Max Von Sydow è morto, addio all’attore feticcio di Ingmar Bergman
Max Von Sydow ha girato 11 film insieme ad Ingmar Bergman.
Il cinema internazionale piange Max Von Sydow, deceduto all’età di 90 anni, come annunciato dalla moglie Catherine: “Con infinita tristezza e profondo dolore vi annunciamo la scomparsa di Max von Sydow“, ha fatto sapere la donna tramite l’agente dell’attore, nato in Svezia e naturalizzato francese, figlio di una baronessa e di un professore. Nel 1957, ovvero pochi anni dopo la comparsata in La notte del piacere, l’indimenticabile esordio cinematografico da protagonista con Il settimo sigillo, indiscutibile capolavoro di Ingmar Bergman che vide Max interpretare un cavaliere crociato, impegnato in una epocale e fatale partita a scacchi con la Morte. Al fianco del leggendario regista girerà complessivamente 11 film: da Il posto delle fragole a L’adultera, passando per Il volto, La fontana della vergine, Come in uno Specchio, Alle soglie della vita, Luci d’inverno, l’Ora del Lupo, La vergogna e Passione.
Von Sydow sbarca ad Hollywood nei panni di Gesù con La più grande storia mai raccontata, per poi diventare Padre Lankester Merrin ne L’Esorcista. Il successo della pellicola è travolgente, con l’attore svedese che prende parte a titoli come I tre giorni del Condor, Uragano, Flash Gordon, Conan il barbaro, Fuga per la Vittoria, Dune di David Lynch, Hannah e le sue sorelle di Woody Allen, Europa di Lars von Trier, Minority Report di Steven Spielberg, Dredd, Al di là dei sogni, Lo scafandro e la farfalla di Julian Schnabel, Wolfman, Shutter Island di Martin Scorsese, Robin Hood di Ridley Scott e Star Wars: Il risveglio della Forza di J. J. Abrams, in cui si tramuta in Lor San Tekka.
Due le nomination agli Oscar, come miglior attore protagonista per Pelle alla conquista del mondo nel 1989 e come miglior attore non protagonista per Molto forte, incredibilmente vicino nel 2012. Nel 1976 la sua prima partecipazione ad un film italiano, Cuore di cane di Alberto Lattuada, a cui seguirono tra i tanti Cadaveri eccellenti di Francesco Rosi, Il deserto dei Tartari di Valerio Zurlini, Mio caro dottor Gräsler di Roberto Faenza e Non ho sonno di Dario Argento. Nel 2018, con Kursk di Thomas Vinterberg, la sua ultima apparizione in sala. Nel corso della sua lunghissima carriera, Max Von Sydow ha strappato anche due nomination ai Golden Globe e due agli Emmy, vincendo il Premio Pasinetti al Lido di Venezia per Il volo dell’aquila, e l’European Film Award come miglior attore per Pelle alla conquista del mondo, nel 1988.
Per tre episodi, nel 2016, è stato anche il Corvo con Tre Occhi ne Il Trono di Spade. Addio Max Von Sydow.