Il Grande Quaderno: trailer e clip in italiano
Il Grande Quaderno: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico di János Zász nei cinema americani dal 27 agosto 2015.
Aggiornamento di Pietro Ferraro
Academy2 ha reso disponibili trailer e clip in italiano per Il Grande Quaderno, dramma in uscita nelle sale italiane il prossimo 27 agosto. Il film che vede la regia di János Zász è tratto dal primo libro della serie bestseller “Trilogia di K” di Agota Kristof pubblicata in Italia da Einaudi. Il libro su cui si basa il film è stato tradotto in oltre trenta lingue.
Il film è una dura allegoria sulla guerra raccontata attraverso la storia di due fratelli gemelli, cresciuti durante gli anni dell’ultimo conflitto mondiale. Il film è stato designato dall’Ungheria come candidato agli Oscar e ha vinto il 6 Luglio scorso, il Crystal Globe alla 48esima edizione del Festival di Karlovy Vary.
Il film è interpretato da Ulrich Thomsen (Festen, In un mondo migliore), Ulrich Matthes (La caduta) e Orsolya Tóth (Donne senza uomini). Il cast è completato da László Gyémánt, Egyik Iker, András Gyémánt, Thomas Iker, Piroska Molnár Nagyanya, Gyöngyver Bognar Anya e Filippo Tóth Nyulszaj. La fotografia è del candidato all’Oscar Christian Berger (Il nastro bianco).
Il film, vincitore del Crystal Globe al Festival di Karlovy Vary, racconta la guerra attraverso la storia di due fratelli gemelli, cresciuti durante gli anni dell’ultimo conflitto mondiale.
La trama ufficiale:
Verso la fine della seconda guerra mondiale, la gente nelle grandi città è in balia dei raid aerei e della carestia. Una giovane madre disperata lascia i suoi figli, due gemelli, a casa della nonna che vive in uno sperdutissimo paese, infischiandosene del fatto che questa donna sia una alcolista inumana e crudele. Gli abitanti del villaggio la chiamano “la strega” e si racconta che abbia avvelenato il marito tempo fa. Ben accolti all’inizio, con il passare dei giorni, i gemelli comprendono che dovono imparare a cavarsela da soli nel nuovo ambiente. Si rendono conto che l’unico modo per affrontare il mondo degli adulti e la guerra assurda e disumana, è riuscire ad essere il più possibile insensibili e spietati. Imparando a rendersi liberi dallo stimolo della fame, dal dolore e dalle emozioni, saranno in grado di sopportare disagi futuri. Così iniziano la loro formazione: fortificare il loro spirito leggendo la Bibbia e studiando le lingue straniere. Si impegnano ogni giorno per fortificare i loro corpi e le loro menti. Passano le mani sopra il fuoco, si feriscono le gambe, le braccia e il petto con un coltello e poi versano l’alcool direttamente sulla loro ferite. Imparano a non reagire agli insulti ed a ignorare il richiamo insidioso dei sentimenti e dell’amore. I gemelli scrivono tutto quello a cui hanno assistito durante la guerra, riempendo le pagine di un grande quaderno che gli ha regalato il padre. Quando scrivono, loro seguono un proprio rigoroso codice: la prosa deve essere priva di emozione, le note precise e obiettive. Con il passare del tempo si trovano coinvolti nella corruzione e nell’orrore di una guerra che ha lacerato il mondo. Devono ascoltare la predica ipocrita di un prete lascivo, osservare i soldati che marciano incontro alla morte e testimoniare la crudeltà che i loro vicini infliggono uno su altro. La fine della guerra, la “liberazione” registra i momenti più cruenti: il loro villaggio e le poche persone con cui sono riuscite a costruire un rapporto sono vittime di stupri e suicidi. La tragica fine della madre e la breve ricomparsa del padre, condurranno i due fratelli alla separazione.
Clip – La guerra:
Clip – La sfida:
Clip – La nonna:
Il Grande Quaderno: gli orrori della guerra che uccidono l’innocenza
Un film sugli orrori della guerra senza scene di guerra, ma una storia crudele di bambini innocenti che resistono a tutto.
La guerra raccontata attraverso la storia di due fratelli gemelli, cresciuti durante gli anni dell’ultimo conflitto mondiale, verga le pagine e le scene de Il Grande Quaderno (A Nagy Füzet / Le Grand Cahier) diretto da János Zász, sceneggiato da Andras Szeke?r, Ja?nos Sza?sz e Agota Kristof, partendo dal bestseller omonimo dallaTrilogia della citta? di K di Agota Kristof (pubblicata in Italia da Einaudi).
Verso la fine della seconda guerra mondiale, la gente nelle grandi citta? e? in balia dei raid aerei e della carestia. Una giovane madre disperata lascia i suoi figli, due gemelli, a casa della nonna che vive in uno sperdutissimo paese, infischiandosene del fatto che questa donna sia una alcolista inumana e crudele. Gli abitanti del villaggio la chiamano “la strega” e si racconta che abbia avvelenato il marito tempo fa. Ben accolti all’inizio, con il passare dei giorni, i gemelli comprenderanno che dovranno imparare a cavarsela da soli nel nuovo ambiente. Si rendono conto che l’unico modo per affrontare il mondo degli adulti e la guerra assurda e disumana, e? riuscire ad essere il piu? possibile insensibili e spietati. Imparando a rendersi liberi dallo stimolo della fame, dal dolore e dalle emozioni, saranno in grado di sopportare disagi futuri. Cosi? iniziano la loro formazione: fortificare il loro spirito leggendo la Bibbia e studiando le lingue straniere. Essi si impegnano ogni giorno per fortificare i loro corpi e le loro menti. Passano le mani sopra il fuoco, si feriscono le gambe, le braccia e il petto con un coltello e poi versano l’alcool direttamente sulla loro ferite. Imparano a non reagire agli insulti ed a ignorare il richiamo insidioso dei sentimenti e dell’amore. I gemelli scrivono tutto quello a cui hanno assistito durante la guerra, riempendo le pagine di un grande quaderno che gli ha regalato il padre. Quando scrivono, loro seguono un proprio rigoroso codice: la prosa deve essere priva di emozione, le note precise e obiettive. Con il passare del tempo si trovano coinvolti nella corruzione e nell’orrore di una guerra che ha lacerato il mondo. Devono ascoltare la predica ipocrita di un prete lascivo, osservare i soldati che marciano incontro alla morte e testimoniare la crudelta? che i loro vicini infliggono uno su altro. La fine della guerra, la “liberazione” registra i momenti piu? cruenti: il loro villaggio e le poche persone con cui sono riuscite a costruire un rapporto sono vittime di stupri e suicidi. La tragica fine della madre e la breve ricomparsa del padre, condurranno tragicamente alla separazione i due fratelli.
Un viaggio nell’orrore della guerra che uccide l’innocenza, interrpetato dai giovano non-professionisti László e András Gyémánt, Piroska Molnar in quello della dura nonna, affiancati da Ulrich Thomsen (Festen, In un mondo migliore, The International), Ulrich Matthes (La caduta) e Orsolya To?th (Donne senza uomini).
Il viaggio tra crudo realismo e fantastico (come le illustrazioni e le animazioni negli appunti dei ragazzi sul diario), prodotto da Hunnia Filmstúdió, Intuit Pictures GmbH, AMOUR FOU Vienna, Dolce Vita Film e sostenuto da Mitteldeutsche Medienförderung, Medienboard Berlin-Brandenburg, German Federal Film Fund, Filmfonds Wien, Hungarian Film Fund, CNC, Eurimages, MEDIA Programme.
Un film di “due gemelli assassini. Due corpi, uno spirito; due corpi, una volontà” che dopo aver vinto il Crystal Globe alla 48esima edizione del Festival di Karlovy Vary, che arriva nelle nostre sale cinematografiche con Academy2 il 27 agosto 2015.
Nota di regia
IL GRANDE QUADERNO e? un film sulla guerra in cui non assistiamo a nessuna scena di guerra, una storia crudele di bambini innocenti, ma che resistono a tutto. Il racconto di due gemelli assassini. Due corpi, uno spirito; due corpi, una volonta?. Parlano allo stesso modo e finiscono uno le frasi dell’altro, sono sempre in sintonia. Un fratello pensa a qualcosa e l’altro la attua. Quando uccidono, e? un atto di giustizia. Due corpi e un’anima sola.
Ja?nos Sza?sz
Note di produzione
IL GRANDE QUADERNO e? un successo mondiale, ma la realizzazione del film e? stata cmq abbastanza impegnativa. Nel 2006, quando ho provato a comprare i diritti, erano appena stati venduti il giorno prima a Constantin Film. Poi, nel 2009, con i diritti liberi di nuovo, io e il mio regista preferito Ja?nos Sza?sz provammo a convincere Agota Kristof ad assegnarli a noi. Molto importante e? stato il sostegno dal programma Media, Mitteldeutsche Medienfo?rderung e il Medienboard Berlin- Brandenburg. Con questo libro, allo stesso tempo cosi? intenso e terrificante, non abbiamo avuto problemi a convincere un grande cast proveniente da Ungheria, Francia e Austria a partecipare a questo progetto cosi? impegnativo.
Sandor So?th