Cannes 2015: Palma d’oro a Dheepan di Jacques Audiard, Italia a bocca asciutta
Nessun italiano in Palmares, ma tre francesi, di cui uno Palma d’Oro. Ecco tutti i vincitori della sessantottesima edizione del Festival di Cannes
Possiamo dirlo? Che infelice Palmarès. Non in ogni sua singola parte, intediamoci. Son of Saul e The Assassin, due dei migliori film in assoluto quest’anno, ci sono; magari non nei posti in cui meritavano, ma va bene. La Palma d’Oro va all’unico film francese che un posto tra i premiati lo meritava… ma quello più ambito? Una Francia che fino a ieri credeva di uscire a pezzi da questa edizione del Festival di Cannes, domani aprirà gli occhi e si sveglierà ancora in vetta. Quasi.
Quasi per una serie di motivi, tutti interni all’edizione 2015. L’Italia, per esempio, era forte: quando ci ricapiterà di schierare tre film così tutti in una volta? Certo, l’anno de Il divo e Gomorra fu di grazia (oltre che di Castellitto in Giuria), ma lasciare fuori tutti lascia un po’ perplessi. Voglio dire, nemmeno la Margherita Buy di Mia Madre? Per assegnare il ricoscimento alla migliore interpretazione ad Emmanuelle Bercot poi. Tuttavia non si tratta di campanilismo. Tanto che da queste parti avevamo optato per Mia Madre in Palmarès, e non per gli altri due, sebbene non ci siano affatto dispiaciuti.
Ed in fondo è giusto quella Palma a Dheepan (che non è nemmeno il titolo definitivo) a far storcere il naso. Per un regista come Audiard che, piaccia o meno, non si discute; solo, forse, non era questo il suo momento. Carol si era grossomodo capito che ci sarebbe stato ma non nella veste in cui tutti o quasi speravano, The Assassin si è aggiudicato una regia comunque sacrosanta, mentre non fa particolarmente specie né il Premio della Giuria a The Lobster, né tantomeno il Gran Premio a Son of Saul. La sceneggiatura a Chronic è senz’altro la scelta meno condivisibile, che al tempo stesso conferma una direzione ben precisa: premiare francesi o film che i francesi amano o amerebbero. Per quanto ci riguarda… tenetevelo.
E mentre in TV nella sala stampa scorrono le dichiarazioni della Giuria in merito alle loro scelte, come sempre di rito (Sienna Miller dichiara di lasciare Cannes arricchita da tutti i bei film che ha visto, mentre Joel Coen ci tiene a precisare che questa Giuria non è composta da critici, come se questo esimesse una qualunque Giuria dall’essere competente) a noi non resta che lasciarvi con il Palmarès definitivo, con relative recensioni. Ci sarà tempo per tirare le somme con maggiore lucidità.
Palmarès ufficiale
Palma d’oro: Dheepan
Gran Premio della Giuria: Son of Saul
Miglior regia: Hou Hsiao-hsien – The Assassin
Miglior attore: Vincent Lindon – La Loi du Marché
Miglior attrice: ex-aequo Emmanuelle Bercot – Mon Roi e Rooney Mara – Carol
Miglior sceneggiatura: Michel Franco – Chronic
Premio della Giuria: The Lobster