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Stasera in tv: “La signora delle rose” su Rai 1

Rai 1 stasera propone “La Fine Fleur”, commedia francese del 2021 diretta da Pierre Pinaud e interpretata da Catherine Frot, Melan Omerta, Fatsah Bouyahmed, Olivia Coté, Marie Petiot e Vincent Dedienne.

9 Aprile 2024 12:20

La signora delle rose (La Fine Fleur), su Rai 1 la commedia francese con protagonista l’attrice Catherine Frot nei panni di una grande coltivatrice di rose caduta in disgrazia e sull’orlo della bancarotta, che cerca di impedire di essere acquisita da un potente concorrente che intende approfittare della situazione.

La signora delle rose – Cast e doppiatori

Rai 1 stasera propone "La signora delle rose", commedia francese del 2021 diretta da Pierre Pinaud e interpretata da Catherine Frot, Melan Omerta, Fatsah Bouyahmed, Olivia Coté, Marie Petiot e Vincent Dedienne.

Catherine Frot: Eve Vernet
Melan Omerta: Fred
Fatsah Bouyahmed: Samir
Olivia Coté: Véra
Marie Petiot: Nadège
Vincent Dedienne: Lamarzelle
Rukkmini Ghosh: Elle
Serpentine Teyssier: Madre di Fred
Pasquale D’Inca: Sig. Papandréou
Mathieu Duboclard: Poliziotto
Matthieu Loos: Poliziotto
Damien Habouzit: Padre di Fred
Charles-Roger Bour: Sig. Lestrade
Stéphane Margot: Chandra
Laurent Giroud: Joël
Christophe Gendreau: Avvocato di Lamarzelle

Doppiatori italiani

Alessandra Korompay: Eve Vernet
Danny Francucci: Fred
Teo Bellia: Samir
Emanuela D’Amico: Véra
Lavinia Paladino: Nadège
Gianluca Crisafi: Lamarzelle
Gianluca Machelli: Sig. Papandréou
Alessandro Tannoia: Timothy

La signora delle rose – Trama e trailer

Rai 1 stasera propone "La signora delle rose", commedia francese del 2021 diretta da Pierre Pinaud e interpretata da Catherine Frot, Melan Omerta, Fatsah Bouyahmed, Olivia Coté, Marie Petiot e Vincent Dedienne.

Eve Vernet (Catherine Frot) è stata per anni la più grande coltivatrice di rose di Francia. Oggi però si trova sull’orlo della bancarotta e la sua azienda è sul punto di essere acquisita da un potente concorrente. Vera, la sua fedele segretaria, le prova tutte per tentare di salvare la situazione e alla fine crede di poter trovare una soluzione rivolgendosi ai servizi sociali e assumendo tre dipendenti senza alcuna esperienza nel settore, ma con un desiderio: tornare a fiorire. Fra le mille difficoltà, l’improbabile ma determinata squadra si imbarcherà insieme in un’avventura davvero unica che potrebbe cambiare per sempre le loro vite.

Curiosità sul film

Rai 1 stasera propone "La signora delle rose", commedia francese del 2021 diretta da Pierre Pinaud e interpretata da Catherine Frot, Melan Omerta, Fatsah Bouyahmed, Olivia Coté, Marie Petiot e Vincent Dedienne.

  • “La signora delle rose” è diretto da Pierre Pinaud al suo secondo lungometraggio dopo la commedia Parlez-moi de vous del 2012 e la regia del segmento “Gelée précoce” della commedia a episodi Courts mais Gay: Tome 3 (2002).
  • Pierre Pinaud dirige “La signora delle rose” da una sua sceneggiatura basata su una sua idea originale e scritta in collaborazione con Fadette Drouard (Non conosci Papicha), Blandine Jet, Philippe Le Guay (Molière in bicicletta) e Sara Wikler.
  • L’attrice Catherine Frot è nota al grande pubblico per ruoli in Marguerite (2015), Aria di famiglia (1996), La cena dei cretini (1998) e La cuoca del presidente (2012) e Quello che so di lei (2017).

Note di regia

Rai 1 stasera propone "La signora delle rose", commedia francese del 2021 diretta da Pierre Pinaud e interpretata da Catherine Frot, Melan Omerta, Fatsah Bouyahmed, Olivia Coté, Marie Petiot e Vincent Dedienne.
(da sinistra a destra) Gli attori Fatsah Bouyahmed, Marie Petiot, Catherine Frot, il coproduttore Philippe Pujo, l’attore Melan Omerta, il coproduttore Stephanie Carreras e il regista Pierre Pinaud  (Photo by Bertrand Rindoff Petroff/Getty Images)

Ho scoperto che la creazione di questi esemplari non è frutto del caso, ma si basa su una selezione molto meticolosa: si prendono i migliori “padri” (stami) e “madri” (pistilli), quelli con caratteristiche notevoli per colore o per resistenza alle malattie, o per profumo, e li si “sposa” nella speranza che ne vengano varietà degne di essere presentate nei concorsi. Poiché i temi sociali mi hanno sempre toccato e sfidato, ho visto un parallelo impressionante con le nostre società moderne ipercompetitive, con le loro tendenze elitarie, dove per entrare nelle migliori scuole, e quindi ottenere i migliori lavori, bisogna superare esami competitivi e spesso provenire da una buona famiglia. Da questa somiglianza, ho visto la base su cui avrei potuto costruire un film, e ho iniziato a immaginare una sceneggiatura. [Pierre Pinaud]

Intervista con il regista Pierre Pinaud

Rai 1 stasera propone "La signora delle rose", commedia francese del 2021 diretta da Pierre Pinaud e interpretata da Catherine Frot, Melan Omerta, Fatsah Bouyahmed, Olivia Coté, Marie Petiot e Vincent Dedienne.

Questa è la prima volta che la creazione delle rose è al centro di un film. Da dove è nata l’idea?

Dall’amore che ho per i fiori fin dalla mia infanzia. Avevo circa undici anni quando i miei nonni regalarono a me e a mio fratello parte del loro giardino, dandoci carta bianca per farne ciò che volevamo. Avere un pezzo di terra tutto tuo fin da bambino… che regalo meraviglioso! Abbiamo subito iniziato a immaginare e progettare il nostro giardino ideale, un giardino come una sorta di Eden. Comprendeva un ingresso, un vialetto, un luogo attrezzato con una panchina per poter leggere, sognare, riposarsi o contemplare i fiori, durante tutto il suo percorso, una moltitudine di piccole sorprese nella composizione e disposizione delle aiuole e, in fondo , un ampio spazio per far fiorire la luce. Credo che questo giardino sia stata la mia prima esperienza di scenografia e allestimento. Anche se probabilmente ce l’avevo fin da piccolo, la mia passione per i fiori e i giardini è nata, consapevolmente, in quel periodo, e non mi ha mai abbandonato. Da allora ha convissuto con l’altra mia passione, quella che avevo sviluppato, molto presto, per il cinema. Tra loro, la convivenza è necessariamente pacifica poiché, in fondo, si nutrono della stessa fonte: la ricerca di un’estetica e di una messa in scena.

Fondamentalmente, LA SIGNORA DELLE ROSE è una storia di Davide e Golia, con ramificazioni sociali e sentimentali…

Un po’ sì. Inizia con una storia di lotta, quella condotta, da sola, contro gli industriali e le leggi del mercato, da un’artigiana caparbia, resistente alle tecniche moderne che, secondo lei, abbassano gli standard di qualità. Si prosegue con l’apertura di questa donna al mondo grazie a persone che aveva accolto con condiscendenza, perché ignoravano il suo campo (l’orticoltura). E, poiché il tema della trasmissione significa molto per me, si conclude con la mano che questa donna tende a un giovane uscito dai binari, facendogli vedere, finalmente, un futuro. Se avessi bisogno di un riferimento, direi che LA SIGNORA DELLE ROSE è costruitO secondo il principio delle bambole russe (ovvero i molteplici strati che costituiscono un fiore in boccio).

Perché hai chiesto a Catherine Frot di essere la tua Eve?

Volevo fare un film molto “francese” e mi sono detto che nessuna attrice avrebbe incarnato meglio di Catherine questa specificità, che richiede finezza, eleganza, sensualità, carattere, un po’ di sfrontatezza e anche un bel po’ di fantasia. Avevo visto Catherine in LA CUOCA DEL PRESIDENTE. In questo ruolo di cuoca del Périgord responsabile dei pasti personali del Presidente della Repubblica, l’ho trovata sensazionale, molto “francese” in effetti, fino al buon senso e al coraggio che il suo carattere richiedeva. Avendola ammirata in altri ruoli, conoscevo la ricchezza della sua tavolozza recitativa, ma quando si trattava di recitare, Eve pretendeva molto. Bisognava saper assumere l’autorità di un leader d’impresa e allo stesso tempo lasciare emergere la fragilità di una bambina che ammirava suo padre. Catherine ha fatto sentire tutto questo, e anche di più, perché ha un’altra qualità, rara tra le attrici: è concreta. Abita fisicamente i suoi ruoli e ha una precisione manuale incredibile. Quando Madame Dorieux venne a mostrarle come ibridare un fiore, riuscì a riprodurre alla perfezione le sue azioni. Tuttavia, ciò non toglie nulla alla sua capacità di trascendere, di poetizzare le sue interpretazioni.

LA SIGNORA DELLE ROSE è dedicata a tua madre…

Ho avuto un lungo periodo in cui, per dedicarmi esclusivamente alla scrittura, non ho fatto tournée. È successo che mia madre in quel periodo si ammalò e io mi presi cura di lei finché non se ne andò. Gli ho parlato di LA SIGNORA DELLE ROSE. Mi ha incoraggiato moltissimo a portare a compimento questo progetto. L’ho dedicato a lei.

Intervista con Catherine Frot (Eve)

Rai 1 stasera propone "La signora delle rose", commedia francese del 2021 diretta da Pierre Pinaud e interpretata da Catherine Frot, Melan Omerta, Fatsah Bouyahmed, Olivia Coté, Marie Petiot e Vincent Dedienne.

Cosa ti ha attratto in LA SIGNORA DELLE ROSE?

Ciò che mi è piaciuto innanzitutto è stata la personalità del personaggio e anche il suo percorso: quello di una donna che è stata una gloria nella sua professione, che ora non lo è più ma riuscirà comunque a rinascere accettando l’aiuto di persone che sono anche lei sul fondo del buco. Esseri che se la passano male, chiusi nella loro solitudine ma che, nonostante le loro differenze, finiscono per trovare la salvezza nella solidarietà. Sono stata toccata per la prima volta dalla dimensione sociale e dall’umanità de LA SIGNORA DELLE ROSE. E allora ho capito che le rose contavano molto nel fascino sprigionato da questa storia di mani tese, che erano addirittura essenziali, che le donavano una poesia ineffabile e un profumo inebriante. Ammetto che prima non avevo prestato particolare attenzione a questi fiori. Il film me li ha fatti conoscere, ho l’impressione di aver fatto un viaggio straordinario in una terra sconosciuta. Non guardo più le rose allo stesso modo, so quanta cura e know-how richiede la loro bellezza e oggi mi toccano e mi fanno sognare.

Ritorniamo ad Eve…

Per un’attrice, Eve è un personaggio irresistibile per la sua complessità e la capacità di evolversi. All’inizio della storia è orgogliosa, retta, coraggiosa, chiusa in se stessa; una sorta di amante piuttosto psicorigida ma ferita che resiste solo grazie alla sua passione “monomaniacale” per le rose. Era una regina nel suo campo, concorrenti più forti le hanno rubato la corona, eppure continua a lottare per la sopravvivenza della sua fattoria con un brio davvero incredibile. Eve ha qualcosa dell’ordine della quercia. In apparenza è solida come una roccia, eppure è indebolita da ferite che crede invisibili: la morte di suo padre, il declino della sua fattoria e… l’anonimato in cui è caduta. Basterà l’arrivo inaspettato di tre persone in cerca di identità e di integrazione sociale perché questa persona coraggiosa e caparbia abbandoni le armi, si metta in discussione e lasci maturare dentro di sé un sentimento che da donna credeva di non poter mai sperimentare: quella della perpetuazione. Interpretare qualcuno che esce dal suo guscio e si trasforma è sempre emozionante, ancora di più se, come in questo caso, è guidato solo da una passione esclusiva e totalmente disinteressata. In un certo senso, Eve “prende” la rosa. Vive solo per la perpetuazione della bellezza, qualcosa di completamente inutile, effimero, obsoleto e eppure fondamentale, primordiale. C’è in Eve una sorta di ricerca spirituale che confina con la poesia e dalla quale sfugge, a volte, anche un certo umorismo.

Non conoscevi Pierre Pinaud. Che tipo di regista è?

È affascinante, davvero, allo stesso tempo toccante, elegante, poetico e delicato. È un uomo che vive nella e per la bellezza. È un giardino fiorito in sé. Il suo film si chiama [in originale] LA FINE FLEUR [Il fior fiore], perché per lui, innegabilmente, è la rosa ad essere al centro del suo film, la rosa, la sua storia e la sua perpetuazione, qui simboleggiata dalla lotta di una donna. È anche grazie a questo pregiudizio che, al di là della sua dimensione sociale, il suo film sprigiona tanta poesia, tanta sensualità e tanta emozione.

La Rosa : La regina dei fiori

Rai 1 stasera propone "La signora delle rose", commedia francese del 2021 diretta da Pierre Pinaud e interpretata da Catherine Frot, Melan Omerta, Fatsah Bouyahmed, Olivia Coté, Marie Petiot e Vincent Dedienne.

Nella mitologia greca, la rosa è la creazione della dea Clori, ninfa dei fiori. Sedotto dal suo fascino, Afrodite gli donò la bellezza, Dioniso il profumo più dolce e le tre Grazie gli donarono gioia, fascino e splendore. Infine Apollo, dio della bellezza, la nominò regina dei fiori. La rosa ha sempre mantenuto il suo status di regina dei fiori, apprezzata dai grandi di questo mondo: Alessandro Magno (che la introdusse in Egitto); La regina Maria Antonietta o l’imperatrice Joséphine de Beauharnais. È fonte di ispirazione per artisti di ogni tipo, siano essi poeti o pittori. Servirà anche come emblema politico, ad esempio per i partiti socialisti francesi o italiani.

Caratteristiche della rosa:
Per determinare la qualità di una rosa, esamineremo i criteri
seguente:
– forma
– colore
– profumo
– fogliame
– resistenza alle malattie, alle intemperie e alle condizioni atmosferiche di cultura
– fioritura
Nei concorsi si notano anche i criteri di originalità.
Il libro Modern Rose XII ne elenca più di 25.000 varietà rose nel mondo. Attualmente ne esistono quasi 4000 varietà effettivamente coltivato. Per la rosa outdoor, un centinaio di nuove le varietà vengono presentate ogni anno nei concorsi nuove rose internazionali, ma solo una ventina alla fine verranno commercializzati.

L’industria delle rose:
In commercio esistono tre tipi di rose:
– le cosiddette rose recise per floristica,
– la cosiddetta rosa da esterno destinata alla decorazione di parchi e giardini,
– rose coltivate per essenze destinate alla profumeria.
In Francia le principali zone di produzione delle rose sono:
– i Paesi della Loira e più in particolare l’Angiò per la produzione,
– la regione di Grasse per le rose utilizzate in profumeria,
– la regione di Lione per la creazione ma anche la produzione.
Nel mondo, le principali aree produttive (destinate a
molto per l’esportazione) si trovano principalmente lungo la linea
equatoriale: Colombia, Ecuador, Kenya ed Etiopia).

La signora delle rose – La colonna sonora

Rai 1 stasera propone "La signora delle rose", commedia francese del 2021 diretta da Pierre Pinaud e interpretata da Catherine Frot, Melan Omerta, Fatsah Bouyahmed, Olivia Coté, Marie Petiot e Vincent Dedienne.

  • Le musiche originali de “La signora delle rose” del compositore francese Mathieu Lamboley (Il discorso perfetto, Minuscule 2 – Alla ricerca di nuovi mondi, Il ritorno dell’eroe, Un marito a metà).
  • Pianista e compositore, Mathieu Lamboley ha studiato all’Accademia di musica di Parigi, ha composto la sua prima colonna sonora originale all’età di 25 anni 3e da allora non ha mai smesso di comporre, incoraggiato dal collega americano Hans Zimmer che ha elogiato il suo lavoro. Ha lavorato a oltre 20 film con vari registi e nel 2018 ha firmato la colonna sonora acclamata dalla critica del documentario Minuscule 2: un pezzo orchestrale per 95 musicisti e un coro per il quale è stato nominato a numerosi premi. Più recentemente, ha composto la colonna sonora originale della serie Netflix Lupin, un successo internazionale al primo posto nella classifica della piattaforma di streaming.
  • La colonna sonora include il brano “La rose et l’armure” di Antoine Elie.

Il regista parla della musica del film: Per creare la musica del film mi sono rivolto a Mathieu Lamboley e ho davvero apprezzato la nostra collaborazione. Ha scritto una partitura formidabile, ispirata sia ai grandi compositori francesi, come Ravel, Satie e Debussy, sia a creatori più contemporanei di musica ripetitiva. Per la musica preesistente mi sono rivolto a crooner americani il cui carisma evocava questo glorioso passato e la malinconica nostalgia con cui volevo bagnare Eva. Da qui, in particolare, la voce di Dean Martin che accompagna l’inizio. Dean Martin è qui per simboleggiare l’eterna bellezza della voce. È ieri, oggi e domani. Forse è un cantante che ascoltava il padre di Eva… Certe arie d’opera, certe poesie hanno questa stessa forza, che è anche, torniamo, quella delle rose. Alcuni di questi possono essere molto contemporanei, ma si riferiscono a qualcosa di molto antico. Ecco perché affascinano l’uomo fin dalla notte dei tempi e perché raccontano una storia. C’è anche il rap per una sequenza più dinamica con i dipendenti in inserimento, e poi, per finire, questa canzone di cui mi sono innamorato e che Stéphanie Carreras e Philippe Pujo, i produttori, mi hanno fatto conoscere: LA ROSE ET ARMOR, di Antoine Elie. Illustra così bene la storia di Eve e Fred e, pur essendo moderno, ritorna alla grande era della canzone. Francese. Trovo che tutti questi universi musicali si uniscano molto. Danno al film il suo tono di “modernità vintage”, e peccato per The Antinomy!

Rai 1 stasera propone "La signora delle rose", commedia francese del 2021 diretta da Pierre Pinaud e interpretata da Catherine Frot, Melan Omerta, Fatsah Bouyahmed, Olivia Coté, Marie Petiot e Vincent Dedienne.

1. Hybridation 2:31
2. Les saisons 1:20
3. The Lion 2:31
4. Eve 1:02
5. Le casse 3:55
6. Inserados (Melan) 2:30
7. Présentation des roses 0:40
8. Au travail 1:04
9. Red Roses For A Blue Lady 2:46
10. Découverte de la rose 3:35
11. Repiquage 0:54
12. Les hypothèques 1:17
13. Les roses blanches (Tino Rossi) 3:48
14. Le bouton de rose 2:02
15. Calendrier 1:18
16. Pensée bleue 5:43
17. La rose et l’armure (Antoine Elie) 3:27

La colonna sonora de “La signora delle rose” è disponibile su Amazon.

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