Ritratto di famiglia: trailer italiano e trama del film di Roschdy Zem (Al cinema dal 31 agosto)
Tutto quello che c’è da sapere su “Ritratto di famiglia”, il dramma famigliare diretto e interpretato da Roschdy Zem – Al cinema dal 31 agosto 2023 con Movies Inspired.
Dal 31 agosto nei cinema italiani con Movies Inspired Ritratto di famiglia (Les Miens), il dramma diretto da Roschdy Zem che è anche co-protagonista al fianco di Sami Bouajila. La trama segue due fratelli dai caratteri opposti la cui vita cambierà radicalmente quando uno dei subirà un brutto incidente che ne muterà la personalità.
Ritratto di famiglia – Trama e cast
La trama ufficiale: Moussa (Sami Bouajila) è sempre stato premuroso, altruista e disponibile nei confronti della sua famiglia, al contrario del fratello Ryad (Roschdy Zem), presentatore televisivo di successo, criticato da parenti e amici per il suo egocentrismo. L’unico a difenderlo è Moussa, che prova grande ammirazione per lui. Un giorno però una caduta accidentale provoca a Moussa un grave trauma cranico: ormai irriconoscibile, l’uomo parla senza filtri svelando agli amici e alla famiglia brutali verità difficili da accettare, e finisce per litigare con tutti, tranne che con Ryad…
Il cast include anche Meriem Serbah, Maïwenn, Rachid Bouchareb, Abel Jafrei, Nina Zem, Carl Malapa, Anaïde Rozam, Lila Fernandez e Farida Ouchani.
Ritratto di famiglia – Trailer e video
Curiosità sul film
- Roschdy Zem dirige “Ritratto di famiglia” da una sua sceneggiatura scritta con l’attrice, regista e sceneggiatrice Maïwenn (Jeanne du Barry – La favorita del re) che recita anche nel film nel ruolo di Emma.
- Il cast tecnico: Fotografia di Julien Poupard / Montaggio di Pierre Deschamps / Scenografia di Rabeir Ourak / Costumi di Hyat Luszpinski / Suono François Boudet, Raphaël Mouterde, Sarah Lelu & Edouard Morin.
- Le musiche originali del film sono del compositore Maxence Dussère (Houria – La voce della libertà, Una voce fuori dal coro, La terre des hommes, 4 histoires fantastiques.
Note di regia
Girare questo film non è stata una decisione, per me è stata una necessità. Non avevo mai rivelato questioni così personali nelle mie opere. Attraverso il ritratto di una famiglia, ho voluto condividere drammi, conflitti, nevrosi, dolori e anche momenti di felicità, evitando distorsioni culturali o religiose, per me sempre troppo presenti quando si parla di una generazione di origine immigrata. La famiglia è un rifugio da cui si deve scappare, per potersi mostrare come si è. Questo film è la mia storia d’amore con la mia gente. [Roschdy Zem]
Roschdy Zem – Note biografiche
Diventato attore per caso nel 1987 (era venditore di jeans nei mercatini all’aperto), Roschdy conferma, a più di vent’anni dai suoi primi ruoli, che il cinema francese non avrebbe potuto fare a meno di lui. Attore di André Téchiné (Niente baci sulla bocca e La mia stagione preferita) o di Xavier Beauvois (Le Petit Lieutenant), non esita ad apparire nelle commedie mainstream con Gad Elmaleh o Alain Chabat. Unica restrizione per questo francese di origine marocchina: non interpretare il ruolo di arabi che piazzano bombe. Nel 2006, arriva in Concorso a Cannes e se ne va con il Premio del miglior attore, assegnato collettivamente ai cinque eroi di Days of Glory di Rachid Bouchareb. Nel 2006 passa dall’altra parte della macchina da presa e dirige Bad Faith, con Cécile de France.