L’imprevedibile viaggio di Harold Fry: trailer e clip in italiano del film con Jim Broadbent (Al cinema dal 5 ottobre)
Tutto quello che c’è da sapere su “L’imprevedibile viaggio di Harold Fry”, il film di Hettie Macdonald con Jim Broadbent al cinema dal 5 ottobre 2023 con Bim Distribuzione.
Dal 5 ottobre nei cinema italiani con Bim Distribuzione L’imprevedibile viaggio di Harold Fry, la commedia di Hettie Macdonald (Normal People) interpretata dal premio Oscar Jim Broadbent con Penelope Wilton, Earl Cave e Linda Bassett.
L’imprevedibile viaggio di Harold Fry – Trama e cast
La trama ufficiale: Harold (Jim Broadbent) è un uomo qualunque che ha sempre vissuto senza prendere iniziative e restando in disparte. Un giorno scopre che una vecchia amica è molto malata e decide di andarla a trovare attraversando a piedi l’Inghilterra. Certo che il suo eroico gesto la terrà in vita, Harold Fry intraprende un incredibile viaggio che farà scalpore conquistando tutta la nazione… Una celebrazione della vita, un ritratto sincero dell’amore universale sullo sfondo della straordinaria bellezza della campagna inglese.
Il cast include anche Penelope Wilton, Earl Cave, Linda Bassett, Daniel Frogson e Naomi Wirthner.
L’imprevedibile viaggio di Harold Fry – Trailer e video
Curiosità sul film
- Hettie Macdonald dirige L’imprevedibile viaggio di Harold Fry da una sceneggiatura scritta con Rachel Joyce e basata sul romanzo omonimo della stessa Joyce.
- Jim Broadbent ha anche narrato l’audiolibro della storia.
- Penelope Wilton e Jim Broadbent hanno recitato in film diretti da Edgar Wright con Simon Pegg e Nick Frost. Wilton era in “L’alba dei morti dementi” (2004) e Broadbent in “Hot Fuzz” (2007).
- Linda Bassett che interpretava Queenie interpretava anche un personaggio chiamato Queenie nella serie TV “Lark Rise to Candleford”.
Il libro originale
Rachel Joyce è l’autrice di “L’imprevedibile viaggio di Harold Fry”, tra le opere finaliste al Commonwealth Book Prize, selezionato al Man Booker Prize e pubblicato in oltre 30 lingue. I suoi libri hanno venduto più di 6 milioni di copie
in tutto il mondo.
Nell’ottobre 2022 è stato pubblicato “Maureen Fry and the angel of the North” che completa la “trilogia di Harold Fry” comprendente anche “The love song of Miss Queenie Hennessy”, pubblicato nel 2014.
Gli altri suoi romanzi sono “Il bizzarro incidente del tempo rubato”, “Un lieve profumo di limone”, “Il negozio di musica” e “Lo scarabeo della Signorina Benson”. Sta lavorando all’adattamento cinematografico di “Il negozio di musica” per Scott Free Films.
Rachel è stata premiata come “esordiente dell’anno” allo Specsavers National Book Awards nel dicembre 2012 ed è stata selezionata per il premio “UK Author of the Year” nel 2014.
È un’affermata drammaturga radiofonica e ha scritto oltre 20 opere originali per Radio 4, ha sceneggiato romanzi classici e contemporanei, tra cui l’intera opera delle sorelle Bronte, e ha anche scritto un dramma televisivo in costume per la BBC.
Rachel è passata alla scrittura dopo una lunga carriera di attrice, nel corso della quale ha interpretato ruoli di primo piano per il RSC, il National Theatre e la compagnia Cheek by Jowl.
È un normalissimo mattino di metà aprile, quando il neo-pensionato Harold Fry riceve la lettera che sta per sconvolgere la sua vita. Queenie Hennessy, una ex collega e amica, gli ha scritto per dirgli addio: si trova, infatti, in una casa di cura nel Nord dell’Inghilterra e sta per morire di cancro. Sopraffatto dai ricordi e dalle emozioni, Harold riesce a fatica a buttare giù qualche parola per rispondere a un tale messaggio, ma una volta arrivato alla cassetta della posta qualcosa lo blocca. Sono passati vent’anni dall’ultima volta che ha visto Queenie e non ha mai potuto ringraziarla per quello che ha fatto per lui, così, spinto da un impulso improvviso e del tutto irrazionale, decide di andarla a trovare e semplicemente… comincia a camminare. Si convince che finché lui camminerà, lei continuerà a vivere. Inizia così un lungo viaggio a piedi, mille chilometri che lo porteranno da Kingsbridge a Berwick-upon-Tweed, senza scarpe da trekking né bussola, per non parlare di una cartina o di un cambio di abiti. Ma nonostante le vesciche ai piedi e i dolori alla schiena, ogni passo è un’occasione per rivivere il suo passato e sbloccare i tragici ricordi che lo hanno sempre più allontanato da sua moglie Maureen; ogni incontro una speranza di rinnovamento. La sensazione di libertà che gli provoca questa avventura nell’ignoto è inebriante, perché finalmente la sua vita ha uno scopo e lui non può fallire. Impossibile non farsi trascinare dall’ottimismo di Harold Fry, l’anziano impacciato e gentile, la cui eccezionale storia ci ricorda che tutto è possibile e che senza amore non si può fare niente che abbia davvero importanza.
Il romanzo “L’imprevedibile viaggio di Harold Fry” è disponibile su Amazon.
Note di regia
Quando ho letto l’incredibile romanzo di Rachel Joyce, ne sono stata immediatamente affascinata. Rachel affronta i temi del lutto, della perdita, del senso di colpa e della cura: al centro del romanzo ci sono temi universali. Credo che Harold sia un eroe straordinario, con il suo coraggioso salto nell’ignoto dimostra che è possibile guarire attraverso un atto di fede. Quel che mi ha colpito, quando ho ricevuto la sceneggiatura, sono state le enormi potenzialità di narrazione visiva. Dentro Harold covano grandi inquietudini e conflitti interiori, ma il suo viaggio è emozionante, persino poetico. Dal punto di vista cinematografico, si tratta di un’occasione meravigliosa per stare accanto a un personaggio e seguirlo lungo il suo viaggio. La natura e il paesaggio occupano un ruolo molto forte nel film: è stata proprio l’Inghilterra, accanto agli altri personaggi, ad aiutarci a raccontare la storia di Harold. Per questo ho capito subito che il modo migliore per iniziare sarebbe stato fare il viaggio in prima persona: la direttrice della fotografia Kate McCullough ed io siamo salite in macchina e abbiamo fatto il percorso di Harold, da Kingsbridge a Berwick-Upon-Tweed. È stata un’esperienza molto formativa, che ci ha permesso di percepire il modo in cui il paesaggio si trasforma e le comunità cambiano man mano che si procede verso nord. Questo ci ha aiutato anche a capire la natura del viaggio di Harold, e ha confermato la nostra convinzione di dover girare il film in ordine sequenziale. Abbiamo scelto i luoghi e le inquadrature in base a ciò che sentivamo giusto per dare un valore anche emotivo alle scene. Poiché procedevamo in ordine sequenziale, Jim ha potuto trasformarsi gradualmente man mano che si spostava attraverso il paese. Ci ha regalato qualcosa di visivamente forte, era davvero provato dalle intemperie, camminava davvero là fuori. Questo ha contribuito in una maniera notevole alla sua interpretazione. I protagonisti di questo film sono difficili da far vivere sullo schermo: è come se Harold e sua moglie Maureen si fossero barricati dietro il silenzio e avessero smesso di respirare all’unisono. Essendo stato scelto per leggere l’audiolibro, in occasione dell’uscita del romanzo, Jim Broadbent era la scelta più naturale per il ruolo del protagonista. Penelope Wilton apporta una complessità e una profondità emotiva di straordinaria precisione a Maureen: insieme Jim e Penelope sono riusciti a incarnare una coppia reciprocamente estranea seppure unita in un momento cruciale di cambiamento. Spero che il pubblico si commuova vedendo queste interpretazioni e capisca l’importanza di creare legami con le persone e i luoghi che ci circondano. È una storia bella e ottimistica che ci esorta a essere coraggiosi, ad affrontare il buio anche se ci fa un po’ paura. “L’incredibile viaggio di Harold Fry” ci insegna che le cose possono cambiare e che, grazie a un atto di fede, possono accadere cose belle. [Hettie Macdonald]
Jim Broadbent – Note biografiche
Jim Broadbent è un attore teatrale, cinematografico e televisivo, premiato con l’Oscar, il BAFTA, l’Emmy e il Golden Globe, noto soprattutto per i ruoli in “Iris – Un amore vero” (per il quale nel 2001 ha ottenuto Oscar e Golden Globe come miglior attore non protagonista), “Moulin Rouge” (BAFTA come miglior attore non protagonista nel 2001) e per la saga di “Harry Potter”.
Recentemente ha ricevuto una candidatura ai BAFTA per l’interpretazione a fianco di Meryl Streep in “The Iron Lady”. Da allora ha continuato a partecipare a una variegata serie di progetti, fra cui “Filth” di John S. Baird, adattamento dell’irriverente romanzo di Irvine Welsh; “Le weekend”, commedia romantica di Roger Michell (per cui è stato nominato come miglior attore ai British Independent Film Award) e “The Harry Hill Movie”, in cui è apparso en travesti nel ruolo di una donna delle pulizie con tre braccia.
Tra le sue apparizioni più recenti, la commedia natalizia “Get Santa” di Christopher Smith, i film della serie “Paddington” di Paul King, acclamati dalla critica e tratti dagli amati libri per bambini di Michael Bond, “The Lady in the van”di Nicholas Hytner, “Bridget Jones’s Baby” di Sharon Maguire, “L’altra metà della storia” di Ritesh Batra e “Il ritratto del Duca” di Roger Michell.
A partire dal suo debutto cinematografico nel 1978, Broadbent è apparso in innumerevoli film di successo, stabilendo una lunga collaborazione con Mike Leigh (“Dolce è la vita”, “Topsy-Turvy”, “Il segreto di Vera Drake” e “Another year!) e dimostrando il proprio talento di caratterista in film diversi come “La moglie del soldato”, “Pallottole su Broadway”, “Little voice – È nata una stella”, “Il diario di Bridget Jones”, “Hot fuzz”, “Il maledetto United” e “Cloud Atlas”.
Più volte premiato anche per la sua imponente carriera televisiva, Broadbent ha ricevuto un Royal Television Award e una candidatura ai BAFTA per l’interpretazione da protagonista in “Any human heart” (tratto dall’omonimo romanzo di William Boyd). In precedenza, aveva ottenuto BAFTA e Golden Globe per l’interpretazione in “Longford” di Tom Hooper e l’Emmy per “The street”. Ancora prima, il ruolo in “The gathering storm” gli era valso la candidatura ai Golden Globe e agli Emmy. Tra le altre partecipazioni, da segnalare “Birth of a nation – Tales out of school”, “Black adder”, “Only fools and horses”, “Victoria Wood: as seen on TV”, “The young visiters”, “Il mio amico Einstein”, “Exile”, “The great train robbery” e “London Spy”.
Dopo aver studiato presso la London Academy of Music and Dramatic Art, Broadbent si è esibito a lungo sul palcoscenico, in particolare con il Royal National Theatre e la Royal Shakespeare Company. Il suo lavoro sulle scene lo ha portato a esibirsi in spettacoli famosi da “Our friends in the north” di Peter Flannery, allo RSC Pit, fino a “A place with pigs” di Athol Fugard al National, passando per “Habeas Corpus” di Alan Bennett al Donmar e “The Pillowman” di Martin McDonagh al National. Di recente è stato il protagonista del nuovo lavoro di Martin McDonagh “A very very very dark matter” al Bridge.
Hettie Macdonald – Note biografiche
Hettie Macdonald è una regista televisiva, cinematografica e teatrale che ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti. Il suo primo lungometraggio “Beautiful Things” (1996, Channel 4 Films), ha vinto il Grand Prix al Festival di Parigi, il Premio della Giuria Internazionale alFestival di San Paolo ed è stato candidato all’European Film Award.
Anche i suoi lavori televisivi hanno avuto analoghi riconoscimenti. La sua opera più recente è la serie “Normal people”, acclamata ugualmente da critica e pubblico, basata sul romanzo di Sally Rooney, per BBC e Hulu.
Il suo adattamento televisivo per la BBC di “Casa Howard”, scritto da Kenneth Lonergan, è stato candidato ai BAFTA come miglior miniserie nel 2017. Ha conquistato il premio SKY Arts 2018 come miglior serie drammatica e la stessa regista ha ottenuto il WFTV Deluxe Director’s Award.
“White girl”, scritto da Abi Morgan, ha vinto il premio come miglior film drammatico nel 2008, mentre Hettie è stata candidata ai BAFTA come miglior regista per “Hit & Miss” nel 2012 e il suo episodio “Blink”, della serie “Doctor Who”, ha vinto un premio HUGO nel 2005 ed è considerato un classico.
Hettie ha diretto per la BBC la serie “In a land of plenty” e ha all’attivo diverse popolari serie drammatiche, tra cui “Fortitude”, “The Tunnel” e “Il Commissario Wallander”. Hettie ha iniziato la sua carriera di regista in teatro.