X-Men compie 20 anni: curiosità e recensione del cinecomic di Bryan Singer
Blogo celebra i 20 anni dal debutto sul grande schermo degli iconici X-Men.
Il 14 luglio del 2000 usciva nei cinema americani X-Men, il primo film del popolare franchise cinematografico ispirato agli iconici mutanti Marvel creati nel 1963 da Stan Lee e Jack Kirby. Alla regia del film Bryan Singer che all’epoca aveva girato il cult I soliti sospetti e l’adattamento L’allievo tratto da un racconto di Stephen King in cui recitava Ian McKellen, attore che Singer vorrà in X-Men nei panni del mutante Magneto.
La storia di Charles Xavier e della sua scuola per giovani dotati all’epoca aveva all’attivo L’audacia degli X-Men del 1989, pilot di una serie tv animata mai prodotta, Insuperabili X-Men, altra serie animata molto popolare andata in onda negli anni novanta e il film tv Generazione X, uno spin-off live-action del 1996 incentrato su Emma Frost e Banshee.
Singer all’inizio è un po’ titubante nell’accettare la regia di un film che avrebbe portato per la prima volta sul grande schermo gli iconici supereroi mutanti, ma accetta la sfida rimaneggiando con estrema attenzione cotanto immaginario con un approccio sorprendentemente maturo, trasversale a livello generazionale e poco ammiccante all’imperante cultura pop. Grazie ad un cast strepitoso che include Hugh Jackman nei panni di un memorabile Wolverine, Patrick Stewart in quelli del saggio Xavier e un grande Ian McKellen in uno dei migliori antagonisti di sempre, il film rivisita il famoso motto “supereroi con super problemi” di Stan Lee e sfrutta tematiche sempre di grande attualità come la paura del diverso, l’odio razziale e la discriminazione.
“X-Men” resta ad oggi il miglior capitolo della saga, che conta attualmente 13 film (inclusi i due film di Deadpool e l’imminente The New Mutants), un esordio folgorante eguagliato solo dai sequel X-Men 2 del 2003 e X-Men – Giorni di un futuro del 2014 entrambi diretti da Singer che tornerà anche per X-Men – Apocalisse del 2016, sequel che purtroppo confermerà uno stallo creativo del franchise che si paleserà poi nel disastroso X-Men – Dark Phoenix uscito lo scorso anno e ispirato, come l’X-Men: Conflitto finale (2006) di Brett Ratner alla “Saga di Fenice Nera” di Chris Claremont e John Byrne.
Il futuro degli X-Men cinematografici dopo l’acquisizione Disney-Fox è passato nelle mani dei Marvel Studios che già hanno annunciato un reboot per i supermutanti Marvel che fruiranno di un recasting che li porterà ufficialmente all’interno dell’Universo Cinematografico Marvel.
Curiosità
- La pellicola prende ispirazione dall’omonima serie a fumetti edita dalla Marvel Comics, creata nel 1963 dallo scrittore Stan Lee e dal disegnatore Jack Kirby. Gli X-Men hanno debuttato nell’albo The X-Men n.1 (settembre 1963) apparendo poi in numerosi libri, programmi televisivi, film e videogiochi.
- Hugh Jackman ha fatto traumatizzanti docce ghiacciate ogni mattina prima delle riprese che l’hanno aiutato ad entrare nel personaggio.
- Poco dopo aver accettato il ruolo di Magneto, a Ian McKellen è stato offerto il ruolo di Gandalf ne Il Signore degli Anelli, che in origine l’attore avrebbe dovuto rifiutare. McKellen parlò con Bryan Singer del suo interesse per la “Trilogia dell’Anello” e Singer per accontentarlo decise di riorganizzare la programmazione delle riprese del film in modo che McKellen potesse completare le sue scene entro la fine del 1999, liberandolo così in tempo per recarsi in Nuova Zelanda e girare l’adattamento di Peter Jackson.
- Il make-up di Rebecca Romijn per Mystica consisteva in 110 protesi autoadesive su misura, che coprivano il 60% del suo corpo richiedevano nove ore per essere applicate. L’attrice non poteva bere vino, usare creme per la pelle o volare il giorno prima delle riprese, poiché avrebbe potuto causare uno scompenso chimico del suo corpo e provocare la caduta delle protesi.
- Nei fumetti gli X-Men indossavano una divisa blu e oro, ma i realizzatori hanno cambiato l’uniforme con tute in pelle nera. Tom DeSanto ha spiegato che i disegni di prova degli X-Men nei loro abiti blu e oro non avevano avuto successo e Bryan Singer ha osservato che la pelle nera, essendo più resistente, aveva più senso per gli X-Men che dovevano indossare indumenti protettivi. Nonostante il sostegno da Stan Lee e Chris Claremont molti fan non hanno per nulla gradito il cambiamento dei costumi. Le uniformi blu e oro sono poi apparse nel prequel X-Men – L’inizio (2011).
- La tenuta utilizzata come location per la scuola di Xavier è servita anche come la villa di Adam Sandler nella commedia Billy Madison (1995) e come la tenuta dei Luthor nella serie tv Smallville.
- Anche se Rogue era un personaggio minore nei fumetti degli X-Men, Bryan Singer ha fatto di Rogue un personaggio fondamentale nel film, perché la sua capacità di assorbire energia vitale dalle persone e quasi ucciderle era il più simbolico stato di alienazione.
- Rogue non ha mai avuto un nome “reale” nei fumetti dal suo debutto nel 1981, ma in questo film si chiama Marie. In X-Men 2 il suo nome completo è rivelato come Marie D’Ancato.
- James Marsden pur essendo alto quasi 1,80 m ha dovuto indossare scarpe con dei rialzi per apparire più alto di Hugh Jackman (1,88 m).
- Ian McKellen era inizialmente riluttante ad accettare il ruolo di Magneto, ma poi si è convinto quando ha visto il costume.
- La prima scelta di Bryan Singer per il ruolo di Wolverine era Russell Crowe, ma l’attore rifiutò. Altri attori presi in considerazione per il ruolo sono stati Aaron Eckhart, Jean-Claude Van Damme, Viggo Mortensen e Edward Norton. Keanu Reeves e Gary Sinise erano le scelte preferite dello studio. Dougray Scott è stato lanciato, ma ha dovuto abbandonare a causa di conflitti di pianificazione con le riprese di Mission: Impossible II (2000). Infine Russell Crowe ha suggerito al regista il suo amico Hugh Jackman che è stato scelto per il ruolo di Wolverine poco prima dell’inizio delle riprese (tre settimane).
- Bryan Singer ha rifiutato il film tre volte, credendo che i fumetti fossero letteratura poco intelligente. Tuttavia dopo aver letto i fumetti degli “X-Men” e guardato la serie animata Insuperabili X-Men (1992), ha trovato i temi del pregiudizio e della discriminazione convincenti e infine ha accettato di farne un film live-action.
- Secondo il profilo ufficiale da Marvel, Wolverine è un personaggio molto basso (1,60 m) mentre Hugh Jackman sfiora il metro e novanta.
- Dato che Bryan Singer è un grande fan di film e serie tv di Star Trek, Patrick Stewart era l’unica scelta del regista per il ruolo del Professor X. Anche se altri attori hanno fatto pressioni per il ruolo, Singer ha sempre voluto solo ed esclusivamente Stewart.
- Sarah Michelle Gellar e Christina Ricci sono state considerate per il ruolo di Rogue. Natalie Portman ha rifiutato il ruolo (l’attrice successivamente interpreterà Jane Foster in “Thor”).
- Bestia, Nightcrawler e Pyro sono stati tutti eliminati dallo script per motivi di budget. Nightcrawler e Pyro sono poi apparsi in X-Men 2 (2003), mentre Bestia è finito in X-Men – Conflitto finale (2006).
- Il personaggio di Mortimer “Toad” Toynbee nei fumetti originali era deforme e gobbo, ma nel film è stato modificato per poter essere interpretato dallo stuntman e artista marziale Ray Park.
- Molti degli X-Men dei fumetti che non hanno ruoli importanti nel film appaiono come personaggi minori nella scuola. Tra loro ci sono: Jubilee (la ragazza asiatico-americana che indossa una giacca gialla, orecchini a cerchio e occhiali da sole sopra la fronte), Shadowcat nota anche come “Kitty Pryde”, Colosso, Uomo Ghiaccio alias Bobby Drake e Pyro. Kitty, Uomo Ghiaccio e Pyro avranno ruoli importanti nei sequel, anche se Kitty e Pyro saranno interpretati da attori diversi.
- Joss Whedon ha scritto una bozza della sceneggiatura che è stata respinta perché, secondo Whedon, aveva un “tono arguto e riferimenti alla cultura pop”, che non si adattavano agli X-Men. Solo due battute del suo script sono state utilizzate nel finale del film: lo scambio tra Ciclope e Wolverine, quando Ciclope sospetta che lui sia Mystica e la dichiarazione di Tempesta su “ciò che accade ad un rospo quando viene colpito da un fulmine” Ironia della sorte in seguito il fumetto “X-Men – Gifted” di Whedon diventerà un grande fonte di ispirazione per X-Men – Conflitto finale (2006); Inoltre lo stesso Whedon dirigerà The Avengers (2012), film live-action su un’altra squadra di supereroi Marvel.
- La stanza del pericolo, una struttura di addestramento sita presso la X-Mansion stava per essere inserita nel film. Tuttavia i realizzatori, dopo lunghe discussioni, l’hanno tagliata fuori dello script per velocizzare il film. La stanza del pericolo era prevista anche in X-Men 2, ma ancora una volta è stata tagliata a causa di restrizioni di budget. Alla fine apparirà in X-Men – Conflitto finale (2006) e X-Men: Apocalisse (2016).
- Nei fumetti Rogue ha abilità paragonabili a quelle di Ms. Marvel (volo, superforza, invulnerabilità e supervelocità). Tuttavia i diritti cinematografici di Ms. Marvel non appartengono alla Fox e quindi Rogue non poteva avere alcuna abilità o trama legate a quel personaggio.
- Nel 1996 Michael Chabon scrisse una bozza della sceneggiatura che seguiva gli X-Men (Professor X, Ciclope, Jean Grey, Bestia, Uomo Ghiaccio, Tempesta, Nightcrawler e i nuovi membri Wolverine e Jubilee) affrontare una minaccia fantasma (la Confraternita, che non si sarebbe rivelata fino al sequel). Lo script poneva grande attenzione sul rapporto tra Wolverine e Jubilee.
- Nel 1996, Brett Ratner è stato considerato per dirigere l’originale X-Men. Dieci anni più tardi dirigerà X-Men – Conflitto finale (2006).
- Nel 1994 lo sceneggiatore Andrew Kevin Walker ha scritto una bozza dello script: gli X-Men (Professor X, Ciclope, Jean Grey, Bestia, Uomo Ghiaccio, Angelo e il nuovo membro Wolverine) devono fermare la Confraternita dei Mutanti (Magneto, Sabretooth, Toad e nuovo membro The Blob) intenti a conquistare New York, mentre allo stesso tempo devono difendersi da un terzetto di Sentinelle, robot creati dai funzionari del governo anti-mutanti Peter Henry Gyrich e Boliver Trask. Lo script era incentrato sulla rivalità tra Ciclope e Wolverine e vedeva Magneto come causa del disastro di Chernobyl. Nello script c’erano anche lo X-Copter e la Camera del pericolo. Lo script non è stato mai usato, ma dialoghi e trama sono stati utilizzati per un romanzo ufficiale.
- Quando lo sviluppo del film è iniziato nei primi anni ’90, James Cameron era intenzionato a produrre e Kathryn Bigelow era candidata alla regia. I due all’epoca marito e moglie avevano preso in considerazione Bob Hoskins come Wolverine, Michael Biehn come Ciclope, Christopher Lee come Magneto e Angela Bassett come Tempesta. Ma il progetto è naufragato dopo che Stan Lee ha suscitato l’interesse di Cameron parlandogli di un film di Spider-Man con Michael Biehn come Peter Parker, altro progetto mai andato in cantiere.
- Stan Lee appare in un cameo: è l’uomo nei pressi di un venditore di hot dog sulla spiaggia quando il senatore Kelly esce dall’acqua. Questo è il primo cameo di Stan Lee in un film Marvel Comics.
- Gary Goddard regista del live-action I Dominatori dell’Universo (1987) con Dolph Lundgren e buon amico del regista Bryan Singer è uno degli uomini che guardano il senatore Kelly emergere dall’oceano.
- La proposta del senatore Kelly di un “Atto di Registrazione dei Mutanti” fa eco agli sforzi del Congresso degli Stati Uniti di perseguire il comunismo negli Stati Uniti. Kelly brandisce un elenco di mutanti noti ed esclama “Dobbiamo sapere chi sono questi mutanti e che cosa possono fare!”, è un parallelo con una dichiarazione del senatore Joseph McCarthy che sosteneva di avere un elenco di noti comunisti americani che lavoravano nel governo.
- Il senatore Kelly si chiede se i mutanti dovrebbero o meno essere autorizzati ad insegnare ai bambini a scuola, una dichiarazione che richiama l’articolo di legge noto come Sezione 28 (il divieto di promuovere l’omosessualità come accettabile nelle scuole del Regno Unito) promulgato nel 1988 dal governo Tatcher.
- Magneto parla di un atto che porrebbe i mutanti in catene con un numero marchiato a fuoco sulla loro fronte. La situazione che descrive è simile a ciò che accadde agli ebrei e altri anticonformisti nella Germania nazista e che Magneto provò sulla sua pelle come mostrato nell’incipit del film.
- Le ultime parole di Magneto contengono la frase “Con ogni mezzo necessario”. Questa è una frase dall’attivista e rivoluzionario Malcolm X; il rapporto tra Magneto e il Professor X è stato paragonato, rispettivamente, a quello tra Malcolm X e Martin Luther King, entrambi i quali hanno portato avanti diverse visioni filosofiche.
[Per guardare un making of del film clicca sull’immagine in alto]