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Le proprietà dei metalli: trailer del film di Antonio Bigini al cinema dal 18 maggio

Tutto quello che c’è da sapere sul film “Le proprietà dei metalli” di Antonio Bigini nei cinema d’Italia dal 18 maggio 2023 con Kiné e Lo Scrittoio.

18 Maggio 2023 10:47

Dopo la tappa in anteprima al 73° Festival Internazionale del Cinema di Berlino, a partire dal 18 maggio nei cinema d’Italia con Kiné in collaborazione con Lo Scrittoio arriva Le proprietà dei metalli, esordio al lungometraggio del regista e sceneggiatore Antonio Bigini (Ella Maillart – Double Journey, Anita).

Il Tour – Giovedì 18 maggio alle ore 21.00, Antonio Bigini accompagnerà il film al Cinema Astra di Firenze. Venerdì 19 maggio alle ore 20.30, il regista e la montatrice Ilaria Fraioli saranno al Cinema delle Provincie di Roma, introdotti da una presentatrice d’eccezione, la regista e sceneggiatrice Francesca Comencini. Gli eventi di presentazione alla presenza del regista proseguiranno sabato 20 maggio alle ore 21.00 al Cinema Palestrina di Milano, domenica 21 maggio alle ore 16.00 al Cinema Lux di Padova e alle ore 21.15 al Cinema Gambrinus di Pennabilli, Rimini. Altre città e sale si aggiungeranno nei prossimi giorni.

Le proprietà dei metalli – Trama e cast

La trama ufficiale: Anni Settanta, Italia Centrale. In un paesino di montagna, Pietro, un bambino cresciuto da un padre duro e asfissiato dai debiti, manifesta doti misteriose: piega metalli al solo tocco. Uno scienziato americano comincia a studiarlo. Gli esperimenti porteranno Pietro a contatto col mondo invisibile, dove le leggi della fisica lasciano il passo ai desideri più profondi.

Il cast include Martino Zaccara (Pietro), Edoardo Marcucci (Simone), David Pasquesi (Prof. Moretti), Antonio Buil Pueyo (Mauro), Enzo Vetrano (Bruno), Cristiana Raggi (Tatiana) e Marco Cavalcoli (Prof. Casetti).

Le proprietà dei metalli – Trailer e video

Curiosità sul film

  • Ugo Chiti ha fornito consulenza alla sceneggiatura del film scritta da Antonio Bigini
  • Il cast tecnico: Fotografia di Andrea Vaccari / Montaggio di Ilaria Fraioli / Scenografia di Paola Bizzarri / Musiche originali di Simonluca Laitempergher / Costumi di Bettina Pontiggia – Chiara Capaccioli / Suono in presa diretta di Mirko Fabbri & Riccardo Rossi.
  • “Le proprietà dei metalli” è un Green Film (www.green.film), avendo ottenuto una certificazione di ecosostenibilità basata su un rating verificato sul campo da parte di Arpae Emilia-Romagna. La Regione Emilia-Romagna e la sua Film Commission hanno infatti aderito al protocollo sviluppato da Trentino Sviluppo S.p.A. – Film Commission in collaborazione con l’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente della Provincia autonoma di Trento (APPATN). La produzione e il regista hanno voluto realizzare un film che rispettasse l’ambiente e che, soprattutto, portasse la sensibilità ambientale anche sul set, dove troppo spesso la fretta e la concitazione determinano notevoli sprechi. Le location meravigliose dell’appennino tra Emilia-Romagna e Toscana meritano il maggior rispetto possibile, così come lo merita ogni angolo del nostro pianeta.

Il background del film

Le proprietà dei metalli è liberamente ispirato a una vicenda poco nota: il fenomeno dei cosiddetti “minigeller”, cioè quei bambini che alla fine degli anni Settanta, dopo aver assistito all’esibizione televisiva dell’illusionista Uri Geller, apparentemente in grado di piegare chiavi e cucchiai al solo tocco, hanno cominciato a manifestare fenomeni simili. Nello stesso periodo casi di “minigeller” si sono verificati un po’ in tutta Europa. Due professori universitari italiani dal 1975 al 1980 hanno condotto studi scientifici su alcuni di questi bambini, raccogliendo i risultati delle loro esperienze in un corposo dattiloscritto, mai pubblicato. I bambini studiati dai due professori avevano aspetti in comune: vivevano in campagna e provenivano da famiglie umili e in molti casi problematiche. Gli esperimenti condotti dagli scienziati consistevano in incontri domestici in cui ai bambini veniva richiesto di piegare oggetti metallici in situazioni sempre più controllate. I bambini più “dotati” venivano poi studiati all’interno di laboratori universitari. Nessuno di questi esperimenti è arrivato al dunque e cioè alla dimostrazione scientifica dell’esistenza di un fenomeno paranormale.

Note di regia

In un momento di rapida trasformazione come quello che stiamo attraversando, penso si avverta il bisogno di storie autentiche che sappiano andare alle radici di quello che siamo. La storia di Pietro è una storia minima, fatta di pochi personaggi, che si svolge prevalentemente in interni. È una storia scandita da oggetti banali come chiavi, coltelli, cucchiai. Credo che in questa semplicità risieda parte della sua universalità. Gli anni Settanta sono stati il momento in cui l’Italia ha definitivamente rinunciato alla sua millenaria identità contadina per sposare la via del neocapitalismo. La vicenda di Pietro racconta gli ultimi bagliori di un paganesimo rurale, già contaminato dalla civiltà dei consumi. Oggi nella nostra società non c’è più spazio per il mistero, ma questa rimozione ha prodotto un bisogno latente. Proprio per questo credo che oggi più che mai ci sia bisogno di film che sappiano parlare in modo sincero, senza spettacolarizzazione e senza passare dalle forme del cinema di genere, della vita e dei suoi misteri. Anche da un punto di vista estetico penso che ci sia un crescente bisogno di pulizia. La fruizione sempre più frammentaria di immagini sempre più grafiche e irreali ha prodotto un bisogno ancora non pienamente inteso di film lineari e visivamente limpidi, che facciano ritrovare allo spettatore una forma di purezza. [Antonio Bigini]

Antonio Bigini – Note biografiche

Antonio Bigini (1980) è sceneggiatore, curatore e regista. Ha diretto con Mariann Lewinsky il documentario Ella Maillart – Double Journey (Visions du réel, 2015). È autore del film Anita di Luca Magi (Doclisboa, 2012). Per la Cineteca di Bologna ha curato svariate mostre sulla storia del cinema (Sergio Leone, Marcello Mastroianni, Pier Paolo Pasolini, ecc.) allestite presso musei come la Cinémathèque Française, l’Ara Pacis, il Museo di Roma, il MAMbo. Le proprietà dei metalli è il suo primo lungometraggio.

Filmografia: 2012 Formato ridotto. Libere riscritture di cinema amatoriale; documentario 2015 Ella Maillart – Double Journey; documentario 2023 Le proprietà dei metalli.

Antonio Bigini – Foto e poster

Foto: Andrea Vaccari / Rachele Maistrello