L’esorcista compie 50 anni e torna al cinema: data di uscita e nuovo trailer del capolavoro horror nelle sale dal 25 al 27 settembre
L’esorcista, il capolavoro horror di William Friedkin, compie 50 anni e torna nei cinema italiani dal 25 al 27 settembre con Warner Bros. Pictures..
Dopo la tappa a Venezia 80 nella sua versione restaurata Director’s Cut 4K, nell’ambito della sezione Venezia Classici, dal 25 al 27 settembre 2023 Warner Bros. Discovery riporta al cinema il leggendario classico horror L’esorcista, diretto da William Friedkin. In occasione del 50° anniversario di quest’opera epocale tratta dal romanzo omonimo di William Peter Blatty, il film sarà proiettato nei cinema italiani nella sua spettacolare versione Director’s Cut, completamente restaurata in 4K.
“Credo che ‘L’esorcista’ sia tanto intenso oggi, a distanza di cinquant’anni, quanto lo fu al momento della sua prima uscita. È questa la genialità della storia di William P. Blatty”, dichiarava il compianto regista William Friedkin, scomparso nelle scorse settimane, in occasione dell’annuncio della proiezione della versione restaurata del film alla Mostra del Cinema.
L’esorcista – trama e trailer
Di fronte a un’affascinante ragazzina di dodici anni (Linda Blair) che assume le sembianze e le voci di altre persone, i medici sostengono che non ci sia nulla da fare. Quando le persone iniziano a morire, la madre della ragazza (Ellen Burstyn) si rende conto che sua figlia è posseduta dal diavolo – e che l’unica speranza possibile per la figlia è legata a due sacerdoti (Max von Sydow e Jason Miller) e all’antico rito dell’esorcismo contro il demonio.
Il nostro commento
“L’esorcista” per molti adolescenti degli anni ottanta è stato tra le prime pellicole, insieme a classici come Nightmare e La Casa aka Evil Dead, che hanno divertito, inquietato e al tempo stesso ispirato un’intera generazione di futuri patiti del genere horror. Ma se il demone del sonno Freddy Krueger di Wes Craven e i demoni lovecraftiani del cult di Sam Raimi si sono, con il trascorrere del tempo e dei sequel, trasformati in qualcos’altro; il demone Pazuzu de “L’esorcista” di William Friedkin è rimasto li nell’ombra, intonso e latente.
Il capolavoro di Friedkin con suoi tangibili e disturbanti effetti speciali pratici, le demoniache voci gutturali e le lugubri atmosfere urbane è riuscito a titillare la nostra paura dell’intangibile, dell’appena percettibile; di quel sovrannaturale di stampo maligno e infettivo che ci ricorda, credenti o meno, quanto realmente fragili siamo a livello psicologico e quanto disarmati di fronte ad una “malattia” che colpisce laddove scienza e medicina spesso latitano.
“L’esorcista” è arrivato così a radicarsi in profondità nell’immaginario collettivo grazie alla sua capacità di riportare alla luce paure ancestrali, terrori atavici come quello del buio o ancor più quello della malattia mentale, o ancora per chi ha fede di restare “infettati” da un vero e proprio parassita spirituale, qualcosa che corrompe e dissangua l’anima dell’ospite fino a consumarne la ragione e lentamente la vita.
A 50 anni dalla sua uscita, nonostante la produzione di sequel, prequel, spinoff, una serie tv e l’imminente sequel/reboot L’esorcista – Il Credente di David Gordon Green, siamo certi oltre ragionevole dubbio che l’adattamento di Friedkin del romanzo di William Peter Blatty resterà negli anni a venire qualcosa di unico e irripetibile, vuoi per le sue atmosfere che riflettono un’epoca, vuoi per l’impatto psicologico sullo spettatore che pochi film sono riusciti ad eguagliare.
Ragion per cui tra altri 50 anni con la tecnologia che viaggia spedita tra dilemmi da I.A. ed effetti speciali sempre meno speciali, Pazuzu sarà sempre lì in attesa che qualcuno torni a parlare di un horror che ha saputo segnare un’epoca, riportare l’attenzione dell’Academy su un genere da sempre snobbato agli Oscar, ma soprattutto che è stato in grado di “terrorizzare”, letteralmente, un paio di generazioni- Un horror, quello di Friedkin, che potremmo tranquillamente definire una pietra miliare nella storia del cinema, non solo limitata al genere horror, ma nella sua interezza.
Curiosità sul film
- La sostanza che Regan (Linda Blair) vomita su Padre Damien Karras (Jason Miller) è una densa zuppa di piselli.
- Secondo William Peter Blatty, William Friedkin aveva considerato Gene Hackman per il ruolo di Padre Karras.
- Gonzalo Gavira è stato chiamato per creare molti degli effetti sonori speciali dopo che William Friedkin ha ricordato il suo lavoro per El Topo. Uno dei suoni più memorabili, la rotazione a 360 gradi della testa di Regan, è stato realizzato prendendo il suo vecchio portafoglio in pelle screpolata e ruotandolo avanti e indietro contro il microfono.
- La contorsionista Linda R. Hager è stato assunta per eseguire la famosa scena della “passeggiata ragno”, che è stata girata l’11 Aprile 1973. La Hager è stata in grado di eseguire la scena con l’uso di una cintura e dei cavi appesi sopra la scala utilizzata sul set. William Friedkin in origine affermò di aver tagliato la scena prima dell’uscita del film perché sentiva che era “troppo” di effetto e prematura rispetto all’evolversi del film. Più tardi ammise che un altro motivo del taglio fu che all’epoca non c’era modo di nascondere con efficacia i cavi. Quasi 30 anni dopo, Friedkin ha cambiato idea e ha aggiunto la nuova scena per la versione estesa del 2000, con i cavi rimossi digitalmente.
- Il primo giorno di riprese della sequenza dell’esorcismo, le battute di Linda Blair erano così sboccate che hanno turbato Max von Sydow a tal punto da fargli dimenticare le sue battute.
- William Peter Blatty ha basato il suo romanzo su un presunto esorcismo del 1949, che è stato parzialmente eseguito sia a Cottage City, Maryland che a Bel-Nor, Missouri. Diversi giornali locali hanno riportato alcune dichiarazioni di un sacerdote in cui affermava di aver esorcizzato un demone da un tredicenne di nome Robbie e che il calvario era durato poco più di sei settimane.
- Una delle scene più famose del film e il fotogramma usato per i manifesti e le cover delle uscite in DVD / VHS è ispirato al dipinto del 1954 “L’impero della luce” (“L’Empire des lumières”) di René Magritte. E’ la scena in cui padre Merrin scende da un taxi e si trova di fronte alla residenza dei MacNeil immersa in un misterioso bagliore.
- William Friedkin a proposito del manifesto originale che lo studio creò per il film, un disegno della mano di Regan che tiene il crocifisso sanguinante con il quale si è masturbata, ha raccontato di averlo respinto dopo aver letto la frase di lancio originale che diceva “Dio aiuti questa ragazza”. Friedkin non ammetteva che la parola “Dio” venisse usata per la frase di lancio di un film.
- La maschera di demone utilizzata nel film Onibaba – Le assassine ha ispirato William Friedkin per il demoniaco volto bianco inserito nelle inquadrature subliminali del film.
- Linda Blair è stata ferita alla schiena quando un pezzo della piattaforma che la sosteneva si è rotta facendola cadere dal letto.
- Linda Blair per la sua performance ha ricevuto una nomination come miglior attrice non protagonista agli Oscar, questo prima che fosse noto che la sua voce era in realtà quella dell’attrice Mercedes McCambridge. Le regole dell’Academy non permisero un ritiro della candidatura, ma le polemiche che ne seguirono influirono sulla sua mancata vittoria.
- Per le sequenze del vomito e delle masturbazione con il crocifisso Linda Blair è stata sostituita dallla controfigura Eileen Dietz. Dick Smith per il vomito ha fissato un tubo mimetizzato con il make-up nella cavità orale della Dietz collegato ad un apparato attraverso cui il “vomito” poteva essere “sparato”. La complessità dell’apparato era tale che la Dietz riusciva a malapena a deglutire e chiudere la bocca.
- Al fine di rendere Max von Sydow molto più vecchio della sua età (l’attore aveva 44 anni), Dick Smith ha applicato una generosa quantità di trucco su fronte, occhi e collo dell’attore, con la pelle del viso trattata con lattice. Le sedute di trucco duravano tre ore e causarono parecchio disagio a Max Von Sidow.
- “Entertainment Weekly” e “Maxim” hanno eletto L’esorcista il film più spaventoso di tutti i tempi.
- Lo studio avrebbe voluto Marlon Brando per il ruolo di padre Merrin. William Friedkin ha immediatamente posto il veto, affermando che con Brando nel film sarebbe diventato un film di Brando invece del film che voleva fare.
- Nel documentario incluso nell’edizione speciale per il 25° Anniversario gli attori hanno rivelano che in molte sequenze non era stato necessario “recitare”, perché quelle che sono state catturate su pellicola erano reazioni genuine. Ad esempio. William O’Malley ha ricordato che William Friedkin lo schiaffeggiò prima della ripresa e questo ha causato la sua mano tremolante mentre benedice Padre Karras.
- Ci sono storie di eventi infausti che circondano l’anno delle riprese, tra cui la morte di nove persone associate alla produzione e la storia di un misterioso incendio che ha distrutto il set in un fine settimana. Gli attori Jack MacGowran e Vasiliki Maliaros morirono prima che il film uscisse nelle sale.
- Al momento della sua uscita in sala il film impressionò molti spettatori a tal punto che in molte sale vennero chiamati paramedici per svenimenti e casi di crisi isteriche.
- A causa di minacce di morte nei confronti di Linda Blair da parte di fanatici religiosi che credevano che il film “glorificasse Satana”, la Warner Bros. assegnò alcune guardie del corpo che accompagnarono l’attrice per sei mesi dopo l’uscita del film.
- C’era Jack Nicholson candidato al ruolo di Padre Karras, prima che Jason Miller ottenesse la parte.
- L’attrice e doppiatrice Mercedes McCambridge ha rigurgitato una miscela di succo di mela e uovo crudo per produrre l’effetto sonoro del vomito di Regan.
- Ad un certo punto la ricerca di una giovane attrice in grado di interpretare Regan si era fatta così difficoltosa che William Friedkin afferma di aver anche considerato provini di attori nani adulti.
- Per intrattenere e distrarre Linda Blair durante il lungo processo di trucco la troupe ha piazzato un televisore vicino alla sua sedia in modo che potesse guardare la sit-com The Beverly Hillbillies.
- Questo è stato il primo film horror ad essere stato nominato agli Oscar.
- La scena in cui Regan vomita su Padre Karras ha richiesto una sola ripresa. Il vomito era destinato a colpirlo sul petto, ma il tubo di plastica che spruzzava il vomito fece accidentalmente cilecca colpendo l’attore in pieno volto. Lo sguardo di shock e disgusto dell’attore mentre di pulisce dal vomito è autentico. Jason Miller (Padre Karras) ha ammesso in un’intervista che si arrabbiò molto per quell’errore.
- William Friedkin ha rivelato che i dirigenti dello studio si presentavano una volta a settimana sul set per seguire le riprese e che ogni volta scuotevano la testa convinti che il film fosse ridicolo.
- In un’intervista Jason Miller ha dichiarato di aver avuto un’accesa discussione sul set on William Friedkin dopo che il regista sparò con una pistola vicino al suo orecchio per ottenere da lui una reazione autentica. Disse a Friedkin che lui era un attore e che non aveva bisogno di una pistola per sembrare sorpreso o spaventato.
- L’attrice Mercedes McCambridge, che ha fornito la voce al demone Pazuzu, ha insistito sulla deglutizione di uova crude e sul fumare molte sigarette per alterare le sue vocalizzazioni. Inoltre l’attrice che aveva avuto problemi con l’abuso di alcol in passato, volle bere whisky perché l’alcol avrebbe falsato ancora di più la sua voce ricreando lo stato d’animo folle del personaggio. Mentre stava rinunciando al suo periodo di sobrietà, ha insistito che il suo sacerdote fosse presente per consigliarla durante il processo di registrazione. La McCambridge è stata anche legata ad una sedia per ottenere un suono più realistico del demone bloccato sul letto. L’attrice ha in seguito ricordato l’esperienza nel film con rabbia e come uno uno dei momenti più orribili della sua carriera. Mercedes McCambridge e Linda Blair non si sono mai incontrate.
- Il regista George Cukor ha lottato aspramente per boicottare il film agli Oscar ed ha minacciato di dimettersi dall’Academy se avesse vinto il premio come Miglior Film. L’unico premio di rilievo che L’esorcista vinse fu quello per la migliore sceneggiatura.
- Ci sono diverse scene che sono state girate e che il regista William Friedkin avrebbe voluto includere nel film, come ad esempio una scena in cui una Regan posseduta striscia sul pavimento e sconvolge vari ospiti della casa facendo gesti osceni con la lingua (il negativo originale della scena è andato perso).
- Come consigliato da un dirigente dello studio, il regista William Friedkin fece diversi tagli al film prima del rilascio in sala, citando che le scene non erano necessarie. Questo ha offeso William Peter Blatty, autore del romanzo e della sceneggiatura con cui aveva fatto amicizia, che ha pensato quelle scene fossero il cuore del film. Blatty si è persino rifiutato di parlare con Friedkin per qualche tempo, ma alla fine lo perdonò. Molti anni più tardi, quando l’immensa popolarità del film ha garantito una riedizione, Friedkin ha accettato di rivalutare alcune delle scene tagliate e di reinserirne alcune per fare un favore a Blatty,
- L’infermiera che entra nello studio del dottor Taney dopo l’arteriografia è Elinore Blair la madre di Linda Blair.
- Lo scrittore del romanzo William Peter Blatty può essere visto nel film durante la scena delle riprese in piedi accanto a Burke Dennings, Blatty ha grandi baffi e indossa una giacca di fustagno.
- Il suono del demone che abbandona il corpo di Regan è in realtà il suono di suini portati al macello.
- Il demone che possiede Regan MacNeil è chiamato Pazuzu nello script, ma questo nome non è mai menzionato in nessuna parte della pellicola. Durante il film Pazuzu si presenta a Padre Damien Karras sostenendo di essere il Diavolo/Satana, ma le successive conversazioni con Padre Lankester Merrin dimostreranno che questa affermazione è falsa.
- Il film ha fruito di due sequel, L’esorcista 2 – L’eretico (1977) e L’esorcista 3 (1990) e di un prequel, L’esorcista – La genesi (2004).
- Il film costato circa 10 milioni di dollari ne ha incassati nel mondo 441.
L’esorcista – La colonna sonora
- Le musiche del film sono dell’americano Jack Nitzsche (Qualcuno volo sul nido del cuculo, Starman, Ufficiale e gentiluomo, Stand by Me – Ricordo di un’estate).
- Il brano “Tubular Bells” incluso nella colonna sonora fa parte dell’omonimo album pubblicato da Mike Oldfield nel 1973. Il successo del film catapultò l’album in cima alla classifica britannica delle vendite.
- In origine le musiche vennero affidate a Lalo Schifrin (Amityville Horror), ma il regista William Friedkin bocciò la partitura.
1. Iraq – Jack Nitzsche
2. Georgetown/’Tubular Bells’ – Jack Nitzsche
3. Five Pieces For Orchestra, Op10 – Anton Webern
4. Polymorphia – Krzysztof Penderecki
5. String Quartet (1960) – Krzysztof Penderecki
6. Windharp – Harry Bee
7. Night Of The Electonic Insects – George Crumb
8. Kanon For Orchestra And Tape – Krzysztof Penderecki
9. Tubular Bells – Mike Oldfield
10. Fantasia For Strings – Hans Werner Henze
La colonna sonora de “L’esorcista” è disponibile in CD, vinile, MP3 e in streaming su Amazon.