Home Premio Oscar Whiplash: le recensioni dall’Italia e dagli Usa

Whiplash: le recensioni dall’Italia e dagli Usa

Leggiamo insieme le recensioni Italiane e Americane di “Whiplash”, con un J.K. Simmons da Premio Oscar

di carla
pubblicato 17 Febbraio 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 18:04

Ho visto, ieri sera, Whiplash e… wow! Un vero colpo di fulmine. Non mi aspettavo un film così bello, energico, appassionato, diretto e ben recitato. La pellicola, diretta da Damien Chazelle, è interpretato da Miles Teller, J.K. Simmons, Paul Reiser, Melissa Benoist, Austin Stowell, Nate Lang, Chris Mulkey, Damon Gupton, Kofi Siriboe, Kavita Patil ed è candidata a 5 Premi Oscar 2015: film, attore protagonista (J.K. Simmons), adattamento, montaggio, sonoro. Dopo la nostra (positiva) recensione, ecco i commenti dei critici Americani e Italiani. Su RottenTomatoes, mentre scrivo, la percentuale dei voti positivi è del 95%. Meritatamente. Voi l’avete visto? Vi è piaciuto?

Richard Roeper – Chicago Sun-Times: Sarebbe un insulto chiamare Chazelle un regista “promettente”, questo film non indica solo il suo potenziale, è la prova di autentico talento a volte fiammeggiante. Voto: 3.5 / 4

Tom Long – Detroit News: “Whiplash” è elettrico dall’inizio alla fine, una storia musicale di ossessione, frustrazione e crudeltà. Voto: A-

Rafer Guzman – Newsday: il risultato è un buon dramma scoppiettante che sembra quasi come un thriller. Intelligente, elegante e intenso. Voto: 3/4

Moira MacDonald – Seattle Times: Il film funziona, spesso meravigliosamente, come una notevole visualizzazione di musica jazz – si sente e respira, proprio come i musicisti – e come vetrina per i due attori. Voto: 3/4

Calvin Wilson – St. Louis Post-Dispatch: “Whiplash” non è solo jazz e non è necessario essere un fan della musica per godere del film. Voto: 4/4

Peter Howell – Toronto Star: Molto semplicemente uno dei migliori film dell’anno. Voto: 4/4

Ty Burr – Boston Globe: Oh, sì. Davvero bello. Voto: 4/4

Colin Covert – Minneapolis Star Tribune: un dramma da non perdere. Voto: 4/4

Christy Lemire – ChristyLemire.com: E’ uno dei film divertenti e più inquietanti che ho visto da tanto tempo. Voto: 3/4

Betsy Sharkey – Los Angeles Times: ciò che si vede è sia squisito che straziante.

Peter Travers – Rolling Stone: elettrizzante. Voto: 3.5 / 4

Dana Stevens – Slate: è da brivido…

AA Dowd – AV Club: Più “Full Metal Jacket” che “L’attimo fuggente”, il film è una battaglia epica di volontà tra due artisti fanatici. Voto: A

Jocelyn Noveck – Associated Press: Raramente un film mostra così visceralmente il dolore assoluto che può accompagnare la beatitudine di creare buona musica. Voto: 3.5 / 4

Kyle Smith – New York Post: Il film è avvincente, divertente e stimolante: immaginate “Karate Kid” dal Maestro Miyagi interpretato da R. Lee Ermey.

Fabio Ferzetti – Il Messaggero: Un gran film sulla musica insomma, anzi sul suo potere. O forse sul potere tout court.

Maurizio Acerbi – il Giornale: Un film che regala inaspettati colpi di scena, come fosse un thriller. Invece, è il miglior film musicale degli ultimi anni.

Gino Castaldo – la Repubblica: (…) Benché si parli sostanzialmente di musica il film non indugia troppo nei piaceri del gioco sonoro. È scarno, essenziale, drammaticamente realistico. Tutto è sofferenza, scarnificazione psicologica, duello, sopraffazione, umiliazione, ribellione, ai confini kubrickiani di “Full metal jacket”, in cui la batteria del povero Andrew sembra metafora di molte altre cose.

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