Stasera in tv “Gladiatori di Roma” su Italia 1
Italia 1 stasera propone “Gladiatori di Roma”, film d’animazione del 2012 diretto da Iginio Straffi.
Cast e personaggi
Luca Argentero: Timo
Laura Chiatti: Lucilla
Belén Rodríguez: Diana
Massimo Corvo: Chirone
Enzo Avolio: Domiziano
Fabrizio Mazzotta: Mauritius
Gianluca Machelli: Ciccius
Daniela Abbruzzese: Circe
Fabrizio De Flaviis: Cassio
Michele Cucuzza: Riccone
Francesco Vairano: Fabrickius
La trama
Roma Imperiale. Rimasto orfano in seguito alla terribile eruzione di Pompei, il piccolo Timo viene adottato dal generale Chirone e cresciuto nell’Accademia di Gladiatori più famosa di Roma. Inizia così la storia di un grande eroe? Nemmeno per sogno, la vita da gladiatore non fa proprio per Timo, la cui unica aspirazione è spassarsela con gli amici Ciccius e Mauritius, sfuggendo alle bizzarre sessioni di allenamento del suo patrigno!
Tutto cambia però quando Lucilla, figlia di Chirone, torna dalla Grecia. Adesso l’unico interesse di Timo è diventare un valoroso gladiatore per conquistare il cuore della sua bella compagna d’infanzia…. e convincere Chirone ad accettare lui come promesso sposo. Come fare? Timo è disperato, ma si imbatte fortunatamente nella personal trainer più “in gamba” di Roma. Fra stregonerie, pazze scorribande nel bosco e terribili addestramenti con l’affascinante Dian, riuscirà Timo a portare a termine la sua impresa? E se a Roma si dice che “ la fortuna aiuta gli audaci”… per Timo si prevedono tempi durissimi.
Il nostro commento
Sarebbe piuttosto semplice sparare a zero su un’operazione come quella di Iginio Straffi che va inevitabilmente a scontrarsi con i colossi d’animazione d’oltreoceano, un paragone alquanto fuori luogo viste alcune evidenti ingenuità di fondo come un doppiaggio piuttosto “ardito” e un’animazione che seppur gradevole presenta un look particolarmente adatto ai più piccini con personaggi che non vanno oltre la parodia.
Gladiatori di Roma andrebbe valutato per quel che è, uno spensierato cartoon tutto puntato a divertire i più piccini e in cui il messaggio di fondo arriva forte e chiaro. La cosa importante è comprendere che pur puntando nelle intenzioni ad un pubblico trasversale, il film di Straffi potrebbe rivelarsi deludente per chi cerca qualcosa di più di un film particolarmente adatto ad un target di spettatori “under 10”.
Note di regia
Non ho alcuna difficoltà a confidarvi che Gladiatori di Roma sia il progetto più impegnativo e al tempo stesso uno dei più stimolanti della storia della Rainbow.
Fin dalla nascita di Rainbow CGI, la società del gruppo Rainbow dedicata allo sviluppo dei prodotti cinematografici, avevo in mente di realizzare un lungometraggio con un’idea forte alla base, capace di superare i confini del Paese in cui sono nato, e arrivare a tutti. Solo dopo i successi dei due film delle Winx, che hanno permesso al nostro team di fare grossi passi in avanti in termini tecnici e artistici, mi sono convinto che avevamo finalmente raggiunto l’esperienza e le capacità necessarie per realizzare Gladiatori di Roma.
Una delle sfide maggiori di questo progetto è stata quella di trovare il quid giusto. Volevo rappresentare l’antica Roma come un periodo interessante, coinvolgente e soprattutto sempre attuale. Per questo motivo, ho pensato ai Gladiatori fin dal primo momento. Infatti, al contrario di quanto si pensa comunemente, i Gladiatori erano delle vere e proprie star dell’epoca, con schiere di fan scatenati al loro seguito, un po’ come succede al giorno d’oggi per gli idoli sportivi o per gli attori dello star system internazionale. Per sottolineare questo concetto nel film, ho voluto dar vita a personaggi a tutto tondo, assolutamente lontani dalla perfezione idealizzata dei combattenti visti nei film storici che trattano questo stesso argomento.
I miei Gladiatori sono uomini veri, molto spesso impacciati e maldestri, e proprio per questo ancora più capaci di fare breccia nel cuore dell’audience. A partire da Timo, il protagonista assoluto di questo film, gladiatore non per vocazione ma per necessità. Rappresenta il tipico adolescente indolente, che non ha chiari obiettivi nella propria vita, che si lascia andare, convinto che tutto ciò che deve fare vada oltre le proprie possibilità. Almeno finché non incontra nuovamente l’amore della sua giovinezza, la dolcissima Lucilla. E allora qualcosa si riaccende in lui: la scintilla che lo spinge a migliorarsi, a cambiare, a diventare un vero gladiatore. A diventare un uomo. Forse proprio sotto questo aspetto Gladiatori di Roma differisce dagli altri lungometraggi in CGI finora visti al cinema. In questo film tutti i personaggi principali sono alla costante ricerca di loro stessi, intraprendono massacranti allenamenti, compiono scelte coraggiose in una rocambolesca sequenza di vicende molto divertenti che esaltano i loro limiti, i loro difetti. Limiti che dobbiamo accettare e superare, per poter migliorare. Difetti in cui tutti possono più o meno rivedersi.
Emblematica è la vicenda di Timo che, da goffo imbranato qual era, grazie alla sua profonda spinta emotiva e all’aiuto della bellissima allenatrice Diana, riuscirà nell’arduo compito di trasformarsi. Ma è una vera trasformazione? Oppure Timo semplicemente inizia a conoscere se stesso? Ecco un altro dei temi del film. Diana rappresenta l’esatto opposto di Timo: bella, sicura di sé, severa, letale nei combattimenti. E proprio giocando sugli opposti, il rapporto Timo-Diana diventa uno degli assi principali del lungometraggio, che fa della sua costante ironia una vera e propria cifra stilistica.
La resa finale della storia, di cui onestamente vado fiero, sarà presto sotto gli occhi di tutti: grazie al notevole sforzo di tutto il mio team, hanno preso vita personaggi tra i più variegati e interessanti su cui mi sia mai capitato lavorare. La magia del cinema farà il resto: le scenografie mozzafiato della Roma antica ricostruita ed altri indimenticabili personaggi avranno il compito di intrattenere, commuovere e far sognare gli spettatori di tutto il mondo. Inutile dire che sento su di me una grande responsabilità.
Diverse sono le motivazioni che mi hanno spinto a realizzare Gladiatori di Roma : la scelta di cimentarmi con un progetto completamente nuovo e originale, lontano da quello che può essere un brand affermato come Winx Club per pubblico di riferimento e tematiche; la scelta di ambientare il film in uno dei periodi della nostra Storia che ha dato così tanto al mondo in termini di cultura e civiltà; la voglia di dimostrare che uno studio d’animazione italiano è ormai pronto a confrontarsi con le principali major dei mercati esteri grazie ad un prodotto forte e di qualità; la voglia che questo mio sogno diventasse un successo. Sono e stremamente soddisfatto del risultato raggiunto, della professionalità di tutte le figure coinvolte nella realizzazione, come spero sinceramente che i Gladiatori della nostra Accademia riescano a trovare un posto nel cuore del pubblico.
[Iginio Straffi]
La colonna sonora
– Le musiche originali del film sono di Bruno Zambrini. Sono suoi celebri motivi come quelli di Innamorato pazzo di Castellano e Pipolo, la celebre saga di Fantozzi, le musiche dei cinepattoni di Neri Parenti fino alle colonna sonore dei film di Fausto Brizzi da Notte prima degli esami a Maschi contro femmine.
– La composizione delle musiche è stata un’operazione complessa, perché in un lungometraggio d’animazione in cui la colonna sonora è così importante, si è cercato di trovare un tema caratteristico per tutti i personaggi in modo da caratterizzarli e renderli riconoscibili allo spettatore “ad un primo ascolto”. Questo ha creato una composizione complessa, che ha richiesto due giorni di prove prima di poter essere registrata. I giorni di registrazione sono stati complessivamente dieci, realizzati con un’orchestra di 62 elementi selezionati uno ad uno per ottenere ciò che il Maestro richiedeva. Suono che si è poi finalizzato con altri ulteriori undici giorni di missaggio e che ha portato ai dieci brani complessivi che coprono per la sua interezza Gladiatori di Roma.
– La colonna sonora include anche i brani “The Best” di Tina Turner, “Everyday” di Buddy Holly e le cover “You Spin Me Round (Like a Record)” di Gemini Five e “The Final Countdown” di Apbeat.
1. Eruzione
2. Nanetti
3. Colomba
4. Timo Scacciato
5. Bambini
6. Maga
7. Foresta
8. Imperatore di Roma
9. Allenamento
10. Diana
11. Lucilla a cavallo
12. Gladiator’s Suite
13. Lotta Timo Casio
14. Bighe
15. Timo e Lucilla
16. You Spin Me Round – Gemini Five
17. The Final Countdown – Apbeat
18. The Best – Tina Turner
19. Everyday – Buddy Holly
You Spin Me Round (Like a Record) – Gemini Five:
The Best – Tina Turner:
Everyday – Buddy Holly: