Una nuova amica: nuovo trailer italiano e prima clip del film di François Ozon
Una nuova amica: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico di François Ozon nei cinema italiani dal 19 marzo 2015.
Aggiornamento di Pietro Ferraro
Il prossimo 19 marzo arriva nei cinema italiani Una nuova amica, il nuovo film del regista francese François Ozon con Romain Duris e Anaïs Demoustier.
François Ozon indaga le misteriose logiche dell’attrazione giocando su inconfessabili segreti e doppie identità nascoste, con colpi di scena sempre in agguato.
Officine UBU che cura la distribuzione italiana del film ha reso disponibili un nuovo trailer italiano e una prima clip con una scena del film.
Vi lasciamo a clip e trama ufficiale ricordandovi che è disponibile anche una recensione in anteprima del film.
Dopo il successo di Nella casa e Giovane e bella, film che gli è valso la nomination alla Palma d’oro, François Ozon si concentra su un melodramma dalle tinte hitchcockiane che vede come protagonisti il poliedri co Romain Duris (Tutti i battiti del mio cuore, L’appartamento spagnolo, Il truffacuori) accanto all’astro nascente del cinema francese Anaïs Demoustier (Il tempo dei lupi, Le nevi del Kilimangiaro).
Tratto da una novella di Ruth Rendell, “Una nuova amica” vive delle emozioni contrastanti vissute da Claire (Anaïs Demoustier). Profondamente scossa dalla morte della migliore amica, con la quale aveva instaurato un’intesa speciale, Claire si riapre alla gioia di vivere dopo una scoperta sorprendente e intrigante sul marito della defunta (Romain Duris), ma in un vortice di segreti, pulsioni inaspettate e doppie identità nascoste, la situazione comincia a sfuggirle di mano…
Clip – Laura e Claire incontrano i futuri compagni:
Una nuova amica: primo trailer italiano del film di François Ozon
Aggiornamento di Pietro Ferraro
Officine UBU ha reso disponibile un primo teaser trailer italiano di Una nuova amica, il film drammatico diretto da François Ozon, regista di 8 donne e un mistero, Nella casa e Ricky – Una storia d’amore e libertà.
In via del tutto eccezionale, il regista francese ha curato personalmente il teaser per il lancio italiano del film, un melodramma dalle tinte hitchcockiane tratto da una novella di Ruth Rendell (dai cui romanzi sono state tratte memorabili pellicole quali ad esempio Il buio nella mente di Claude Chabrol e Carne tremula di Pedro Almodóvar).
Il cast del film include Romain Duris, Anaïs Demoustier, Raphaël Personnaz, Isild Le Besco, Aurore Clément e Jean-Claude Bolle-Reddat.
La trama ufficiale:
Una nuova amica narra del turbinio di emozioni contrastanti vissute da Claire, un’intensa Anaïs Demoustier (Il tempo dei lupi, Le nevi del Kilimangiaro). Profondamente scossa dalla morte della migliore amica, con la quale aveva instaurato un’inscindibile relazione empatica, Claire si riapre alla gioia di vivere dopo una scoperta sorprendente e intrigante sul marito della defunta, il poliedrico Romain Duris (Tutti i battiti del mio cuore, L’appartamento spagnolo, Il truffacuori), ma in un vortice di segreti, pulsioni inaspettate e doppie identità nascoste, la situazione comincia a sfuggirle di mano…
Una nuova amica: ai confini di identità, desiderio e genere cinematografico con François Ozon
Aspettando “Una nuova amica” e le dinamiche di attrazione e libertà della nuova commedia, melodramma, forse anche fiaba di François Ozon, nei cinema italiani da marzo 2015.
Perdere un’amica può essere un’esperienza scioccante, almeno quanto può scuotere convinzioni e prospettiva incontrarne una nuova, due eventualità che François Ozon ha deciso di contemplare insieme alle dinamiche di attrazione e libertà con Una nuova amica (Une nouvelle amie, The new girlfriend).
Una sovversiva incursione nella complessità dei sentimenti che sfiora i margini di identità, trasformazione (delle apparenze) e ambiguità del desiderio, almeno quanto i confini labili tra generi cinematografici, spostando (mai a caso) la sua cinepresa dal volto di una sposa e un’amica morta, a quello di una che indossa altre spoglie e identità.
Un viaggio che non lesina ironia e tensioni hitchcockiane, liberamente ispirato ad una raccolta di racconti della scrittrice britannica Ruth Rendell, come già prima lo sono stati “Il buio nella mente” di Claude Chabrol e “Carne tremula” di Pedro Almodóvar, al quale non si rifà solo l’atmosfera in rosso della locandina originale.
La storia della giovane Claire (Anaïs Demoustier) che cade in depressione dopo la morte della sua grande amica Léa (Isild Le Besco) e solo prendendosi cura del marito e della figlia, come le ha chiesto di fare in punto di morte l’amica, riscopre la gioia di vivere insieme ad un turbinio di segreti, pulsioni inaspettate e doppie identità nascoste dall’intrigante intrigante marito di questa (Romain Duris).
Una commedia, un melodramma, forse anche una fiaba, prodotta da Eric e Nicolas Altmayer di Mandarin Cinema che Officine UBU ha acquisito da Films Distribution, presentato in anteprima mondiale all’ultimo Toronto International Film Festival ed europea al Festival di San Sebastián, uscito in Francia lo scorso 5 novembre, mentre non arriverà nelle sale italiane prima di marzo 2015.
“Il film è stato accolto in maniera più calorosa al Festival di San Sebastián, mentre a Toronto sono rimasti sconvolti. Gli europei hanno una mentalità più aperta e credo che lo capiranno meglio. È un film che va al di là dei generi, la storia è contorta e ci sono molti colpi di scena. In America, di solito, un film appartiene sempre a un genere preciso: una commedia, un film drammatico o d’azione. Agli spettatori non piace quando il regista gioca con il pubblico o mischia i generi perché per loro il cinema è solamente un’industria, un prodotto, e ha una commercializzazione ben precisa. Quindi, quando si gira un film che va oltre i generi come questo, il pubblico non sa più come classificarlo. Penso invece che gli spagnoli capiranno benissimo il mio scopo perché sono già abituati ai film di Buñuel e, ovviamente, di Almodóvar, che io adoro: è uno dei miei registi preferiti. Mi piacciono i suoi esperimenti e abbiamo in comune l’amore per i melodrammi americani degli anni ‘40 e ‘50 che vedono protagoniste le donne.” – François Ozon