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Cercando Valentina: trailer e poster del docufilm sul mondo di Guido Crepax

Il mondo visionario di Guido Crepax in un nuovo docu-film che esplora la genesi dell’iconica Valentina – Al cinema dal 12 febbraio 2020.

pubblicato 11 Febbraio 2020 aggiornato 29 Luglio 2020 13:40

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Il 12 febbraio approda nelle sale il documentario Cercando Valentina – Il mondo di Guido Crepax, un docufilm di Giancarlo Soldi che esplora il mondo visionario di Guido Crepax e la genesi del suo personaggio più iconico, la fascinosa Valentina: “bella come Louise Brooks, disturbante come un taglio di Fontana, consapevole come una lirica di Bob Dylan e libera come la musica di Charlie Parker”.

 

La trama ufficiale:

 

Fine anni sessanta: Parigi, Londra, Milano vivono un fermento creativo, pulsano allo stesso ritmo, stelle della stessa costellazione culturale, che si ribella, si rinnova. Guido Crepax intercetta tutte le novità di una Milano in fermento, della rivoluzione che è anche estetica e li traspone nel suo fumetto, dove arte, musica, design, cinema e moda si contaminano, rompendo e innovando gli schemi della narrazione. Valentina è il suo alter ego: la fotografa sognatrice diventa un’icona amata da più generazioni. Elegante e sofisticato sogno erotico per gli uomini e simbolo di indipendenza, fascino e seduzione per le donne. Cercando Valentina è un viaggio alla ricerca di Valentina e del suo creatore, dove il passato si confonde col presente, la narrazione è sincopata e a volte rarefatta come nelle tavole di Crepax. Il mondo del fumetto prende vita e Philip Rembrandt, che nelle storie di Valentina è l’amante, esce dal disegno per diventare la presenza reale che ci conduce alla ricerca di tutti coloro che l’hanno amata, capita, collezionata.

 

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NOTE DI REGIA

 

Milano, Via De Amicis 45, c’è scritto sulla carta d’identità di Valentina, ma l’indirizzo è esattamente quello di Guido Crepax. Lei dunque abitava in realtà il suo sogno, il suo cassetto, la sua matita, la sua fantasia. Crepax è Valentina. Per cui sono partito da lì e dalla Milano che in quegli anni aveva artisti capaci di raccontare il mondo contemporaneo, e Guido Crepax, è stato un protagonista di quel magico incrocio di coincidenze che ha portato alla modernità e soprattutto, con il suo personalissimo stile, ne è stato uno dei principali motori. Crepax fu tra i cantori di quel cambiamento, di quel nuovo inizio e voglio farne comprendere la complessità e la modernità. In quei giorni uomini, donne, moda, architettura, design, cinema, letteratura, rivoluzione e leggerezza dialogavano fra loro e la capacità intuitiva di Crepax è stata, quella di afferrare al volo lo spirito del tempo, di quel meraviglioso ed euforico clima che permeava la Milano degli anni ’60 e ’70. È per questo che ho scritto il soggetto con Stefania Casini, testimone di quel periodo di liberazione femminile, e ho chiesto per il trattamento la collaborazione di Marco Lodoli, scrittore capace di elaborare un progetto lasciandosi trascinare dalla fantasia e dal sentimento.

 

 

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Fermo restando le testimonianze che stracciano il valore documentaristico e storico dell’autore, ho voluto raccontare quelle contaminazioni con una forte impronta personale. Tutto questo portati per mano dal personaggio del fumetto, Philip Rembrandt, il compagno di Valentina che diventa persona reale e discretamente ci conduce in situazioni che si intrecciano. Un racconto a colori digitali, in cui si mischiano filmati in bianco e nero (abbiamo una Milano anni ‘60 assolutamente inedita, dai filmati privati di Giovanni Gandini, creatore della rivista Linus), interazioni tra Philip Rembrandt con animazioni digitali e incontri con persone che possono dire: io c’ero e ho visto. Diceva il designer Ettore Sotsass che innovazione e contaminazione sono le nuove parole chiave per capire quegli anni e nel documentario ho voluto far convivere musica, fumetto e arte per generare quel clima e comprenderne lo spirito. Volendo raccontare l’euforia di quegli anni, mi è sembrato necessario utilizzare stili espressivi con registri diversi, tecniche miste, dalle riprese ricolorate, a omaggi ad artisti sperimentali come la celebre performance di Ives Klein citata da Crepax in una storia di Valentina. Il suono ha una fondamentale importanza nel documentario perché la musica sarà come un fluido nastro che muovendosi tra beat ed elettronica, jazz e musica classica lega le differenti atmosfere, il materiale inedito sonoro poi come i dialoghi in mio possesso di Umberto Eco e Elio Vittorini che disquisiscono di fumetto, danno vita a momenti vissuti dall’artista per raccontarci quell’irripetibile periodo creativo. In più, ho a disposizione l’intero archivio della famiglia Crepax, che prenderà vita in modi inaspettati.

 

Guido Crepax è considerato uno dei più illustri maestri del fumetto italiano e che influenzò l’erotismo a fumetti in tutte Europa. Nato a Milano il 15 luglio 1933, Guido – il cui nome anagrafico è Crepas – inizia a lavorare nel campo dell’illustrazione e della grafica mentre frequenta la facoltà di architettura, realizzando manifesti pubblicitari e copertine di libri, riviste e dischi (sua è la copertina di Nel Blu dipinto di Blu di Domenico Modugno). Nel 1963 si avvicina al mondo dei fumetti e qualche anno più tardi realizza la storia La curva di Lesmo che ha come protagonista Philip Rembrandt, un critico d’arte dagli strani poteri noto anche col nome di Neutron. Il suo più famoso personaggio, Valentina, compare proprio qui, inizialmente come fidanzata di Rembrandt. Diventa da subito la protagonista indiscussa delle storie di Crepax, accompagnandolo lungo tutto l’arco della sua carriera.

 

Cresciuto con il colorato mondo dei fumetti di cui possiede una delle più grandi collezioni esistenti in Italia, Giancarlo Soldi esordisce con il cortometraggio “PARANAIA” nel 1979. Con il documentario “Un angolo di mondo” vince il primo premio per la Creatività al Chicago Film Festival. Con Tiziano Sclavi scrive la sceneggiatura e dirige il film “NERO”, interpretato da Sergio Castellitto, Chiara Caselli e Hugo Pratt. Il suo amore per i fumetti lo porta a realizzare “Nuvole Parlanti”, “I fumetti e noi” e “Graphic Reporter”. Realizza poi “Come Tex nessuno mai”, grande successo editoriale con DVD distribuito da Bonelli Editore. Nel 2015 “Nessuno siamo perfetti, documentario su Tiziano Sclavi,presentato al Torino Film Fest – Nastro d’Argento Menzione Speciale 2015. Nel 2016 realizza “Cinque mo(N)di”, documentario sulla visione cinematografica dei cinque premi Oscar italiani Roberto Benigni, Bernardo Bertolucci, Gabriele Salvatores, Paolo Sorrentino e Giuseppe Tornatore, presentato al Festival del Cinema di Roma.