Speak No Evil – Non parlare con gli sconosciuti, recensione: un solido remake che ricalca l’originale con qualche doverosa variazione sul tema
Recensione e tutto quello che c’è da sapere sul remake di Blumhouse “Speak No Evil” con James McAvoy, Mackenzie Davis, Scoot McNairy e Aisling Franciosi.
Speak No Evil – Non parlare con gli sconosciuti ha debuttato nei cinema italiani con Universal Pictures, trattasi di un remake americano di un acclamato thriller di produzione danese-olandese del 2022. Questo rifacimento è prodotto dalla Blumhouse di Jason Blum e diretto dal britannico James Watkins (The Woman in Black).
La trama di “Speak No Evil” segue una famiglia americana che, dopo aver stretto amicizia con una famiglia inglese durante un viaggio in Italia, viene invitata a passare un weekend nella loro casa sperduta nella remota campagna inglese. Quella che all’inizio sembra una vacanza da sogno, però, si trasforma ben presto in un incubo, quando la famiglia americana scopre per caso cosa si cela veramente dietro quell’invito…
Speak No Evil – La recensione del film
In principio c’era il film originale del regista danese Christian Tafdrup, un thriller psicologico a tinte horror che poteva contare su una tensione a lento rilascio, ben supportata da una colonna sonora utilizzata come un incombente presagio di sventura e un cast di pregio. Durante al visione un disagio in lento divenire accompagna lo spettatore verso uno dei finali più spietati mai visti su schermo, in grado di lasciare addosso un senso di impotenza e sgomento.
Due anni dopo il film di Tafdrup arriva il remake americano Speak No Evil – Non parlare con gli sconosciuti, una versione che ricalca passo passo l’originale, cambiando la nazionalità delle famiglie da danese e olandese in americana e inglese e spostando l’azione nel Regno Unito. Al timone di questo rifacimento il britannico James Watkins che ha esordito nel 2008 proprio con un apprezzato thriller-horror dal titolo Eden Lake, per poi cimentarsi con successo qualche anno dopo con un adattamento dell’iconica storia di fantasmi “The Woman in Black”, che ha visto protagonista un Daniel Radcliffe all’epoca reduce dalla saga di Harry Potter.
Watkins resta fedele all’originale, ne ricalca le scene e in gran parte anche i dialoghi, ma grazie alle interpretazioni del nuovo e altrettanto talentuoso cast, non sembra di guardare lo stesso film, ma di assistere ad un reiterarsi degli eventi del film originale, ma come se avvenissero in una sorta di realtà alternativa, dove però l’epilogo cambia e diventa meno nichilista e più facile da metabolizzare rispetto all’originale. Non siamo d’accordo con chi ha criticato, incluso il regista Christian Tafdrup, lo stravolgimento del finale, poiché se così non fosse stato avremmo assistito ad una godibile copia carbone dell’originale, ma con un finale diverso e qualche cambiamento qua e là, quello che abbiamo guardato è stato di fatto una godibile variazione sul tema.
Per quanto riguarda il cast, tutti all’altezza, spicca la performance a tratti luciferina di James McAvoy nei panni dell’ambiguo ma fascinoso “Paddy”. McAvoy gioca amabilmente con il suo personaggio con sfumature che vanno dall’affabile all’aggressivo, dal carismatico al misogino. Sfumature che prendono particolare vigore se si pensa alla precedente e superlativa performance dell’attore nei film Split e Glass. In diversi momenti, e con particolare forza nel concitato e violento finale, in quei momenti di massima furia omicida un guizzo negli occhi di Paddy riecheggia il serial killer Kevin Crumb aka La bestia dei film di Shyamalan, ruolo che McAvoy porta con sé come una sorta di bagaglio, e la cui trasformazione fisica è peraltro ancora visibile nel corpo muscoloso dell’attore.
Curiosità
- Il film un remake dell’omonimo film danese-olandese del 2022 diretto dall’attore e regista Christian Tafdrup.
- James McAvoy ha dichiarato di non aver guardato di proposito l’originale danese-olandese Speak No Evil (2022) prima di iniziare a lavorare a questo remake, in modo che non influenzasse l’interpretazione del suo ruolo. Lo ha guardato entro 24 ore dalla conclusione delle riprese ed è rimasto molto colpito.
- La storia è ispirata alle esperienze di Christian Tafdrup, regista dell’originale danese-olandese Speak No Evil (2022), che aveva stretto amicizia con una coppia olandese durante una vacanza in Toscana con sua moglie. Sebbene gli olandesi fossero un po’ imbarazzati socialmente, entrambe le coppie andavano molto d’accordo e, dopo essere tornati a casa, Tafdrup ha ricevuto un invito dalla famiglia olandese a trasferirsi nei Paesi Bassi. Ci ha pensato brevemente, ma ha deciso che si sarebbe sentito strano a stare con persone che non conosceva veramente; la sua storia per il film è nata quando ha scatenato le sue fantasie più oscure su cosa sarebbe potuto succedere se avesse accettato (pur sostenendo che la coppia olandese originale non aveva mai emanato cattive vibrazioni). In questo remake, le nazionalità delle due famiglie sono state cambiate in americana e britannica.
- Il remake è stato girato principalmente a Gloucester, Regno Unito, con una settimana di riprese in Croazia.
- La poesia che Paddy cita quando le due coppie escono a cena è “This Be the Verse”, di Philip Larkin:
Questo sia il verso
Mamma e papà ti fottono. Magari
non intendono farlo, ma lo fanno.
Prima ti addossano le colpe loro
e dopo qualcun’altra per te solo.Ma son stati fottuti a loro volta
da idioti con cappelli e con cappotti
fuori moda, che per metà del tempo
erano sdolcinati-autoritari
e dopo si afferravano alla gola.All’uomo passa l’uomo la miseria.
Erta e scoscesa come una scogliera.
Tu togliti di mezzo appena puoi,
e non dare alla luce figli tuoi.
- Con solo cinque giorni rimasti di riprese, la produzione si è fermata a luglio 2023 a causa dello sciopero di sceneggiatori e attori. Le riprese sono riprese a novembre 2023.
- Mackenzie Davis e Scoot McNairy hanno precedentemente lavorato insieme alla serie tv Halt and Catch Fire.
- Il regista James Watkins è noto nel genere horror per aver scritto e diretto il thriller Eden Lake (2008) e la storia di fantasmi The Woman in Black (2012) con protagonista Daniel Radcliffe.
- Secondo remake horror per Mackenzie Davis. In precedenza ha recitato in The Turning – La casa del male (2020), adattamento moderno della storia di fantasmi del 1898 “Il giro di vite” di Henry James che a sua volta ha ispirato il classico The Others (2001) di Alejandro Amenábar con protagonista Nicole Kidman ed è stato adattato nei lungometraggi cinematografici: Suspense (1961), Otra vuelta de tuerca (1985), Presenze (1992), Presence of Mind (1999), In a Dark Place (2006), La tutora (2016), Turn of the Screw (2020).
Curiosità con SPOILER sul finale
- Il finale del remake ha suscitato reazioni contrastanti, in quanto era in completo contrasto con il finale del film originale in cui gli antagonisti uccidevano la coppia e tagliavano la lingua della figlia prima di prenderla come propria. Il regista e sceneggiatore del film originale, Christian Tafdrup, ha criticato il cambiamento: “Non so cosa abbiano gli americani, ma vengono cresciuti con un racconto di stampo eroico, in cui il bene deve vincere sul male, e questa versione del film coltiva questo tipo di visione”.
- La nota che Ant scrive ad Agnes è in danese, a indicare che la sua famiglia d’origine assassinata era danese (ciò è ulteriormente indicato dall’iscrizione in danese sul retro dell’orologio di suo padre, che Paddy ha conservato come trofeo). Questo è un cenno al film originale danese-olandese di cui questo film è un remake, e la barriera linguistica spiega anche perché Ant non è mai riuscito a comunicare con nessuna delle vittime che i suoi rapitori hanno attirato nella loro casa. Le parole sulla nota si traducono approssimativamente in “Per favore aiutami a scappare. Questo posto non è sicuro”.
- In un’intervista del 2024 con la rivista Empire, James McAvoy (Paddy) ha affermato di aver modellato la mascolinità tossica del suo personaggio in “Speak No Evil” su Andrew Tate, la personalità e influencer dei social media di estrema destra la cui filosofia è stata ampiamente condannata come misogina.
- Ciara afferma che lei e Paddy stanno insieme da diciassette anni e alla fine afferma di essere stata la prima bambina che Paddy ha rapito e adescato. Supponendo che Ciara dovrebbe avere la stessa età di Aisling Franciosi (l’attrice che la interpreta, nata nel giugno 1993), avrebbe avuto solo quattordici anni all’inizio della loro “relazione”.
Speak No Evil – La colonna sonora del film
- Le musiche originali del film sono dei compositori Danny Bensi & Saunder Jurriaans (Regali da uno sconosciuto – The Gift, Autopsy, The Lodge, Edison – L’uomo che illuminò il mondo,Le strade del male, Ozark).
- Altri brani inclusi nella colonna sonora: Gloria di Laura Branigan / Black Velvet di Alannah Myles / Cotton Eye Joe di Rednex / Animal di Def Leppard / Awake, awake Sweet England di Sam Lee / Eternal Flame di The Bangles.
1. Italia (1:06)
2. Turn Around (1:38)
3. Less of a Man (3:06)
4. The Cellar (2:33)
5. Show Me Love (4:03)
6. Escape Plan (1:23)
7. Flat Tire (2:43)
8. Honesty (3:15)
9. Drowning (2:04)
10. Better to Sedate (1:20)
11. Slash (1:02)
12. The House (2:44)
13. Easy On You (2:56)
14. Final Push (1:41)
15. Revenge (4:20)
16. Exit (1:21)
La colonna sonora di “Speak No Evil- Non parlare con gli sconosciuti” è disponibile su Amazon.
Fonte: IMDb / Wikipedia