12 film con finale a sorpresa
12 film per 12 finali a sorpresa.
Blogo vi propone una speciale classifica video con una lista di titoli che hanno nei loro finali inequivocabili punti di forza.
Tutti i titoli che abbiamo selezionato hanno nella costruzione della sceneggiatura, nella scelta delle inquadrature sino ai dialoghi, l’intento ultimo di ingannare o meglio fuorviare l’attenzione dello spettatore, onde acccompagnarlo verso un epilogo che punta alla sorpresa ben pianificata.
Certo che oggi di fronte ad un pubblico ormai sin troppo avvezzo a determinate meccaniche utilizzate in fase di sceneggiatura e con un genere come il thriller ormai ibridato a molteplici livelli è davvero difficile sorprendere o almeno spiazzare lo spettatore, ma di certo restano efficaci alcune dinamiche che premono sulla curiosità, sobillando l’intuito in maniera intelligente o perlomeno non totalmente passiva, giocando con chi dall’altro lato dello schermo non si limita a subire passivamente la visione.
1. Il sesto senso di M. Night Shyamalan (1999)
Uno dei migliori finali cinematografici di sempre e la vetta della filmografia di M. Night Shyamalan.
Vedo la gente morta! [Cole]
2. Fight Club di David Fincher (1999)
Fincher allestisce su schermo un anarcoide effetto collaterale e dissociativo ad una società consumistica e nel farlo gioca con il ruolo del “doppio”, un classico che contamina il film con intriganti sfumature psicologiche.
Le cose che possiedi, alla fine ti possiedono. [Tyler Durden / Brad Pitt]
3. The Game – Nessuna regola di David Fincher (1997)
Ancora David Fincher per uno straniante “gioco nel gioco”, un thriller cupo e inquietante sull’ingannevole verità di ciò che percepiamo come tale.
Scoprire l’obiettivo del gioco…è l’obiettivo del gioco.
4. Saw – L’enigmista di James Wan (2004)
Thriller di ottima fattura che può contare su atmosfere disturbanti, trappole crudelmente ingegnose e in un finale concepito ad arte.
Molta gente è poco riconoscente nei confronti della vita. Ma tu no, non più ora. Fine del gioco! [Jigsaw]
5. I soliti sospetti di Bryan Singer (1995)
Un parterre di attori carismatici per un vero e proprio rompicapo che prende forma pezzo dopo pezzo, indizio dopo indizio, sino alla rivelazione finale che arriva con tempi assolutamente perfetti.
La beffa più grande che il diavolo abbia mai fatto è stato convincere il mondo che lui non esiste, e come niente…sparisce! [Roger Verbal Kint]
6. Allucinazione perversa di Adrian Lyne (1990)
Il regista Adrian Lyne allestisce una vera e propria discesa negli inferi attraverso elucubrazioni di una mente alla deriva, visivamente immersivo e inquietante ben oltre il consueto.
Giacobbe fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo; ed ecco gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa. (Genesi 28,12)
7. The Others di Alejandro Amenabar (2001)
Gioiello di tensione che coinvolge lo spettatore in un suggestivo gioco di specchi come accadeva ne Il sesto senso. Nicole Kidman e messinscena a dir poco magistrali.
Nessuna porta deve essere aperta prima che l’ultima sia stata chiusa. [Grace Stewart]
8. Angel Heart – Ascensore per l’inferno di Alan Parker (1987)
Insieme a L’avvocato del diavolo uno dei migliori thriller a sfondo sovrannaturale di sempre con un luciferino Robert De Niro, un tormentato Mickey Rourke e una New Orleans magica e oscura che diventa una sorta di limbo / confine in cui si aggirano spiriti tormentati e mercanti di anime.
La carne è debole, solo l’anima è immortale… e la tua appartiene a me… [Louis Cyphre]
9. Identità di James Mangold (2003)
Il classico “Dieci piccoli indiani” di Agatha Christie rivisitato in chiave “psicologica”, cast volenteroso per un film molto efficace che conduce all’originale epilogo, morte dopo morte, senza mai perdere il filo.
Salendo le scale ieri sera ho incontrato un uomo che non c’era…nemmeno oggi lui è qua. Spero tanto che se ne andrà… [Malcolm Rivers]
10. The Village di M. Night Shyamalan (2004)
Un film che grazie ad un finale che prova a spiazzare lo spettatore guadagna qualche punto, Shyamalan riesce ancora ad essere suggestivo, ma le vette de Il sesto senso sono molto lontane.
August: È come i cani, sente l’odore.
Lucius: Perdonate, signor Nicholson?
August: Ci si può sottrarre al dolore come abbiamo fatto noi, ma lui ti trova. Sente l’odore.
11. The Skeleton Key di Iain Softley (2005)
Ammicando alle atmosfere di The Others e Angel Heart, il thriller di Iain Softley può contare su una suggestiva location, una colonna sonora puntuale e un intrigante repertorio horror a base di magia nera e storie di fantasmi.
In tutte le case ci sono degli spettri, solo che noi non li vediamo finché non crediamo che esistano… [Violet]
12. Orphan di Jaumet-Collet Serra (2009)
Lo spagnolo Jaume Collet-Serra maneggia con dovizia un thriller psicologico che coinvolge al punto di giusto e dispone di un “colpo di scena” piuttosto originale.
Secondo me le persone dovrebbero prendere le cose brutte che succedono nella loro vita e trasformarle in qualcosa di buono. Non credete? (Esther a Kate e John)
Bonus video – Una pura formalità di Giuseppe Tornatore (1994)
Una messinscena di gran classe e attori straordinari che ci raccontano di disperazione, solitudine e delle ineluttabili conseguenze della morte.
Per non morire di angoscia o di vergogna, gli uomini sono eternamente condannati a dimenticare le cose sgradevoli della loro vita, e più sono sgradevoli, prima s’apprestano a dimenticarle!. [Il commissario]