Omar Sharif, è morto a 83 anni il Dottor Zivago – il ricordo di Blogo
Indimenticabile Dottor Zivago, è morto Omar Sharif
Da tempo malato di Alzheimer, si è spento al Cairo Omar Sharif, stroncato da un attacco di cuore. A confermare la triste notizia il suo agente, Steve Kenis. Tarek Sharif, figlio del divo, confessò poche settimane fa il precario stato di salute in cui si trovava il celebre padre:
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“Mio padre ha l’Alzheimer: è difficile determinare in che fase si trovi. E’ evidente che non migliorerà mai e che peggiorerà”. “Ancora sa di essere un famoso attore. La perdita della memoria colpisce soprattutto alcune cose specifiche, piccoli dettagli, come quando ha visitato un luogo specifico o girato un film in particolare. In alcuni momenti sta un po’ meglio. In altri è molto sconcertato. Sa chi è, ma non necessariamente per quale ragione la gente lo saluti. Quando qualcuno in strada lo avvicina, pensa che sia una vecchia conoscenza. Ma di solito è semplicemente un ammiratore”. [/quote]
Ammiratori che Sharif ha avuto a milioni, nei 60 anni di cinema che ha lasciato al mondo. Il debutto nel 1954 con il film Lotta nella valle – Cielo d’Inferno, per poi diventare immediatamente una celebrità grazie a Lawrence d’Arabia di David Lean, girato nel 1962. Pellicola che gli fece guadagnare una nomination agli Oscar come miglior attore non protagonista e due Golden Globe. 3 anni dopo, e sempre con Lean alla regia, l’epocale bis con Il dottor Zivago, film che lo portò a vincere un terzo Golden Globe. Leone d’oro alla carriera nel 2003, Sharif vinse quell’anno anche il premio del pubblico come miglior attore grazie al film Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano. Nel mezzo, tra i tanti titoli girati da ricordare, C’era una volta… di Rosi, Funny Girl di William Wyler, Il seme del tamarindo di Blake Edwards, Linea di sangue di Terence Young e Che di Richard Fleischer.
Negli anni ‘2000 si era aperto ai blockbuster come Oceano di fuoco – Hidalgo, 10.000 A.C. di Roland Emmerich e Le cronache di Narnia – Il leone, la strega e l’armadio, per poi girare il suo ultimissimo film con la nostra Valeria Bruni Tedeschi, regista del delizioso Un castello in Italia. Non solo attore ma anche tra i più affermati giocatori di bridge del mondo, Omar Sharif ha ricevuto anche una medaglia all’onore dall’UNESCO come riconoscimento dei suoi contributi significativi al mondo del cinema e alla diversità culturale. Il 17 gennaio scorso si era spenta Faten Hamama, sua prima ed unica moglie da cui divorziò nel 1974. Oltre al figlio Tarek, a piangere quest’oggi la morte di Sharif tra i famigliari più stretti ci sono anche i nipoti Omar (anch’esso attore) e Karim.