Ridley Scott sta lavorando ad un nuovo “Alien”, sarà l’annunciato e rinviato “Awakening”?
Dopo il successo di “Alien: Romulus”, Ridley Scott è tornato a sviluppare un nuovo film di Alien per 20th Century Studios, sarà l’annunciato e rinviato sequel di “Alien: Covenant”?
Alien: Romulus di Fede Alvarez ha riportato in auge la saga dello Xenomorfo e alcuni siti stanno riportando la notizia che il regista Ridley Scott, che il 14 novembre sarà al cinema con Il Gladiatore 2, stia attualmente lavorando ad un altro film di Alien.
La fonte originale di questa notizia è il sito Hollywood Reporter che ha recentemente pubblicato una scheda su Scott e la sua Scott Free Productions e secondo quanto riporta l’articolo, Scott sta “sviluppando un nuovo film di Alien per [20th Century Studios]”. Il nuovo progetto sarà legato al prequel Prometheus e quindi un sequel del deludente Alien: Covenant? Un sequel per “Covenant” era già in sviluppo con il titolo Alien: Awakening con la sceneggiatura scritta da John Logan, ma ad un certo punto venne accantonato dallo stesso scott per il deludente risultato di “Covenant”.
Il terzo prequel andrebbe a chiudere il cerchio e porterebbe l’androide David di Michael Fassbender e gli Ingegneri in uno scontro finale su LV-426, il planetoide dove è stato scoperto lo Xenomorfo nel primo film di Alien che è poi diventato l’ambientazione di Aliens – Scontro finale.
Secondo quanto riferito la sceneggiatura di Logan “avrebbe visto il ritorno degli Ingegneri di Prometheus, con i sopravvissuti di quella specie che inseguivano il genocida David. Per quanto riguarda l’ambientazione, Scott ha detto che era ovvio “Andremo effettivamente sul pianeta”. con cui supponiamo che intenda LV-426″.
“Alien: Covenant” si è concluso con David e Daniels (in sonno criogenico) che si dirigevano verso Origae-6 con a bordo migliaia di coloni in ipersonno ed embrioni che il sintetico ha portato con sé. Dopo le critiche al secondo prequel, Scott ha confermato i suoi dubbi sul perseguire la strada dei prequel o cambiare approccio. A quel punto non sarebbe stato meglio ripescare il sequel di Aliens di Neill Blomkamp o magari valutare l’ipotesi del sequel proposto recentemente da Walter Hill che utilizza connessioni con Alien 3 e Alien – La clonazione? In entrambi i casi Sigourney Weaver sembrava disposta a tornare e questo sarebbe stato motivo di grande appeal per entrambi i progetti.
Il franchise di “Alien” resta una delle saghe fantascientifiche più popolari di sempre anche grazie alla sua digressione “horror”, farne un prequel non era un’idea errata, ma Scott è incappato nella difficoltà di creare un nuovo franchise collaterale e al contempo accontentare i fan di “Alien” e questo ha portato a Prometheus, un film di compromesso, non privo di fascino ma un tantino confuso. Confusione che si è accentuata in “Covenant”, una brutta copia dell’Alien originale in cui il timore nel dover accontentare un po’ tutti ha avuto ancora una volta la meglio. Ora con un terzo film che dovrebbe ricollegarsi direttamente all’Alien originale la posta in gioco si fa ancora più alta e se non si rischia un po’ manipolando a dovere il DNA del franchise originale ci ritroveremo con un altro capitolo senza nerbo e l’ennesima occasione sprecata.
Fede Alvarez sta sviluppando un idea per un “Alien Romulus 2”
Nel frattempo Fede Alvarez sta sviluppando il sequel di “Alien: Romulus” come ha confermato il presidente della Fox Steve Asbell:
Stiamo lavorando a un’idea per un sequel ora. Non abbiamo ancora concluso il nostro accordo con Fede [Alvarez], ma lo faremo, e lui ha un’idea su cui stiamo lavorando. I due sopravvissuti, Rain e Andy, interpretati da Cailee Spaeny e David Jonsson, sono stati i veri punti salienti del film. E quindi penso sempre a questo tipo di cose, ‘Wow, dove vogliono vederli andare le persone dopo? Sappiamo che ci saranno degli alieni. Sappiamo che ci saranno grandi scene horror. Ma mi sono innamorato di entrambi e voglio vedere qual è la loro storia.
Alvarez ha rivelato di avere già un’idea per un potenziale sequel del suo “Alien: Romulus”:
Sì, sicuramente posso [proporre un sequel in questo momento]. Tendiamo a farlo in modo naturale, senza nemmeno pensare ai sequel. Per noi, i film non sono diventati franchise, film di successo e sequel. Questo è un linguaggio che ho imparato solo negli ultimi dieci anni della mia vita lavorando [a Hollywood]. Per me, è sempre stata una questione di storia. Quindi, una volta terminato, abbiamo iniziato a pensare, “Cosa pensi che accadrà quando o se arriveranno a Yvaga? Sarà fantastico? O è un posto terribile?” Tendiamo a credere che sia probabilmente un posto terribile che loro pensano sia fantastico e su cui fantasticano, quindi abbiamo naturalmente iniziato a pensare a dove andrà e cosa accadrà. E poi, dopo qualche minuto, diciamo, ‘Oh, sembra un sequel.’ Ma cerchiamo davvero di pensarci di più in termini di storia e se ha bisogno di un altro capitolo e se le persone vogliono sapere cosa succede dopo. Quindi aspetteremo di vedere cosa ne pensa la gente e se la gente lo chiede. La mia filosofia è che non dovresti mai fare [un sequel] in due anni. Devi andartene. Devi far sì che il pubblico lo voglia davvero. Se pensi che tra Alien e Aliens, ci sono sette anni. Ma abbiamo sicuramente delle idee quale direzione dovrebbe prendere.
Fonte: TotalFilm