Giffoni53: immagine ufficiale, ospiti e primi titoli in concorso
Rivelata l’immagine ufficiale di Giffoni53, concepita dallo scrittore e poeta Erri De Luca, e annunciati primi ospiti e titoli in concorso alla 53esima edizione che si svolgerà dal 20 al 29 luglio.
Giffoni53 ha preso parte Internazionali di Tennis BNL d’Italia, a Roma, uno degli eventi sportivi più importanti d’Europa, in corso di svolgimento presso il Parco del Foro Italico. La partecipazione è stata promossa dal Dipartimento per le Politiche giovanili e il servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla presenza del Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi.
Giffoni53 – L’immagine ufficiale
Una iniziativa che sottolinea l’importante ruolo di Giffoni tra i giovani, accorsi numerosi all’evento romano. In questa occasione, il Ministero ha programmato nei propri spazi alcuni panel e il primo è stato dedicato a Giffoni53. All’incontro hanno partecipato il direttore generale Jacopo Gubitosi, il direttore artistico Luca Apolito e Davide Russo responsabile delle relazioni istituzionali che hanno avuto l’occasione di narrare ai giovani la storia del festival, amato e conosciuto in tutto il mondo e delle attività connesse, rispondendo alle tante curiosità del pubblico.
Giffoni53, che si svolgerà dal 20 al 29 luglio, evento cofinanziato dalla Regione Campania e dal Ministero della Cultura, ha anticipato la presentazione dell’immagine della 53esima edizione proprio in questa occasione di incontro tra i giovani in una dimensione internazionale.
Le dita di una mano, cinque sensi, un messaggio: la forza è figlia della consapevolezza che bambine e bambini, ragazze e ragazzi sono “indispensabili”, perché senza la loro energia, la loro visione, i loro sogni, non ci sarebbe un presente e neppure un futuro. Nasce da qui l’immagine per raccontare “Indispensabili”, il tema del festival che vedrà protagonisti oltre 6mila juror provenienti da 30 nazioni.
L’immagine è stata concepita per Giffoni53 dallo scrittore, poeta e traduttore Erri De Luca e realizzata graficamente dal direttore artistico Luca Apolito: una mano che diventa fiore, cresce, fa germogliare nuove idee. Le dita sono associate ai cinque sensi, ognuno dei quali si esprime in una parola che evoca concetti indispensabili nella vita di tutti.
Scrive Erri De Luca: “Claudio Gubitosi mi convoca a Giffoni, che una volta all’anno richiama gioventù dai quattro angoli del vento. Parola d’ordine del 2023 è: indispensabili. Per me lo è la fraternità e mi viene l’immagine immediata della mano aperta. Non per leggere il futuro, ma per toccarlo. Cinque dita per cinque sensi. Vista, e allora il cinema, riassunto delle arti. Udito, e allora la voce umana che accompagna l’ascolto fin da dentro il grembo. Odorato, e allora la terra che fermenta. Gusto, e allora il pane che è salvezza. Tatto, diffuso in ogni poro che ha per aspirazione la carezza. Stabilita indispensabile la mano aperta, va rinforzata dal sorriso pronto di chi verrà a Giffoni”.
“Dopo aver dedicato la scorsa edizione del festival agli invisibili, quest’anno ci è sembrato naturale continuare questo percorso con il tema Indispensabili, rivolto a tutti quei giovani capaci di esprimere idee, desiderosi di mettersi in gioco e di farsi ascoltare – spiega Jacopo Gubitosi, Direttore Generale di Giffoni – Sono loro la nostra energia e il nostro motore, come ha sapientemente colto Erri De Luca con la suggestione di un’immagine che racchiude poesia e forza, fragilità e potenza. L’idea della mano dalla quale sbocciano fiori rappresenta perfettamente l’identità di Giffoni, fatta di accoglienza, gioia, creatività e fiducia”.
“A Giffoni i giovani non sono spettatori, rappresentano la forza trainante delle principali innovazioni e dei cambiamenti che stanno avvenendo a livello sociale, tecnologico, culturale e politico – dice Luca Apolito, Direttore Artistico di Giffoni – vogliamo offrire loro sempre più occasioni e contesti per proporre idee, sviluppare competenze, scoprire nuovi punti di vista partendo, oltre che dal cinema, dall’incontro con l’altro per attraversare il mondo e le sue culture, esplorare la propria identità e diventare cittadini consapevoli, sensibili e attivi delle società di domani. Giffoni propone un ulteriore cambio di prospettiva, in un evento che chiede ai giovani di lasciare il posto in platea e prendere il centro della scena per raccontarci il mondo che verrà”.
Erri De Luca, da anni protagonista delle giornate di Giffoni, sarà tra gli ospiti del festival. Il suo primo romanzo, “Non ora, non qui”, è stato pubblicato in Italia nel 1989. I suoi libri sono stati tradotti in oltre 30 lingue. Per il cinema ha scritto il cortometraggio “Di là dal vetro”, “Il Turno di Notte lo Fanno le Stelle” (premiato al Tribeca Film Festival di New York 2013), la biografia musicale “La Musica Provata” e il documentario “Alberi che camminano”.
Durante l’incontro a Roma, alle domande dei giovani sui primi ospiti che prenderanno parte a Giffoni53, è stata annunciata la presenza di uno dei principali talenti italiani, Antonio Albanese, pronto a confrontarsi con i ragazzi il 25 luglio. Tra i suoi successi al cinema “La lingua del Santo” per la regia di Carlo Mazzacurati. “La seconda notte di nozze” di Pupi Avati, “Manuale d’amore 2” di Giovanni Veronesi, “Giorni e Nuvole” di Silvio Soldini, “Qualunquemente” di Giulio Manfredonia, “L’intrepido” di Gianni Amelio, “L’abbiamo fatta grossa” di Carlo Verdone, “Come un gatto in tangenziale” di Riccardo Milani.
Nel 2023 Albanese è protagonista del film Grazie ragazzi, regia di Riccardo Milani e in veste di regista dell’opera lirica “Gloria” di Francesco Cilea, al Teatro Lirico di Cagliari. Albanese è autore del libro “Lenticchie alla julienne” edito da Feltrinelli, sceneggiatore e regista della serie tv “I topi” e autore di numerosi spettacoli teatrali. Dal 2007 al 2011 ha partecipato al programma televisivo “Che tempo che fa”.
Giffoni53 – Primi titoli in concorso
Le tensioni della guerra, il cambiamento climatico, la condizione femminile, la violenza, il bullismo, ma anche il valore dell’amicizia, la scoperta dell’amore, l’avventura, il rapporto con gli animali, la costruzione della propria identità e delle relazioni sociali: sono solo alcuni dei temi affrontati dai primi titoli scelti per Giffoni53, in programma dal 20 al 29 luglio.
Le opere, ad oggi, provengono da Belgio, Brasile, Canada, Francia, Germania, Grecia, Lussemburgo, Marocco, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Svezia, Svizzera, Ucraina, USA e per la prima volta dal Bangladesh.
Lungometraggi, cortometraggi e documentari saranno visti e votati da oltre 6mila juror italiani e internazionali, con una delegazione proveniente da oltre 30 Paesi. Saranno proprio i giurati a decretare i vincitori del Gryphon Award.
Ecco i primi titoli:
ELEMENTS +3 (dai 3 ai 5 anni)
Sono due, ad oggi, i lungometraggi animati fuori concorso scelti per i più piccoli. Prodotto da Repubblica Ceca e Slovacchia, The Websters Movie è diretto da Katarína Kerekesova. Il film, tratto da una serie, segue le avventure di una famiglia di ragni, i Webster. Lili, una delle più giovani, sta per vivere una grande avventura: incontrare una ragazza umana! Nascerà un’amicizia capace di superare le differenze che le separano? Protagonisti del norvegese Teddy’s Christmas, diretto da Andrea Eckerbom, sono Mariann e l’orsetto Teddy. La bambina, quando scopre che il piccolo orso è vivo, vuole a tutti i costi averlo come regalo di Natale. Teddy invece sogna un padroncino ricco che possa fargli scoprire il mondo, ma ben presto dovrà fare i conti con la realtà e comprendere cosa conti veramente. Il film sarà distribuito in Italia da Lucky Red.
ELEMENTS + 6 (dai 6 ai 9 anni)
Avventura e amicizia sono i temi dominanti dei primi quattro lungometraggi selezionati per la sezione Elements +6. Nel canadese Adventures in the land of Asha, opera prima come lungometraggio diretto da Sophie Farkas Bolla, Jules e la sua famiglia si trasferiscono in un villaggio di coloni nel nord del Quebec. Jules ha una rara malattia della pelle e per questo viene bandito da scuola. Da quel momento, il suo unico desiderio è essere curato. Quando il suo cane Spark fugge, Jules lo segue nella foresta che si rivela piena di vita e di segreti.
Coprodotto da Norvegia e Belgio, il film d’animazione Titina, diretto da Kajsa Naess, racconta la storia vera della cagnolina Titina, la stella a quattro zampe che ha preso parte alla prima spedizione al Polo Nord a bordo di un dirigibile. Opera prima come lungometraggio, sarà distribuito in Italia da Bim Distribuzione.
Just Super è il film d’animazione norvegese diretto da Rasmus André Sivertsen. La protagonista è la giovane Hedvig che, per sbaglio, rimpicciolisce il costume da supereroe di suo padre. L’uomo non può più difendere la città e deve trovare un erede che possa succedergli. Tuttavia, a causa della goffaggine della ragazza, non sembra intenzionato a scegliere Hedvig. Il regista ha presentato già diversi lavori al Festival: nel 2002 il corto Guggen – The big cheese (sezione First Screens), nel 2014 il film Louis & Luca and the snow machine (sezione Elements +3), nel 2017 il film In the forest of Huckybucky (sezione Elements +3), nel 2021 il film Captain Sabertooth and the magic diamond (come Anteprima fuori concorso).
Nel francese A cat’s life, diretto da Guillaume Maidatchevsky, la piccola Clémence e il suo gattino Rroû trascorrono le vacanze in campagna dove andranno insieme alla scoperta della foresta e della fascinosa gattina Câline. Il film sarà distribuito in Italia da Plaion Pictures. Il regista è uno specialista di film/documentari con animali, infatti ha firmato anche Ailo – Un’Avventura tra i Ghiacci, uscito in Italia nel 2019.
ELEMENTS +10 (dai 10 ai 12 anni)
Identità, amori e rapporti sociali sono al centro dei primi tre lungometraggi selezionati per i ragazzi dai 10 ai 12 anni. Totem, il film olandese diretto da Sander Burger, racconta la dolorosa storia di Ama. La ragazza, figlia di senegalesi in cerca d’asilo che stanno per essere espulsi dal Paese, si sente profondamente olandese. Quando la madre e il fratello vengono arrestati, Ama deve andare a Rotterdam in cerca del padre. Durante il suo viaggio non sarà però da sola, al suo fianco il suo animale totem, ovvero la sua guida: un enorme porcospino.
In Dancing Queen, della norvegese Aurora Gossé, la giovane Mina è una nerd con tanta voglia di inserirsi nella nuova classe e soprattutto di fare colpo su E.D. Win, un giovane ballerino di hip-hop con migliaia di follower su Instagram. Nonostante la sua insicurezza, Mina decide di partecipare ad una competizione di danza e comincia ad allenarsi con l’aiuto della nonna, una donna dalle mille risorse. Riuscirà Mina a diventare una regina danzante? La regista ha presentato a Giffoni, nel 2018, il film Casper and Emma go treasure hunting codiretto con Arne Lindtner Naess, nella sezione Elements +3.
Anche nello statunitense Popular Theory, diretto da Ali Scher, Erwin è una ragazza geniale che si sente esclusa dalla vita sociale del liceo. Insieme ad un compagno di sventura, Winston, Erwin cercherà di applicare le sue conoscenze scientifiche e di trovare la formula chimica capace di ribaltare per sempre la gerarchia che regola la vita degli studenti.
GENERATOR +13 (dai 13 ai 15 anni)
Quattro i lungometraggi selezionati, tre dei quali (Sea Sparkle, Big Boys e A summer in Boujad) opere prime. Sea Sparkle (Belgio, Olanda, 2023) è ispirato alla storia personale del regista Domien Huyghe e racconta il lutto di Lena, adolescente figlia di un marinaio. Non accettando la perdita di suo padre, vuole dimostrare alla comunità di pescatori in un borgo di Ostenda che a ucciderlo è stato un mostro marino. Questa sua determinazione la porterà a vivere diverse avventure e a scontrarsi con chi non le crede, fino a sfidare le profondità marine per poter finalmente dare forma al suo dolore.
Juniors (Francia, 2022) racconta l’amicizia tra Jordan e Patrick: hanno 14 anni, vivono in un paesino di campagna nel sud della Francia e combattono la noia giocando a Call Of Duty. Quando però la loro PlayStation 4 li abbandona, hanno un’idea per acquistare una nuova console: far credere a tutti che Jordan abbia il cancro e istituire una raccolta fondi online, all’estero. Ma non sanno a cosa andranno incontro… Nel cast del film di Hugo Thomas c’è anche l’attrice francese Vanessa Paradis nel ruolo della madre di Jordan.
Big Boys (Usa, 2023) di Corey Sherman è una storia di formazione sincera, intima, appassionante ma soprattutto contemporanea. Jamie ha 14 anni e si prepara a trascorrere un fine settimana in campeggio con suo fratello Luke e la cugina Allie. Quando scopre che lei porterà con sé il nuovo fidanzato Dan, non prende bene la notizia. Tuttavia, rimane colpito dalla sua personalità e decide di approfondire l’amicizia creando un legame speciale.
A summer in Boujad (Marocco, Francia, Belgio 2022) di Omar Mouldouira ci porta in una calda estate del 1986. Sette anni dopo la morte della madre, il tredicenne Karim lascia Parigi per il Marocco con suo padre Messaoud, che si è risposato e ha deciso di passare l’estate a Boujad. Tra il senso di straniamento per le differenze culturali e la ricerca di un posto nella sua nuova famiglia, Karim si confronterà con le sue origini e con il senso di colpa che si porta dietro suo padre.
GENERATOR +16 (dai 16 ai 17 anni)
I like movies, opera prima della regista Chandler Levack (Canada) racconta la storia di Lawrence, che sa tutto sui film, dai classici di Hollywood ai più oscuri capolavori indipendenti. Cinefilo allo stato puro, non c’è trama, attore o regista che non sia in grado di citare all’istante. Preferirebbe di gran lunga passare il tempo a discutere di Pulp Fiction o del suo adorato Punch-Drunk Love, piuttosto che socializzare con gli altri, intollerabili, esseri umani. Ma, inevitabilmente, la vita lo costringe a lasciare il suo nascondiglio, ad uscire dal cinema per affrontare la realtà, se stesso e i problemi dell’adolescenza. Senza la sua corazza, Lawrence sembra perso, come un personaggio di un film che cerca di sopravvivere nel mondo reale.
Bittersweet Rain, di Haroldo Borges (Brasile), ha per protagonista Bruno, che scopre di avere una malattia degenerativa agli occhi che, alla fine, lo renderà cieco. Mentre cerca di accettare questa difficile realtà, sperimenta anche la confusione, i problemi e i dolori dell’adolescenza, tra cui, inevitabile, un primo amore non corrisposto. La perdita della vista costringe Bruno a sperimentare l’isolamento, la paura, la solitudine, ma anche a sviluppare nuove abilità, a scoprire nuovi modi per relazionarsi agli altri e a immaginare in una nuova veste il proprio rapporto col mondo.
GENERATOR +18 (dai 18 anni in su)
Bullismo, condizione femminile e violenza sono le tematiche dei primi tre lungometraggi selezionati nell’ambito della sezione dedicata ai ragazzi dai diciotto anni in su. North of Albany (Canada, 2022) produzione canadese diretta dalla regista Marianne Farley, racconta di Annie, una madre sola che fugge freneticamente da Montreal verso gli Stati Uniti con il suo giovane figlio Felix e la figlia adolescente Sarah, temendo ripercussioni dopo che quest’ultima ha ferito gravemente il bullo della scuola. Quando Sarah si rende conto che il suo segreto è allo scoperto scappa, costringendo Annie a fare i conti con il proprio ruolo di genitore.
Marianne Farley ha ricevuto una candidatura agli Oscar nel 2019 per il corto Marguerite e il film è la sua prima opera come lungometraggio. Le due attrici sono state protagoniste di altri film presentati a Giffoni. Céline Bonnier (Annie), era nel film The passion of Augustine di Léa Pool, presentato nella sezione Generator +13 nel 2015 ed interpretava il ruolo di Suor Augustine, mentre Zeneb Blanchet (Sarah) era nel film Goddess of the fireflies di Anaïs-Barbeau Lavalette presentato nella sezione Generator +18 nel 2020, nel ruolo di Nadine.
Elaha (Germania, 2023), primo lungometraggio diretto dalla regista Milena Aboyan, tratta il delicato tema della condizione delle ragazze in una comunità curda in Germania e delle imposizioni culturali-religiose. Elaha, una donna tedesco-curda di 22 anni, sta per sposarsi. È fidanzata con Nasim, il fratello del suo datore di lavoro. I futuri suoceri le richiedono la prova medica della sua verginità ma Elaha ha già fatto sesso e quindi questo pone un problema. Elaha inizia a mettere in discussione le regole: perché deve essere comunque vergine e per chi?
Theo: a conversation with honesty (Svizzera, 2022) del giovane regista Damien Hauser, affronta con coraggio il tema delle violenze sessuali e del consenso attraverso l’esperienza del protagonista Simi, un adolescente turbato dalla propria verginità e alle prese con un concetto di mascolinità tossica. Dopo aver avuto un rapporto non consensuale con la giovane Tamara, Simi prova a convincere prima se stesso e poi gli altri della sua innocenza fino a quando, aiutato da un’amica e da un suo alter ego, prende coscienza della verità.
GEX DOC (sezione dedicata a docenti, genitori e filmgoers)
We will not fade away (Ucraina, Polonia, Francia) della regista Alisa Kovalenko, segue il percorso di cinque adolescenti che vivono nella regione ucraina del Donbass. L’incubo della guerra è quasi alle porte e il futuro è avvolto da una nuvola di incertezza. Ciononostante ognuno cerca di preservare la sua quotidianità e costruire la sua strada. Una spedizione himalayana offre una breve fuga dalla realtà e lascerà in loro un ricordo che li legherà per sempre, nonostante tutto.
Things I could never tell my mother (Bangladesh, Francia) è un’opera prima come lungometraggio della regista Humaira Bilkis. Sua madre era una donna dalla mentalità indipendente che sfidava le convenzioni bengalesi, mantenendo il proprio nome piuttosto che prendere quello del marito e scrivendo poesie dedicate alla libertà. Ma dopo un pellegrinaggio alla Mecca è diventata una musulmana estremamente devota e ora cita costantemente il Corano. Dopo aver completato i suoi studi all’accademia cinematografica in India, Humaira torna temporaneamente in Bangladesh per vivere con i suoi genitori. Spirito libero e laica, è molto diversa da sua madre e la sua relazione con un uomo non rischia di essere causa di grandi attriti. In quest’opera d’esordio Humaira Bilkis ci offre un ritratto intimo e personale delle relazioni familiari e di come, nelle loro diversità, i legami affettivi possano colmare qualsiasi distanza. Si tratta del primo film del Bangladesh in concorso a Giffoni.
Mighty Afrin: in the time of floods (Grecia – Francia, 2023) racconta la storia di Afrin, cresciuta su una piccola isola lungo il fiume Brahmaputra. All’età di dodici anni perde la madre e resta sola. Ora che è maggiorenne forti piogge e acque alluvionali devastano l’isola su cui vive. Afrin decide di andare alla ricerca del padre a Dhaka, perso tra i milioni di rifugiati climatici che arrivano ogni anno nella megalopoli. Costretta a crescere in fretta, Afrin deve affrontare i misteri di un mondo che affonda e dove i primi a subirne le conseguenze sono gli ultimi. Terzo film del regista greco Angelos Rallis presentato al Thessaloniki Documentary Film Festival, Mighty Afrin: in the time of floods è una docu-fiction che, oltre a ripercorrere il viaggio di formazione della protagonista Afrin, tocca temi sociali e globali contemporanei molto importanti come l’emancipazione femminile, i diritti umani e la giustizia climatica.