Box Office Usa: Hunger Games 3 fa suo il Ringraziamento, stracciati i Pinguini di Madagascar
Big Hero 6 sgonfia il debutto de I Pinguini di Madagascar, mentre Hunger Games: Il canto della Rivolta – Parte 1 cala sensibilmente rispetto a La ragazza di Fuoco
Katniss batte tutti, come ampiamente previsto, ma senza fare follie. Hunger Games: Il canto della Rivolta – Parte 1 ha fatto suo il weekend del Ringraziamento, incassando altri 56 milioni di dollari nell’arco delle ultime 72 ore. Si tratta del 5° miglior fine settimana da Thankgiving di sempre, che vede La Ragazza di Fuoco lo scorso anno davanti a tutti con 74,179,601 dollari. Fu record dei record. Ed è proprio il confronto con il 2° capitolo del franchise che vede Mockingjay Parte 1 perdere colpi. 226 i milioni di dollari incassati negli Usa dalla pellicola Lionsgate in 10 giorni di programmazione. Lo scorso anno Catching Fire era già arrivato ai 296,295,657 dollari. Nei 5 giorni del Ringraziamento rastrellò 109,939,340 dollari. Il canto della Rivolta – Parte 1 non è andato oltre gli 82,685,195 dollari. 573 i milioni di dollari incassati in tutto il mondo da La Ragazza di Fuoco al termine del secondo fine settimana di programmazione. 480 quelli portati a casa da Mockingjay Parte 1. Tanti, tantissimi comunque ma ben al di sotto dei numeri fatti registrare 12 mesi fa.
Medaglia d’argento per uno spin-off animato molto atteso. I Pinguini di Madagascar. Uscito in 3,764 copie e frenato dalla straordinaria concorrenza di Big Hero 6, il titolo Dreamworks non è riuscito ad andare oltre i 36 milioni di dollari in 5 giorni di programmazione. Addirittura poco meno di 26 nel fine settimana. Siamo più o meno in linea con le partenze dei deludenti Le 5 Leggende (24 milioni) e Turbo (21 milioni). L’ultimo Madagascar, il 3°, aveva debuttato con 60,316,738 dollari. Il Gatto con gli Stivali, spin-off di Shrek, aveva esordito con 34,077,439 dollari in giorni. Ad influire pesantemente sul risultato ottenuto dai Pinguini, come detto, la forza impressionante di Big Hero 6. Il cartoon Disney ha perso appena il 7% degli incassi rispetto a 7 giorni fa, arrivando così ad un totale di 167 milioni di dollari (227 in tutto il mondo). Cadrà il muro dei 200 casalinghi, negli ultimi anni dello studios buttato giù solo da Rapunzel e dall’inarrivabile Frozen (400,738,009 dollari negli Usa). Tenuta fantastica e addirittura +3% sugli incassi per Interstellar. Il kolossal di Christopher Nolan ha così raggiunto i 147 milioni di dollari, con il sogno dei 200 ancora alla portata, mentre gli incassi internazionali hanno toccato quota 542 milioni di dollari.
Male, molto male Come ammazzare il capo… e vivere felici 2. Dopo i 28 milioni al debutto e i 117,538,559 dollari finali del primo capitolo, il sequel Warner si è fermato ai 23 milioni di dollari in 5 giorni di programmazione. Poco più di 15 quelli raccolti nel fine settimana. Un risultato inaspettatamente negativo. Chi brinda al successo, invece, è la Universal con Scemo e + Scemo 2, arrivato ai 72 milioni di dollari, mentre Gone Girl raggiunge i 161 (333 worldwide) e St. Vincent sfiora i 40. +662 copie, media per sala superiore ai 6000 dollari e quasi 10 milioni in cassa per The Theory of Everything, con Birdman poco sopra i 17, Foxcatcher sopra i 2 e The Imitation Game lanciato in 4 copie appena. 482.000 i dollari incassati dalla pellicola, a detta di molti tra i favoriti per gli Oscar del 2015.
Weekend di coppia il prossimo grazie alle uscite di Top Five, comedy Paramount scritta, diretta e interpretata da Chris Rock, e soprattutto Exodus: Gods and Kings, ritorno al cinema di Ridley Scott e Christian Bale. Mosè riuscirà a far meglio del Noah di Darren Aronofsky, 8 mesi fa debuttante con 43,720,472 dollari?