Venezia 81, Giornate degli Autori 2024: Alpha. vince l’Europa Cinemas Label a Taxi Monamour il premio del pubblico
Alle Giornate degli Autori 2024 l’olandese “Alpha.” designato miglior film europeo, il pubblico premia l’italiano “Taxi Monamour” di Ciro De Caro.
La giuria composta da quattro esercenti del Network Europa Cinemas ha assegnato ad Alpha., il film del regista olandese Jan-Willem van Ewijk, l’Europa Cinemas Label come miglior film europeo nella sezione Giornate degli Autori a Venezia 81. È la ventunesima volta che il Label viene conferito a Venezia.
Ricevendo il Label, “Alpha.” beneficerà del sostegno promozionale di Europa Cinemas e di una migliore distribuzione grazie a un incentivo finanziario per i cinema della rete che lo inseriranno nella loro programmazione.
La giuria era composta da: Daira Āboliņa (Splendid Palace, Riga, Lettonia), António Costa Valente (Teatro Aveirense, Aveiro, Portogallo), Andrea Porta (Cinema Teatro Nuovo, Varese, Italia) e Jana Trnková (Kino Světozor, Praga, Repubblica Ceca).
La giuria ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Alpha. di Jan-Willem van Ewijk è stata la nostra scelta unanime per l’Europa Cinemas Label di quest’anno a Venezia. Siamo rimasti tutti molto colpiti dalla sceneggiatura, l’editing, la fotografia e dallo sviluppo dei personaggi in questo studio dinamico e credibile della relazione tra padre e figlio. Ci è piaciuta anche la scelta della musica e l’assenza di qualunque tipo di sentimentalismo. I loro atteggiamenti e le loro scaramucce a inizio film vengono ridimensionati di fronte alla grandezza e potenza della montagna. Il film è girato in maniera meravigliosa ma il regista non permette mai che l’attenzione del pubblico si sposti dall’intensità dell’interazione emotiva e fisica tra padre e figlio intenti a fronteggiare una lotta per la sopravvivenza. Un vero tour de force con cui pensiamo che il pubblico possa immedesimarsi. Congratulazioni!”.
Dopo la morte della madre, Rein si trasferisce in un piccolo villaggio delle Alpi per immergersi nella natura, meditare e lavorare come maestro di snowboard. La tranquillità termina quando l’invadente padre gli fa visita. Gijs è l’indiscusso protagonista di un’escursione sugli sci. Sa essere affascinante con tutti e, inoltre, inizia a flirtare con Laura, la nuova fidanzata di Rein, togliendo spazio al figlio. Non passa molto tempo, prima che Rein ne abbia abbastanza. Perciò, trascina il padre lontano dal gruppo. I due proseguono la loro escursione da soli. La tensione è palpabile. Gijs si sente sempre più a disagio su un terreno così ripido e pericoloso, ma Rein, nonostante le suppliche del padre, lo costringe a salire fino alla cima. Improvvisamente, la natura si scatena violentemente, trasformando la loro meschina lotta per il potere, in una prova di sopravvivenza.
La sceneggiatura è di Jan-Willem van Ewijk, fotografia di Douwe Hennink, NSC, montaggio di Sander Vos NCE e Eline Bakker, musiche di Ella van der Woude, suono di Vincent Sinceretti, scenografia di Miha Knific e costumi di Anne-Sophie Raemy. Gli attori sono Reinout Scholten van Aschat (Rein), Gijs Scholten van Aschat (Gijs), Pia Amofa (Laura), Julien Genoud (Julien), Daria Fuchs (Anna), Pia Nikolić (Priska) e Kaija Lederberger (Helicopter Pilot).
“Alpha. è un film sul carattere mutevole della mascolinità nella società contemporanea. Spoglia lentamente un padre e un figlio dei loro privilegi occidentali moderni, della tecnologia, dei rancori personali e del loro ego, lasciandoli nudi di fronte alla natura. Il film inizia nel caotico ambiente di una stazione sciistica, ma la storia culmina nelle silenziose, gelide e spietate distese di neve e nelle pareti rocciose delle Alpi. Inizialmente ripresi con inquadrature fisse, accompagnate da suoni meccanici e musica nevrotica, i due uomini avvertono un fastidio reciproco, oltre a essere a disagio con l’ambiente circostante. Man mano che il loro cammino procede verso la cima, però, le cose iniziano a fluire sempre di più; la macchina da presa si muove più liberamente e quei precedenti suoni cedono il posto alla musica delle montagne e al silenzio della natura.” (Jan-Willem van Ewijk)
Jan-Willem van Ewijk (conosciuto dagli amici come “JW”) ha lavorato come progettista di aeroplani e per banche d’investimento, prima di inseguire il sogno di fare cinema. Nel 2006, ha scritto, diretto, montato e interpretato insieme a ex colleghi bancari, amici e famigliari, il suo primo lungometraggio Nu., menzione speciale come miglior opera prima al Dutch Film Festival. Dopo otto anni, Atlantic., un film su un windsurfista marocchino, è stato selezionato al Sundance Writer’s Lab e presentato in anteprima al Festival di Toronto. Dopo la pandemia, ha girato due lungometraggi in parallelo: l’ancora inedito Pacifica, su un padre che perde la figlia adolescente in una sparatoria, e Alpha.
“Alpha.” è una produzione BALDR Film, una co-produzione Lomotion Stargara, in collaborazione con VPRO, SRF, Blu con il supporto del Netherlands Film Fund, Netherlands Film Production Incentive, CoBO, Slovenian Film Centre, Ministero della Cultura della Slovenia, Federal Office of Culture (FOC), Creative Europe Media e Burgermeinde Bern. Il produttore è Frank Hoeve, insieme ai co-produttori Magdalena Welter, Louis Mataré, Jožko Rutar, Miha Černec, Martien Vlietman.
Venezia 81 – Il premio del pubblico GDA 2024 a Taxi MonamourGDA 2024
Il pubblico delle Giornate degli Autori ha espresso il proprio verdetto attraverso la votazione effettuata ogni giorno al termine delle proiezioni dei film del concorso, nella Sala Perla del Casinò del Lido. Tra i sedici film in concorso Taxi Monamour di Ciro De Caro ha conquistato il Premio del Pubblico con il 71,7% di preferenze. Sul podio virtuale anche Manas di Marianna Brennand (71,4%) e Antikvariati di Rusudan Glurjidze (65,6%).
Il film racconta l’incontro tra due donne all’apparenza diverse ma che in fondo si assomigliano molto. Anna è in conflitto con se stessa e la propria famiglia e affronta in solitudine la sua malattia; Cristi fugge da una guerra che la tiene lontana da casa. Tutti consigliano ad Anna di seguire il suo compagno in un viaggio di lavoro e a Cristi di restare al sicuro in Italia. L’incontro, seppur breve, sarà un tuffo nella libertà.
“Girare questo film mi dà la possibilità di continuare a esplorare un linguaggio cinematografico allo stesso tempo rigoroso e molto libero. È la storia di un incontro casuale e intenso e il mio tentativo è quello di essere un testimone silenzioso e discreto che, osservando la vita di queste due donne, possa cogliere qualcosa di intimo e molto vero, in maniera leggera, cruda e priva di giudizio, anche se con uno sguardo estremamente personale”. (Ciro De Caro)
Ciro De Caro, dopo aver girato i primi cortometraggi in ambito universitario, inizia a lavorare come regista di pubblicità. Nel 2013 esordisce con il lungometraggio Spaghetti Story, un piccolo film indipendente che ha riscosso un inaspettato successo di pubblico ed è stato molto apprezzato dalla critica. Dopo tre anni gira il suo secondo film, Acqua di marzo e continua, negli anni a seguire, una sperimentazione personale con cortometraggi auto-prodotti. Nel 2021 il suo terzo lavoro, Giulia, è presentato alle Giornate degli Autori e riceve molti riconoscimenti e candidature nei premi nazionali e internazionali. “Taxi Monamour” è il suo quarto lungometraggio.