Home Animazione Il robot selvaggio, recensione: adorabile parabola su intelligenza artificiale, istinto materno e natura selvaggia

Il robot selvaggio, recensione: adorabile parabola su intelligenza artificiale, istinto materno e natura selvaggia

Recensione e tutto quello che c’è da sapere sull’adattamento di Dreamworks Animation e del regista Chris Sanders (Dragon Trainer) del pluripremiato libro illustrato di Peter Brown – Al cinema con Universal Pictures International Italy

12 Ottobre 2024 14:22

E’ approdato nei cinema italiani con Universa Pictures Il robot selvaggio, un delizioso lungometraggio di DreamWorks Animation che vede il ritorno di Chris Sanders all’animazione dopo l’ibrido live-action/CGI Il richiamo della foresta del 2020 con protagonista Harrison Ford. Sanders, che ha regalato al genere gioielli memorabili come Lilo & Stitch, Dragon Trainer e I Croods, ora fa un altro centro adattando per il grande schermo un nuovo adattamento di una straordinaria opera letteraria, l’amato e pluripremiato bestseller del New York Times n. 1 di Peter Brown, “Il Robot Selvatico”.

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L’epica avventura segue il viaggio di un robot – l’unità ROZZUM 7134, abbreviato “Roz” – che dopo un naufragio si ritrova su un’isola disabitata dove dovrà imparare ad adattarsi all’ostile ambiente circostante, costruendo gradualmente relazioni con gli altri animali dell’isola e adottando un’ochetta orfana.

Il robot selvaggio – La recensione del film

Recensione e tutto quello che c'è da sapere su Il robot selvaggio, adattamento di Dreamworks Animation e del regista Chris Sanders (Dragon Trainer) del libro illustrato di Peter Brown.

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In un periodo in cui si parla tanto di Intelligenza Artificiale come supporto nella vita quotidiana e applicata alla robotica, il film di Sanders ci racconta del robot multiuso ROZZOM 7134 aka “Roz”, un automa dotato della cosiddetta I.A. adattiva, in grado appunto di adattarsi alle situazioni che si trova di fronte con una certa flessibilità, onde migliorare le prestazioni e in questo caso stabilire un qualche legame con una comunità di animali, che da subito la vede come un mostro, e un ecosistema selvaggio e ostile che non rientra nella sua programmazione originale.

“Roz” però non si limiterà a trovare un modo per comunicare con gli abitanti dell’isola, ma lungo la strada scoprirà cosa è l’amicizia e svilupperà un istinto materno grazie ad una piccola ochetta di nome Beccolustro, ochetta che “Roz” adotterà e proteggerà fino al momento in cui sarà in grado di spiccare il volo, proprio come una perfetta mamma oca…o quasi.

Sono proprio le interazioni che si sviluppano con Beccolustro che rappresentano i momenti più teneri del film, ma Sanders che conosce bene l’importanza del cosiddetto “sollievo comico” all’interno di un film per famiglie, assegna alla caratterizzazione della volpe Fink e alla sua battaglia interiore che la vede divisa tra l’istinto di predatrice famelica ed egoista che la natura ha programmato vs l’amica e mentore di “Roz” e del piccolo Beccolustro che aspira man mano a diventare. Fink andrà adattandosi di volta in volta alle situazioni che si troverà ad affrontare, proprio come “Roz” e come faranno anche gli altri animali dell’isola quando sarà il momento di fare fronte comune per proteggere la loro casa e consentire la sopravvivenza.

“Roz” ci è sembrata da subito un riuscito mix tra l’iconico naufrago Robinson Crusoe, intento ad adattarsi ad un ambiente ostile in cui è costretto a venire a patti con la natura selvaggia, e il robot “Numero 5” del film anni ottanta Corto Circuito, che prende coscienza di sé e decide di non sottostare più ai suoi creatori (Roz si ribella alla Universal Dymamics mentre “Numero 5” alla militare NOVA Robotics). La bellezza di questo racconto è la capacità di far interagire due mondi sulla carta agli antipodi: quello futuristico e hi-tech di “Roz” smaccatamente umano-centrico e quello selvaggio e ostile della fauna dell’isola, impegnata a sopravvivere in un ecosistema in equilibrio grazie ad un sistema “programmato” da Madre Natura in cui coesistono prede e predatori.

“Il robot selvaggio” è un film adatto tutta la famiglia e grazie al suo concept che miscela fantascienza e natura selvaggia è in grado di creare dinamiche non solo interessanti, ma anche divertenti e in più di un modo capaci di veicolare messaggi importanti come la solidarietà, la capacità non solo di accettare la diversità, ma guardarla come un valore aggiunto da cui attingere e naturalmente tutta la parte che ci ricorda l’importanza di preservare le oasi naturali e il delicato ecosistema che le regola.

Curiosità

Recensione e tutto quello che c'è da sapere su Il robot selvaggio, adattamento di Dreamworks Animation e del regista Chris Sanders (Dragon Trainer) del libro illustrato di Peter Brown.

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  • “Il robot selvaggio” è scritto e diretto dal pluricandidato all’Oscar Chris Sanders – sceneggiatore e regista di Dragon Trainer, I Croods e Lilo & Stitch di Disney Animation Studios – ed è prodotto da Jeff Hermann (Baby Boss 2 – Affari di famiglia della DreamWorks Animation; co-produttore del franchise Kung Fu Panda).
  • Secondo l’autore Peter Brown, l’ispirazione per “Il robot selvatico” è nata da uno schizzo che ha fatto di un robot su un albero. Poi ha posto la domanda “Cosa farebbe un robot intelligente nella natura selvaggia?”
  • Il nome del robot è “Rozzum”, abbreviato in “Roz”. L’autore del libro su cui è basato il film, Peter Brown, ha scritto che questo è un cenno all’opera teatrale di fantascienza del 1920 “Rossum’s Universal Robots” (R.U.R.), scritta dall’autore ceco Karel Capek, che è stata tra le fonti d’ispirazione del “Metropolis” di Fritz Lang. Capek e suo fratello Josef Capek hanno introdotto la parola “robot” nella lingua inglese (e nella fantascienza). La parola deriva dalla radice slava “robot”, che significa “lavoro”. L’opera è stata anche il primo utilizzo della parola per indicare un umanoide meccanico.
  • Il processore principale utilizzato dai robot è denominato Alpha – 113. Un riferimento alla stanza, A113, presso il California Institute of the Arts utilizzata dagli studenti di graphic design e animazione dei personaggi. “A113” è anche un easter-egg ricorrente inserito nei film d’animazione di Pixar Animation Studios i cui fondatori da studenti frequentarono proprio quella stanza.
  • Con una valutazione del 98% su Rotten Tomatoes, questo film è a pari merito con Dragon Trainer (anch’esso scritto e diretto da Chris Sanders) come il film di animazione DreamWorks con la valutazione più alta.
  • Fulmine, il falco doppiato da Ving Rhames, non era nel romanzo originale.
  • La prima volta di Lupita Nyong’o, voce del robot Rozz, come doppiatrice in un lungometraggio completamente animato.
  • Dean DeBlois, che è il produttore esecutivo di questo film, non ha potuto promuovere il film perché impegnato a lavorare al suo progetto di lunga data, il live-action di Dragon Trainer (2025).
  • Nicola Rinciari ha svolto il lavoro di previsualizzazione del film prima di abbandonare il progetto per realizzare il suo debutto alla regia (A Mosquito in the Ear).
  • Lupita Nyong’o, Mark Hamill e Pedro Pascal hanno tutti fatto parte del franchise di Star Wars rispettivamente come Maz Kanata, Luke Skywalker eIl Mandaloriano.
  • Questo segna la seconda volta che Kit Connor (Beccolustro) presta la voce a un personaggio animale, dopo aver prestato la voce a Pantalaimon in His Dark Materials – Queste oscure materie per tre stagioni.
  • Verso la fine del film c’è l’orso che dice alla volpe che lo inseguirà di nuovo, ma domani, si tratta di una battuta che Richard Pryor ha fatto nel suo speciale di stand-up comedy Wanted: Live in Concert.

Il libro originale

Recensione e tutto quello che c'è da sapere su Il robot selvaggio, adattamento di Dreamworks Animation e del regista Chris Sanders (Dragon Trainer) del libro illustrato di Peter Brown.

“Il robot selvatico” di Peter Brown, romanzo illustrato per ragazzi pubblicato per la prima volta nel 2016, è diventato un fenomeno, balzando al primo posto della classifica dei bestseller del New York Times. Il libro ha poi ispirato una trilogia che ora comprende La fuga del robot selvatico e The Wild Robot Protects.

Il lavoro di Brown sulla serie “Il robot selvatico” e sugli altri suoi bestseller gli è valso un Caldecott Honor, un Horn Book Award, due E.B. White Awards, due E.B. White Honors, un Children’s Choice Award come illustratore dell’anno, due Irma Black Honors, un Golden Kite Award e un New York Times Best Illustrated Book Award.

Recensione e tutto quello che c'è da sapere su Il robot selvaggio, adattamento di Dreamworks Animation e del regista Chris Sanders (Dragon Trainer) del libro illustrato di Peter Brown.Tecnologia e natura possono andare d’accordo? Una macchina programmata dall’uomo può imparare a provare dei sentimenti, e persino ad amare? Quando Roz apre gli occhi per la prima volta, scopre che è sola su un’isola remota e selvaggia. Perché è lì? Da dove è venuta? E, cosa più importante, come sopravvivrà in quell’ambiente difficile? Rozzum unità 7134 è un robot femmina programmata per sopravvivere in qualsiasi condizione. Un giorno si sveglia su un’isola dopo il naufragio della nave su cui viaggiava. Con estrema fatica e determinazione, Roz impara il linguaggio degli animali, si costruisce una casa e adotta un’ochetta rimasta orfana con cui instaurerà un profondissimo legame. Ma, in un mondo lontano governato dalla tecnologia qualcuno la sta cercando, e non è disposto ad arrendersi senza combattere… Un libro illustrato, una storia profonda, tenera e travolgente sull’accettazione del diverso che dimostra come, ove esista rispetto e amore, sia possibile coesistere in armonia quando le differenze si trasformano in nuove possibilità.

Il libro illustrato “Il robot selvatico” di Peter Brown è disponibile su Amazon.

Il robot selvaggio – La colonna sonora

Recensione e tutto quello che c'è da sapere su Il robot selvaggio, adattamento di Dreamworks Animation e del regista Chris Sanders (Dragon Trainer) del libro illustrato di Peter Brown.

  • Le musiche originali del film sono del compositore Kris Bowers (Green Book, Space Jam: New Legends, Respect, Una famiglia vincente – King Richard, La casa dei fantasmi, The Color Purple, Bob Marley – One Love, Bridegerton).
  • La colonna sonora include i brani “Kiss the Sky” e “Even When I’m Not” (sui titoli di coda), entrambi interpretati dalla cantautrice Maren Morris.

Recensione e tutto quello che c'è da sapere su Il robot selvaggio, adattamento di Dreamworks Animation e del regista Chris Sanders (Dragon Trainer) del libro illustrato di Peter Brown.

1. Kiss the Sky – Maren Morris (3:36)
2. Even When I’m Not – Maren Morris (3:05)
3. The Island (1:20)
4. Activating Learning Mode (0:48)
5. Deploying Rescue Transmitter (0:48)
6. System Breach (feat. Sandbox Percussion) (2:37)
7. The Accident (1:12)
8. The Egg and the Fox (feat. Sandbox Percussion) (2:04)
9. Hatching (1:04)
10. Brightbill (1:02)
11. Pinktail (0:32)
12. You’re His Mother Now (1:42)
13. Eat, Swim, Fly (0:56)
14. Fink (feat. Sandbox Percussion) (1:45)
15. Roz Builds a Home (2:37)
16. Choosing a Name (1:21)
17. Bedtime Story (2:41)
18. Activating Interspecies Outreach Protocol (1:06)
19. Swimming Tests (1:04)
20. Kind of Normal (1:16)
21. Rockmouth (1:17)
22. That Thing (1:05)
23. The Confession (1:46)
24. In the Wrong Place (1:51)
25. Universal Dynamics (1:07)
26. Non-Negotiable (0:35)
27. I Could Use a Boost (3:07)
28. Task Complete (1:51)
29. The Migration (1:12)
30. Unauthorized Lifeforms (2:43)
31. Good to See a Friend (0:49)
32. Rescue Mission (2:29)
33. Truce (2:27)
34. Return (1:51)
35. Vontra (2:36)
36. Robots vs. The Wild (6:11)
37. Back Online (2:14)
38. I Have Everything I Need (1:29)
39. You Don’t Have To (3:05)
40. Roz’s Story (2:03)
41. Roz’s Startup Music (0:52)

La colonna sonora de “Il robot selvaggio” è disponibile su Amazon.

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