Home Trailer 99 Lune: trailer italiano e anticipazioni del film scandalo di Cannes (Al cinema dal 29 giugno)

99 Lune: trailer italiano e anticipazioni del film scandalo di Cannes (Al cinema dal 29 giugno)

Tutto quello che c’è da sapere su “99 Lune”, il film scandalo di Cannes diretto da Jan Gassmann al cinema dal 29 giugno con Teodora Film.

26 Giugno 2023 13:33

Salutato a Cannes come film scandalo, dal 29 giugno nei cinema d’Italia con Teodora Film 99 Lune, una delle vere sorprese del festival, e non solo per i suoi aspetti più trasgressivi: dietro l’apparenza di un racconto erotico a tratti estremo, si nasconde infatti un’intensa storia d’amore tra due anime solitarie, alla continua ricerca della libertà ma anche di un posto nel mondo.

Già in concorso a Locarno e Berlino, autore soprattutto di documentari, Jan Gassmann è una delle voci più irregolari del nuovo cinema svizzero. “Per me l’amore”, afferma, “rimane una sorta di potere anarchico in una società profondamente influenzata da principi economici”.

99 Lune – Trama e cast

La trama ufficiale: Frank e Bigna (Dominik Fellmann & Valentina Di Pace) sono due trentenni dalle vite molto diverse, ma devono fare i conti con un’attrazione tanto inaspettata quanto travolgente, che li spingerà a prendersi, lasciarsi e ritrovarsi più volte nel corso degli anni.

Il cast è completato Danny Exnar, Jessica Huber, Lia J. von Blarer, Gregory Hari, Ale Lindman, Kathrin Schweizer, Katerina Stoykova.

99 Lune – Trailer e video

Curiosità sul film

  • Cast tecnico: Fotografia di Yunus Roy Imer / Scenografia di Mirjam Zimmermann / Costumi di Sophie Reble / Trucco di Marina Aebi / Montaggio di Miriam Maerk & Jacques L’Amour  / Suono Florian Hinder & Oscar van Hoogevest / Casting Lisa Olàh / Direttore di produzione Aminta Iseppi / Produttori Reto Schaerli & Lukas Hobi
  • Il film è Una produzione Zodiac Pictures. In coproduzione con Swiss Radio, Television SRF. Con il supporto di Federal Office of Culture (FDHA), Zurich FilmFoundation, Kulturfonds-Suissimage, Canton Lucerne, Media DeskSuisse.

Note di regia

Per me l’amore rimane una sorta di potere anarchico in una società profondamente influenzata da principi economici. Non puoi scegliere di chi innamorarti, né puoi scegliere chi trovare sessualmente attraente. L’amore è pieno di segreti e di conflitti che mi affascinano come cineasta. Ogni relazione cerca i propri ideali, le proprie regole e i comportamenti che le sono più consoni. In 99 lune, ho voluto dare un’occhiata più da vicino a tutto questo e mostrare diverse forme di relazione tra due persone. Dove inizia una relazione? Dove si parla solo di sesso? Come può una relazione avere successo? È a causa della fedeltà assoluta o
dell’amore libero? Voltando le spalle al mondo o magari avendo un figlio?

In termini sessuali, Bigna prende ciò di cui ha bisogno. Stabilisce le regole e determina come devono procedere i suoi incontri con gli uomini – nel modo più anonimo possibile e solo una volta. Lo stesso succede con Frank, ma lui risveglia in lei qualcosa che le fa venire voglia di tornare… Frank, invece, è costretto a un ruolo maschile piuttosto classico dal suo entourage hipster, che si considera “moderno” e “aperto”. Tutto ciò viene sconvolto dalla sua esperienza con Bigna, perché capisce di essere eccitato più profondamente dal piacere di lei e dall’essere dominato e che la sessualità è possibile anche senza penetrazione. Per me il film vuole essere anche un’analisi della dissoluzione dei classici ruoli di genere e della libertà che attraverso questa potremmo ottenere, ma dalla quale molti di noi ancora rifuggono.

Il desiderio dell’unico “vero amore” ci viene venduto costantemente e con molto successo dalla società in cui viviamo. Anch’io voglio credere nelle relazioni a lungo termine e nella stessa famiglia nucleare, ma ci vuole molto lavoro, la volontà di cambiare costantemente e meno ego possibile. O si cresce insieme o ci si separa. Frank e Bigna sono separati da tempo alla fine del film, eppure in qualche modo si amano ancora. Forse incarnano l’uno la controparte dell’altra e non importa con chi siano in quel momento o quanto tempo sia passato. O forse amano solo l’idea di questo amore che una volta era impossibile perché troppo fragile e non ha mai trovato il suo posto nella vita di tutti i giorni. Bigna e Frank erano dipendenti l’uno dall’altro e lo saranno sempre. Ma hanno imparato a convivere con questa realtà. [Jan Gassmann]

Jan Gassmann – Note biografiche

Jan Gassmann (Photo by Euan Cherry/Getty Images)

Nato a Zurigo nel 1983, studia regia documentaria e giornalismo a Monaco. Il suo primo lungometraggio, Chirigu (2007), viene presentato in prima mondiale a Berlino, dove ottiene il premio della Giuria Ecumenica. Torna al festival tre anni dopo con Off Beat, film di finzione dedicato al mondo della musica, mentre nel 2013 firma con con Ramòn Giger il documentario Karma Shadub, che viene premiato al festival di Nyon Visions du Réel. Insieme a Michael Krummenacher sviluppa l’idea di Heimatland, film collettivo sulla caduta immaginaria della Svizzera che coinvolge altri 9 registi e che viene presentato in anteprima a Locarno nel 2015. Con Europe, She Loves (2016) racconta la crisi dell’Unione Europea ritraendo la vita e i problemi di quattro coppie in Estonia, Grecia, Spagna e Irlanda: il film ottiene critiche lusinghiere e viene premiato nei festival di tutto il
mondo. Il suo ultimo film, 99 lune, è stato selezionato a Cannes 2022 nella sezione Acid, tradizionalmente dedicata ad autori giovani e iconoclasti.

99 Lune – La colonna sonora

  • Le musiche originali del film sono di Michelle Gurevich, cantautrice canadese conosciuta anche con il suo precedente nome d’arte “Chinawoman”.

Manovrando tra grandiosi motivi retrò e una sincerità sorprendente, le canzoni di Michelle Gurevich sono tragicomiche, guidate dalla melodia, sentimentali e sospese in un oscuro glamour. Combina l’umorismo con il realismo oscuro in ballate fumose e intime fornite con testi taglienti e fatalisti. Figlia di una ballerina Kirov di Odessa e di un ingegnere di Leningrado, Michelle è cresciuta ascoltando la collezione dei suoi genitori di dischi sovietici ed europei degli anni ’70. Decadenti, drammatiche e sincere, tastiere vintage e archi synth offrono la resa solitaria di una grande esperienza, e una voce sempre in primo piano offre motivi familiari ma impossibili da individuare dalla grande zuppa di chanson europea. Con spettacoli regolarmente esauriti in città come Istanbul, Berlino, Varsavia e Atene, Michelle ha creato una nicchia che include la diaspora dell’Europa orientale, la scena queer berlinese e coloro che amano le ballate melodrammatiche di Charles Aznavour, Zeki Müren e Nikolai Slichenko.

  • La colonna sonora include i brani: “Il Giustino” di Jakus Josef Orlinski, “Is This” di Kalabrese, “New York Nights” di Michael Bluestein, “Tape Miss” e “Midnight Sun” di Ripperton, “la Nouvelle Epoque” di Vidisentas Cepkauskas, “Papa Sooma” di Red Axes, “Good Morning” e “Times of Ela” di Canson, “How Many Times” di Bandit Voyage, “Lay in a shimmer” di Phanta du Prince, “Droid Rage” di Robin Ogden, “Polygonomanie” di Kai Pattenberg & Matt Mus, “Flowermoon” di Marlon Brandloch.
  • Il trailer francese è accompagnato dal brano “Party Girl” di Michelle Gurevich.

99 Lune – Foto e poster