Woman Of – Kobieta Z: trailer e anticipazioni del dramma polacco in Concorso a Venezia 80
Tutto quello che c’è da sapere su “Woman Of” (Kobieta Z), il dramma polacco diretto da Małgorzata Szumowska e Michał Englert (Non cadrà più la neve) in Concorso a Venezia 80 e al cinema con I Wonder Pictures.
Dopo la tappa in Concorso a Venezia 80, il dramma polacco Woman Of (Kobieta Z) arriverà nei cinema italiani con I Wonder Pictures. Trattasi del nuovo film della regista Orso d’Argento Małgorzata Szumowska, che torna alla regia con Michał Englert dopo il sorprendenteNon cadrà più la neve, premiato a Venezia nel 2020. “Woman Of” si dipana sullo sfondo della trasformazione della Polonia nel passaggio dal comunismo al capitalismo, attraversa quarantacinque anni della vita di Aniela, raccontando il suo percorso alla ricerca della libertà come donna trans.
Woman Of – Trama e cast
La trama ufficiale: Sullo sfondo della trasformazione della Polonia nel passaggio dal comunismo al capitalismo, Kobieta z… attraversa quarantacinque anni della vita di Aniela Wesoły, raccontando il suo percorso alla ricerca della libertà come donna trans. La protagonista affronta difficoltà in famiglia e situazioni complicate nell’ambiente dove vive. Quali scelte dovrà fare Aniela per diventare chi è veramente?
Il cast: Małgorzata Hajewska-Krzysztofik, Joanna Kulig, Bogumila Bajor, Mateusz Wieclawek.
Curiosità sul film
- Il film è una coproduzione Polonia-Svezia.
- Il cast tecnico: Fotografia di Michał Englert / Montaggio di Jarosław Kamiński / Scenografia di Marek Zawierucha / Costumi di Anna Englert / Musica di Jimek / Suono di Marcin Jachyra, Kacper Habisiak & Marcin Kasiński.
- Produzione: NOMAD Films (Klaudia Śmieja- Rostworowska, Bogna Szewczyk-Skupień, Katarzyna Jordan-Kulczyk, Gregory Jakilevitsch), Film i Väst (Kristina Borjeson), Common Ground Pictures (Jonas Kellagher), Polish Film Institute
Woman Of – Trailer e video
Note di regia
“The Woman of – Kobieta Z…” è un film davvero importante per noi, frutto di tanti anni di lavoro e infiniti incontri con persone transgender, persone di tutte le età che vivono in Polonia da molti anni, e che gentilmente si sono fidate di noi e hanno condiviso le loro storie. Aniela – che nel suo faticoso percorso verso la libertà ha vissuto come uomo per quasi metà della sua vita in una cittadina di provincia – ci è sembrata un simbolo, una metafora della transizione della Polonia, riflesso di una società che in passato si era unita per far crollare il regime comunista. Quella stessa società oggi favorisce la polarizzazione delle opinioni, ed è riluttante ad accettare convinzioni che in altre parti del mondo sono ormai da tempo diventate norme sociali. Il titolo del film è un esplicito riferimento al nostro maestro, Andrzej Wajda (L’uomo di ferro, L’uomo di marmo). In un momento in cui lo spazio del cinema viene sempre più occupato dai social media, abbiamo sentito il bisogno di raccontare la straordinaria storia di Aniela, ponendo domande e inserendo gli elementi classici del genere cinematografico cui il film appartiene. In Kobieta z… appaiono varie persone transgender, che recitano in ruoli trans e cis, mentre molti appartenenti alla comunità LGBTQ+ hanno fatto parte del team di produzione. Speriamo che il film aiuti a comprendere cosa significhi essere trans, e accresca il sostegno a leggi che garantiscano una vita sicura. Il film non vuole giudicare nessuna delle posizioni presentate; il suo elemento più significativo è l’umanità che traspare dalla commovente storia dei protagonisti, seguiti con rispetto dalla nostra macchina da presa. [Małgorzata Szumowska & Michał Englert]
Małgorzata Szumowska – Note biografiche
Una tra le più importanti registe polacche odierne, Malgorzata Szumowska è nata a Cracovia nel 1973. Ha diretto, scritto e prodotto film e documentari ed ha ricevuto numerosi premi all’ International and Polish film festivals.
Dopo due cortometraggi di successo, il suo primo lungometraggio “Happy Man” (2000) viene nominato come “Discovery of the Year” agli European Film Awards e vince lo Special Prize a Thessaloniki. Il suo secondo film “Strangers” (2004) viene presentato a Sundance ed alla Berlinale; “33 Scenes From Life” (2008), vince lo Special Jury Prize al Locarno Festival.
Successivamente dirige ”Elles” (2011) con Juliette Binoche, e ‘In The Name Of’, con cui vince il Teddy Award at Berlinale. Torna al Festival di Berlino con “Body” nel 2015 e ‘Mug – Un’altra vita’ nel 2018, con cui vince l’Orso d’Argento come miglior regista ed il Grand Jury Prize.
Il suo primo film in lingua inglese, ‘The Other Lamb’ (2019) viene proiettato a Toronto, San Sebastian e Londra. Dopo aver completato un cortometraggio per Miu Miu dal titolo “Nightwalk”, torna al cinema nel 2020 con “Non cadrà più la neve”, pellicola co-diretta con il regista Michael Eglert suo connazionale che racconta la parabola di un migrante ucraino in Polonia, che da massaggiatore diventa una figura simile ad un guru in un ricco quartiere residenziale in cui vivono i suoi clienti.
Nel 2022 Szumowska e Eglert dirigono il thriller “Infinite Storm”, su una scalatrice che rimasta intrappolata in una bufera di neve, incontra uno sconosciuto anch’egli bloccato e deve lottare per la sopravvivenza di entrambi.