Stasera in tv: “Talk To Me” su Rai 4
Rai 4 stasera propone “Talk to Me”, film horror del 2022 diretto dai fratelli australiani Danny e Michael Philippou e interpretato da Sophie Wilde, Alexandra Jensen, Joe Bird, Otis Dhanji, Miranda Otto e Zoe Terakes.
Talk to Me, su Rai 4 l’horror sovrannaturale di produzione indipendente realizzato dai fratelli australiani Danny e Michael Philippou conosciuti come gli youtuber “RackaRacka”. Quando un gruppo di amici scopre come evocare gli spiriti usando una mano imbalsamata, si appassionano al nuovo “brivido”, fino a quando una di loro va troppo oltre e scatena terrificanti forze sovrannaturali.
Talk To Me – Cast e doppiatori
Sophie Wilde: Mia
Alexandra Jensen: Jade
Joe Bird: Riley
Otis Dhanji: Daniel
Miranda Otto: Sue
Zoe Terakes: Hayley
Chris Alosio: Joss
Alexandria Steffensen: Rhea
Marcus Johnson: Max
Ari McCarthy: Cole
James Oliver: James
Sunny Johnson: Duckett
Doppiatori italiani
Lavinia Paladino: Mia
Emanuela Ionica: Jade
Diego Follega: Riley
Alessandra Korompay: Sue
Guendalina Ward: Hayley
Alessandro Campaiola: Joss
Massimo Bitossi: Max
Daniele Raffaeli: Cole
Adriano Venditti: James
Talk To Me – Trama e trailer
“Talk To Me” è una discesa all’inferno che ha inizio quando dei ragazzi si spingono troppo oltre aprendo le porte al mondo degli spiriti. Un gruppo di giovani ragazzi – interpretati da Sophie Wilde (Bird), Alexandra Jensen (Beat), Joe Bird (Rabbit), Otis Dhanji (Aquaman) – si imbattono in una serie di video virali che ritraggono gli effetti sconvolgenti di un gioco al limite del soprannaturale: una seduta spiritica in cui il soggetto entra in contatto con gli spiriti dell’aldilà attraverso una mano imbalsamata che funge da portale tra i due mondi. In cerca di una distrazione nell’anniversario della morte di sua madre, l’adolescente Mia (Sophie Wilde) e il suo gruppo di amici decidono di cimentarsi in una prova di coraggio evocando gli spiriti seguendo il semplice rituale in un pericoloso gioco al rilancio, accettando a turno di sfidarsi ad aprire il varco che collega vivi e morti fino a infrangere le regole del gioco. I giovani amici vivranno un’esperienza sconvolgente e si ritroveranno intrappolati in un vortice di terrore causato dalle misteriose forze soprannaturali sprigionate dal rituale.
Il nostro commento
“Talk to Me” ricorda per atmosfere l’acclamato It Follows, con l’aggiunta dell’elemento “possessione” realizzato, bisogna ammettere, con estrema dovizia. I Philippou hanno scelto la via meno facile per il comparto degli effetti speciali, utilizzando effetti pratici e lavorando sul sound design piuttosto che ricorrere in toto alla CG, che è stata utilizzata solo per rifinire il tutto, e questo un appassionato di horror lo noterà subito.
“Talk To Me” arriva dritto allo stomaco, il sovrannaturale prende consistenza e le possessioni mostrano in un crescendo di visioni terrificanti cosa si cela dall’altra parte del velo che separa la vita da ciò che si trova oltre. L’artefatto prende il posto della classica tavola Ouija, ma alla base ci sono sempre la storia di fantasmi raccontata tra amici, magari attorno ad un falò o la sfida a chi beve di più, solo che stavolta chi vince si ritrova letteralmente trascinato all’inferno.
Il film sfrutta il genere horror psicologico per elevare il “teen horror” e portare alla luce questioni importanti che i giovani affrontano quotidianamente, come l’accettarsi fisicamente, i cambiamenti dell’ad0lescenza, il rapportarsi con gli adulti e soprattutto la paura di essere emarginati. I Philippou sono degli YouTuber e utilizzano quel linguaggio, che è quello di molti giovani, per portare alla luce questioni di cui è difficile parlare.
Curiosità sul film
- “Talk to Me” vede tra i protagonisti anche la star internazionale de Il Signore degli Anelli Miranda Otto
- Il film segna il debutto alla regia dell’emergente duo australiano composto dai gemelli Danny e Michael Philippou, già molto noto per aver firmato e diffuso video horror-comedy controversi sul loro canale YouTube RackaRacka, generando oltre 2 miliardi di visualizzazioni (guarda il loro canale YouTube)-
- La sceneggiatura è scritta da Bill Hinzman e Danny Philippou basata su un’idea di Daley Pearson.
- La sceneggiatura basata su un’idea di Daley Pearson è stata scritta da Danny Philippou insieme al collaboratore regolare del canale Youtube RackaRacka Bill Hinzman; al team si uniscono i produttori Samantha Jennings e Kristina Ceyton di Causeway Films che hanno realizzato Babadook.
- In stile Ouija, il film risponde ai canoni classici dell’horror seguendo il filone delle possessioni demoniache. Con il 95% di punteggio su Rotten Tomatoes, “Talk To Me” è attualmente l’horror con il rating più alto del 2023, definito da Vice come “uno dei film più spaventosi del decennio”.
I fratelli Philippou (meglio noti come gli Youtuber RackaRacka) hanno attirato oltre 1,5 miliardi di visualizzazioni su YouTube con oltre sei milioni e mezzo di abbonati sintonizzati sui loro canali di social media. - Questo progetto è stato finanziato con il sostegno della South Australian Film Corporation (SAFC). Il film ha ricevuto importanti investimenti di produzione da Screen Australia, in associazione con SAFC ed è finanziato con il sostegno di Adelaide Film Festival, Gold Standard e KOJO Studios.
- Primo ruolo da protagonista in un lungometraggio cinematografico dell’attrice australiana Sophie Wilde.
L’attrice Sophie Wilde e Miranda Otto appaiono entrambi anche in The Portable Door (2023). Anche Jolyon Auri, Key Costume Art Finisher, ha lavorato a entrambi i film. - L’agente di vendita internazionale Bankside Films ha proiettato un filmato promozionale dell’horror agli acquirenti al mercato del Festival di Cannes del 2022.
- Questo è il film d’esordio dell’attore Joe Bird.
- Ai Philippou è stata offerta una somma elevata per rifare il film in America con un budget molto più sostanzioso, ma hanno rifiutato. La loro intenzione è quella di realizzare la maggior parte dei loro film esclusivamente in Australia o almeno di far realizzare gli effetti speciali nel loro paese d’origine.
Note di regia
Ci ha sempre interessato l’età in cui si passa dall’essere un bambino all’essere un adulto, quando corri ancora dei rischi, ma le conseguenze sono più brutali. Quando cerchi solo di divertirti, ma le emozioni ti convincono di una negatività che non è reale. Quando sei il tuo peggior nemico. Mia, la nostra protagonista, sta cercando di affrontare tutte le cose normali che accadono a un qualsiasi adolescente, motivo per cui non riesce ad affrontare la morte di sua madre, avvenuta due anni prima. Le sue emozioni represse le generano un’ansia costante. Perciò, quando le viene offerta la possibilità di sfuggire all’ansia sperimentando la possessione spiritica, anche se è una cosa spaventosa, lei ci si getta dentro a capofitto e la cosa le piace molto.
Uscendo dalla sua testa, Mia può fuggire dalla triste realtà della sua esistenza quotidiana. Ma come spesso accade quando si sperimentano delle cose divertenti, queste possono facilmente trasformarsi in una dipendenza tossica. Il desiderio di liberarsi dalle sue ansie fa sì che le sue emozioni represse si manifestino sotto forma di spiriti predatori che la perseguitano, impossessandosi di lei e convincendola che deve uccidere un ragazzino a cui tiene moltissimo.
L’orrore del mondo reale nel film deriva dalle conseguenze del comportamento sconsiderato come sfogo; e l’orrore soprannaturale deriva dalle ripercussioni generate dai sentimenti repressi che si liberano. “Talk To Me” è un film sincero che parla di come sia difficile affrontare i sentimenti da adolescente e di come questo porti a trovare degli espedienti che ‘incasinano’ la mente. Vogliamo che questo sia il nostro primo film perché è il più vicino al nostro mondo com’è adesso e vogliamo riuscire a catturarlo. Vogliamo fare questo film mentre siamo ancora in contatto con questi sentimenti e queste situazioni, e vogliamo che il nostro primo film sia vivido e vivo.
Il nostro punto di partenza è creare un mondo totalmente credibile: gli adolescenti riescono a fiutare l’artificio e gli atteggiamenti forzati. Abbiamo scelto adolescenti che parlano e si comportano come adolescenti, e non adulti che si comportano da giovani. Siamo molto ispirati dai film horror psicologici intelligenti degli ultimi anni che riflettono la società attuale ma con una lente classica. Questi film non sono solo divertenti, ma fanno evolvere la forma, rispettando l’intelligenza del pubblico. È questo il contributo alla conversazione sul cinema che vogliamo che questo film dia.
Data l’enorme popolarità del genere horror in questo momento – e l’appetito per film horror emotivamente sofisticati che raccontino il mondo in cui ci troviamo – speriamo che la combinazione di un concept potente e dei personaggi ricchi e reali in “Talk To Me” non solo attiri un vasto pubblico, ma generi anche una riflessione nel pubblico internazionale di tutte le età.
“Tutto ciò che abbiamo fatto, tutto ciò che abbiamo realizzato finora è stato finalizzato a questo, a realizzare il nostro primo lungometraggio. Quindi è letteralmente un sogno diventato realtà. È stata un’esperienza incredibile. Ogni sua singola parte. Talmente stimolante che non riuscivamo a dormire la notte. Ogni volta che giravamo, tornavamo a casa e montavamo, perché era semplicemente la migliore esperienza che avessimo mai fatto. Abbiamo adorato ogni secondo. È stato un sogno per noi e non vediamo l’ora di fare un altro film”.
[Michael Philippou & Danny Philippou]
La mano e le possessioni
Il supervisore degli effetti visivi e capo della post produzione, Marty Pepper, spiega: “I registi si sono impegnati per fare in modo che tutto sembrasse il più reale possibile, realizzando stunt ed effetti speciali fisici. Dato il loro background in film di YouTube che sono brutalmente realistici, sapevo dal momento in cui abbiamo firmato che gli effetti speciali fisici sarebbero stati vitali per la narrazione. In fase di pre-produzione, l’uso dei tradizionali effetti di trucco e degli stunt è stato discusso nel dettaglio per aiutare a ottenere il look giusto.
Gli effetti visivi digitali sono stati usati più che altro per rimuovere i cavi di sicurezza, ricostruire le sezioni dei vari set, cambiare leggermente alcuni dettagli visivi. La macchina da presa era libera di muoversi e riprendere qualsiasi cosa fosse necessaria per raccontare la storia, e poi noi ci occupavamo del resto in post-produzione come richiesto. Per l’ultima ripresa dell’ospedale, mentre Mia attraversa il corridoio, ad esempio, abbiamo rimosso tutti i riflessi delle persone ‘morte’ da ogni specchio, compreso quello di Mia, e abbiamo rotto le dita di Mia, montando il tutto in un singolo piano sequenza”.
Garantire che le scene di possessione risultassero più reali possibile era una priorità fondamentale per il team degli effetti visivi. Come spiega Mary: “Le scene di possessione erano molto importanti per la credibilità del film e dei suoi attori. Se quei momenti non avessero funzionato, il film non avrebbe funzionato. Come previsto, gli effetti visivi hanno svolto un ruolo secondario nella prima scena di possessione: il momento in cui viene afferrata la mano o la dilatazione della pupilla.
La seconda scena di possessione è stata tutta un’altra storia, perché la sceneggiatura richiedeva che Daniel baciasse appassionatamente il cane di Jade. In un altro film, il cane sarebbe stato completamente in CGI, ma il nostro doveva sembrare reale. È stata usata la testa di un cane azionata a mano per i piani ravvicinati e poi sono state girate delle inquadrature più ampie, per cui il cane è stato ricostruito e posizionato così da creare delle riprese realistiche. La prima parte della scena di possessione di Riley ha necessitato di grandi protesi, di scenografie intelligenti e dei VFX quando è lanciato attraverso la stanza (grazie a dei cavi) rompendo la finestra. Il tutto è stato girato inquadratura per inquadratura e poi messo insieme facendo combaciare tutti i movimenti”.
Talk To Me – La colonna sonora
- Le musiche originali del film sono del compositore Cornel Wilczek (These Final Hours – 12 ore alla fine, The Mule, Nowhere Boys: The Book of Shadows, Amami, Surviving Summer – Un’estate travolgente).
- La colonna sonora include i brani: Ducks in a Row di Lucian Blomkamp / Chandelier di Sia / Who Are You? e Leonardo di Takara / My City di ONEFOUR & The Kid Laroi / Spot the Difference di ONEFOUR / Who Run It di Swidt / La Foule (Richard Carter Remix) di Édith Piaf / The Moon Smiled Back at Me di Sadistik / Possession e Kangaroo Hospital di Mark Buys.
1. Mother 1:56
2. Roadkill 1:23
3. He Needs to Die 1:36
4. Riley’s Possession 1:32
5. Talk to Me 4:15
6. I Let You In 0:47
7. Hungry Spirit 2:52
8. Just Trust Me, I Know What to Do 1:54
9. Taking Care of Riley 0:38
10. Mother Or Monster 2:44
11. Alone with the Hand 2:22
12. The Letter 3:54
13. We Have to Do Something Jade 2:58
14. Mia’s Mission 4:27
15. Depths of Hell 0:36
16. Quain 0:55
17. The Other Side 1:00
18. Le Monde (Richard Carter) 2:14
La colonna sonora di “Talk to Me” è disponibile su Amazon.