Halloween: 15 commedie horror da guardare per la Notte delle Streghe
Vampiri, zombie, fantasmi, demoni e scienziati pazzi: Cineblog vi propone 15 commedie-horror da guardare la Notte di Halloween.
Halloween è arrivata e ci incamminiamo verso un nostalgico viale dei ricordi tra zucche intagliate, maratone horror e il rito del “Dolcetto o scherzetto?. La notte delle streghe di carpenteriana memoria è ormai alle porte, i pargoli sfidano la paura travestiti da mostri e deformi folletti, le abitazioni si popolano di scheletriche apparizioni e anche da noi una delle tradizioni americane più suggestive si fa largo tra feste a tema, travestimenti e maratone horror. Per chi come il sottoscritto ha vissuto Halloween sin da ragazzino attraverso gli episodi speciali dei serial tv americani, le incursioni notturne in compagnia dello Zio Tibia, gli horror anni ’80 e le suggestioni fiabesche di Ichabod Crane e il cavaliere senza testa, sa quanto Halloween possa risultare fascinosa e capace di creare un immaginario trasversale che trascende tempo e mode.
Anche quest’anno come è nostra consuetudine vogliamo festeggiare la Notte delle streghe insieme a voi con una classifica di film che potete utilizzare per una maratona horror ad hoc, o in alternativa come occasione per ripescare o scoprire per la prima volta qualche classico che merita davvero.
Quest’anno abbiamo scelto quindici pellicole che miscelano commedia e horror, macabro e farsesco, gore e black humour; insomma titoli che propongono il genere horror in una salsa piuttosto intrigante e che includono alcuni classici immarcescibili: vedi il vampire-movie Ragazzi perduti con un giovine Kiefer Sutherland; il cult Evil Dead II aka La Casa 2 di Sam Raimi che mostrerà il talento di Raimi e Bruce Campbell nel creare una vera e propria giostra horror che alterna risate a mostruosità da incubo. Tra i titoli più recenti abbiamo scelto Quella casa nel bosco, gioiellino che gioca e scardina i meccanismi alla base del genere horror portandoci in un surreale rito sacrificale, con tutto lo humour di cui è capace Joss Whedon, co-autore della sceneggiatura con il regista del film Drew Goddard (Cloverfield). Whedon ci riporta ai fasti e alle atmosfere del suo cult televisivo Buffy l’ammazzavampiri e il risultato è davvero entusiasmante.
Vi lasciamo alla nostra Top 10 di Halloween augurandovi un spassosa e terrificante Notte delle Streghe.
1. Sospesi nel tempo (1996)
Gioiellino sottovalutato e non molto conosciuto rispetto ad altri titoli del regista premio Oscar Peter Jackson, qui al suo primo film hollywoodiano. Sospesi nel tempo aka The Frighteners è una commedia horror sovrannaturale perfetta per una maratona di film da guardare per Halloween. Il film è interpretato da Michael J. Fox meglio noto come il Marty McFly di Ritorno al futuro, Jeffrey Combs aka Herbert West dei film di Re-animator, John Astin aka Gomez della Famiglia Addams, Dee Wallace (Le colline hanno gli occhi, L’ululato, Cujo, Critters, E.T.), Jake Busey figlio del noto attore Gary Busey e in un cameo “cimiteriale” Ronald Lee Ermey che riprende il ruolo dell’iconico sergente maggiore Hartman del film Full Metal Jacket. “Sopsesi nel tempo racconta la storia di Frank Bannister (Fox), un architetto che dopo la morte di sua moglie sviluppa abilità psichiche che gli consentono di vedere, ascoltare e comunicare con i fantasmi. Inizialmente usa le sue nuove abilità per fare amicizia con i fantasmi, che poi manda a perseguitare le persone in modo da poter intervenire, dietro pagamento, e risolvere la situazione con finti esorcismi. Nel frattempo sulla scena fa la sua comparsa lo spirito di un assassino seriale che spinge Frank a indagare su questa nuova e malevole presenza in grado di colpire vivi e trapassati. Jackson e la sua partner di scrittura e nella vita Fran Walsh hanno concepito l’idea per “Sospesi nel tempo” durante la fase di scrittura della sceneggiatura di Creature dal cielo. Il produttore esecutivo Robert Zemeckis ha assunto il duo per scrivere la sceneggiatura, con l’intenzione originale di dirigere egli stesso “Sospesi nel tempo” come spin-off della serie televisiva Racconti della cripta. Con la prima bozza di Jackson e Walsh presentata nel gennaio 1994, Zemeckis ha passato la regia a Jackson, rimanendo a bordo come produttore. Gli strepitosi effetti visivi del film sono stati creati dalla Weta Digital, azienda che Jackson aveva fondato tre anni prima.
2. La casa 2 – Evil Dead 2 (1987)
Sam Raimi forte del successo di cassetta del suo splatter indipendente Evil Dead aka La casa e reduce dal flop della commedia I due criminali più pazzi del mondo scritta con i fratelli Coen, affronta con il remake/sequel La casa 2 / Evil Dead 2 la sua prima produzione horror mainstream. Nonostante venga costretto a rendere le sue truculente visioni adatte ad una platea più vasta, addomesticando demoni e deformità lovecraftiane, Raimi riesce comunque nell’intento di trasformare il film in una sorta di rutilante baraccone da luna park all’insegna del “gore”, sovraccarico di black-humour e con un Bruce Campbell pronto con il suo Ash ad entrare di diritto in una ideale “hall of fame” delle icone del genere horror. In “Evil Dead 2” il sangue assume una consistenza sciropposa e un colorazione pastello, le mutilazioni e mutazioni del primo capitolo lasciano il posto a stranianti sequenze in stop-motion con strafottenti moncherini posseduti, corpi decapitati che danzano al chiaro di luna e bulbi oculari che finiscono in bocche urlanti. In sala si ride, si grida, sembra di assistere ad una versione “ultradeformed” e iperviolenta di un corto dei Looney Toones; tutti si aspettavano uno splatter e si ritrovano con qualcosa di non immediatamente codificabile, tanto travolgente quanto sguaiato e farneticante. Il lisergico finale assurge a dimensioni-parallele, vortici spazio-temporali, l’iconico “Necronomicon” diventa portale e prepara lo spettatore alla terza avventura del mitico Ash e della sua inseparabile motosega, stavolta si combatterà in terra straniera dove Ash conoscerà gli orrori e l’ambizione di un alter ego malvagio e della sua mortifera “Armata delle tenebre”…ma questa è un’altra storia e un altro film.
3. Chi è sepolto in quella casa? (1986)
Altro giro e film che sembra girato appositamente per una maratona di Halloween: Chi è sepolto in quella casa? aka House è una commedia horror diretta da Steve Miner e prodotta da Sean S. Cunningham, due nomi di spicco legati al franchise di Venerdì 13. La storia originale alla base del film, poi intrisa di humour nero da Miner, è di Fred Dekker (Dimensione terrore, Scuola di mostri) che in origine aveva pensato ad un horror a tutto tondo. Protagonista assoluto del film William Katt, meglio conosciuto per il ruolo dell’insegnate Ralph Henley protagonista della serie tv Ralph supermaxieroe. Il film racconta la storia di uno scrittore tormentato che si trasferisce nella casa della zia defunta e cade vittima delle creature sovrannaturali che popolano la casa infestata, diventata accesso ad altre oscure dimensioni. Creature grottesche che ricordano quelle di “Evil Dead 2” di Sam Raimi, una location suggestiva, un protagonista affascinante e una irresistibile atmosfera anni ottanta rendono “Chi è sepolto in quella casa?” un titolo assolutamente da ripescare e Halloween sembra proprio l’ideale.
4. Il ritorno dei morti viventi (1985)
Potevano mancare gli zombie nella nostra lista di film per la notte di Halloween? Naturalmente no e quest’anno abbiamo scelto Il ritorno dei morti viventi per la nostra ideale maratona horror. Scritto e diretto da Dan O’Bannon, “Il ritorno dei morti viventi” ha segnato il debutto alla regia dello sceneggiatore di Alien. Il film racconta la storia di come il proprietario di un magazzino fuori amno, due suoi due dipendenti, un amico impresario di pompe funebri e un gruppo di teppisti punk, affrontano il rilascio accidentale di un gas zombificante e l’insorgere di un’orda di morti viventi invincibili e affamati di cervelli. Il film è interpretato da Clu Gulager (Nightmare 2, L’alieno), James Karen attore e caratterista di fama e volto popolare con ruoli in Tutti gli uomini del presidente, Capricorn One, Sindrome cinese e Wall Street e la reginetta dell’horror e “scream queen” Linnea Quigley, che nel film balla nuda su una tomba. Il film rivisita alcuni dei cliché legati agli zombie moderni e lancia il concetto di morti viventi che si cibano di cervelli e di zombie “veloci”. Il film ha le sue radici in un romanzo omonimo di John Russo. Quando Russo e George A. Romero si separarono dopo il loro film del 1968 La notte dei morti viventi, Russo mantenne i diritti su qualsiasi titolo che includesse il termine “Living dead / Morti viventi” mentre Romero era libero di creare la propria serie di sequel, a cominciare da Zombi (Dawn of the Dead). Nel frattempo Russo e il produttore Tom Fox avevano pianificato di portare sullo schermo “Il ritorno dei morti viventi” in formato 3D con la regia di Tobe Hooper (Non aprite quella porta, Poltergeist). Dan O’Bannon venne chiamato per dare una rifinitura alla sceneggiatura e dopo che Hooper si tirò indietro per realizzare Space Vampires (anch’esso da una sceneggiatura di Dan O’Bannon), a O’Bannon venne offerto il posto di regista e lui accettò, a condizione però di poter riscrivere il film da zero in modo da differenziarlo dai film di Romero a iniziare dall’aspetto degli zombie ispirati dalle mummie di Guanajuato in Messico, dal popolo delle paludi del Galles e dalle illustrazioni dei fumetti di EC Comics. La sostanza chimica “2-4-5 Trioxin” della storia, sviluppata dalla “Darrow Chemical Company” per i militari, è un riferimento alla realmente esistente Dow Chemical Company e un cenno al suo coinvolgimento negli anni ’60 con la produzione dell’agente Orange utilizzato durante la guerra del Vietnam come potente defoliante (nel film si parla invece di un utilizzo sulle colture di cannabis negli anni ’60).
5. Quella casa nel bosco (2011)
Quella casa nel bosco è vera e propria lettera d’amore di Joss Whedon ai film horror e a chi come lui è un fan sfegatato del genere; parliamo del creatore della serie tv di culto Buffy l’ammazzavampiri nonché regista di The Avengers. Whedon gioca con i meccanismi dell’horror, strizza l’occhio ai fan di lunga data del genere e poi spariglia le carte alzando il sipario su uno scenario lovecraftiano in cui tecnologia e sovrannaturale collidono, implodendo in un travolgente finale in cui gore e citazionismo sfrenato la fanno da padroni.
6. Scuola di mostri (1987)
Scuola di mostri aka The Mosnter Squad è un sentito omaggio ai classici mostri Universal e una sorta di versione horror dell’evergreen I Goonies. In una cittadina americana un club di fan dei mostri (vedi il “Club dei perdenti” del romanzo “IT” di Stephen King) si ritrovano a fronteggiare una squadra di veri mostri capitanati nientemeno che dal Conte Dracula in persona. Spassosa parodia horror alla Scooby-Doo capace di omaggiare i film di mostri senza ridicolizzarli. Alla regia il Fred Dekker di Dimensione terrore e Robocop 3.
7. I racconti della cripta – Il cavaliere del male (1995)
“Brayker custodisce l’ultima di sette potenti chiavi in grado di proteggere il mondo dalle forze del male…ma le altre sei sono nelle mani del diabolico Collezionista”. Altro film che resta uno dei nostri baluardi per quanto riguarda Halloween, Il cavaliere del male è un lungometraggio legato ai film e alla serie tv I racconti della cripta, infatti presenta scene con il Guardiano della Cripta all’inizio e alla fine del film. A differenza degli episodi della serie HBO, la storia non è stata adattata dalle pagine degli iconici fumetti horror EC Comics. La prima bozza della sceneggiatura del regista Tom Holland era stata concepita come un sequel dell’originale La bambola assassina (1988), ma poi Holland abbandonò. Successivamente la sceneggiatura è passata nelle mani prima dello sceneggiatore Mark Carducci (Pumpkinhead) e poi della regista Mary Lambert (Cimitero Vivente) e infine quando finalmente è arrivata sulle scrivania della Silver Pictures di Joel Silver, è stata scelta per essere il secondo di una trilogia di spin-off cinematografici de “I racconti della cripta” che però si fermeranno al secondo capitolo, Bordello di Sangue.
8. Dimensione Terrore aka Night of the Creeps (1986)
Dimensione Terrore aka Night of the Creeps ha visto l’esordio alla regia dello sceneggiatore Fred Dekker, che poi scriverà e dirigerà anche Scuola di mostri e Robocop 3. Il film interpretato da Jason Lively, Jill Whitlow e Tom Atkins è un tributo ai B-movies di fantascienza che mescola invasione aliena e zombie, con elementi slasher. Riguardo alle riprese, Dekker inizialmente voleva girare il film in bianco e nero, ma poi dovette accontentarsi dell’incipit, scrisse la sceneggiatura in una settimana e per la maggior parte dei personaggi principali scelse il nome di popolari registi di cinema di genere (Romero, Carpenter, Raimi, Landis, Hooper, Cronenberg, Cameron, Steve Miner, Wes Craven, Mario Bava).
9. Ragazzi perduti (1987)
Ragazzi perduti aka Lost Boys è uno dei vampire-movies più divertenti di sempre, con il regista Joel Schumacher che imbrocca il giusto mix di horror, commedia e film per ragazzi girando quello che per molti, sottoscritto incluso, è un piccolo classico degli anni ’80. Nel cast un giovane Kiefer Sutherland “zannuto” e ci sono anche Corey Feldman e Jamison Newlander alias i fratelli Ranocchi esperti di fumetti e vampiri.
10. Nightmare 3 – I guerrieri del sogno (1987)
Uno dei migliori sequel horror di sempre, il terzo Nightmare rivaleggia con l’originale e ha il pregio di includere il Freddy Krueger post-Craven ancora interpretato da un Robert Englund in forma smagliante. Il film diretto da Chuck Russell (Blob – Il fluido che uccide, the Mask) vede il ritorno di Heather Langenkamp e John Saxon nonchè il debutto cinematografico di Patricia Arquette. Abbiamo scelto Nightmare 3 – I guerrieri del sogno perché miscela passato e futuro, infatti ritroviamo i personaggi dell’originale, ma a livello sia di make-up che di caratterizzazione ritroviamo invece il Freddy Krueger post-Craven diventato icona horror e non quello meno teatrale che Craven aveva ideato per il “Nightmare originale”. Inoltre le location oniriche create per il film sono molto intriganti e coreografiche e mostrano un Freddy più “creativo” rispetto ai colleghi Jason e Michael.
11. Ammazzavampiri di Tom Holland (1985)
Ammazzavampiri aka Fright Night è per il sottoscritto il film di Halloween per antonomasia con il suo mix di horror e commedia, effetti speciali vecchio stampo e un cast davvero azzeccato. Il fan di film di vampiri Charlie Brewster (William Ragsdale) e l’anziano divo horror in disarmo Peter Vincent (Roddy McDowall) se la devono vedere con un vampiro in “carne e ossa” che si è appena trasferito nella casa accanto a quella di Charlie; così mentre giovani ragazze cominciano a sparire, Charlie scoprirà che i vampiri esistono davvero e ucciderli non è facile come in tv. Consigliamo caldamente anche il sequel Ammazzavampiri 2 mentre bocciamo il remake del 2011, Fright Night – Il vampiro della porta accanto, che non si è dimostrato minimamente all’altezza e se volete date pure un’occhiata al direct-to-video Fright Night 2 – New Blood con una protagonista mozzafiato e strizzatine d’occhio all’originale.
12. Re-Animator (1985)
Con Re-Animator si va a colpo sicuro come peraltro con il sequel Re-Animator 2 datato 1991, quest’ultimo un meraviglioso e sanguinoso omaggio al classico La moglie di Frankenstein di James Whale. Il personaggio del folle e genialoide scienziato Herbert West creato dallo scrittore Howard Phillips Lovecraft e ossessionato dalla morte, è stato per l’attore Jeffrey Combs quello che l’Ash di Evil Dead è stato per Bruce Campbell, trasformando di fatto Combs in un’icona horror. Chiunque si consideri un vero patito di horror non può non aver visionato “Re-Animator” almeno una volta e per chi ancora non l’ha fatto. questa potrebbe essere l’occasione giusta per riscoprire un gioiellino di culto.
13. Non aprite quel cancello (1987)
Alcuni bambini rimasti soli a casa per il fine settimana si ritrovano ad aprire accidentalmente un accesso infernale, e a scatenare un’orda di demonietti animati in un mix di live-action e stop-motion. Non aprite quel cancello aka The Gate è uno dei miei personali cult adolescenziali che rispolvero sempre volentieri. Il cast include un giovanissimo Stephen Dorff al suo debutto cinematografico, mentre il titolo italiano del film ammicca al classico Non aprite quella porta (vedi anche “Non aprite quell’armadio” aka “Moster in the Closet”). “Non aprite quel cancello è un altro titolo perfetto per Halloween, capace di giocare con alcune paure tipiche dell’infanzia inserendo all’interno di quello che sembra un horror piuttosto innocuo demonologia, satanismo e creaturine infernali che negli anni ’80 hanno spopolato tra i patiti dell’horror, per il sottoscritto il film insieme a Scuola di mostri è da considerarsi il Goonies del genere horror.
14. Dal tramonto all’alba (1996)
Potevano mancare i vampiri ad Halloween? 1996, l’accoppiata Rodriguez/Tarantino fa squadra per l’horror Dal tramonto all’alba, digressione splatter/ pulp del genere “vampire”, una divertente commistione di western e road-movie e un omaggio al claustrofobico cinema d’assedio di Carpenter. Su schermo un cast memorabile che oltre allo stesso Tarantino, qui in veste di sceneggiatore e co-protagonista, sfoggia anche la Juliette Lewis di Assassini nati, l’Harvey Keitel de Il cattivo tenente e un George Clooney ormai avviato verso una fulgida carriera da sex-simbol. Serial killer, sacerdoti spretati, un nido di vampiri che è insieme un tempio sacrificale, una bettola per camionisti e un bordello di confine. Rodriguez dirige un fumettone sanguinolento e fracassone da antologia condito da grotteschi vampiri, ironia in puro stile Sam Raimi e cliché del genere tutti rispettati: croci, aglio, acqua santa, luce del sole e decapitazione uguale a morte certa per i succhiasangue. Da segnalare il cameo del mago degli effetti speciali Tom Savini, davvero spassoso il suo Sex Machine.
15. Non aprite quella porta – Parte 2 (1986)
Non aprite quella porta – Parte 2 (The Texas Chainsaw Massacre 2), sequel del cult anni ’70 di Tobe Hooper è uno degli horror più sottovalutati di sempre e anche dei meno compresi, e quindi quale migliore occasione di Halloween per rispolverarlo. Il ritorno di Hooper alla regia e un’atmosfera grottesca ricca di humour nero rende questa pellicola piacevolmente alternativa al film originale. “Non aprite quella porta – Parte 2” esce a sette anni dall’originale con Hooper che torna ad occuparsi della famiglia della motosega abbandonando le atmosfere malate e iperrealistiche del suo capolavoro anni settanta, per sfornare un grottesco e surreale fumettone splatter che vuol essere quasi una parodia dell’originale; , il poster che fa il verso a quello del film “Breakfast Club” palesa l’intento di Hooper di realizzare una commedia horror. Per fortuna il trascorrere degli anni ha reso giustizia a “Non aprite quella porta – Parte 2” eletta a pellicola di culto, capace di raccontare e rappresentare gli eccessi gore e la satira ficcante di tanto cinema horror anni ’80. La trama segue una DJ radiofonica interpretata da Caroline Williams (Leprechaun 3, Halloween II) che attira l’attenzione di Leatherface e della sua famiglia cannibale mentre un ex marshall del Texas, interpretato da Dennis Hopper, dà loro la caccia. Il regista Tobe Hooper e Kim Henkel, il co-sceneggiatore dell’originale Non aprite quella porta (1974), originariamente avevano l’idea di un sequel che includesse un’intera città di cannibali e che fosse anche una parodia del film Motel Hell (1980) che a sua volta era una parodia del “Non aprite quella porta” originale. Il titolo di questo sequel doveva essere ‘Beyond The Valley Of The Texas Chainsaw Massacre’, ma lo studio ha imposto notevoli cambiamenti da apportare allo script e l’ingaggio di un nuovo sceneggiatore, e il risultato di questi cambiamenti è ciò che è diventato “Non aprite quella porta – Parte 2”. Tom Savini che ha curato gli effetti speciali del film, parlando del make-up speciale che ha creato per il nonno lo ha descritto come il lavoro di trucco di cui è più orgoglioso in assoluto e lo ha paragonato al trucco per invecchiare Dustin Hoffman in Piccolo grande uomo (1970). “Non aprite quella porta – Parte 2” come l’originale alla sua uscita si è scontrato con la censura in tutto il mondo: il film è stato messo al bando nella ex Germania Ovest e Singapore, In Inghilterra la mole di tagli richiesti dalla censura rese l’uscita impraticabile mentre in Australia il film è stato messo al bando per 20 anni.