Stasera in tv: “Il gladiatore” su Canale 5
Canale 5 stasera propone “Il gladiatore”, film premio Oscar del 2000 di Ridley Scott con Russell Crowe, Joaquin Phoenix, Connie Nielsen, e Richard Harris.
Cast e personaggi
Russell Crowe: Massimo Decimo Meridio
Joaquin Phoenix: Commodo
Connie Nielsen: Augusta Lucilla
Oliver Reed: Proximo
Richard Harris: Marco Aurelio
Derek Jacobi: senatore Gracco
Djimon Hounsou: Juba
David Schofield: senatore Falco
John Shrapnel: senatore Gaio
Tomas Arana: Quinto
Ralf Möller: Hagen
Spencer Treat Clark: Lucio Vero
David Hemmings: Cassio
Tommy Flanagan: Cicero
Giannina Facio: moglie di Massimo
Giorgio Cantarini: figlio di Massimo
Omid Djalili: venditore di schiavi e bestiame
Chris Kell: scriba rapito
Tony Curran: spia
Mark Lewis: spia
John Quinn: Valerius
Alun Raglan: pretoriano
Chick Allan: capo dei barbari germanici
David Nicholls: uomo gigante
Doppiatori italiani
Luca Ward: Massimo Decimo Meridio
Francesco Bulckaen: Commodo
Chiara Salerno: Augusta Lucilla
Glauco Onorato: Proximo
Gianni Musy: Marco Aurelio
Renato Cortesi: senatore Gracco
Massimo Rossi: Juba
Ennio Coltorti: senatore Falco
Carlo Sabatini: senatore Gaio
Pasquale Anselmo: Quinto
Paolo Buglioni: Hagen
Gabriele Patriarca: Lucio Vero
Eugenio Marinelli: Cassio
Vittorio Guerrieri: Cicero
Stefano Mondini: venditore di schiavi e bestiame
Gaetano Lizzio: uomo gigante
La trama
Germania 180 d.C., mentre l’Impero romano da battaglia ai barbari, l’imperatore Marco Aurelio (Richard Harris) sceglie il valoroso Massimo Decimo Meridio (Russell Crowe) per traghettare l’Impero in una nuova fase politica, togliendo così di fatto ogni possibilità di regnare al suo diretto discendente, il figlio Commodo (Joaquin Phoenix) La notizia sconvolge il giovane che in un moto d’ira uccide il padre e imprigiona Massimo con l’intenzione di giustiziarlo, ma Massimo sfugge ai suoi carcerieri e torna dalla sua famiglia scoprendo che l’usurpatore li ha fatti trucidare dai suoi soldati. Massimo finirà nelle mani di un mercante di schiavi che ne sfrutterà le abilità di guerriero nelle arene, l’ex generale diventerà così uno dei gladiatori più amati di sempre e sfrutterà lo spettacolo itinerante del suo padrone per esibirsi a Roma nel grande Colosseo, così da poter finalmente guardare negli occhi l’assassino della sua famiglia. Giunto a Roma Massimo riceverà l’appoggio della sorella di Commodo e di alcuni senatori spaventati dall’instabilità emotiva del giovane imperatore, ma scoperto il complotto Commodo sfiderà il gladiatore davanti al popolo in un duello all’ultimo sangue, per dimostrare ai propri sudditi la sua superiorità, ma prima dell’inizio della sfida Massimo verrà deliberatamente ferito così da rendergli quasi impossibile difendersi…
Il nostro commento
Intrattenimento all’ennesima potenza è il termine giusto per definire Il gladiatore, Ridley Scott rilegge il cosiddetto “peplum”, si diverte a rispolverarne i fasti e ad omaggiarlo anche nelle numerose incongruenze storiche e in alcune tipiche ingenuità da B-movie. Tutto è carico: regia muscolare, immagini sature, musica memorabile, tutto è perfettamente confezionato per incantare e coinvolgere gli spettatori di ogni età, poi aggiungiamoci un gladiatore cone Russell Crowe che rappresenta l’interprete ideale e raggiungiamo l’optimum, così Il gladiatore diventa per Scott quello che Titanic fu per Cameron con pioggia di premi e grandi incassi. Un vero kolossal vecchio stile, coinvolgente, adrenalinico e suggestivo, insomma bando alle puntigliose critiche da “falso storico” qui si punta all’intrattenimento e Scott è del mestiere, per la storia, quella vera c’è “History Channel”, qui si fa cinema.
Curiosità
- Il film ha vinto 5 premi Oscar (miglior film, attore protagonista, costumi, sonoro, effetti speciali) 4 BAFTA e 2 Golden Globe.
- Nel film si indica la famosa arena con il nome di “Colosseo”, denominazione che risalirebbe all’XI secolo, all’epoca del fatti narrati era invece chiamato “Anfiteatro Flavio”.
- Il regista Ridley Scott e la produzione chiesero al comune di Roma di poter effettuare alcune scene dei duelli dentro il vero Colosseo, ma il comune rifiutò la proposta perché l’anfiteatro era in fase di restauro.
- Il Colosseo utilizzato per le riprese è stato ricostruito in 19 settimane nel Forte Ricasoli di Malta, ma solo il primo giro di tribune, il resto è stato ricostruito in digitale.
- Il film è dediciato all’attore Oliver Reed (Proximo) morto poco prima del termine delle riprese del film. Le scene che non è riuscito a girare sono state realizzate l’ausilio di CG.
- Lou Ferrigno fu originariamente considerato per il ruolo di Gaul che poi andò all’attore Sven-Ole Thorsen.
- Nella sequenza aerea di Roma sono riconoscibili la basilica di Massenzio e l’arco di Costantino, costruiti solo nel IV secolo d.C., un secolo dopo le vicende di Marco Aurelio e Commodo.
- I senatori, i generali e i personaggi illustri si salutavano chiamandoli solo per nome proprio – Ave Caio, Ave Massimo, Ave Giulio – e non anteponendo il titolo – Ave Senatore Caio, Ave Generale Massimo, Ave Tribuno Giulio.
- La frase: “Ave, Caesar, morituri te salutant” non veniva pronunciata dai gladiatori, ma dai condannati a morte come ci racconta Svetonio.
- La provincia dello Zucchabar, in cui sono ambientate le prime battaglie tra gladiatori prima che i personaggi confluiscano a Roma, non è mai esistita. In verità Zucchabar era una piccola cittadina situata nella provincia romana della Mauretania Cesarensis, odierna Algeria settentrionale mediterranea.
- Marco Aurelio, padre di Commodo che nel film muore soffocato dal figlio in realtà muore di malattia.
- Nella battaglia iniziale prima dell’assalto contro i germanici Massimo Meridio rivolto a Quinto escalama «Al mio segnale: scatenate l’inferno!». Nella religione romana si parlava di regno dell’Ade o inferi.
- Nel film il gladiatore viene chiamato spesso “Ispanico”, in quanto proveniente dalla Spagna, ma in realtà dovrebbe essere chiamato Iberico in quanto all’epoca la Spagna non esisteva ancora.
- In ben due scene di battaglie compare la balestra, oggetto del medioevo.
- I gladiatori nel circo massimo combattevano contro i leoni, non contro le tigri.
- Dopo la scena di lotta finale, per evitare che la testa di Massimo morto cadesse all’indietro e rendere la posa più confortevole all’attore, la troupe ha usato un cuscino di sabbia che purtroppo ’si vede’.
- Il film costato 103 milioni di dollari ne ha incassati nel mondo circa 457.
La colonna sonora
- Le musiche originali del film candidate all’Oscar sono di Hans Zimmer (Il cavaliere oscuro, Pearl Harbor, Interstellar).
- La colonna sonora include il brano “Now We Are Free” è interpretato dalla cantante australiana Lisa Gerrard.
TRACK LISTINGS:
1. Progeny
2. The Wheat
3. The Battle
4. Earth
5. Sorrow
6. To Zucchabar
7. Patricide
8. The Emperor Is Dead
9. The Might Of Rome
10. Strength And Honor
11. Reunion
12. Slaves To Rome
13. Barbarian Horde
14. Am I Not Merciful?
15. Elysium
16. Honor Him
17. Now We Are Free
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