Stasera in tv “Io e Lulù” con Channing Tatum su Canale 5
Su Canale 5 il film diretto e interpretato da Channing Tatum, ispirato al vero ultimo viaggio dell’attore con la sua cagnolina malata.
Io e Lulù (Dog), su Canale 5 il debutto alla regia di Channing Tatum che è anche protagonista di questa toccante commedia”on the road” co-diretta con il partner di produzione Reid Carolin (Magic Mike).
Io e Lulù – Cast e doppiatori
Channing Tatum: Jackson Briggs
Jane Adams: Tamara
Kevin Nash: Gus
Ethan Suplee: Noah
Luke Forbes: Jones
Q’orianka Kilcher: Niki
Emmy Raver-Lampman: Bella
Nicole LaLiberte: Zoe
Luke Forbes: Ranger Jomes
Junes B. Zahdi: Dr. Al-Farid
Kameron Hood: Ragazzo
Aqueela Zoll: Callan
Cayden Boyd: Caporale Levitz
Ronnie Gene Blevins: Veterano Senzatetto
Skyler Joy: Natalie
Amanda Booth: Tiffany
Joy Sunday: Dr. Gray
Neiko Neal: Poliziotto
Bill Burr: Ag. Shaughnessey
Timothy Walton: Uomo ricco
Mike Hernandez: Prete
Doppiatori italiani
Marco Vivio: Jackson Briggs
Tiziana Avarista: Tamara
Alessandro Rossi: Gus
Simone Mori: Noah
Stefano Crescentini: Jones
Valentina Stredini: Zoe
Stefano Alessandroni: Ag. Shaughnessey
Luciano Roffi: Uomo ricco
Davide Perino: Caporale Levitz
Io e Lulù – Trama e trailer
“Io e Lulù” è una divertente ed emozionante commedia che vedrà Briggs (Channing Tatum) e una simpatica cagnolina di nome Lulù imbarcarsi in un esilarante avventura ricca di colpi di scena. Durante il tragitto instaureranno un forte legame che li aiuterà a conoscersi, rideranno a crepapelle e troveranno la felicità.
Curiosità sul film
- “Io e Lulù” segna il debutto alla regia dell’attore Channing Tatum, che dirige il film con il suo abituale partner di produzione Reid Carolin, anche lui al suo debutto dietro la macchina da presa.
- La sceneggiatura di “Io e Lulù” è scritta da Reid Carolin in collaborazione con Brett Rodriguez al suo esordio come scrittore, per lui all’attivo in veste di produttore il documentario della HBO War Dog: A Soldier’s Best Friend del 2017.
- Reid Carolin ha scritto e prodotto Magic Mike, diretto da Steven Soderbergh, e ha vinto un Peabody Award 2012 per aver scritto e prodotto il documentario Earth Made of Glass, che è stato presentato in anteprima su HBO nell’aprile 2011. È stato un produttore associato e ha sviluppato la storia per il film Stop-Loss della Paramount Pictures del 2008 ed è stato il direttore della fotografia per le sequenze video dei soldati nel film. È anche produttore dei film Ten Years, White House Down e 22 Jump Street. A partire dalla metà degli anni 2010 voleva produrre uno spin-off su Gambit con Channing Tatum e un reboot di Ghostbusters con protagonisti maschili; entrambi i progetti non hanno superato la fase di sviluppo.
- Lulù è un cane da pastore belga Malinois, una razza che si sta diffondendo sempre più tra i reparti cinofili dei dipartimenti di polizia americani.
- Quando è scoppiata la pandemia e la produzione è stata interrotta per nove mesi, Channing Tatum e gli addestratori hanno avuto tutto il tempo per lavorare con ogni cane e prepararli per il film. Il risultato è stata un’esperienza di forte legame che si è conclusa con la decisione di tre degli addestratori di adottare i cani con cui avevano lavorato.
- Il cane che appare di più nel film è Britta, che ora vive con il suo addestratore ad Hamilton, nel Montana. Britta è presente nell’80% del film.
- In realtà ci sono tre cani diversi che hanno interpretato Lulù. I loro nomi sono Britta, Lana 5 e Zuza e, sebbene somiglino ai pastori tedeschi, in realtà sono dei Malinois belgi, una razza adatta al lavoro di polizia o militare. Il team di produzione li ha presi da un canile di Amsterdam che addestra cani per il servizio militare.
- Gli stivali sul memoriale del sergente Rodriguez sembrano essere degli scarponi da trekking Merrell Sawtooth. Un tempo erano molto popolari nel 75° reggimento Ranger durante i primi periodi della guerra globale al terrorismo, finché non vennero sostituiti.
- Mentre il cancello dice Fort Lewis, c’è un altro cartello dietro che dice Joint Base Lewis-McChord. Fort Lewis e la base aerea McChord hanno formato la Joint Base Lewis-McChord nel 2010.
- Channing Tatum non indossa affatto la cintura di sicurezza quando guida il suo fuoristrada Ford Bronco.
- “Io e Lulù” è stato ispirato da un vero viaggio “on the road” che il regista Channing Tatum ha fatto con il suo cane morente, un incrocio di pitbull anche lui di nome Lulù, dopo che le è stato diagnosticato un cancro nel 2018. Tatum ha detto a Yahoo! News: “Quando ho fatto il mio ultimo viaggio on the road con il mio cucciolo, [ho provato] quella sensazione di, ‘Non c’è niente che io possa fare. Non c’è più niente da fare. Devi solo accettarlo ed essere grato per il tempo che hai avuto e sapere che non dovrebbero rimanere qui per sempre. Io dovrei andare avanti e lei deve andare da qualche altra parte.” Il cane di Tatum è morto il 19 dicembre 2018 e il film è dedicato alla sua memoria. Tatum ha descritto il processo di realizzazione del film come “catartico”, dicendo a Forbes che: “Mi ha dato molta prospettiva su cosa significasse per me, qual era il suo scopo in questa vita che avevamo insieme.”
- “Io e Lulù” ha incassato nel mondo circa 85 milioni di dollari da un budget di 15 milioni.
Note di produzione
Se chiedeste a Channing Tatum di cosa parla Io e Lulù, vi dirà che si tratta di un viaggio in macchina che un ragazzo fa con un cane. Ma naturalmente, è molto più di questo, è una dedica di amore incondizionato per il suo cane. Per Tatum, questo film è un omaggio alla sua cagnolina Lulù, mancata nel 2018. L’attore ha voluto interpretare e co-dirigere un film dedicato a lei, e ha imposto una sola regola: nella trama il cane non doveva essere ferito né morire, spiegando che «amiamo i cani e la loro morte in un film è qualcosa che nessuno vuole vedere. Penso sia una specie di peccato mortale». Tatum è protagonista e co-regista del film che ha diretto con il suo socio/produttore Reid Carolin, autore della sceneggiatura da una storia sviluppata insieme a Brett Rodriguez. Ma più di tutto, questo è un film sulla misteriosa capacità che hanno i viaggi di andare storti nei modi più folli possibili e su come gli animali possano avere un effetto curativo, anche quando le relazioni con loro sono particolarmente difficili. Allora forse è davvero così facile da descrivere: un viaggio in macchina che un ragazzo fa con un cane e alla fine, si salvano a vicenda. Questo cane in particolare, un agitato cane da pastore belga Malinois di nome Lulù, ha vissuto per molti anni con il suo addestratore e Ranger Riley Rodriguez. Purtroppo, Rodriguez è morto, e tocca a Briggs far salire questo cane sul suo Bronco dell’84 e guidarlo lungo la costa del Pacifico fino alla famiglia di Rodriguez in tempo per il funerale in Arizona. Nessun film che tratti di un viaggio in macchina è divertente senza accadimenti bizzarri – avete mai fatto un viaggio in macchina senza che nulla di buffo accadesse? È impossibile. Ma lungo la strada Briggs e Lulù legano in un modo inaspettato, anche attraverso disavventure con irascibili coltivatori di marijuana, un furto d’auto e una truffa in un hotel di lusso. (Lulù ha bisogno di un letto comodo, così dice una sensitiva che incontrano sulla loro strada). Inutile dire che Luluù e Briggs portano entrambi un ingombrante bagaglio emotivo in questo viaggio. Lulù ha con sé anche una sorta di manuale di istruzioni – un diario personale, che è un qualcosa che la maggior parte delle persone nell’esercito in realtà crea. Possono variare da un semplice libro pieno di scartoffie militari ad un bellissimo album, pieno di ricordi. Per Lulù, questo era un libro pieno di lettere scritte da Rodriguez a lei e di DVD che riescono a calmare la sua ansia. Anche se Briggs non lo prende sul serio all’inizio, finisce per comprenderne le peculiarità e conoscere Lulù attraverso gli occhi di Rodriguez.Per Tatum e Carolin, l’ispirazione per questo film è arrivata da un documentario che la coppia ha prodotto per la HBO dal titolo War Dog: A Soldier’s Best Friend. Tatum, che durante un periodo particolarmente difficile della sua vita, ha perso il suo migliore amico di lunga data, il suo cane Lulù, ha dichiarato “Abbiamo riflettuto molto su come raccontare quella storia: in cosa consiste quel legame tra un umano e un cane?”. Per il loro debutto alla regia, la coppia ha voluto scegliere qualcosa che fosse particolarmente significativo per entrambi. Sulla scia del documentario che avevano prodotto, hanno deciso di continuare ad esplorare quel legame. Per andare avanti con la storia, dice Carolin, hanno capito come portarla fuori dal mondo militare inquesto mondo della strada, pensando a tutti gli epici viaggi che avevano fatto. “Quando abbiamo collegato tutti i punti di queste esperienze che abbiamo vissuto nella vita, tutto ci ha indirizzato verso la realizzazione di un road movie. Carolin: “I road movie sono i nostri film preferiti. Soprattutto perché sono pieni di emozioni e di umorismo. Ti fanno sentire qualcosa e ti espongono a nuove idee, nuovi luoghi e personaggi selvaggi”.
Il casting di Lulù
Il Malinois è conosciuto anche come cane da pastore belga, dice l’addestratore Andrew Simpson, la cui azienda, la Instinct Animals for Film, era responsabile del casting dei cani nel film. “Abbiamo esaminato probabilmente 150 cani per cercare di trovare questi personaggi”, dice Simpson. “E sapevamo che questo film non era il tipico film sui Malinois. Si basava molto sui personaggi – e anche il cane doveva affrontare momenti emotivi e doveva essere in grado di avere una connessione emotiva con l’attore principale”. “Erano creature selvaggiamente belle”, dice Tatum. “Ho avuto cani intorno a me per tutta la vita; cani da ranch, cani domestici, ho avuto cani da compagnia…ma questi sono diversi. Hanno riflessi da gatto, ma se un gatto si rilassa e dorme per la maggior parte del giorno, questi cani sono così per tutto il tempo”. Una delle cose più speciali di questo film è l’attenzione prestata ai cani e a come sono stati preparati per lo schermo: due dei tre sono arrivati dall’Europa e sono stati addestrati per oltre un anno per il film. Carolin e Tatum si sono concentrati sul rappresentare i cani in un modo che la maggior parte dei film sui cani non fa, per rendere davvero Lulù una protagonista del film. “Nei film sui cani, di solito il modo in cui si vede un animale è in un inserto. C’è un addestratore fuori campo che fa in modo che il cane faccia una cosa specifica e poi si torna all’azione”, dice Carolin. “Noi volevamo davvero fare il più possibile inquadrature ampie, dove il cane aveva già imparato la sua azione e poteva interagire con Channing in un modo più complesso. I nostri addestratori sono stati così incredibili. E Channing ha passato mesi a lavorare con questi cani ogni giorno, così che siamo stati in grado di raggiungere un livello di realismo che la maggior parte dei film sugli animali non raggiunge”. Per Tatum, stare a contatto con i cani è naturale, per questo è stato difficile per lui fingere di non andare d’accordo con uno di loro, figuriamoci con tre. C’è una certa ironia nel creare un legame con un animale solo per poter fingere di non esserne legati. E vederli recitare è stato magico per tutti. “I tre cani sono meravigliosi, è come se recitassero in una maniera davvero fantastica, così delicata, sottile e bella”, dice Adams.
Io e Lulù – La colonna sonora
- Le musiche originali del film sono del compositore Thomas Newman (Le ali della libertà, American Beauty, Skyfall, Il ponte delle spie, 1917). Newman ha collezionato 15 volte al Premio Oscar e 3 volte al Golden Globe; ha vinto 2 premi BAFTA, 6 Grammy Award ed 1 Premio Emmy
- La colonna sonora include i brani: “How Lucky” di Kurt Vile featuring John Prine / “Where You From” di Shy Jay / “Cut ‘Em In” di Anderson Paak featuring Rick Ross / “Make It Hot” di Tla P., “Run It” di My Morning Jacket / “Holy Drops” di Fhin / “Come Inside featuring Jazz Cartier (Kaytranada Edit)” di Lou Phelps and Kaytranada / “The Lion Sleeps Tonight (Wimoweh)” di The Tokens / “Award Tour” di A Tribe Called Quest / “Arabesque” di Juliet Lyons / “Turtles All The Way Down” di Sturgill Simpson / “The Gambler” di Kenny Rogers / “San Francisco Blues” di Peggy Lee / “Somewhere Anywhere” di Bonjah / “Can’t Take It No More” di Inter da Kid / “Taps” di Keith H. Beye / “Hold On” di Alabama Shakes / “Starting Over” di Chris Stapelton.