Megalopolis: nuovo trailer del film di Francis Ford Coppola con Adam Driver e Dustin Hoffman
Nuovo trailer per il sontuoso Megalopolis di Francis Ford Coppola con protagonista Adam Driver e ispirato al capolavoro Metropolis di Fritz Lang.
Francis Ford Coppola ha pubblicato un nuovo trailer del suo Megalopolis con protagonista Adam Driver. Azzeccato il paragone con “Caligola” e il “Metropolis” di Fritz Lang, da cui Coppola ha tratto ispirazione, per questa sontuosa e audace disamina sul futuro dell’odierna società.
Facciamo un salto nel futuro, saltiamo tutta questa spazzatura che ha contaminato l’umanità per 10.000 anni. Scopriamo ciò che siamo veramente, ovvero una specie illuminata, amichevole e gioiosa.
Il film racconta la storia di un architetto che sogna una versione utopica di New York nel prossimo futuro e della sua battaglia con il sindaco conservatore, che ha altre idee rispetto al futuro della città.
Il film è una storia d’amore. Una donna è divisa tra la lealtà verso due uomini. Ma non solo due uomini. Ogni uomo approccia un diverso principio filosofico. Uno è suo padre che l’ha cresciuta, che le ha insegnato il latino in grembo ed è devoto a una visione molto più classica della società, la visione di Marco Aurelio. L’altro, che è l’amante nonché nemico del padre è dedito a un approccio molto più progressista.
Megalopolis – Il nuovo trailer ufficiale
Il cast del film comprende anche Shia LaBeouf, Forest Whitaker, Nathalie Emmanuel, Jon Voight, Aubrey Plaza, Jason Schwartzman, Laurence Fishburne, Grace VanderWaal, Kathryn Hunter, James Remar, Talia Shire. Dustin Hoffman, Chloe Fineman (Saturday Night Live), Isabelle Kusman (Licorice Pizza), D.B. Sweeney (Bagliori nel buio), Bailey Ives e Giancarlo Esposito.
Driver durante un intervista con il sito Collider ha parlato della sua esperienza di lavoro sul set con Coppola e l’ha confrontata con le produzioni di altri film.
Poiché l’ha finanziato lui stesso, ha reso il processo di ripresa una delle migliori esperienze, se non la migliore, che abbia mai avuto. Non c’erano conversazioni eccessive, non c’erano persone che rubavano a tizio per dare a caio. Sembrava che avesse il controllo del film che voleva realizzare e basta. Mi sentivo come, “Oh, ecco come dovrebbero essere i film”. Ed è la persona più generosa e filosofica che io conosca. Ho adorato quel processo e realizzarlo con lui. Adoro parlare con lui.
Coppola prima dell’inizio della produzione aveva parlato del film in un’intervista con Deadline.
Cosa mi renderebbe davvero felice? Non sto vincendo molti Oscar perché ne ho già molti e forse più di quanto merito. E non è che io guadagni molti soldi, anche se penso che col tempo guadagnerò molti soldi perché tutto ciò che le persone continueranno a guardare e trovare nuove cose, produce soldi. Quindi da qualche parte, dopo che me ne sarò andato, tutto ciò che voglio è che parlino di [Megalopolis] e, la società in cui viviamo è l’unica a nostra disposizione? Come possiamo renderla migliore? Istruzione, salute mentale? Ciò che il film propone in realtà è che l’utopia non è un luogo. È come possiamo migliorare tutto? Ogni anno, escogito due, tre o quattro idee che lo rendano migliore. Sorriderei nella tomba se pensassi che sia successo qualcosa del genere, perché le persone parlano di cosa significano davvero i film se gli dai qualcosa. Se incoraggiassi le persone a discutere di matrimonio, istruzione, salute, giustizia, opportunità e libertà e tutte queste cose meravigliose che gli esseri umani hanno concepito. E fai la domanda, come possiamo rendere tutto ancora migliore? Sarebbe grandioso. Perché scommetto che renderebbero le cose migliori se avessero quella conversazione. Qual è la cosa peggiore che può capitarmi? Morirò e sarò al verde? Non sarò al verde. I miei figli hanno tutti successo. Avranno questo posto bellissimo…Hai visto Inglenook [azienda vinicola di famiglia]. Lo avranno. Sono fiducioso che se riesci a fare un film da cui le persone possono continuare a ottenere qualcosa per 10, 20 o più anni, non perderai soldi. Guardo i miei film. Sono tutti guardati 50 anni dopo. I ragazzi della 56ª strada, Dracula, si guardano ancora. I miei film, più sono strani, più a lungo sembrano durare. Non so nemmeno perché.