alla regia di Poitier, che è anche attore con Belafonte e Ruby Dee. Il film viene ricordato per aver infranto le tradizioni western di Hollywood scegliendo attori neri come personaggi centrali e ritraendo sia la tensione che la solidarietà tra afroamericani e nativi americani alla fine del XIX secolo. I famosi musicisti blues Sonny Terry, Brownie McGhee e Don Frank Brooks hanno partecipato alla colonna sonora del film, composta dal grande jazzista Benny Carter. “Uptown Saturday Night” è una comedy crime d’azione che vede Belafonte recitare con Bill Cosby e Poitier. Cosby e Poitier faranno coppia anche nelle pellicole successive, Let’s Do It Again (1975) e A Piece of the Action (1977), e anche se i personaggi da loro interpretati hanno nomi differenti in ogni film, le tre pellicole sono considerate una trilogia.

Nel 1984 Belafonte realizza la colonna sonora del film musicale Beat Street, che tratta dell’ascesa della cultura hip-hop. nel 1992 appare in un cameo nei panni di se stesso nel corale I Protagonisti di Robert Altman, pellicola che vince il premio per la miglior regia e il premio per la migliore interpretazione maschile (Tim Robbins) a Cannes, e regala ad Altman la sua terza candidatura all’Oscar per il Miglior regista. Belafonte e Altman collaboreranno in altre due pellicole: Prêt-à-Porter (1994) in cui Belafonte tornerà nei panni di se stesso in un cameo, e in Kansas City, crime del 1996 in cui Altman ricrea una Kansas City anni 30 con Jennifer Jason Leigh, Miranda Richardson, Michael Murphy, Steve Buscemi e un memorabile Belafonte che riceve un New York Film Critics Circle Award come miglior attore non protagonista.

Nel 1995 Harry Belafonte recita con John Travolta nel dramma Il rovescio della medaglia (White Man’s Burden) di Desmond Nakano. Il film è ambientato in una realtà alternativa nella quale sono gli afroamericani a detenere le leve del potere e dell’economia negli Stati Uniti, mentre i bianchi sono in una condizione prevalentemente subalterna. Il titolo originale è ripreso dalla poesia di Rudyard Kipling “Il fardello dell’uomo bianco”. Il protagonista è Louis Pinnock (Travolta), un operaio bianco che rapisce il suo ex datore di lavoro Thaddeus Thomas (Belafonte), un industriale nero che l’ha licenziato per uno sguardo di troppo indirizzato alla moglie.

Nel 2006, Belafonte è apparso in Bobby, dramma corale di Emilio Estevez sull’assassinio di Robert F. Kennedy; interpretava Nelson, un amico di un impiegato dell’Ambassador Hotel (Anthony Hopkins). L’ultima apparizione cinematografica di Harry Belafonte risale al 2018 in BlacKkKlansman, pellicola di Spike Lee premiata con un Oscar per la migliore sceneggiatura non originale, nel film Belafonte vestiva i panni di un anziano pioniere dei diritti civili.

FILMOGRAFIA

Bright Road, regia di Gerald Mayer (1953)
Carmen Jones, regia di Otto Preminger (1954)
L’isola nel sole (Island in the Sun), regia di Robert Rossen (1957)
La fine del mondo (The World, the Flesh and the Devil), regia di Ranald MacDougall (1959)
Strategia di una rapina (Odds Against Tomorrow), regia di Robert Wise (1959)
The Angel Levine, regia di Ján Kadár (1970)
Non predicare… spara! (Buck and the Preacher), regia di Sidney Poitier (1972)
Uptown Saturday Night, regia di Sidney Poitier (1974)
I protagonisti (The Player), regia di Robert Altman (1992)
Prêt-à-Porter, regia di Robert Altman (1994)
Il rovescio della medaglia (White Man’s Burden), regia di Desmond Nakano (1995)
Kansas City, regia di Robert Altman (1996)
Breathe, cortometraggio, regia di Brandon Jameson (2005)
Bobby, regia di Emilio Estevez (2006)
BlacKkKlansman, regia di Spike Lee (2018)