Home Trailer Gian Paolo Barbieri – L’uomo e la bellezza: trailer del documentario di Emiliano Scatarzi (Al cinema dal 3 luglio)

Gian Paolo Barbieri – L’uomo e la bellezza: trailer del documentario di Emiliano Scatarzi (Al cinema dal 3 luglio)

Tutto quello che c’è da sapere su “Gian Paolo Barbieri – L’uomo e la bellezza”, il documentario di Emiliano Scatarzi sul grande artista e fotografo nei cinema dal 3 luglio 2023.

3 Luglio 2023 14:06

Dopo l’Audience Award del Pubblico come Miglior Film al Biografilm Festival 2022 e i passaggi internazionali al festival Master of Art in Bulgaria, dove ha vinto l’Award for Best Debut documentary on Art e lo Special Award for Best Documentary nella categoria Photography, a partire dal 3 luglio nei cinema d’Italia con Wanted Gian Paolo Barbieri – L’uomo e la bellezza, il documentario di Emiliano Scatarzi che ripercorre la vita dell’artista.

Attraverso uno sguardo intimo sul mondo di Barbieri, uno dei più grandi fotografi italiani, il documentario ripercorre un’era di cui è stato testimone. Il teatro, il cinema, l’arte e il mondo della moda, icone di cultura e bellezza che lo hanno ispirato e consacrato: un prezioso materiale d’archivio – tra cui immagini scattate da Gian Paolo Barbieri durante 50 anni di carriera, immagini e filmati di repertorio che ne ripercorrono la vita – assieme a numerose testimonianze di chi ha lavorato con lui rivelano la sua ricerca della bellezza, una vita spesa per la fotografia.

Gian Paolo Barbieri – Trama e cast

La trama ufficiale: Il documentario ripercorre la vita di Gian Paolo Barbieri, dagli esordi a Roma, passando per Cinecittà e Parigi. Gli esordi e la consacrazione negli anni ’70, ‘80 e ‘90, fino agli ultimi anni, caratterizzati dalla nascita della Fondazione Gian Paolo Barbieri, la vecchiaia e la malattia. I maestri Tom Kublin e Richard Avedon; le icone di cultura e bellezza, tra cui Audrey Hepburn, Ava Gardner, Sofia Loren, Elisabeth Taylor e Monica Bellucci; il teatro e il cinema, sue grandi fonti di ispirazione, da cui ha preso linfa, luce, dimensione; la moda in cui ha trovato la fama, grazie anche al padre, proprietario negli anni Cinquanta di un negozio di tessuti, che diventeranno protagonisti assoluti della sua ispirazione scenografica, permettendogli di comprendere al meglio Valentino, Versace, Ferré, Armani e altri grandi stilisti. La macchina da presa è al servizio delle emozioni che il protagonista stesso fa trapelare nei suoi racconti. Il materiale d’archivio testimonia una vita spesa per la fotografia. I corpi, la natura, le donne. Seppur afflitto da un male incurabile, oggi Gian Paolo continua il suo percorso creativo, ancora più ispirato. Un ritratto tra passato e presente, la storia di un uomo mosso dalla passione, costellata di infiniti scatti fotografici di impareggiabile valore artistico, sempre volti alla ricerca della bellezza.

Nel documentario interventi di Monica Bellucci, Dolce & Gabbana, Giuseppe Zanotti, Rita Airaghi, Nicola Erni, Martina Corgnati, Denis Curti, Maurizio Rebuzzini, Nikolaos Velissiotis, Benedetta Barzini, Ivana Bastianello, Marpessa Hennink, Emmanuele Randazzo, Eugenio Calini, Stefano Zarpellon, Daniela Parolini, Mauro Mori.

Curiosità sul film

  • Emiliano Scatarzi dirige “Gian Paolo Barbieri – L’uomo e la bellezza” da una sua sceneggiatura scritta da Federica Masin da un soggetto di Masin e Scatarzi.
  • Il cast tecnico: Consulente allo sviluppo Stefano Obino / Fotografia di Federico Teoldi & Emiliano Scaterzi / Operatori Emiliano Scatarzi, Luca Cepparo, Stefano Zarpellon & Angela Molteni / Foto backstage di Emiliano Scatarzi & Stefano Zarpellon / Suono di Paolo Benvenuti & Simone Oliviero / Produttore delegato e esecutivo Federica Masin / Post produzione Video di Start / Post produzione audio di Fullcode
  • Il documentario è prodotto da MOOVIE in collaborazione con la FONDAZIONE GIAN PAOLO BARBIERI e in partnership con 29 Arts in progress, sponsorizzato da Leica Camera e prodotto da Irina Galli e Caterina Teoldi.

Note di regia

Ho iniziato a fotografare come professionista nel 1997 e la fotografia di Gian Paolo Barbieri è sempre stata per me fonte di ispirazione. È stato solo quando l’ho conosciuto, nel 2001, che Gian Paolo per me ha perso quell’immagine di sacralità professionale per diventare un esempio da seguire come uomo, non più solo un maestro della fotografia ma soprattutto un maestro di vita.

È per me fondamentale, sia come professionista che come uomo, raccontare la vita e il lavoro di Gian Paolo Barbieri. Un fotografo che nelle sue immagini ci mostra la grande conoscenza della storia dell’arte e della cultura, opere che devono essere guardate con la sospensione dell’incredulità. Un autore, Gian Paolo Barbieri, che dialoga con chi guarda, che lascia domande aperte in attesa che lo spettatore possa completarle o chiuderle, ognuno per ciò che sa o per ciò che vuole.

Un documentario che scava dentro all’uomo che sta dietro al grande maestro, attraverso i suoi successi professionali ma anche svelando le debolezze e le incertezze che ogni uomo cela dentro di se. Una narrazione intima e personale che ci porta ad approfondire la personalità dolce, onesta, generosa e delicata di Gian Paolo Barbieri. Un uomo di 84 anni che combatte ogni giorno contro il morbo di Parkinson lavorando tutti i giorni, continuando ad esprimere la sua necessità di creazione.

Di lui si conoscono solo le immagini più famose, con cui ha innovato e contribuito a creare la moda italiana degli anni ‘60, ‘70 e ‘80. Si conoscono alcune delle sue immagini create in paradisi tropicali, narrati con la stessa eleganza con cui ritraeva le grandi dive del cinema e dello spettacolo. Oltre a tutto questo c’è un grande ed inedito archivio ancora da esplorare che ospita oltre un milione di negativi ed altrettanti file digitali. Un archivio creato da un uomo che non celebra la bellezza, la venera.
Un lavoro per me necessario non solo per celebrare la vita di un gigante della fotografia ma anche la storia di un uomo dalla quantità umana insuperabile. [Emiliano Scatarzi]

Gian Paolo Barbieri – Note biografiche

Nato nel 1935 nel centro di Milano, da una famiglia di grossisti di tessuti, Barbieri muove subito i primi passi nell’ambito teatrale come attore e scenografo, prima di trasferirsi a Parigi nel 1962, dove assiste il celebre fotografo di Harper’s Bazaar, Tom Kublin.

Nel 1964 apre il suo primo studio a Milano. La sua sensibilità quasi pittorica per il set design, l’acconciatura e il trucco, catturano rapidamente l’attenzione dell’élite internazionale della moda, permettendogli di pubblicare su riviste internazionali come Vogue America, Vogue Italia, Vogue Paris, L’Officiel, GQ e Vanity Fair. Le campagne commerciali di Barbieri contribuiscono a definire la voce creativa della moda negli anni ’70, ’80 e ’90, dei marchi più famosi come Gianni Versace, Valentino, Giorgio Armani, Gianfranco Ferré, Saint Laurent e Vivienne Westwood.

Negli anni ’90, Barbieri inizia la sua ricerca antropologica. Tahiti, il Madagascar e le Seychelles, Paesi tropicali in cui trova l’equilibrio delle forme e del movimento, unendo il reportage al glamour della fotografia di moda. Classificato nel 1968 dalla rivista Stern come uno dei quattordici migliori fotografi di moda al mondo, oggi ne viene riconfermato il titolo grazie al premio ad honorem Lucie Award 2018 come Miglior Fotografo di Moda Internazionale. Le sue opere sono state esposte nei più grandi musei: Palazzo Reale a Milano, il MAMM a Mosca, Erarta Museum of Contemporary Art a San Pietroburgo, per citarne alcuni. Alcune sue opere appartengono alle collezioni private del Victioria & Albert Museum e National Portrait Gallery di Londra, Kunsforum di Vienna e Musée du quai Branly.

Emiliano Scatarzi – Note biografiche

Nato a Firenze il 10 maggio 1973, vive a Milano. Lavora nel settore della fotografia e del video da oltre 20 anni. Sempre alla ricerca di nuovi stimoli professionali e creativi, spinto dalla curiosità, dall’amore per il viaggio e dallo studio dell’immagine ha lavorato per progetti nell’editoria, in pubblicità, realizzato reportage in molti paesi del mondo ed ha esposto in mostre sia collettive che personali. Reinventandosi costantemente Emiliano crede che un artista visivo dovrebbe essere in grado di trasformare la propria abilità artistica in tutti i progetti e questo è evidente nel suo vasto portfolio. La sua ricerca artistica è stata esposta in svariate mostre all’estero e in Italia. Co-fondatore della ONLUS Fotografi Senza Frontiere con cui ha realizzato laboratori di fotografia in aree critiche del mondo. Collabora con il Corriere della Sera come fotogiornalista dal 2009. Ha lavorato in Algeria, Cambogia, Cina, Europa, India, Indonesia, Iowa USA, Israele, Giappone, Kunayala (Panama), Mongolia, Nepal, Palestina, Russia, Sud Africa, Uganda, Vietnam, Washington DC USA, West Sahara, Yrian Jaya. Dal 2012 al 2020 è stato regista e responsabile dei contenuti video per la multinazionale Building Energy SPA.

Federica Masin – Co-autrice e produttore delegato

Il 15 Agosto 1973 nasce ad Arco di Trento, cresce e vive a Milano. Dopo un passato di teatro-danza e videoarte, nel 2002 inizia a lavorare ad (h)films di Daniela Cattaneo, diventa responsabile settore cinema/tv come Produttore Esecutivo. E’ co-autrice della sceneggiatura del film “Onde” di F. Fei, nel 2007 autrice del trattamento tratto dal libro di Amanda Davis “Mi chiedo quando ti mancherò” regia F.Fei. Nel 2005 è produttore esecutivo del film di esordio di Marina Spada “Come l’ombra” e inizia la collaborazione con Vivo Film Roma, in particolare è organizzatore generale e aiuto regia del documentario “Il mio paese” di D.Vicari, è produttore delegato nel 2007 di “Scemi di guerra” di E.Verra per History Channel Fox e Retequattro/Mediaset. Da Marzo 2008 fino a luglio 2011 lavora con ruolo di Creative Ex. Producer di Current Tv Italia. Cura tutti gli original italiani, tra cui reportage Vanguard con cui vince il Premio Ilaria Alpi. E’ co-autrice con Roberto Saviano dello speciale “Saviano racconta Saviano”, co- autrice con Carlo Antonelli di “Current Brain”. Dal 2010 è insegnante all’ Istituto Europeo di Design (Ied) di Roma. Nel 2011 produce “Il Tritacarne” di Giuseppe Cruciani. Idea il documentario “The Vatican insider” scritto da Silvia Luzi e Luca Bellino. E’ Produttore creativo ed ex di “Questa miniera” documentario di Valeria Allievi prodotto dall’ Assessorato alla Cultura della Val d’Aosta, in concorso al Festival di Trento 2013 e di “Quel che resta” cortometraggio di Valeria Allievi in concorso alla Biennale di Venezia 2013. E’ Produttore Associato di “Casa do Menor – L’altra faccia del Brasile” di Davide Scalenghe, on air su Real Time di Discovery 2013, prodotto con Luca Argentero per Inside Production. E’ Produttore creativo ed ex per Laeffe TV dello “Speciale Mea Maxima Culpa, della serie “Fan Festival”, dello “Speciale Sdraiati” condotto da Gad Lerner, sviluppa e segue la start up del programma di Gad Lerner prodotto da Laeffe e Repubblica tv “Fischia il vento”, script Editor di Irene Cao per il programma factual “Social Love” di Alberto D’Onofrio e Irene Cao. Dal 2019 collabora con Feltrinelli Originals e gestisce start up Audiopodcast Feltrinelli. E’ in giuria in diversi festival documentari tra cui “Biografilm” ( presidente di giuria Concorso Italiano) , “Bellaria Film Festival”, “Hai visto mai” di Luca Zingaretti, “Festival Africano”. Per due anni tiene il seminario “Linguaggio del documentario” allo Ied di Roma. Produce la cantante Sarah Stride. E’ Produttore delegato, ex e co-autore per Apnea Film del documentario “Segantini ritorno alla natura” di Francesco Fei, con Filippo Timi, una co-produzione Provincia Autonoma di Trento, Comune di Arco, in collaborazione con Alto Garda Cultura e il MAG per la Galleria Civica Segantini, con il sostegno della Lombardia Film commission, in collaborazione con Sky Arte HD; con il patrocinio dell’Accademia di Brera, distribuito da Nexo Digital, vincitore del premio del pubblico al Biografilm Festival 2016. E’ script editor e consulente alla produzione per “Dentro Caravaggio” di F.Fei prodotto da Classica tv. Produttore ex per Apnea Film per il film “Mi chiedo quando ti mancherò” di F.Fei, in co-produzione con Invisibile Film e la slovena Petra Pan, Regione Sardegna, Rai Cinema, distribuito da Luce. Attualmente Autore e Produttore delegato per MOOVIE, di cui cura la start up produzioni dal 2021, documentario in produzione “Gian Paolo Barbieri. L’uomo e la bellezza”, in collaborazione con la Fondazione Gian Paolo Barbieri. In sviluppo “Il ritorno del lupo” (WT) scritto con Giovanni Esposito, e “The seed Keepers” (WT) scritto con Stefano Obino.

Gian Paolo Barbieri – Foto e poster