The Blair Witch Project 3 si farà, parola del regista Eduardo Sanchez
Ill regista Eduardo Sanchez rivela che ha parlato con Lionsgate del sequel ‘Blair Witch 3’ e che il progetto potrebbe realizzarsi entro il 2017.
Per i fan che sono in attesa di un altro sequel di The Blair Witch Project, potrebbere esserci una luce alla fine del tunnel.
Eduardo Sánchez, che ha co-diretto con Daniel Myrick l’originale del 1999, ha rivelato in un’intervista a al sito horror Dread Central che hanno entrambi discusso di The Blair Witch Project 3 con Lionsgate, con la speranza che possano iniziare la produzione entro il 2017.
Ne abbiamo parlato con Lionsgate e c’è stato un po’ di movimento, ma nulla di concreto. Il film sembra inevitabile per me, ma in realtà è solo questione di attendere che sia il momento giusto. Penso che ormai stia per accadere e che sia solo questione di tempo. Anche se non ho nulla di solido per parlarne ora, non mi sorprenderebbe se qualcosa accadesse entro il prossimo anno o due.
Già nel 2011 Eduardo Sánchez aveva detto che sia lui che Daniel Myrick erano pronti a fare The Blair Witch Project 3, ma ora come allora è tutto nelle mani di Lionsgate.
Ricordiamo che nessuno dei due registi era coinvolto nel “sequel” del 2000 Il libro segreto delle streghe – Blair Witch 2, che è stato male accolto sia dalla critica che dai fan collezionando cinque nomination ai Razzie Awards e vincendo il premio come Peggior remake o sequel.
Eduardo Sánchez ha detto che il nuovo sequel ignorerà gli eventi narrati ne “Il libro segreto delle streghe”:
Ho apprezzato il sequel, ma allo stesso tempo esiste in un mondo al di fuori del film. Quindi, se vogliamo fare un sequel di “The Blair Witch Project” dobbiamo stare in quel mondo e “Il libro segreto delle streghe” non è rimasto in quel mondo. Il libro segreto delle streghe ha creato un mondo diverso. E’ come se il sequel de “Lo squalo” iniziasse con immagini di persone in fila per vedere Lo squalo al cinema. Il libro segreto delle streghe ha funzionato in un certo modo, ma il mio più grande rammarico con la Artisan è che non avrebbero dovuto chiamarlo “Blair Witch 2”. Sarebbe stato bene chiamarlo “Blair Witch Chronicles”. Non era davvero un sequel del nostro film, ma qualcosa che utilizzava la mitologia di Burkittsville e l’essere posseduto, ossessionato da qualcosa.