Scemo & + Scemo 2: Recensione in Anteprima
Harry e Lloyd sono di nuovo tra noi. Arriva Scemo e + Scemo 2
Esattamente 20 anni fa, era il 1994, il mondo intero scopriva il genio comico di un attore all’epoca sconosciuto ai più, eppure riuscito a partorire nel giro di un anno 3 film che hanno fatto la storia del genere. Scemo e + Scemo, Ace Ventura e The Mask. Oltre 700 milioni di dollari d’incasso in 12 mesi appena. Era nata una stella. Jim Carrey. Un talento più unico che raro, una maschera di gomma che nel corso degli ultimi 20 anni ha saputo reinventarsi come grande attore drammatico, vincendo due Golden Globe e venendo scandalosamente snobbato dall’Academy, per poi eclissarsi nel corso dell’ultimo lustro. Forse anche per questo motivo il 50enne Carrey ha detto sì ai fratelli Farrelly per la più incredibile e inimmaginabile reunion. Quella con Jeff Daniels, nel 1994 compagno d’avventure in Dumb and Dumber. Imboccata la macchina del tempo per tornare alle origini, Jim ha sfidato il buonsenso accettando il rischio di un progetto tanto criticabile, ritrovando quella coppia di registi nei primi anni ’90 quasi rivoluzionaria in ambito comico ma da tempo copia sbiadita. E il risultato, almeno dal punto di vista del box office, ha pagato. Perché Scemo & + Scemo 2 ha riportato i Farrelly a numeri che in America non si vedevano da 14 anni, ovvero dai tempi di Io, me & Irene, non a caso altro loro film con Carrey mattatore.
Peccato che il paragone con l’originale, tolti i due protagonisti e i due registi, non abbia motivo di esistere. Ciò che nel 1994 rese Scemo & + Scemo quasi epocale fu il bilanciamento a dir poco perfetto tra scurrilità estreme e comicità demenziale, amalgamate e rese esplosive da due divi un tempo perfettamente e (in)credibilmente idioti. Gli anni ’90 dei Farrelly, con il boom di Tutti Pazzi per Mary, il meraviglioso e incompreso Kingpin e il già citato Io, Me e Irene, riformarono un genere facendo scuola. Peccato che Bobby e Peter, con il passare degli anni, non siano riusciti ad evolversi e a seguire passo passo i gusti del pubblico, perdendo mordente e fantasia. Gli ultimi tristissimi titoli portati in sala ne hanno dato dimostrazione, con questo sequel, il primo della loro carriera, che potremmo definire a due facce.
Il film prende vita proprio 20 anni dopo i fatti raccontati nel titolo originale. Lloyd Christmas è da due decenni rinchiuso in una clinica. E’ su una sedia a rotelle, non dice una parola, ha la barba lunga. L’amico di sempre Harry Dunne non ha però mai smesso di andarlo a trovare. Tutti i mercoledì al suo fianco, per 20 anni. Fino a quando un giorno quello scemo di Lloyd si sveglia. E gli ride in faccia. Perché era tutto uno scherzo. Uno scherzo durato 20 anni. Anche se 50enni, i due ragazzacci sono così di nuovo tra noi. A stravolgere la vita di entrambi una vecchia cartolina indirizzata ad Harry, con una sua ex fiamma che gli annuncia di essere incinta. Spedita 20 anni prima, la cartolina scatena la voglia di paternità dello scemo numero 2, portando i matti a compiere un viaggio lungo il Paese per ritrovare la figlia mai conosciuta. E perché no, magari salvare il mondo attraverso una misteriosa ed epocale invenzione…
Nel riaccendere gli ingranaggi del motore, motivare l’esigenza di un sequel e seminare le prime necessarie gag che diano linfa vitale a Carrey e Daniels, Bobby e Peter Farrelly fanno centro. La prima ora di Scemo & + Scemo 2 è infatti stupidamente e dannatamente divertente. I passi che i due dovranno compiere per ritrovarsi e sfidare l’avventura sono in linea con quanto visto nel 1994. La mimica facciale di Carrey torna così ad esplodere sul grande schermo, tra banane, wurstel e boccacce, mentre Daniels torna a fare da spalla al capocomico come avvenuto 20 anni fa. Presentata una sfatta Kathleen Turner, che con coraggio accetta di venire derisa dai due Scemi a causa del proprio evidente crollo fisico, il film si inceppa nel momento stesso in cui va a coinvolgere altri soggetti. Vedi la figlia stupida e mai conosciuta, i suoi due genitori adottivi e un convegno di scienziati in cui Harry e Lloyd ne combineranno di tutti i colori. Ma con il freno a mano visibilmente tirato, soprattutto dal punto di vista della scrittura. Come se i Farrelly avessero finito la scorta di sketch realmente vendibili, tanto da dover raschiare il fondo del barile della demenzialità dura e pura.
Strappate non poche idiote risate con la prima parte, Dumb and Dumber To perde sensibilmente quota con il passare dei minuti, sgonfiandosi automaticamente una volta incrociati co-protagonisti e sotto-trame poco incisive e soprattutto poco divertenti. L’operazione nostalgia già di suo rischiosissima va così a scontrarsi con l’ormai conclamata perdita di ritmo dei due Farrelly, da quasi 15 anni ombra di quel che sono stati e che mai più saranno. Se la trasformazione di Jim, da scemo ‘infantile’ a scemo ‘cinico’ e quasi ‘incattivito’, da una parte sorprende per la ritrovata plasticità comica e dall’altra deprime per il ritorno ad un passato che si credeva (fortunatamente?) dimenticato, raramente ingrana la marcia uno spento Harry/Daniels, ancor più ombra del compagno rispetto al lontano 1994. Pennellato l’intero progetto sull’epocale amicizia dei due Scemi, con il primo che per 20 anni andrà a trovare l’amico in ospedale e l’altro pronto a privarsi di una parte del proprio corpo per salvargli la vita, Peter e Bobby hanno provato a replicare gli ingredienti che 20 anni fa tramutarono il loro debutto registico da 17 milioni di dollari in un cult movie da 247,275,374 dollari d’incasso in tutto il mondo. Fallendo solo in parte. Perché vuoi o non vuoi solo dagli Usa sono arrivati 70 milioni freschi freschi, tanto da lanciare l’ipotesi di uno Scemo & + Scemo 3. Se non addirittura di un Ace Ventura 3 e di un The Mask 2. Perchè dopo Anchorman 2 e in attesa di Zoolander 2 e i Gemelli 2, Hollywood ha scoperto il piacere dell’usato comico sicuro. Vero Carrey?
Voto di Federico: 5
Voto di Antonio: 5
Scemo & + scemo 2 (Dumb and Dumber To, Commedia, Usa, 2014) di Bobby Farrelly, Peter Farrelly; con Jim Carrey, Jeff Daniels, Rob Riggle, Laurie Holden, Rachel Melvin, Steve Tom, Kathleen Turner, Bill Murray, Angela Kerecz, King, Erika Bierman, Erin Allin O’Reilly, Cam Neely, Lauren Henneberg, Brady Bluhm, Taylor St. Clair – uscita in sala: mercoledì 3 dicembre 2014.