L’invenzione della neve: trailer e anticipazioni del film di Vittorio Moroni (Al cinema dal 14 settembre)
Tutto quello che c’è da sapere su “L’invenzione della neve”, il film di Vittorio Moroni con Elena Gigliotti e Alessanro Averone al cinema dal 14 settembre con R.S. Porduction.
Dopo l’anteprima mondiale a Venezia 80 (Giornate degli Autori – Notti Veneziane), dal 14 settembre nei cinema italiani con I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection L’invenzione della neve, il film diretto da Vittorio Moroni con protagonista Elena Gigliotti nei panni di una donna dalla forza ancestrale, eccessiva, invadente, sbagliata e, forse, pericolosa che agisce usando bugie, manipolazioni e seduzione, come ha imparato fin da piccola, per non perdere sua figlia e l’uomo che dice di amare.
L’invenzione della neve – Trama e cast
La trama ufficiale: Carmen (Elena Gigliotti) ama troppo intensamente, troppo a modo suo e il mondo non glielo perdona. Lei e Massimo (Alessandro Averone) si sono lasciati, ma Carmen continua a considerarlo l’uomo della sua vita. Adora Giada, la figlia che hanno avuto insieme e che adesso ha 5 anni. La bambina è stata affidata al padre, alla madre il permesso di vederla una volta ogni quindici giorni. Carmen non ci sta: sa di aver commesso degli errori, ma anche di essere una buona madre e non permetterà che accada di nuovo quello che è successo a lei da bambina. Se il mondo la vuole distruggere, lei trasformerà il mondo.
Il cast è completato da Anna Ferruzzo, Anna Bellato, Eleonora De Luca e Carola Stagnaro.
L’invenzione della neve – Trailer e video
Curiosità sul film
- “L’invenzione della neve” è stato girato in 18 giorni e le 6 scene principali sono state riprese senza interruzioni per 30 minuti in media, chiedendo agli attori di considerare ogni imprevisto come un’opportunità, di abitare la scena come un documentario, come la vita.
- Una favola, animata da Gianluigi Toccafondo, fa da fil rouge alla storia delle vite di Carmen e Massimo, dalle tinte fosche, spietate e paradossalmente romantiche.
- Vittorio Moroni dirige “L’invenzione della neve” da un suo soggetto e un sua sceneggiatura scritta con Igor Brunello e Luca De Bei.
- Il cast tecnico: Fotografia di Massimo Schiavon e Andrea Caccia / Montaggio di Mattia Soranzo / Suono presa diretta di Gianluigi Gallo / Microfonista Daniele Sosio / Actors coach Rosa Morelli / Organizzatore Davide Barletti / Scenografia di Egle Calò / Costumi di Angela Tomasicchio / Trucco di Adriana Apruzzo / Musica Originale di Mario Mariani edite da Ala Bianca Group srl /Animazioni: Gianluigi Toccafondo
- “L’invenzione della neve” è prodotto da 50N in associazione con Crédit Agricole Italia (ai sensi delle norme sul tax credit) e con la collaborazione di Cinnamon Digital Cinema, con il contributo dell’Assessorato regionale Turismo, Sport e Spettacolo – Sicilia Film Commission, realizzato nell’ambito del Programma Sensi Contemporanei Cinema e con il contributo di Apulia Film Fund di Apulia Film Commission e Regione Puglia a valere su risorse del POR Puglia FESR-FSE 2014/2020, con la sponsorizzazione di VIS e il supporto di Ala Bianca Group.
Elena Gigliotti (Carmen) – Note biografiche
Nata a Catanzaro, si diploma alla Scuola di recitazione del Teatro Nazionale di Genova nel 2009. Per il cinema e la televisione, è diretta da Daniele Vicari (Il giorno e la notte), Michele Alhaique, Margherita Ferri, Giuseppe Bonito, (Bang Bang Baby) Dario Aita (Dialogo), Fulvio Risuleo (Notte fantasma).
Tra le esperienze più significative in teatro, si ricorda la collaborazione con il regista Valerio Binasco in numerosi spettacoli (La cucina, Don Giovanni, Arlecchino Servitore di due Padroni, Il Mercante di Venezia, Il Bugiardo, etc.).
È inoltre fondatrice e regista della Compagnia nO (Dance first. Think later), firmando diverse regie per i Teatri Nazionali di Genova e Torino e per altri teatri italiani.
Nel 2017 è stata selezionata tra i quattro attori italiani per L’Ecole des maitres diretta da Transquinquennal, collettivo belga di registi, autori, drammaturghi e direttori artistici.
Note di regia
Ognuna delle sei scene principali di questo film è stata girata senza interruzioni, normalmente per 20-35 minuti. L’accordo con attori, operatore di ripresa, microfonista, DOP e fonico: qualunque cosa accada durante il take, non ci fermeremo, fino alla fine della sequenza. Non ci sarà nulla che chiameremo errore, semmai variazione. Ogni imprevisto sarà una nuova opportunità. Come nel documentario, come nella vita.
La sceneggiatura è stata la mappa di un viaggio con appuntamenti imperdibili, ma senza un percorso obbligato. Unica bussola: la verità. Cioè: quanto avviene in scena, nel cuore, nei corpi, nelle relazioni tra gli attori.
Con gli attori, scelti in quattro anni di casting e sottoposti a una lunga preparazione, è stato fatto uno scambio: “offri al tuo personaggio le tue esperienze, i tuoi ricordi più intimi, le tue fragilità, le tue ombre e in cambio potrai plasmarne gesti e linguaggio fino a farlo diventare te”. Ho cospirato per settimane con l’actors coach Rosa Morelli e gli attori auspicando il sorpasso, il momento in cui l’attore si fosse tanto donato e calato nel proprio personaggio da saperne più di me e più dei co-sceneggiatori, che lo avevamo inventato.
Tutti, per ventuno giorni, abbiamo nuotato dove non si tocca, coscienti che questo rischio era il prezzo da pagare per darci la possibilità di essere sorpresi dall’inatteso. Per ogni scena ho scelto una diversa ratio, una nuova proporzione del fotogramma, per dare allo spazio una dimensione più o meno claustrofobica. Questo film è, infatti, a suo modo, un noir, un thriller dell’anima.
Carmen, la protagonista, ha una forza ancestrale, ama in un modo che il mondo non le perdona e agisce usando bugie, manipolazioni e seduzione. Lo ha imparato da bambina, sa che sono strumenti essenziali per sopravvivere. Massimo, il padre, è intrappolato in una favola che ha creato lui stesso e che ora cerca di distruggere perché altrimenti ne sarebbe distrutto. Il film cerca di portare alla luce l’umanità che si cela dietro il costante bisogno dei due di aggredirsi e di amarsi, accusarsi e difendersi. Nonostante la loro crudeltà, Carmen e Massimo sono creature giuste, a modo loro, all’interno del modello che si sono dati, l’unico che conoscono, per esistere e trovare un senso. Carmen e Massimo sono ciò che fanno, ma anche, e soprattutto, ciò che desiderano essere.
La continua presenza di animali, immaginari o reali, rende costante il gioco di rimandi con la natura; le scelte e i comportamenti umani sono implicitamente confrontati con gli schemi altrettanto crudeli ma necessari dell’esistenza animale.
L’ambientazione è teatrale, per quadri, ma lo sguardo della macchina a mano persegue un’intimità documentaristica.
Il film è intervallato da alcuni minuti di sequenze animate attraverso le quali viene raccontata una favola… I disegni e lo stile sono quelli di Gianluigi Toccafondo: corpi fluidi che mutano continuamente in un gioco evolutivo imprevedibile. È la favola che
Massimo ha inventato quella favola per sua figlia Giada. A quella favola Carmen si aggrappa con tutte le sue forze perché è l’unica speranza di salvezza e di riconciliazione. È la rivincita del suo desiderio di felicità sulla crudeltà del mondo reale. È l’invenzione della neve. [Vittorio Moroni]
Vittorio Moroni – Note biografiche
Vittorio Moroni ha scritto sceneggiature per Emanuele Crialese (Terraferma, 2013; L’immensità, 2022), Francesco Costabile (Familia, 2023 in produzione), Alessandro Gassman (Razzabastarda, 2014), piece teatrali (Il grande mago, Penso che un sogno, La terza vita…) e ha diretto film e documentari che sono stati selezionati e premiati nei maggiori festival internazionali (Venezia, Locarno, Torino, Toronto HotDocs, Idfa, Brooklyn).
Nel 2003 firma insieme ad Andrea Caccia il documentario, Sulle tracce del gatto, vincendo il Premio per la miglior regia al
Brooklyn Film Festival. L’esordio nel lungometraggio risale al 2004, con Tu devi essere lupo, film con il quale ottiene una nomination ai David di Donatello per miglior regista esordiente.
Nel 2007, ha presentato Le ferie di Licu, tra gli altri, a Toronto Hot Docs e Idfa. Lo scorso anno con il documentario Non ne parliamo più si è aggiudicato il Premio speciale della Giuria al Torino Film Festival.
Filmografia: 2023 L’invenzione della neve / 2023 Non ne parliamo più, co-regia con Cecile Khindria / 2022 Denise /
2013 Se chiudo gli occhi non sono più qui / 2007 Le ferie di Licu / 2004 Tu devi essere il lupo / 2003 Sulle tracce del gatto, co-regia con Andrea Caccia
Gianluigi Toccafondo – Note biografiche
Gianluigi Toccafondo è nato a San Marino nel 1965, ha studiato all’Istituto d’Arte di Urbino e vive a Bologna. Dal 1989 realizza cortometraggi di animazione con Mixfilm, pubblicità, sigle per la tv, loghi animati.
È stato l’aiuto regista di Matteo Garrone per il film Gomorra; ha disegnato i titoli animati per Robin Hood di Ridley Scott. Dal 2014 al 2021 collabora con il Teatro dell’Opera di Roma per scene, video e costumi per Opera Camion.
I suoi film e disegni sono stati esposti in diverse mostre personali e proiezioni tra cui: Lincoln Center di New York, Forum des images a Parigi, Accademia di Francia a Roma, Istituto Italiano di Cultura di Chicago.
È considerato uno dei punti di riferimento più importanti della scena mondiale dell’animazione. I suoi lavori hanno partecipato e sono stati premiati ai festival di Lucca, Annecy, Ottawa, Tallin, Lubiana, Torino.
Attualmente, sta ultimando il suo nuovo cortometraggio dal titolo Le chant du monstre, che condivide alcune immagini con quelle presenti nel film “L’invenzione della neve”.