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Stasera in tv: “Tutto tutto niente niente” su Rai 3

Rai 3 stasera propone “Tutto tutto niente niente”, commedia del 2012 diretta da Giulio Manfredonia e interpretata da Antonio Albanese, Fabrizio Bentivoglio e Lunetta Savino.

pubblicato 4 Gennaio 2020 aggiornato 30 Luglio 2020 17:07

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Cast e personaggi

Antonio Albanese: Cetto La Qualunque/Rodolfo Favaretto/Frengo Stoppato
Fabrizio Bentivoglio: Sottosegretario
Luigi Maria Burruano: Imprenditore
Massimo Cagnina: Geometra
Lunetta Savino: Mamma di Frengo
Maximilian Dirr: Prete per le udienze dal Papa
Lorenza Indovina: Carmen La Qualunque
Alfonso Postiglione: Ragioniere
Federico Torre: Avvocato di Cetto
Paolo Villaggio: Presidente del Consiglio
Nicola Rignanese: Pino
Clizia Fornasier: Escort
Vito: Muto
Davide Giordano: Melo La Qualunque

 

La trama

Stasera in tv su Rai 3 Tutto tutto niente niente con Antonio Albanese (3)

 

Perché Cetto La Qualunque, Rodolfo Favaretto e Frengo Stoppato finiscono in carcere? E, soprattutto, perché riescono a uscirne? Qual è il destino che li unisce? C’è qualcuno che trama nell’ombra? O costui preferisce farlo in piena luce? Tre storie, tre personaggi con un destino che li accomuna: la politica con la “p” minuscola.

Cetto La Qualunque, il politico “disinvolto” che abbiamo imparato a conoscere, questa volta alle prese con una travolgente crisi politica e sessuale (in lui le due cose viaggiano sempre di pari passo).

Rodolfo Favaretto, che rincorre il sogno secessionista di un nordista estremo, e che per vivere e combattere la crisi commercia in migranti clandestini.

Frengo Stoppato, un uomo stupefacente, in tutti i sensi, che torna dal suo buen retiro incastrato da una madre ingombrante, con un sogno semplice semplice: riformare la chiesa e guadagnarsi la beatitudine.

Un ritratto folle ma non troppo dell’Italia di questi anni, in una girandola di situazioni paradossali e travolgenti. In realtà, forse, è semplicemente: neorealismo.

 

Il nostro commento

Stasera in tv su Rai 3 Tutto tutto niente niente con Antonio Albanese (4)

 

Seconda incursione su grande schermo per il comico Antonio Albanese dopo il divertente Qualunquemente. Stavolta il regista Giulio Manfredonia ha più materia prima da utilizzare, forse anche troppa e il microcosmo kitsch e colorato del primo film si amplia e amplifica apparendo molto più grottesco e a tratti inquietante nella sua disarmante attualità.

Tutto tutto niente niente è da considerarsi un vero e proprio istant-movie, con la sardonica leggerezza del primo film che scompare di fronte ad una satira a tratti feroce di una politica italiana da vignetta umoristica, laida, faziosa e dalla belligerante avidità.

Come accadeva ne Il divo di Sorrentino, anche in questo caso i personaggi assurgono a grottesche macchiette i cui troppi vizi vengono amplificati da una messinscena volutamente surreale, con scenografie, costumi e acconciature votati all’eccesso, sino a trasformare lo schermo in una rappresentazione creativamente orgiastica che riporta alla mente festini ormai noti alle cronache, maschere dai tratti suini, escort a profusione e starlette da una botta e via, in un farsesco immaginario da Satyricon in cui la risata si trasforma in scherno e il sorriso ha il retrogusto amaro della beffa.

Tutto tutto niente niente non è certo una commedia per famiglie, siamo di fronte ad un’ostentata allegoria di tempi davvero cupi, in cui c’è ben poco da ridere. Bisogna ammettere che ci è mancata un po’ la levità del primo film più smargiasso e fumettoso, ma “senzadubbiamente” anche questo nuova incursione di Albanese su grande schermo ha molto da dire, anche se purtroppo la realtà anche in questo caso supera e di molto la più audace delle fantasticherie.

 

Note di regia

Stasera in tv su Rai 3 Tutto tutto niente niente con Antonio Albanese (5)

 

Arieccoci qua, a raccontare quanto sia sempre magnifico lavorare con Antonio! Mi capita periodicamente di fare queste note di regia e trovarmi a dire sempre le stesse cose: come sia entusiasmante lavorare con Antonio, come sia facile lavorare in sintonia, trovarci a condividere scelte e decisioni senza fatica, e come sia splendido ritrovare i soliti amici per fare, ancora una volta, tutti assieme un film. Sembra ripetitivo, lo so, ma è la pura e semplice verità.

La sfida questa volta era ancora più ambiziosa. Fare un numero due che non fosse un numero due, cioè senza ripetersi, ma in continuità. Antonio e Piero per questo hanno lavorato con calma meticolosa, e hanno scritto un film a mio giudizio sorprendente, pieno di invenzioni, dal ritmo vorticoso, con soluzioni sempre originali, divertentissimo.

Innanzitutto hanno triplicato gli sforzi, mettendo in pista tre personaggi in perfetto stile-Albanese, e così, accanto al “vecchio” Cetto, sempre esilarante e questa volta perso in inedite crisi di identità, hanno richiamato in gioco uno storico personaggio per anni acclamato invano dai fan di Antonio, quel Frengoestop che incensava le gesta di Zeman con racconti pieni di fantasia, fumosi e stralunati. E lo hanno completamente re-inventato: ne hanno fatto un personaggio edonista e mistico, che tra una “sigaretta biologica ed ecocompatibile, ma non a impatto zero” e un’altra, ci racconta la sua religione “dell’aldiqua”, che ha non pochi seguaci ed è folle e condivisibile allo stesso tempo. Poi gli hanno accostato una bizzarra e perfida madre del Sud, la grande Lunetta Savino che si è generosamente prestata ad un forte invecchiamento, pur di essere questa donna severa e ambiziosa, che vorrebbe fare del figlio un pezzo grosso della Chiesa, anzi, per far prima, un “beato in vita”.

A chiudere il terzetto un personaggio nuovo di zecca, Rodolfo Favaretto, per gli amici Olfo, che col suo razzismo, il suo sgangherato esercito del Nord composto per lo più di extracomunitari, la sua impronunciabile ambizione a Secedere (Secernere? Secessionare?) dall’Italia, la sua allegra e folle disperazione tratteggia un ennesimo ritratto folgorante di quel Nord che è tanto caro ad Antonio (e per questo ferocemente criticato). I nostri tre amici si trovano rocambolescamente catapultati dal carcere direttamente in parlamento e finiscono per fare i conti con le istituzioni della capitale: la Politica e la Chiesa. E’ un incontro deflagrante che mette a nudo i limiti e i difetti endemici di questi due mondi, un gioco nel potere, sempre più viscido, e sui poteri, sempre più inafferrabili, che controllano il nostro Paese. Una burla che ci fa ancora una volta ridere, e tanto, dei nostri atavici difetti italioti. [Giulio Manfredonia]

 

La colonna sonora

Stasera in tv su Rai 3 Tutto tutto niente niente con Antonio Albanese (6)

  • Le musiche originali del film sono del compositore siciliano Paolo Buonvino (L’Ultimo Bacio, Manuale D’Amore, La Matassa…) che si tuffa nel mondo dell’elettronica creando un personalissimo universo sonoro ironico, moderno e ricco di commistioni con uno sguardo alla tradizione della migliore commedia all’italiana.

[quote layout=”big” cite=”Paolo Buonvino]Mi sono divertito a pensare un mondo sonoro ricco e ironico, moderno e che rendesse al meglio l’aspetto comico e futurista del film. Ho utilizzato ritmi reggae e cori gospel, sonorità elettroniche e dubstep oltre a un’orchestra di fiati e di archi. Grazie alle recenti collaborazioni con Jovanotti ho voluto coinvolgere in questo progetto alcuni dei suoi più fidati collaboratori: Saturnino (che remixa due brani per il cd) Christian Rigano e i suoi sintetizzatori, le chitarre di Riccardo Onori e Pino Pischetola fonico di indiscusso talento.[/quote]

 

Stasera in tv su Rai 3 Tutto tutto niente niente con Antonio Albanese

TRACK LISTINGS:

1. L’ouverture di Cetto
2. Frengo
3. Nord nord
4. Cetto senzadubbiamente
5. Il sottosegretario
6. Segui la nube
7. Cicche cicche
8. Ca calma
9. In parlamento
10. Ammazzacaffè
11. Secedere, secernere, secessionare
12. Caino e vastasu
13. Cetto parla
14. Tutto tutto niente niente
15. Todo todo nada nada
16. Olfo in hotel
17. Sdrumando
18. Cetto senzadubbiamente (reprise)
19. Frengo (reprise)
20. Tuca tuca – Raffaella Carrà
21. Il sottosegretario (Christian Noochie Rigano remix)
22. In parlamento (Saturnino remix)
23. Todo todo nada nada (Saturnino remix)

 

 

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