Festa del Cinema di Roma 2024: trailer dei film in concorso e fuori concorso ad “Alice nella città”
Scopriamo i film in concorso e fuori concorso presentati ad “Alice nella città”, sezione autonoma della Festa del Cinema di Roma 2024.
Continuiamo a scoprire i film i concorso e fuori concorso della Festa del Cinema di Roma 2024 con i trailer e le sinossi ufficiali. Oggi esploriamo La sezione autonoma e parallela Alice nella città dedicato agli esordi, alla scoperta del talento, alle giovani generazioni e alle scuole di ogni ordine e grado sino alle scuole di cinema, a cui è dedicata parte della programmazione in particolare le masterclass.
Festa del Cinema di Roma 2024 – Il programma della sesta giornata
Lunedì 21 ottobre alle ore 19 presso la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, la Festa del Cinema ospiterà l’anteprima di Miss Fallaci di Luca Ribuoli, Giacomo Martelli e Alessandra Gonnella. La serie in otto puntate porta sul grande schermo le passioni, gli affetti e la modernità di Oriana Fallaci, interpretata da Miriam Leone, basandosi su due dei primi libri della scrittrice, I sette peccati di Hollywood e Penelope alla guerra, e sulle sue interviste.
Alle ore 21.30 presso la Sala Sinopoli si terrà la proiezione di Emilia Pérez, un’opera per il nuovo millennio che fa tesoro di tutti i tesori cinematografici, narrativi e visivi del Novecento. Il regista Jacques Audiard sembra aver messo a frutto i tormenti, le passioni, le intuizioni e le visioni dei tanti generi che ha attraversato con il suo cinema. Probabilmente “il film” del 2024, vincitore a Cannes del Premio della giuria e della migliore interpretazione ex aequo alle tre protagoniste.
Alle ore 16.30 presso la Sala Petrassi, Chiara Mastroianni sarà protagonista di una masterclass con il pubblico della Festa. Dopo aver esordito giovanissima nel film A noi due di Claude Lelouch, al fianco di sua madre, Catherine Deneuve, l’attrice ha poi ricevuto una nomination ai Premi César per l’interpretazione in Ma saison préférée di André Téchiné e ha vinto il premio come Miglior attrice protagonista al Festival di Cannes per il film L’hotel degli amori smarriti di Christophe Honoré. La lunga collaborazione con il regista francese arriva fino al 2024 con Marcello mio, presentato anche in questo caso a Cannes, in cui l’attrice decide di far rivivere suo padre attraverso se stessa, con un talento fuori dal comune, incredibile coraggio e irresistibile ironia.
Alle ore 18.30, la Sala Petrassi ospiterà l’anteprima di Polvo serán di Carlos Marqués-Marcet. Tra Pina Bausch e All That Jazz: il film fornisce uno sguardo unico, audace e significativo sulla nostra inevitabile fine, al tempo stesso un musical e un coraggioso dramma corale che danza con la morte e non rattrista mai.
Alle ore 21, sempre in Sala Petrassi, sarà presentato Nasty di Tudor Giurgiu, Tudor D. Popescu e Cristian Pascariu. “Nasty” è il soprannome dell’enfant terrible del tennis, Ilie Năstase, entrato nella leggenda con le sue innumerevoli vittorie sui campi più prestigiosi del mondo. Il film restituisce un ritratto a tutto tondo del campione, della sua generosità, stravaganza e insolente teatralità.
Tre le proiezioni previste presso il Teatro Studio Gianni Borgna. Alle ore 15.30 si terrà Under a Blue Sun di Daniel Mann. Bashir Abu Rabia è un pittore palestinese/beduino che ha 75 anni e vive nel deserto del Negev. Nel 1988 prese parte, come tecnico degli effetti speciali, alla realizzazione di Rambo III di Peter MacDonald, dove Sylvester Stallone combatteva a fianco dei mujaheddin afghani contro i sovietici. Il film parte come un saggio di archeologia del set, ma presto smonta una serie di menzogne, a partire da quella del presunto terzomondismo del film del 1988, mostrando come fin da allora si intrecciassero in modo inquietante la finzione dei set cinematografici e i set di addestramento per l’esercito israeliano.
Alle ore 18 avrà luogo la proiezione di Sunlight di Nina Conti, una commedia costruita sull’assurdo, dove si susseguono personaggi fuori di testa, battute surreali, momenti di tenerezza che esplodono in una risata. Vera protagonista è Monkey e, dentro i suoi panni, la sua creatrice, Nina Conti, pluripremiata attrice (soprattutto teatrale), comedian e ventriloqua inglese, qui al suo esordio nella regia del lungometraggio di finzione e sceneggiatrice insieme al suo coprotagonista Shenoah Allen. Alle ore 20.30 si terrà About Luis, secondo film da regista della genovese Lucia Chiarla, di lingua e produzione interamente tedesca, che sa entrare con grande lucidità e una tensione da thriller in molti nodi irrisolti del nostro presente: la fragilità della coppia, l’incertezza del lavoro, l’inadeguatezza della scuola e i condizionamenti culturali.
Domani, alle ore 18 presso il Teatro Olimpico, la Festa del Cinema e Alice nella città presenteranno la proiezione di Blitz, firmato da Steve McQueen. Il regista Premio Oscar gira un film – commentato dalle vibranti musiche di Hans Zimmer – che è al contempo una celebrazione dello spirito resiliente della classe operaia della capitale inglese e una riflessione universale sulla lotta per la sopravvivenza in tempo di crisi, costruita sul confronto tra innocenza e barbarie.
Alle ore 21, sempre al Teatro Olimpico, sarà la volta di Musicanti con la pianola di Matteo Malatesta, documentario che racconta la storia personale e la carriera di Pivio e Aldo De Scalzi, i compositori che hanno segnato gli ultimi venticinque anni del cinema italiano.
Quattro i film che saranno proiettati al MAXXI.
Alle ore 14 sarà presentato Estado de silencio di Santiago Maza che esplora le storie di quattro giornalisti che testimoniano lo stato di pericolo della libertà di espressione in Messico, immergendosi nella terribile violenza perpetuata dai governi locali corrotti e dal sistema narcopolitico.
Alle ore 16 si terrà Si dice di me di Isabella Mari, una celebrazione della potenza del teatro come strumento di cambiamento. Da trent’anni, Marina Rippa dirige laboratori teatrali nei quartieri più complessi di Napoli: attraverso il palcoscenico, madri, mogli e figlie, superano i limiti culturali, fondendo corpo e voce per rivelare la loro forza interiore.
Alle ore 18.30 avrà luogo Aspettando Re Lear, diretto e interpretato da Alessandro Preziosi: nella nuova versione del capolavoro shakespeariano, i personaggi si muovono all’interno di scenografie interamente composte dalle opere del grande artista biellese Michelangelo Pistoletto.
Infine, alle ore 21, ci sarà la proiezione di Duse, the Greatest di Sonia Bergamasco. A cent’anni dalla scomparsa di Eleonora Duse, la regista accompagna lo spettatore in un’investigazione sull’attrice che ha cambiato il mestiere dell’attore per sempre ispirando Lee Strasberg, fondatore dell’Actors Studio, e generazioni di attori.
Il programma della sezione Storia del Cinema si aprirà alle ore 16.30 presso la Casa del Cinema con Private, esordio alla regia di Saverio Costanzo. Ispirato a fatti reali, il film racconta l’occupazione militare della Palestina dalla prospettiva intima e privata di una famiglia costretta a condividere la sua abitazione coi soldati israeliani che si sono insediati al secondo piano. Un’opera senza schematismi, ma con la capacità rara di trasmettere un significato universale, premiata col Pardo d’Oro al Festival di Locarno. Il regista parlerà con il pubblico della sua prima esperienza dietro la macchina da presa mercoledì 23 ottobre alle ore 16.30 nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica.
Alle ore 18.45 alla Casa del Cinema sarà proiettato Mario Verdone: il critico viaggiatore di Luca Verdone, un racconto a più voci che riscopre una figura fondamentale della critica cinematografica e ricostruisce il ritratto di una generazione che ha inventato l’Italia democratica e antifascista. A introdurre il film ci sarà il regista affiancato da Carlo Verdone, Christian De Sica e dalla produttrice Laurentina Guidotti.
Alle ore 21, infine, il pubblico potrà assistere a Mimì metallurgico ferito nell’onore di Lina Wertmüller, nella versione restaurata da Museo Nazionale del Cinema di Torino in collaborazione con Minerva Pictures, Imago VFX, Audio Innova – Università di Padova | Spin off. Il film sarà introdotto da Carlo Chatrian (Direttore del Museo Nazionale del Cinema), Gabriele Perrone e Roberto Flamini (Laboratorio di Restauro del Museo Nazionale del Cinema).
La diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma torna nelle carceri del Lazio con un programma di proiezioni e incontri che coinvolgeranno la popolazione reclusa e il pubblico dei cittadini. Domani, lunedì 21 ottobre alle ore 14, la Casa Circondariale femminile di Rebibbia “Germana Stefanini” ospiterà Il treno dei bambini di Cristina Comencini. La regista e sceneggiatrice romana firma un film epico e struggente tratto dall’omonimo bestseller di Viola Ardone: un viaggio attraverso la miseria, ma anche la generosità dell’Italia del dopoguerra, vista dagli occhi di un bambino diviso tra due madri.
Domani, lunedì 21 ottobre, il programma di repliche del Cinema Giulio Cesare si aprirà in Sala 1 alle ore 16 con 100 di questi anni di Michela Andreozzi, Massimiliano Bruno, Claudia Gerini, Edoardo Leo, Francesca Mazzoleni, Rocco Papaleo, Sydney Sibilia e proseguirà alle ore 18 con McVeigh di Mike Ott e alle ore 20.30 con Liliana di Ruggero Gabbai. In Sala 3 saranno proiettati La Vallée des fous di Xavier Beauvois (ore 16.30), Polvo serán di Carlos Marqués-Marcet (ore 19) e About Luis di Lucia Chiarla (ore 21.30) mentre in Sala 7 si terrà la proiezione completa della serie Bellas Artes di Mariano Cohn e Martín Bustos (ore 14.30).
Prosegue il programma di repliche al Teatro Olimpico con i primi due episodi di La Máquina di Gabriel Ripstein alle ore 12 e Il treno dei bambini di Cristina Comencini alle ore 15.30.
Alle ore 20, presso il Teatro Palladium, si terrà la proiezione di un titolo in concorso nella sezione Progressive Cinema, The Trainer di Tony Kaye, una commedia indie e surreale, con un cast d’eccezione: Stephen Dorff, Gina Gershon, Berverly D’Angelo, Steven Van Zandt, Julia Fox, Lenny Kravitz, Paris Hilton, Gus Van Sant.
Festa del Cinema di Roma 2024 – I film della sezione autonoma e parallela “Alice nella città”
Nickel Boys di RaMell Ross (USA) | Film di apertura
1960, Tallahassee. Il sogno universitario di Elwood Curtis (Ethan Herisse) si infrange lungo un’autostrada a due corsie. A causa di un innocente passo falso, Elwood viene condannato all’inferno della Nickel Academy. Lì incontra Jack Turner (Brandon Wilson) con il quale stringe un’alleanza: Turner dispensa consigli fondamentali per la sopravvivenza all’interno del violento carcere minorile, mentre Elwood si aggrappa alla sua visione ottimistica del mondo per sopravvivere. Sullo sfondo del nascente movimento per i diritti civili, l’esistenza dei due adolescenti sembra lontana dall’oratoria del reverendo Martin Luther King. Nonostante la brutalità della Nickel, Elwood si sforza di mantenere la sua umanità, risvegliando una nuova visione della vita del suo compagno di cella.
CONCORSO
Bird di Andrea Arnold (Regno Unito)
Bailey, 12 anni, vive con il padre Bug e il fratello Hunter in una casa occupata nel Kent settentrionale. Bug non ha molto tempo per i suoi figli e Bailey, quasi adolescente, cerca altrove attenzioni e avventure.
Flow di Gints Zilbalodis (Lettonia, Francia, Belgio) | Animazione
In un mondo in cui gli uomini sembrano essere scomparsi, l’arrivo di un’inondazione costringe un gatto a mettersi in salvo su una barca insieme a un variopinto gruppo di animali. Tra paesaggi di incantevole bellezza e pericoli imprevisti, il viaggio farà capire a tutti che l’unione è la loro vera forza.
The Courageous di Jasmin Gordon (Svizzera)
In una piccola città ai margini di un paese selvaggio, una madre eccentrica e delinquente ne ha abbastanza delle regole. Schiacciata dai suoi errori e da una società che non concede nulla – o una seconda possibilità – a persone come lei, farà di tutto per dimostrare ai suoi figli, e a se stessa, di essere ancora una brava persona.
Julie Keeps Quiet di Leonardo Van Dijl (Belgio, Svezia)
Julie è la giocatrice di punta di un’accademia di tennis d’élite e la sua vita ruota tutta intorno allo sport che ama. Quando il suo allenatore finisce sotto indagine e viene improvvisamente sospeso, tutti i giocatori del club sono incoraggiati a parlare. Ma Julie decide di tacere…
When the Light Breaks di Rúnar Rúnarsson (Islanda)
Quando la luce si accende in un lungo giorno d’estate in Islanda da un tramonto all’altro, Una, una giovane studentessa d’arte, incontra amore, amicizia, dolore e bellezza.
Under the Volcano di Damian Kocur (Polonia)
Una famiglia ucraina trascorre l’ultimo giorno di vacanza sull’isola di Tenerife, in Spagna. Non sanno ancora che il giorno dopo la loro vita cambierà completamente. Una volta arrivati all’aeroporto, scoprono che il loro volo è stato cancellato: la Russia ha invaso l’Ucraina. Intrappolati sull’isola, da un giorno all’altro i turisti diventano rifugiati.
Lads di Julien Menanteau (Francia, Belgio)
Ethan, 20 anni, diventa apprendista fantino in una scuderia. Scopre di avere talento, passione e comincia a sognare un futuro migliore. Ma tra gli aspiranti fantini la competizione è spietata. Su cento ragazzi solo uno diventerà professionista. Se vuole distinguersi dalla massa, Ethan dovrà correre dei rischi.
Holy Cow di Louise Courvoisier (Francia)
Totone, 18 anni, passa la maggior parte del tempo a bere birre e a fare baldoria nella regione del Giura con il suo gruppo di amici. Ma la realtà lo raggiunge: deve prendersi cura della sorella di 7 anni e trovare un modo per guadagnarsi da vivere. Si mette quindi alla ricerca del miglior formaggio Comté della regione, quello che gli farà vincere la medaglia d’oro al concorso agricolo e 30.000 euro.
Non dirmi che hai paura (Samia) di Yasemin Samdereli & Deka Mohamed Osman (Italia, Germania, Belgio)
Mogadiscio, Somalia. A 9 anni Samia scopre di avere un talento: è la più veloce di tutti gli altri bambini e bambine. Con l’aiuto del suo migliore amico Ali, trasformerà questo talento in un sogno ed arriverà a rappresentare la Somalia alle Olimpiadi di Pechino del 2008. Anche se arriva ultima nella gara dei 200 metri femminili, diventa la beniamina del pubblico che la acclama calorosamente. Ma al suo ritorno in Somalia, Samia diventa immediatamente vittima delle rappresaglie degli estremisti islamici per aver corso senza velo alle Olimpiadi. Samia decide dunque di partire dalla Somalia e di intraprendere “il viaggio” per raggiungere l’Europa, inseguendo il sogno di gareggiare alle Olimpiadi di Londra del 2012. La sua incredibile storia diventa una storia globale di speranza per i molti che attraversano i nostri mari in cerca di libertà e di una vita migliore.
A Real Pain di Jesse Eisenberg (USA, Polonia)
David (Jesse Eisenberg), un giovane padre di famiglia newyorkese, partecipa a un tour sulla storia dell’Olocausto attraverso la Polonia, accompagnato da suo cugino Benji (Kieran Culkin), grazie al denaro lasciato loro in eredità dalla nonna recentemente scomparsa. Unendosi a un gruppo turistico guidato dall’affabile James, David e Benji riallacciano il loro legame d’infanzia mentre si confrontano con le tragedie familiari del passato che ancora, in qualche modo, li definiscono.
Rita di Paz Vega (Spagna)
Siviglia, estate 1984. Rita e Lolo sono fratello e sorella, hanno 7 e 5 anni e fanno parte di una modesta famiglia della classe operaia. Rita sogna di andare al mare, ma a casa la parola del padre è legge, sempre. Per la prima volta, Rita inizia a chiedersi perché le cose vanno così. Comincia anche a rendersi conto che la sua casa sta diventando sempre meno sicura, soprattutto per sua madre.
When We Were Sisters di Lisa Brühlmann (Svizzera, Grecia)
1996. Una vacanza con la sua nuova famiglia si trasforma in un caos emotivo per la quindicenne Valeska. La nuova amicizia con Lena (14 anni) la aiuta ad affrontare i suoi demoni interiori e a confrontarsi con la madre tossica.
Milano di Christina Vandekerckhove (Belgio)
Alain cresce da solo il figlio sordo Milano e vuole dargli una vita migliore della sua, ma nonostante le migliori intenzioni, il suo fallimento diventa evidente. Il loro rapporto padre-figlio viene messo a dura prova quando Milano vuole incontrare la sua madre biologica.
The Outrun di Nora Fingscheidt (Irlanda)
Appena uscita da un centro di disintossicazione, l’ex alcolista Rona torna a casa nelle Isole Orcadi per la prima volta dopo dieci anni. Sobria ma sola, cerca di sopprimere il ricordo degli eventi che l’hanno spinta a intraprendere il suo viaggio di recupero. Lentamente la terra mistica entra nel suo mondo interiore e, giorno dopo giorno, Rona ritrova la speranza e la forza in se stessa, tra le forti burrasche e il mare gelido. Basato sul best-seller autobiografico “Nelle isole estreme” di Amy Liptrot, coautrice della sceneggiatura insieme alla regista.
FUORI CONCORSO
Luce di Silvia Luzi & Luca Bellino (Italia)
Mi bestia di Camila Beltrán (Colombia, Francia)
Bogotà, 1996. La popolazione è spaventata: il diavolo sta arrivando per l’imminente eclissi lunare. Mila, 13 anni, sente lo sguardo degli altri su di lei sempre più opprimente. Si chiede se la trasformazione del suo corpo ha a che fare con questa profezia. Arriva il giorno temuto e la luna rossa illumina il cielo.
Rabia di Mareike Engelhardt (Francia, Germania)
Spinta dalle promesse di una nuova vita, la diciannovenne francese Jessica parte per la Siria per unirsi a Daesh. Arrivata a Raqqa, si unisce a una casa per future mogli di combattenti e si ritrova presto prigioniera di Madame, carismatica direttrice che gestisce il dormitorio con pugno di ferro.
Janet Planet di Annie Baker (USA)
Nella zona rurale del Massachusetts occidentale, l’undicenne Lacy trascorre l’estate del 1991 a casa propria, avvinta dalla propria immaginazione e dalle attenzioni di sua madre, Janet. Con il passare dei mesi, tre visitatori entrano nella loro orbita, tutti affascinati da Janet e dalla sua natura incantata. Nei suoi momenti di solitudine, Lacy abita un mondo interiore così straordinariamente dettagliato che comincia a infiltrarsi nel mondo esterno. La drammaturga Annie Baker, vincitrice del Premio Pulitzer, cattura l’esperienza del tempo che passa e l’ineffabilità di una figlia che si disinnamora della madre in questo debutto cinematografico singolarmente sublime.
Sur un fil di Reda Kateb (Francia)
Jo, una giovane donna, artista di circo di strada, scopre il lavoro dei clown professionisti di “Nez pour rire”. Entrata rapidamente – forse troppo rapidamente – a far parte dell’associazione, si ritrova in ospedale a contatto con bambini, pazienti, assistenti e famiglie, ai quali questi clown cercano instancabilmente di portare gioia e conforto.
War on Education – Scelte Classe di Stefano Di Pietro (Paesi Bassi)
Film in programma all’interno del progetto Scelte di Classe – il cinema a scuola. Mentre i media sottolineano gli attacchi russi alle città ucraine, un aspetto rimane trascurato: l’ideologia alla base dell’invasione e il ruolo dell’istruzione in questo conflitto. In questa guerra, l’istruzione viene usata come un’arma, gli edifici scolastici vengono presi di mira, i bambini vengono rapiti e i libri di storia vengono riscritti. War on Education racconta questa storia non raccontata.
Fonte: RomaCinemaFest