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Queer: nuovo trailer e tutto quello che c’è da sapere sul film di Luca Guadagnino con Daniel Craig e Drew Starkey

Dal romanzo di William S. Burroughs, arriva nei cinema italiani il 13 febbraio 2025 con Lucky Red il nuovo film di Luca Guadagnino.

2 Dicembre 2024 10:47

Dal 13 febbraio 2025 nei cinema italiani con Lucky Red Queer, il dramma biografico con protagonista Daniel Craig diretto da Luca Guadagnino (Chiamami col tuo nome, Suspiria, Bones and All e Challengers) che ha fatto tappa in concorso a Venezia 81.

Daniel Craig e Luca Guadagnino tornano a fare squadra dopo "Queer" per portare al cinema il "Sgt. Rock", popolare eroe dei fumetti DC Comics.
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Queer – Trama e cast

Nuovo trailer, poster e tutto quello che c'è da sapere su "Queer" di Luca Guadagnino, il film biografico dal romanzo di William S. Burroughs con Daniel Craig e Drew Starkey - Al cinema con Lucky Red

È il 1950. William Lee è un americano sulla soglia dei quaranta espatriato a Città del Messico. Passa le sue giornate quasi del tutto da solo, se si escludono le poche relazioni con gli altri membri della piccola comunità americana. L’incontro con Eugene Allerton, un giovane studente appena arrivato in città, lo illude per la prima volta della possibilità di stabilire finalmente una connessione intima con qualcuno.

Il cast: Daniel Craig, Drew Starkey, Lesley Manville, Jason Schwartzman, Henrique Zaga, Omar Apollo, Andra Ursuta, Andres Duprat, Ariel Shulman, Drew Droege, Michael Borremans, David Lowery, Lisandro Alonso e Colin Bates.

Queer – nuovo trailer ufficiale sottotitolato in italiano

Curiosità

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  • Uno dei due film diretti da Luca Guadagnino scritti da Justin Kuritzkes, l’altro è Challengers. Kuritzkes, Daniel Craig e Guadagnino stanno già lavorando al loro prossimo progetto: l’adattamento cinematografico del fumetto Sgt. Rock.
  • Il team che collaborato con Luca Guadagnino dietro le quinte ha incluso lo scenografo Stefano Baisi, il costumista Jonathan Anderson, il direttore della fotografia Sayombhu Mukdeeprom, la musica sarà di Trent Reznor e Atticus Ross, e il direttore del casting è Jessica Ronane in associazione con Luis Rosales, Maurilio Mangano e Valentina Materiale.
  • Alla fine è stato Daniel Craig a convincere Luca Guadagnino a scegliere Drew Starkey. Dopo aver guardato i nastri delle audizioni con Guadagnino, tra cui quella di Starkey, Craig indicando quest’ultimo ha detto a Guadagnino: “E’ lui”.
  • Diversi articoli sulla proiezione di questo film al Festival del cinema di Venezia del 2024 (tra cui l’articolo di Jada Yuan sul Washington Post e il profilo di Daniel Craig di Kyle Buchanan sul New York Times) hanno notato che c’erano forti e frequenti reazioni di disgusto da parte di alcuni membri maschi del pubblico ogni volta che c’era una scena d’amore tra due uomini. Yuan ha deriso chiunque avesse visto il film ma in qualche modo non sapesse di aspettarsi una trama LGBTQ basandosi solo sul titolo. I membri del pubblico che hanno espresso shock per il fatto che Craig (meglio noto per aver interpretato il personaggio iper-mascolino donnaiolo James Bond) avrebbe accettato un ruolo gay erano chiaramente estranei a gran parte della sua precedente carriera; Craig ha interpretato molti altri uomini gay, inclusa la serie di film gialli di successo “Cena con delitto”. A teatro, Craig ha dato vita al ruolo di uno dei personaggi gay più noti nella storia del teatro mondiale: nel 1993 ha interpretato l’avvocato mormone di destra e consulente politico Joseph Porter Pitt, profondamente dichiarato omosessuale, nella première britannica dell’opera teatrale vincitrice del premio Pulitzer Angels in America di Tony Kushner al National Theatre di Londra; l’interesse amoroso di Pitt, Louis, è stato interpretato da Jason Isaacs (che in seguito ha interpretato Lucius Malfoy nei film di Harry Potter).
  • Luca Guadagnino ha dichiarato in un’intervista che Queer è un progetto che voleva realizzare da quando aveva 20 anni.
  • Il trailer contiene una cover di All apologies dei Nirvana. Kurt Cobain era amico di William Burroughs e scrisse persino una canzone con Burroughs intitolata “the “priest” they called him” pubblicata nel 1993
  • Il film è vietato in Turchia per “contenuti provocatori che metterebbero a repentaglio la quiete pubblica”.
  • Nei titoli di testa, è visibile un biglietto aereo con la parola “Annexia” stampata sulla parte superiore del portabiglietti. In “Il pasto nudo” di William S. Burroughs, l’ultimo dei suoi libri a presentare il personaggio di “William Lee”, “Annexia” è una nazione in stile Unione Sovietica alla periferia dell’Interzona.
  • La visione di Lee, alimentata dalla droga, di sparare ad Allerton in testa mentre un bicchiere di whisky era appoggiato sulla sua testa non è sconosciuta a coloro che conoscono la storia di William S. Burroughs, poiché fu così che uccise accidentalmente sua moglie Joan Vollmer nel settembre del 1951 mentre Burroughs e la sua famiglia vivevano a Città del Messico durante una festa organizzata da un amico (dove uno degli ospiti che assistette alla morte fu Adelbert Lewis Marker, l’ispirazione per Allerton). Sebbene non facesse parte del romanzo su cui si basava “Queer”, si diceva che la morte di Vollmer fosse ciò che alla fine ispirò Burroughs a diventare uno scrittore; sarebbe anche diventato un elemento fondamentale della trama dell’adattamento “Il pasto nudo” di David Cronenberg, che ha anche “William Lee” come protagonista e include anche sezioni di “Queer” nei suoi dialoghi. La visione è accennata anche in precedenza nel film, quando Lee vede Mary eseguire “la coreografia di Guglielmo Tell”, come veniva chiamata, con un altro ospite, anche se con una pistola giocattolo, alla festa di John Dumé.

Queer – Primo trailer sottotitolato in italiano e clip ufficiale in lingua originale

“Queer” è un film di Fremantle, prodotto da The Apartment, una società del gruppo Fremantle e Frenesy Film Company, e da Fremantle North America, in collaborazione con Cinecittà spa e Frame by Frame.

I produttori del film sono Lorenzo Mieli per The Apartment, una società del gruppo Fremantle, e Luca Guadagnino per Frenesy Film Company.

I produttori esecutivi sono, tra gli altri, Justin Kuritzkes, Christian Vesper, James Grauerholz, Peter Spears, Elena Recchia ed Emanuela Matranga.

“Queer” è finanziato da Fremantle e le vendite sono gestite da CAA Media Finance, Fremantle e The Apartment, una società Fremantle.

Dichiarazioni & interviste

Nuovo trailer, poster e tutto quello che c'è da sapere su "Queer" di Luca Guadagnino, il film biografico dal romanzo di William S. Burroughs con Daniel Craig e Drew Starkey - Al cinema con Lucky Red
Drew Starkey, Luca Guadagnino & Daniel Craig a Venezia 81 (Photo by Alessandra Benedetti – Corbis/Corbis via Getty Images)

Andrea Occhipinti di Lucky Red ha dichiarato: “Siamo entusiasti di poter collaborare con Fremantle e The Apartment per la distribuzione italiana dell’attesissimo e bellissimo Queer di Luca Guadagnino, con un inedito e strepitoso Daniel Craig. Siamo grandi estimatori di Luca, apprezziamo molto il suo percorso artistico e il suo modo unico e originale di fare cinema”.

Andrea Scrosati, Group Chief Operating Officer, CEO Continental Europe di Fremantle, ha dichiarato: “Queer” è un film magnifico, magico, dove Luca Guadagnino è riuscito nell’impresa unica di restituire una vita cinematografica ad un’opera di Burroughs, con un’interpretazione davvero straordinaria di Daniel Craig. Andrea Occhipinti e il suo team in Lucky Red l’hanno capito dal primo istante. Sono estremamente felice di questa collaborazione, non potrei immaginare un distributore migliore per questo film a cui in Fremantle siamo particolarmente legati. Non vedo l’ora che il pubblico italiano possa vivere in sala la storia d’amore tra Lee (Daniel Craig) e Allerton, interpretato da un fenomenale Drew Starkey, con le atmosfere che solo un maestro come Guadagnino poteva creare”.

Luca Guadagnino ha dichiarato: “Sono onorato e felice di mostrare al pubblico italiano il film Queer grazie al lavoro straordinario di Lucky Red”.

Queer – Il romanzo originale di William Burroughs

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William Burroughs – Note biografiche

Nato in una famiglia importante di St. Louis, nel 1914, William S. Burroughs sarebbe diventato uno degli scrittori più innovativi e controversi del ventesimo secolo. Fu uno dei padri fondatori della Beat Generation, i cui compagni includevano Allen Ginsberg, Gregory Corso e Jack Kerouac. Nel 1936, Burroughs si laureò ad Harvard, dove ottenne una laurea in lettere. Nel 1944, Burroughs prese un appartamento con Jack Kerouac a New York, dove entrambi furono coinvolti in un caso di omicidio, da cui è tratto il lavoro “E gli ippopotami si sono lessati nelle loro vasche” (1945). Nel 1959, Burroughs pubblicò la sua opera più nota, “Il pasto nudo”, che consiste in una serie di incontri psicotropi che coinvolgono un personaggio di nome William Lee. Nel 1974, dopo aver viaggiato e vissuto in quei luoghi e a Tangeri, Parigi e Londra, Burroughs tornò a New York dove ottenne un posto al City College of New York come insegnante di scrittura creativa. Tuttavia, lasciò presto l’incarico per scrivere per il periodico di controcultura “Crawdaddy”. Burroughs si trasferì in Kansas nel 1981, dove trascorse il resto della sua vita. Morì nel 1997. Altre opere degne di nota di Burroughs includono “Le ultime parole di Dutch Schultz” (1969), “Ragazzi selvaggi” (1971) e “Il biglietto che esplose” (1962). Norman Mailer una volta descrisse Burroughs come “l’unico romanziere americano vivente oggi che potrebbe essere plausibilmente posseduto dal genio”.

Introduzione da “Queer”

Quando vivevo a Città del Messico alla fine degli anni ’40, era una città di un milione di persone, con un’aria limpida e frizzante e il cielo di quella speciale tonalità di blu che si sposa così bene con avvoltoi che volteggiano, sangue e sabbia: il crudo, minaccioso e spietato blu messicano. Città del Messico mi è piaciuta fin dal primo giorno della mia prima visita. Nel 1949, era un posto economico in cui vivere, con una grande colonia straniera, favolosi bordelli e ristoranti, combattimenti di galli e corride e ogni possibile diversivo. Un uomo single poteva vivere bene lì per due dollari al giorno. Il mio caso di New Orleans per possesso di eroina e marijuana sembrava così poco promettente che decisi di non presentarmi all’udienza in tribunale e affittai un appartamento in un tranquillo quartiere borghese di Città del Messico.

Sapevo che, in base alla prescrizione, non potevo tornare negli Stati Uniti per cinque anni, quindi feci domanda di cittadinanza messicana e mi iscrissi ad alcuni corsi di archeologia Maya e messicana al Mexico City College. Il G.I. Bill mi pagò i libri e le tasse universitarie, e un sussidio di sostentamento di settantacinque dollari al mese. Pensai di dedicarmi all’agricoltura, o magari di aprire un bar al confine con l’America.

La città mi piaceva. Le baraccopoli erano paragonabili a qualsiasi cosa in Asia per sporcizia e povertà. La gente cagava dappertutto per strada, poi si sdraiava e ci dormiva dentro con le mosche che entravano e uscivano dalla bocca. Gli imprenditori, non di rado lebbrosi, accendevano fuochi agli angoli delle strade e cucinavano orribili, puzzolenti e senza nome pasticci di cibo, che distribuivano ai passanti. Gli ubriachi dormivano proprio sui marciapiedi della strada principale, e nessun poliziotto li disturbava. Mi sembrava che tutti in Messico avessero imparato l’arte di farsi i fatti propri. Se un uomo voleva indossare un monocolo o portare un bastone, non esitava a farlo, e nessuno gli degnava una seconda occhiata. Ragazzi e giovani camminavano per strada a braccetto e nessuno ci faceva caso. Non che alla gente non importasse cosa pensassero gli altri; semplicemente non sarebbe venuto in mente a un messicano di aspettarsi critiche da uno sconosciuto, né di criticare il comportamento degli altri…

Nuovo trailer, poster e tutto quello che c'è da sapere su "Queer" di Luca Guadagnino, il film biografico dal romanzo di William S. Burroughs con Daniel Craig e Drew Starkey - Al cinema con Lucky RedIn una sterminata suburra, che Burroughs avrebbe poi definito «Interzona», e che qui va da Città del Messico, capitale mondiale del delitto («il cielo di quella speciale sfumatura d’azzurro che si intona tanto bene con gli avvoltoi volteggianti»), a Panama, Lee, alter ego dello scrittore, tesse la sua amorosa tela intorno a Allerton, un giovane ambiguo, indifferente come un animale. Si aggira in locali sempre più sordidi, bazzicati da una fauna putrescente, e così divagando, picaro alieno, ci regala schegge del suo nerissimo humour. Con questo romanzo, che risale agli inizi degli anni Cinquanta – e che viene qui presentato in una nuova edizione condotta sui manoscritti originali –, affiora per la prima volta il paesaggio allucinato che oggi ormai porta il nome di Burroughs.

Il romanzo “Queer” è disponibile su Amazon.

Il nuovo poster ufficiale del film

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Fonte: IMDb / Wikipedia / RealityStudio / Grove Atlantic

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