Cahiers du cinéma, Top 10 del 2014: i migliori film dell’anno secondo la rivista francese
La vecchia guardia composta da Godard, Cronenberg, Miyazaki, von Trier, Cavalier e Hong. E gli autori di domani come Dolan, Glazer e Sachs. Ma soprattutto una mini-serie tv al primo posto: ecco la Top 10 del 2014 dei Cahiers du cinéma.
Fine novembre, tempo di prime classifiche di fine anno. Dopo quella di Sight & Sound, ecco che fa la sua comparsa una delle Top 10 più attese in assoluto: quella dei Cahiers du cinéma. Che fanno una piccola “rivoluzione” con il primo posto della classifica.
In vetta infatti troviamo una mini-serie tv di quattro episodi diretta da Bruno Dumont: P’tit Quinquin. Ve ne abbiamo parlato qualche giorno fa dal Torino Film Festival, dov’è passata la versione cinematografica da 200 minuti. Si tratta di puro cinema ed è qualcosa di assolutamente speciale.
Al secondo posto troviamo la scelta scontata ma doverosa, ovvero quella di Godard con il suo stereoscopico Addio al Linguaggio. Assai meno scontata è la scelta del da noi maltrattato Under the Skin, ipnotica opera terza di Glazer con Scarlett Johansson aliena. Ci fa molto piacere.
Quarto posto per il discusso Maps to the Stars, che i Cahiers hanno difeso sin dalla presentazione a Cannes. Ma con Cronenberg ci vanno sempre a genio. Quinto posto per Miyazaki e il suo toccante Si alza il vento. Sesto per Nymphomaniac di von Trier, scelta che immaginiamo comprenda sia il Volume 1 che il Volume 2 (magari pure le director’s cut).
Settimo posto per il pupillo dei Cahiers, ovvero Dolan e il suo Mommy, in uscita nelle sale italiane il 4 dicembre (non perdetelo). Ottavo posto per un altro nome che i Cahiers adorano e portano sul palmo di una mano, ovvero Ira Sachs e il suo elegante I toni dell’amore. Ultimi due posti per due registi idolatrati dai critici della rivista: Alain Cavalier con lo sperimentale Le Paradis e Hong Sang-soo con l’alcolico Our Sunhi.
Una bella classifica, ricca di segnalazioni doverose e cinefilia. Peccato non si sia trovato un posto per Boyhood, che pure la rivista ha recensito molto positivamente (ci mancherebbe altro).
Di seguito la Top 10 dei Cahiers du cinéma:
01. P’tit Quinquin – Bruno Dumont
02. Adieu au Langage – Addio al Linguaggio – Jean Luc Godard
03. Under the Skin – Jonathan Glazer
04. Maps to the Stars – David Cronenberg
05. Si alza il vento – Hayao Miyazaki
06. Nymphomaniac – Lars von Trier
07. Mommy – Xavier Dolan
08. I toni dell’amore – Love is Strange – Ira Sachs
09. Le Paradis – Alain Cavalier
10. Our Sunhi – Hong Sang-soo